UNA SCONFITTA DI PIRRO
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UNA SCONFITTA DI PIRRO
Bene, adesso che la sentenza del Tribunale federale che ha respinto il ricorso presentato da me a da Antonio Sirianni è passata in giudicato (perchè non l'abbiamo impugnata), mi permetto di dire un paio di cose.
Qualcuno nei corridoi della federazione probabilmente avrà fatto i salti alti di gioia pensando che i consiglieri “ribelli” abbiano avuto la lezione che meritavano.
Il punto è che io non è che mi sia stracciato le vesti più di tanto per la sconfitta perchè, al di là dell'esito, l'importante era porre la questione ed avere comunque una qualche risposta.
In sostanza avevamo impugnato le delibere presidenziali estive e l'assegnazione delle sedi FibisPro/FibisOpen per sapere se il Presidente federale, allorchè sia sostenuto dalla maggioranza dei consiglieri, possa fare (quasi) tutto quel che vuole oppure no.
I Giudici purtroppo hanno risposto affermativamente, hanno detto che i poteri di un Presidente federale, quando è appoggiato dalla maggioranza dei Consiglieri, sono pressochè illimitati perchè a nessun "estraneo" è consentito sindacare giuridicamente i suoi atti, ma il relativo controllo è solo di natura politica ed interno (Consiglio federale). Insomma persino ai Giudici è vietato intervenire.
E' stato stabilito infatti che un qualsiasi Presidente di una federazione che, è bene ricordarlo, può arrivare a gestire anche milioni di euro (in parte anche PUBBLICI -vedi contributi del Coni-) ha meno vincoli e meno obblighi persino dell'amministratore del più minuscolo condominio o di un legale rappresentante di una qualche piccola società.
E' stato stabilito che è soltanto il Presidente (e poi la maggioranza del Consiglio) a decidere quando sussistono i presupposti per emanare delibere urgenti.
È stato stabilito che il Regolamento Tecnico-Sportivo della Sezione Stecca può essere approvato con delibera presidenziale (cosa mai accaduta in passato), senza quindi una preventiva discussione in Consiglio federale.
E' stato inoltre stabilito che una commissione federale, che per Statuto ha solo poteri CONSULTIVI E PROPOSITIVI, può, se appoggiata dal Presidente, appropriarsi di poteri DELIBERATIVI, tanto i Giudici non possono intervenire e poi ci pensa il Consiglio federale (organo politico) a sistemare tutto, se serve.
Un sistema autoreferenziale, insomma!
A ciò si aggiunga che, da Statuto, il Presidente “ha la rappresentanza legale della federazione, ne firma gli atti e per conto di essa assume impegni verso terzi”, ma che nello stesso non sono indicati limiti di spesa o di tipologia di atti. Teoricamente può far tutto...
Mi rendo conto che l'argomento non sia dei più interessanti e che di certo è più appassionante discutere di un tiro spettacolare, di un errore arbitrale e di un'impresa sportiva. Però il biliardo non è solo quello. Il biliardo è anche organizzazione. Il biliardo è anche sistema di regole. Il biliardo è anche rispetto dei ruoli e delle competenze.
Il biliardo come sport può funzionare bene (o meglio) solo quando vi sia una buona organizzazione, un buon sistema di regole ed una buona ripartizione dei poteri (e dei doveri).
In caso contrario bisognerà continuare a sperare che l'uomo solo al comando sia animato sempre dai propositi più nobili e che le azzecchi sempre tutte. Un supereroe insomma!
Il Coni ha da poco approvato i nuovi principi informatori degli statuti federali ed è notizia di questi giorni che, sull'onda dell'ennesimo fallimento della giustizia in ambito calcistico (format Campionato di Serie b) si porrà mano anche al settore della giustizia. Nei prossimi mesi gli Statuti (e i Regolamenti di Giustizia) di tutte le Federazioni (Fibis compresa) verranno adeguati ai nuovi dettami.
La speranza è che almeno in quella sede verrà tratteggiato un nuovo sistema che definisca (e limiti) meglio i poteri dei Presidenti federali, ripartisca realmente le diverse competenze e stabilisca le responsabilità di ciascuno.
Staremo a vedere.
Sempre buon biliardo a tutti.
Qualcuno nei corridoi della federazione probabilmente avrà fatto i salti alti di gioia pensando che i consiglieri “ribelli” abbiano avuto la lezione che meritavano.
Il punto è che io non è che mi sia stracciato le vesti più di tanto per la sconfitta perchè, al di là dell'esito, l'importante era porre la questione ed avere comunque una qualche risposta.
In sostanza avevamo impugnato le delibere presidenziali estive e l'assegnazione delle sedi FibisPro/FibisOpen per sapere se il Presidente federale, allorchè sia sostenuto dalla maggioranza dei consiglieri, possa fare (quasi) tutto quel che vuole oppure no.
I Giudici purtroppo hanno risposto affermativamente, hanno detto che i poteri di un Presidente federale, quando è appoggiato dalla maggioranza dei Consiglieri, sono pressochè illimitati perchè a nessun "estraneo" è consentito sindacare giuridicamente i suoi atti, ma il relativo controllo è solo di natura politica ed interno (Consiglio federale). Insomma persino ai Giudici è vietato intervenire.
E' stato stabilito infatti che un qualsiasi Presidente di una federazione che, è bene ricordarlo, può arrivare a gestire anche milioni di euro (in parte anche PUBBLICI -vedi contributi del Coni-) ha meno vincoli e meno obblighi persino dell'amministratore del più minuscolo condominio o di un legale rappresentante di una qualche piccola società.
E' stato stabilito che è soltanto il Presidente (e poi la maggioranza del Consiglio) a decidere quando sussistono i presupposti per emanare delibere urgenti.
È stato stabilito che il Regolamento Tecnico-Sportivo della Sezione Stecca può essere approvato con delibera presidenziale (cosa mai accaduta in passato), senza quindi una preventiva discussione in Consiglio federale.
E' stato inoltre stabilito che una commissione federale, che per Statuto ha solo poteri CONSULTIVI E PROPOSITIVI, può, se appoggiata dal Presidente, appropriarsi di poteri DELIBERATIVI, tanto i Giudici non possono intervenire e poi ci pensa il Consiglio federale (organo politico) a sistemare tutto, se serve.
Un sistema autoreferenziale, insomma!
A ciò si aggiunga che, da Statuto, il Presidente “ha la rappresentanza legale della federazione, ne firma gli atti e per conto di essa assume impegni verso terzi”, ma che nello stesso non sono indicati limiti di spesa o di tipologia di atti. Teoricamente può far tutto...
Mi rendo conto che l'argomento non sia dei più interessanti e che di certo è più appassionante discutere di un tiro spettacolare, di un errore arbitrale e di un'impresa sportiva. Però il biliardo non è solo quello. Il biliardo è anche organizzazione. Il biliardo è anche sistema di regole. Il biliardo è anche rispetto dei ruoli e delle competenze.
Il biliardo come sport può funzionare bene (o meglio) solo quando vi sia una buona organizzazione, un buon sistema di regole ed una buona ripartizione dei poteri (e dei doveri).
In caso contrario bisognerà continuare a sperare che l'uomo solo al comando sia animato sempre dai propositi più nobili e che le azzecchi sempre tutte. Un supereroe insomma!
Il Coni ha da poco approvato i nuovi principi informatori degli statuti federali ed è notizia di questi giorni che, sull'onda dell'ennesimo fallimento della giustizia in ambito calcistico (format Campionato di Serie b) si porrà mano anche al settore della giustizia. Nei prossimi mesi gli Statuti (e i Regolamenti di Giustizia) di tutte le Federazioni (Fibis compresa) verranno adeguati ai nuovi dettami.
La speranza è che almeno in quella sede verrà tratteggiato un nuovo sistema che definisca (e limiti) meglio i poteri dei Presidenti federali, ripartisca realmente le diverse competenze e stabilisca le responsabilità di ciascuno.
Staremo a vedere.
Sempre buon biliardo a tutti.
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Ultima modifica di bakufu il martedì 30 ottobre 2018, 10:41, modificato 1 volta in totale.
Re: UNA SCONFITTA DI PIRRO
questo il documento completo, dal sito federale
http://www.fibis.it/media/pages/117/att ... icorso.pdf
http://www.fibis.it/media/pages/117/att ... icorso.pdf
Re: UNA SCONFITTA DI PIRRO
Beh, la gestione "padronale" delle Federazioni non appartiene solo al biliardo, come hai fatto notare riguardo a sport che dovrebbero essere ben più organizzati e facoltosi. Probabilmente poi, visti i momenti, le decisioni prese erano, per così dire, obbligate, in quanto se non ho capito male riguardavano le sedi e le date del circuito Open Pro, e magari solo quelle erano le organizzazioni possibili. Resta il fatto che chiarezza e trasparenza molto spesso vengono sacrificate a criteri di operatività che i "sottoposti" debbono ritenere efficaci "a prescindere"... però se le regole parlano in quel senso l'unica cosa da fare, se le si ritiene ingiuste, è cambiarle, ed il sollevare il problema, anche se in maniera brusca come avete fatto, è un passo doveroso.
"Mi arrampico da secoli ogni parete è mia sfidando leggi fisiche paure e ipocrisia."
(R.F.)
(R.F.)
Re: UNA SCONFITTA DI PIRRO
Scusa ggac..... ma cosa hai detto .... francamente non ho capito. A Chiesura dico, che la questione sollevata è stata posta male, anzi malissimo e forse è finita peggio (anche se non vi è mai fine al peggio). Che poi non vi sia un limite allo strapotere di un presidente federale, se non quello di sfiduciarlo collegialmente, è altra cosa. Praticamente, i lavori sostenuti per il nuovo reg. di Giustizia , ed altre panzane , come il codice di autoarbitraggio, non hanno sviluppato quella giusta autorevolezza necessaria, anche negli altri consiglieri..... Ha prodotto di fatto solo il vostro isolamento. Francamente, non era molto difficile intuire che potesse esserci epilogo differente. Buon biliardo e ad maiora.
Ultima modifica di leosam il martedì 30 ottobre 2018, 19:10, modificato 1 volta in totale.
Re: UNA SCONFITTA DI PIRRO
Sono generalmente contrario agli “One man show”, ma nel mondo del biliardo, per un motivo o per un altro, questo accade spesso anche a livello locale.
Non conosco i dettagli della governance in Fibis, ma mi par di capire che il Presidente abbia il sostegno della maggioranza quindi le sue decisioni, quand’anche prese in solitudine, abbiamo l’esplicita o implicita approvazione della maggioranza stessa del CF.
Quando una minoranza ritenesse che i principi democratici fossero violati o le decisioni prese fossero contrarie allo Statuto, non avrebbe altro modo di risolvere la questione che denunciando il fatto alla Giustizia o al Consiglio Federale stesso, cercando di rompere il fronte di maggioranza.
Nel caso specifico, la Giustizia ha deciso che le ragioni dei ricorrenti non sono valide e, immagino, la maggioranza che sostiene il presidente ha tenuto, quindi la minoranza non può far altro che prenderne atto e continuare la sua lotta su altri fronti.
Come osservatore esterno (interessato principalmente al gioco sul tavolo) ho l’impressione che Mancino non governi poi tanto male: alcune sue decisioni le condivido, altre no, ma mi sembra che niente sia fatto per far del male al Biliardo, e ho molto apprezzato la vitalità di Chiesura e Sirianni che stanno cercando di avvicinare gli organi federali alle esigenze dei giocatori.
Per quanto possa provare empatia nei confronti di questi ultimi due, non vedo scandalo nella presidenza Mancino.
Consiglierei alla minoranza di proseguire nel suo lavoro nell’esclusivo interesse del Biliardo senza lasciarsi prendere dai giochi di palazzo: se le loro argomentazioni saranno valide, non passerà troppo tempo prima che raccolgano i consensi necessari per diventare maggioranza.
Non conosco i dettagli della governance in Fibis, ma mi par di capire che il Presidente abbia il sostegno della maggioranza quindi le sue decisioni, quand’anche prese in solitudine, abbiamo l’esplicita o implicita approvazione della maggioranza stessa del CF.
Quando una minoranza ritenesse che i principi democratici fossero violati o le decisioni prese fossero contrarie allo Statuto, non avrebbe altro modo di risolvere la questione che denunciando il fatto alla Giustizia o al Consiglio Federale stesso, cercando di rompere il fronte di maggioranza.
Nel caso specifico, la Giustizia ha deciso che le ragioni dei ricorrenti non sono valide e, immagino, la maggioranza che sostiene il presidente ha tenuto, quindi la minoranza non può far altro che prenderne atto e continuare la sua lotta su altri fronti.
Come osservatore esterno (interessato principalmente al gioco sul tavolo) ho l’impressione che Mancino non governi poi tanto male: alcune sue decisioni le condivido, altre no, ma mi sembra che niente sia fatto per far del male al Biliardo, e ho molto apprezzato la vitalità di Chiesura e Sirianni che stanno cercando di avvicinare gli organi federali alle esigenze dei giocatori.
Per quanto possa provare empatia nei confronti di questi ultimi due, non vedo scandalo nella presidenza Mancino.
Consiglierei alla minoranza di proseguire nel suo lavoro nell’esclusivo interesse del Biliardo senza lasciarsi prendere dai giochi di palazzo: se le loro argomentazioni saranno valide, non passerà troppo tempo prima che raccolgano i consensi necessari per diventare maggioranza.
Ultima modifica di jk11ul il mercoledì 31 ottobre 2018, 11:26, modificato 1 volta in totale.
Re: UNA SCONFITTA DI PIRRO
Infatti la questione non verte sulla gestione in se, che come ho detto potrebbe essere nella fattispecie oggetto del ricorso l'unica possibile, ma, se non ho capito male, la possibile mancanza di contraddittorio negli atti precedenti alla delibera, che se ottiene una maggioranza ovviamente viene adottata.
Quello che mi sembra di aver capito, e che mi sembra strano, nel post di Bakufu è l'insindacabilità nei confronti degli atti compiuti da parte della Presidenza anche nei confronti degli altri rami della giustizia (cit. "ha meno vincoli e meno obblighi persino dell'amministratore del più minuscolo condominio o di un legale rappresentante di una qualche piccola società"). E qui chiedo all'Avv. Chiesura se sia realmente così, perchè nelle altre fed ciò accade, spesso la giustizia ordinaria viene chiamata a pronunciarsi su fatti sportivi, come ad esempio la formazione dei campionati.
Quello che mi sembra di aver capito, e che mi sembra strano, nel post di Bakufu è l'insindacabilità nei confronti degli atti compiuti da parte della Presidenza anche nei confronti degli altri rami della giustizia (cit. "ha meno vincoli e meno obblighi persino dell'amministratore del più minuscolo condominio o di un legale rappresentante di una qualche piccola società"). E qui chiedo all'Avv. Chiesura se sia realmente così, perchè nelle altre fed ciò accade, spesso la giustizia ordinaria viene chiamata a pronunciarsi su fatti sportivi, come ad esempio la formazione dei campionati.
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Re: UNA SCONFITTA DI PIRRO
altro tassello da sito federale (non capisco l'allegato, con i nomi di Chiesura e Sirianni offuscati, quando sono in chiaro nello stesso documento pubblicato nella sezione Carte Federali)
http://www.fibis.it/news/federazione-co ... erale.html
http://www.fibis.it/news/federazione-co ... erale.html
Re: UNA SCONFITTA DI PIRRO
Campioni del Mondo
Ultima modifica di ggac il giovedì 1 novembre 2018, 11:05, modificato 2 volte in totale.
"Mi arrampico da secoli ogni parete è mia sfidando leggi fisiche paure e ipocrisia."
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Re: UNA SCONFITTA DI PIRRO
Campioni del Mondo
Ultima modifica di ggac il giovedì 1 novembre 2018, 11:06, modificato 1 volta in totale.
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Re: UNA SCONFITTA DI PIRRO
jk11ul ha scritto:Come osservatore esterno (interessato principalmente al gioco sul tavolo) ho l’impressione che Mancino non governi poi tanto male: alcune sue decisioni le condivido, altre no, ma mi sembra che niente sia fatto per far del male al Biliardo, e ho molto apprezzato la vitalità di Chiesura e Sirianni che stanno cercando di avvicinare gli organi federali alle esigenze dei giocatori.
Per quanto possa provare empatia nei confronti di questi ultimi due, non vedo scandalo nella presidenza Mancino.
Valuterò positivamente la presidenza FIBIS il giorno in cui verranno eliminate norme per me incomprensibili come l'omologazione stecche, normalizzando la FIBIS a tutte le altre federazioni biliardistiche del mondo. Fino ad allora sarà solo un'altra federazione sportiva italiana.
Pentiteve diauli!
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Bata_Reyes
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Re: UNA SCONFITTA DI PIRRO
Bata_Reyes ha scritto:jk11ul ha scritto:Come osservatore esterno (interessato principalmente al gioco sul tavolo) ho l’impressione che Mancino non governi poi tanto male: alcune sue decisioni le condivido, altre no, ma mi sembra che niente sia fatto per far del male al Biliardo, e ho molto apprezzato la vitalità di Chiesura e Sirianni che stanno cercando di avvicinare gli organi federali alle esigenze dei giocatori.
Per quanto possa provare empatia nei confronti di questi ultimi due, non vedo scandalo nella presidenza Mancino.
Valuterò positivamente la presidenza FIBIS il giorno in cui verranno eliminate norme per me incomprensibili come l'omologazione stecche, normalizzando la FIBIS a tutte le altre federazioni biliardistiche del mondo. Fino ad allora sarà solo un'altra federazione sportiva italiana.
Se vuoi essere rispettato,rispetta
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Re: UNA SCONFITTA DI PIRRO
beh 5 mesi e 500 euro di multa per Chiesura
francamente non sono d'accordo mi sembra quasi una ritorsione
una persona (anche se consigliere) deve avere il diritto di non essere d'accordo con le azioni del presidente e/o consiglio
capisco che non si deve ledere l'onorabilita' ... ma trovo eccessivo
francamente non sono d'accordo mi sembra quasi una ritorsione
una persona (anche se consigliere) deve avere il diritto di non essere d'accordo con le azioni del presidente e/o consiglio
capisco che non si deve ledere l'onorabilita' ... ma trovo eccessivo
Ultima modifica di ghira74 il venerdì 8 marzo 2019, 17:08, modificato 1 volta in totale.
Re: UNA SCONFITTA DI PIRRO
La squalifica pone fine a qualsiasi altra eleggibilità..... A volte le avventure iniziano male e finiscono peggio....Resta l' amara consolazione che sempre gli stessi, se la cantano e se la suonano nel disinteresse generale.
Ultima modifica di leosam il sabato 9 marzo 2019, 1:51, modificato 1 volta in totale.
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