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sempre sulla posizione del corpo

Tecnica, tattica, sistemi e materiali di gioco

Messaggioda martille » mercoledì 18 maggio 2005, 9:19

Concordo appieno anche io.E così il GRUPPO DELL'INCROCIO è al completo.
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Messaggioda luigi » mercoledì 18 maggio 2005, 9:50

Okay, però non potrò farlo prima del tardo pomeriggio, in quanto devo inserire una immagine e questo non mi è possibile farlo dal computer dell'ufficio, ne in questo momento mi è possibile dilungarmi in spiegazioni anche sommarie. Comunque, per abbreviarVi la curiosità (o per aumentarla se nessuno risponde), anticipo che si tratta di quello che in vari libri di carambola viene definito come il: "metodo della bottiglietta di Coca-Cola". Fermo restando che appena possibile metterò la foto, se nel frattempo qualcuno conosce questa procedura, può anticiparne la spiegazione.

"il gruppo dell'incrocio"
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Messaggioda Claus72 » mercoledì 18 maggio 2005, 13:27

Bravo Luigi, il "metodo Coca-Cola" (se è quello che credo) è validissimo e facile da realizzare: consiste nel prendere una bottiglietta di Coca-Cola (ovviamente vuota) e metterla in posizione orizzontale sul piano di gioco dopodichè ci si imposta e si esegue il brandeggio facendo scorrere il puntale attraverso il becco della bottiglia...facile no?
Se si vuole essere un po' più sofisitcati si puó anche costruire un attrezzo con un tubo di PVC diametro 21~25mm (se trasparente meglio) e lungo circa 20cm e due rettangoli in legno o altro materiale di 61,5x50mm uno e 61,5x70mm l'altro, entrambi con un foro nel centro di...21mm. Si innesta ad ogni estremità del tubo un rettangolo e si può eseguire lo stesso esercizio della bottiglietta ma colpendo realmente una biglia e agendo sulla rotazione dei rettangoli si possono ottenere diverse inclinazioni per il tiro...veramente un ottima invenzione  ;)

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Messaggioda Spiderman » mercoledì 18 maggio 2005, 13:34

Io quell'esercizio lo facevo, data la mia pigrizia, semplicemente mettendo 2 bilie vicine (alla distanza di poco più del diametro del puntale) e brandeggiando in mezzo. Meglio se sono due "file" di bilie (2 o 3 per lato), l'unica attenzione è di passare orizzontalmente a centro palla.
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Messaggioda Claus72 » mercoledì 18 maggio 2005, 13:37

Quello che vi ho spiegato è un metodo artigianale per fare qualcosa di simile a questo:
Immagine

Lo potete acquistare su e-bay dallo stesso Buddy Hall
Ma questo è leggermente più basso, infatti è pensato per il pool dove le biglie sono leggermente più piccole.

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Scritto Da - claus72 on 18 Maggio 2005  13:40:04
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Messaggioda Claus72 » mercoledì 18 maggio 2005, 13:41

[quote]
Io quell'esercizio lo facevo, data la mia pigrizia, semplicemente mettendo 2 bilie vicine (alla distanza di poco più del diametro del puntale) e brandeggiando in mezzo. Meglio se sono due "file" di bilie (2 o 3 per lato), l'unica attenzione è di passare orizzontalmente a centro palla.


[/quote]

Sì...ma noi su un biliardo internazionale non abbiamo sufficienti bilie a disposizione  ;)  :D

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Scritto Da - claus72 on 18 Maggio 2005  14:17:44
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Messaggioda rodrigo » mercoledì 18 maggio 2005, 13:44

Aspettavo prima o poi anche un intervento del grande Luigi e infatti si è fatto sentire.Siete grandi!
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Messaggioda luigi » mercoledì 18 maggio 2005, 18:01

“metodo della bottiglietta di Coca-Cola”

A dire la verità, anticipando l’indicazione, speravo vivamente che qualcuno dei nostri carambolisti o del pool si sarebbe fatto vivo, risparmiandomi così dall’inserimento (cosa questa già di suo sempre un poco incasinata) dell’immagine che avevo trovato, la quale, dopo il passaggio allo scanner, effettivamente era alquanto na schifezza, mentre quella di Claus è invece chiarissima. Quindi, visto che la foto ora c’è, non devo aspettare di tornare a casa, per cui posso inserire le note che avrei messo a corredo della foto.

In effetti, quello raffigurato, è un accessorio che veniva pubblicizzato sulle riviste americane di biliardo anni fa, al costo, allora, di $ 10,95 (oggi suppongo costi un po’ di più). La sua funzione è evidente, serviva (e serve) non solo per testare la rettitudine della steccata, ma anche (cosa questa assai più importante) per educare, attraverso l’esercizio costante, la propria steccata ad... “andare”... dritta. A questo punto forse Vi chiederete cosa centra la Coca-Cola? Ebbene, come spesso succede gli Americani sono appunto “americani”, nel senso che... non badano a spese, quindi, alla bisogna, inventano il prodotto e lo commercializzano, però nella vecchia Europa, ove la fantasia non manca, si è pensato che fosse più utile (ma ugualmente efficace) spendere quei soldini per acquistare una bottiglietta della suddetta bevanda americana, bersela e poi usare il vuoto per fare il giochino della steccata. Infatti, qualcuno ha notato che appoggiando la bottiglietta vuota sul tavolo da biliardo (o su qualsiasi altro tavolo) il foro d’entrata del collo bottiglia, viene a trovarsi esattamente all’altezza del centro di una bilia, inoltre il diametro del buco offre quel tanto di tolleranza rispetto al diametro di un puntale, per cui... voilà... dissetati e pronti per l’esercizio. Personalmente ho trovato diversi riscontri su vari libri di carambola circa questo metodo della Coca-Cola e gli autori sostenevano che questo esercizio, se fatto con perseveranza quotidianamente, sia il modo migliore perché ciascun giocatore possa cercare di arrivare a “darsi” un colpo di stecca rettilineo, oltre, ovviamente, a testare se già non ne era in possesso di suo. Naturalmente è bene dire anche che per chi ha di natura una steccata perfettamente rettilinea, ci sarà sempre un certo margine di vantaggio, infatti per quanto uno si impegni con serietà, una steccata “costruita” molto difficilmente potrà mai arrivare all’optimum. D’altra parte, in fondo, è anche giusto sia così, il talento “deve” dare un guadagno, altrimenti saremmo tutti uguali, certo ci sarebbe più competitività, ma il biliardo, di contro, perderebbe le magie dei vari Sayginer, O’Sullivan, Reyes, Cifalà, Nocerino e compagnia briscola. In ogni caso, attraverso questo semplice esercizio (a costo zero, il che non guasta), anche se non si arriverà ad avere una steccata dritta come quella di Raymond Ceulemans, si possono fare veramente notevoli progressi.

Come detto i giocatori europei hanno sfruttato la propria fantasia per ridurre i costi, però, chi mai, fra gli Europei, ha scarsi mezzi e fantasia  in... abbondanza? Facile dirlo... coi tempo che corrono... Per cui se volete risparmiare anche il costo della Coca-Cola, basta semplicemente che prendiate una striscia di carta e la arrotoliate sino a formare un tubo cilindrico, curando che i fori di entrata e uscita siano di diametro di poco maggiore del puntale della vostra stecca e, una volta avvolta la carta a forma al tubo, fermate il lembo con dello scotch, ecco che “l’attrezzo” è pronto, se poi lo appoggiate su di un pacchetto di sigarette ecco che Ve lo ritrovare anche all’altezza giusta, cioè il centro palla... et voilà (ai bei tempi andati, con biscius si risolveva la necessità usando semplicemente il foglietto di una schedina da totocalcio...).
Tornando all’allenamento, come in tutte le circostanze simili, quando si pratica un esercizio è sempre meglio andare per gradi, quindi prima è buona cosa fare le penetrazioni nel cilindro a velocità basse, incrementando via via che la cosa procede, inoltre non ci si deve accontentare  dei primi esiti positivi, ma perseverare, più a lungo lo si fa e meglio è, d’altra parte più il colpo di stecca è rettilineo “con certezza”, tanto... "più... meglio è".

Non offenderò la vostra intelligenza, specificando che “ovviamente” la stecca deve entrare e attraversare tutto il cilindro “senza che la stessa ne urti le pareti” e che questo vale sia “all’andata che... al ritorno”, in pratica, dopo la prima posa, non si dovrebbe mai essere costretti a ricollocare l’ambaradan al suo posto... Questo “in teoria”, ma passando dalla teoria alla pratica vedrete che le prime volte il povero tubo farà dei veri e propri... decolli.
Quindi, calma e gesso, lo si recupera, lo si rimette e... si rifa...

Importante, se verificate che incontrate eccessive difficoltà, non aumentate semplicemente la concentrazione, ma lavorate sul "corpo": impostazione, allineamento, postura del gomito, del braccio, avambraccio, impugnatura, ecc., se difetto c’è nel meccanismo, è solo "lì" che sta la carenza, per cui è solo lavorando sui "fondamentali" che potrete focalizzarla e quindi cercare di correggerla. Se invece, aumentate semplicemente la soglia di attenzione, certamente passerete attraverso il cilindro (prima o poi...), ma sarà una rettitudine fittizia, cioè “mentale”, “imposta”, una steccata guadagnata in quel modo non è "guadagnata", è... "inutile". In quanto, quando poi giocherete davvero, non potrete applicarla, pena il cadere automaticamente nella trappola della “steccata intenzionale”, la quale va invece assolutamente evitata. In pratica, voglio dire che se anche superate l’esercizio, ma solo in virtù del condizionamento mentale, non sarete "realmente padroni" della steccata rettilinea, andrete si dritti in quel momento, ma solo perché costringete il braccio a farlo per diretto controllo mentale, però l’andare dritti in virtù di questa forzatura, non solo “non serve”, ma è addirittura “negativo”, in quanto finisce per consolidare una attitudine mentale errata. Invece l'esercizio deve servire prima a trovare un proprio gesto rettilineo, per poi inserirlo e consolidarlo, con la ripetizione costante, nella memoria muscolare, in tal modo ve lo ritrovate sempre, senza bisogno di cercarlo con la mente, fluisce da solo.

PS Concludo sottolineando e caldeggiando lo stesso consiglio già dato dagli altri Amici in precedenza, è "cosa buona e giusta" che tutto il “praticantato” avvenga a... porte chiuse. Oddio i single possono anche rischiare, si sa, una mamma sopporta di tutto, ma per chi ha: mogli, mariti, figli, compagni/e, concubine/i, ecc. ecc... è bene ricordare che il “118” è un numero... facilissimo da digitare.

Buon divertimento
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Messaggioda sinonparet » mercoledì 18 maggio 2005, 18:40

Bene, anzi benissimo. Preciso che personalmente, non conoscevo nessuno dei metodi artigianali o commerciali, che Claus e Luigi hanno riportato nei loro post e quindi, dato che quello della coca-cola mi è + congeniale, verificherò la "rettitudine" della mia steccata. Concordo in pieno su quanto Luigi riferisce circa la naturalezza, per quanto possibile, della steccata che, se va dritta solo perchè in quel  momento ci costringiamo mentalmente a farla andare dritta, non potrà andare altrettanto dritta quando, durante una partita, dobbiamo tenere sotto controllo altri fattori esecutivi.
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Messaggioda martille » mercoledì 18 maggio 2005, 22:11

Ragazzi, siete la mia rovina.
Mia moglie è rientrata e mi ha trovato piegato sul tavolo, tutto concentrato a stuprare una bottiglietta di coca-cola con la stecca.

EVITO DI RIPORTARE I COMMENTI ...
:D  :D  :D
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Messaggioda Claus72 » mercoledì 18 maggio 2005, 23:14

Benvenuto nel club dei "considerati pazzi" (affiliato alla Società anonima dell'incrocio)!!! Comunque ti avevamo avvertito!

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Messaggioda Mike » mercoledì 18 maggio 2005, 23:45

[quote]
il “118” è un numero... facilissimo da digitare.
[/quote]

E l'intervento è immediato.  :D
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Messaggioda cj » giovedì 19 maggio 2005, 2:11

Per riportare l'argomento sulla posizione del corpo riporto un quesito che avevo posto ma che è passato tra le righe:

Foto 1:
Immagine

Foto 2:
Immagine

Gurdando i vari incontri di pool/snooker ho notato sia nello snooker che nel pool vengono usate entrambe anche se nel pool dato che il tavolo è più basso si piega anche la gamba desta in entrambe le posizioni.

Detto questo qualcuno saprebbe dirmi il perché?
in particolare quando usano una o l'altra posione e perchè.

Io ho notato come si può vedere anche nelle due foto che nella direzione della foto 1 si usa appunto questa poszione e nella direzuione della foto 2 si usa l'altra per questo lato del tavolo e dall'altro lato del tavolo le posizioni sono invertite. ma come dicevo ne ho capito se è effettivamente cosi ne il perché.
E so anke che Davis(foto 1) è un giocatore di snooker ma lo vista usare anche a tanti altri giocatori di pool come Strickland ecc.

cj
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Messaggioda infinito » sabato 21 maggio 2005, 17:37

dico la mia all'amico rodrigo, forse il problema e tutto nella posizione del piede tuo sinisto...e troppo in parallelo con il corpo e porta a dar involontariamente quando si gioca sempre un po di effetto verso il lato destro...questo sempre escludendo impostazioni errate del tuo braccio....dimmi se cio preso!!!??
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Messaggioda rodrigo » sabato 21 maggio 2005, 22:34

quando dici in parallelo con il corpo intendi che il piede sinistro rivolge anch'esso la punta nella direzione di tiro? Se è così, effettivamente spesso mi sorprendo in quella posizione, però in questi giorni , riprendendo i suggerimenti di Sinon e Billy ho provato a caricare il peso un pò più sul piede sinistro e spostare il pollice e mi sembra di averne tratto giovamento.
rodrigo
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