L'ALLENAMENTO

[sinonparet]

Mi chiedevo se poteva essere utile specificare come ognuno di noi svolge il proprio allenamento. Seguite una procedura standard di esecuzioni e di tempistica? Qualcuno ha informazioni circa le tecniche ed i metodi di allenamento dei grandi giocatori? Con riferimento al gioco dei birilli, tempo fa scrissi una mail a G. Zito, che, dopo qualche giorno mi rispose piuttosto stringatamente con un lapalissiano "eseguire almeno 100 volte i tiri per te + difficoltosi cercando il 70% di copertura su quelli frontali con una media di 4 pt. per tiro, ed il 50% su quelli di calcio con una media di 2 pt. per tiro". Concludeva con i saluti e con un ciceronico pro domo sua "se vuoi bruciar le tappe rivolgiti ad un campione".... Siccome non ho fretta di bruciare alcunchè, eccomi qui! Buona giornata a tutti.

[dffmade]

Purtroppo non posso esserti d'aiuto più di tanto per due motivi: uno è che non sono un giocatore di birilli, ma soprattuttonon sono così bravo da poterti indicarte un metodo di allenamento specifico. Ti rispondo però per comunicarti quello che so a proposito di allenamento sportivo, visto che è più o meno il mio lavoro. Per un buon allenamento è indispensabile fare anzitutto un piano di lavoro a lungo termine e determinare quali sono gli obbiettivi da conseguire. Dopodichè stabilire una sequenza di lavoro che preveda:
- una fase di preparazione atletica di base( che può essere nel biliardo il perfezionamento del colpo e della tecnica relativa ad esso-effetti, retrò massè etc-);
- una fase di elaborazione della tecnica (provare i vari tiri, giri, garuffe, traversini, strisci e quant'altro -per il pool potrebbero essere le uscite-);
- una fase di studio della tattica (che nel biliardo non so dove cercare!!!)
- una fase di elaborazione di ciò che si è appreso precedentemente e quindi la preparazione alle gare o sedute o quant'altro;
- La verifica dell'allenamento nelle gare o partite.

Queste sono solitamente le tappe di una pianificazione a lungo termine, solitamente annuale, per lo sviluppo degli sport in genere.

Poi si passa ad un piano mensile  o addirittura settimanale che deve rispettare il piano annuale e deve prevedere sempre un ripasso di ciò che è stato fatto nelle sessioni precedenti.
In ultimo la sessione singola che deve prevedere una fase di riscaldamento, una fase di esercizio vera e propria, una fase di revisione ed una di scarico, ma soprattutto deve prevedere delle pause in relazione alle possibilità dell'atleta.

Come avevo già ricordato in un altro topics, l'allenamento è soggetto a tre periodi: carico, scarico e sovraccarico. Se si lavora nel carico si hanno buoni  risultati. Se si lavora nel momento di scarico si fa un allenamento rilassante e divertente, ma se si è nel sovraccarico (e difficilmente ce se ne accorge) non si combina niente di buono e l'unica soluzione è fermarsi per un certo periodo variabile a seconda delle necessità.
Ho raccontato la favola di cappuccetto rosso, e mi sa che nessuno ci capirà un accidente, cmq se doveste avere delle domande sono a disposizione.

[sinonparet]

Beh io mi sento di aver capito piuttosto bene la tua spiegazione che trovo oltretutto molto dettagliata ed interessante. La cosa fantastica sarebbe che adesso qualcuno prospettasse un planning specifico da poter quanto meno provare.... Molte grazie per la tua risposta