Quesiti bilardistici per la quarantena.
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Quesiti bilardistici per la quarantena.
https://it.wikipedia.org/wiki/Problemi_di_Hilbert
La proposta è di stilare una lista simile inerente alla teoria e tecnica biliardistica, così da disporre di qualcosa su cui discutere e misurarsi (e probabilmente sbattere la testa) durante i potenziali momenti di vuoto pneumatico causati dalla quarantena.
Ciascuno è invitato a porre il proprio quesito, io vi pongo il mio:
Suddivisione alternativa dello spazio che intercorre tra un diamante e l'altro
Canonicamente, l'origine di qualsiasi sistema numerico si basa sulla divisione di un diamante in 10 parti. Ciò che mi sono sempre chiesto è perché si sia scelta una base decimale che probabilmente non si interfaccia in maniera ottimale alle attrezzature di gioco. Analizzando alcune misure e dimensioni dell'attrezzatura abbiamo una distanza di circa 36 centimetri tra un diamante e l'altro, una palla di raggio circa 3cm e diametro 6cm, un cuoio della stecca di diametro 1,2cm (peraltro, i piccoli rombi dei diamanti hanno la diagonale minore di lunghezza uguale al diametro girello) : sembra quasi che il biliardo ci suggerisca di usare un'altra base numerica, o suddividere i diamanti in palle o girelli, piuttosto che una base decimale dove un punto vale mezza palla o 3 girelli, cioè rapporti frazionali. Cosa accadrebbe se si investigasse in tal senso? Si otterrebbero dei giovamenti nella stima delle traiettorie per il giocatore? Otterremmo maggiore precisione?
Fatevi avanti!
La proposta è di stilare una lista simile inerente alla teoria e tecnica biliardistica, così da disporre di qualcosa su cui discutere e misurarsi (e probabilmente sbattere la testa) durante i potenziali momenti di vuoto pneumatico causati dalla quarantena.
Ciascuno è invitato a porre il proprio quesito, io vi pongo il mio:
Suddivisione alternativa dello spazio che intercorre tra un diamante e l'altro
Canonicamente, l'origine di qualsiasi sistema numerico si basa sulla divisione di un diamante in 10 parti. Ciò che mi sono sempre chiesto è perché si sia scelta una base decimale che probabilmente non si interfaccia in maniera ottimale alle attrezzature di gioco. Analizzando alcune misure e dimensioni dell'attrezzatura abbiamo una distanza di circa 36 centimetri tra un diamante e l'altro, una palla di raggio circa 3cm e diametro 6cm, un cuoio della stecca di diametro 1,2cm (peraltro, i piccoli rombi dei diamanti hanno la diagonale minore di lunghezza uguale al diametro girello) : sembra quasi che il biliardo ci suggerisca di usare un'altra base numerica, o suddividere i diamanti in palle o girelli, piuttosto che una base decimale dove un punto vale mezza palla o 3 girelli, cioè rapporti frazionali. Cosa accadrebbe se si investigasse in tal senso? Si otterrebbero dei giovamenti nella stima delle traiettorie per il giocatore? Otterremmo maggiore precisione?
Fatevi avanti!
Re: Quesiti bilardistici per la quarantena.
Ti rispondo così di primo acchito sul generico, in attesa che i neuroni siano più attivi e di interventi altrui.
Mi pare un'idea apprezzabile pur se ponderosa.
Quanto a giovamento o no non saprei. Inevitabilmente il nostro gioco presuppone una mira in un certo punto (da noi valutato come giusto) e i metodi per arrivare a quel punto possono essere di varii tipi. I diamanti sono "applique" fissi là e teoricamente meglio che avere un obiettivo puntato e disegnato... Non abbiamo però 10 (=8) sotto-diamanti e dobbiamo regolarci da noi, andare a visualizzazione di punti intermedi che non si percepiscono tanto facilmente. Noi vediamo un pezzo di legno marrone.
Ora come studiare una via per non "frammentare a sensazione" non saprei.
Ad esempio Nascimbene, un po' come tutti,è solito andare a numeri corrispondenti a quei teorici diamanti intermedi e quindi 2 3 4... oppure spesso va con la bilia, ossia una bilia= mezzo diamante
Ma rimane il "problema" che dicevi.
Onestamente i centri multipli non li ho mai usati: mirare un punto esterno al tavolo con prospettive "Antonello da Messina" non ce la fo.
Proverò a riflettere intanto
Mi pare un'idea apprezzabile pur se ponderosa.
Quanto a giovamento o no non saprei. Inevitabilmente il nostro gioco presuppone una mira in un certo punto (da noi valutato come giusto) e i metodi per arrivare a quel punto possono essere di varii tipi. I diamanti sono "applique" fissi là e teoricamente meglio che avere un obiettivo puntato e disegnato... Non abbiamo però 10 (=8) sotto-diamanti e dobbiamo regolarci da noi, andare a visualizzazione di punti intermedi che non si percepiscono tanto facilmente. Noi vediamo un pezzo di legno marrone.
Ora come studiare una via per non "frammentare a sensazione" non saprei.
Ad esempio Nascimbene, un po' come tutti,è solito andare a numeri corrispondenti a quei teorici diamanti intermedi e quindi 2 3 4... oppure spesso va con la bilia, ossia una bilia= mezzo diamante
Ma rimane il "problema" che dicevi.
Onestamente i centri multipli non li ho mai usati: mirare un punto esterno al tavolo con prospettive "Antonello da Messina" non ce la fo.
Proverò a riflettere intanto
Ultima modifica di VITALOTTI il martedì 14 aprile 2020, 23:51, modificato 3 volte in totale.
Re: Quesiti bilardistici per la quarantena.
Immagino che la "scelta decimale" sia figlia naturale della scelta decimale che abbiamo fatto anche per qualsivoglia quantità che usiamo quotidianamente: peso (1Kg = 10hg), lunghezza (1Km = 10x10x10m), ecc...
Base di tutto ciò: l'uomo ha dieci dita.
Base di tutto ciò: l'uomo ha dieci dita.
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