Risposte da Laurindo
E non tralasciare il nostro amico l'avvitamento...figlio prodigo dell'effetto di porzione.
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No es la adversidad la que separa los seres, sino el crecimiento... Pablo Neruda
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Claus72
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(Cerca: tutti) - Iscritto il: domenica 21 dicembre 2003, 22:29
- Località: Santo Domingo
Eccomi, sono al centro del semaforo. Scusate il ritardo ma, sapete, il traffico…e poi ho trovato molti semafori rossi. Ho dovuto scrivere un articolo per una rivista, e la cosa mi ha fatto perdere un po’ di tempo. Se lo pubblicano poi ve la faccio avere.
Intanto grazie a Roby per il suggerimento, sono riuscito a vedere le bricolle in dialetto comasco.
A proposito, complimenti a tutti per le barzellette che ho letto sull’apposito forum. Ne ho appena adesso inviato una anch’io …. Ehm… chi la legge lo fa a suo rischio e pericolo.
Ho notato che il grafico che avevo messo nella risposta a Martille non compare. Ergo, ho capito che devo legarlo ad un indirizzo url, giusto? Quindi mi sto attivando per aprire un mio spazio web. Se qualcuno vuole suggerirmi qualcosa sono tutt’orecchi.
Sto inviando una risposta, anzi più risposte. Attenti al semaforo, che l’arancione lampeggia.
Ciao
Intanto grazie a Roby per il suggerimento, sono riuscito a vedere le bricolle in dialetto comasco.
A proposito, complimenti a tutti per le barzellette che ho letto sull’apposito forum. Ne ho appena adesso inviato una anch’io …. Ehm… chi la legge lo fa a suo rischio e pericolo.
Ho notato che il grafico che avevo messo nella risposta a Martille non compare. Ergo, ho capito che devo legarlo ad un indirizzo url, giusto? Quindi mi sto attivando per aprire un mio spazio web. Se qualcuno vuole suggerirmi qualcosa sono tutt’orecchi.
Sto inviando una risposta, anzi più risposte. Attenti al semaforo, che l’arancione lampeggia.
Ciao
Vorrei rispondere a Sinonparet a proposito dell’avvitamento delle biglie e del falso colpo, ma ritengo sia meglio dividere gli argomenti in modo sequenziale, per arrivarci senza traumi. Quindi preferirei chiarire il meccanismo del colpo, per essere sicuri di usare tutti la stessa terminologia. Prima l’urto fra stecca e biglia, e poi quello fra biglia e biglia. Siete pronti? Andiamo. Anzi, andiamo molto per gradi.
Quando si colpisce la biglia B (battente) con la stecca, si fanno 4 cose. Si dà velocità al baricentro e 3 distinte rotazioni. Questi 4 oggetti si possono studiare e analizzare in modo indipendente l’uno dall’altro (in fisica si dice che sono dei vettori, ma non vorrei approfondire adesso).
Gli assi di rotazione della biglia, infatti, sono 3, sono fra di loro perpendicolari, e passano sempre per il baricentro. Primo asse di rotazione: è orizzontale, è perpendicolare alla velocità istantanea della biglia, cioè è perpendicolare alla direzione della stecca (quasi, per i più pignoli). Attorno a quest’asse la biglia può rotolare in avanti (rotazione diretta) o rotolare all’indietro (rotazione retrograda). Quando la biglia scivola, cioè slitta senza rotolare, l’asse di rotazione non muore. Sta sempre là, in attesa che l’attrito cominci pian piano a far rotolare la biglia in avanti. Man mano che la biglia acquista rotazione la sua velocità, ovviamente, diminuisce (perché una parte dell’energia legata alla velocità del baricentro si trasforma in energia di rotazione). La biglia, pur rotolando, continua a strisciare. Il perfetto rotolamento, senza strisciare, avviene solo quando il rapporto fra la velocità del baricentro e la velocità di rotazione diventa costante.
Alt, un bicchiere d’acqua, intanto mando questo post… altri seguiranno. A domani.
Laurindo
Eccoci.
Vi vorrei tediare con il secondo asse di rotazione della biglia. Ma prima devo finire di parlare del primo, e perciò trattiamo adesso il colpo.
Se accettate la missione ricordate che, ogni lettura sarà a vostro rischio e pericolo… e in caso di abbassamento del livello di gioco potete far finta di non conoscermi per i prossimi 2 o 3 mesi… se invece vi piace, fatemi sapere.
Siamo al centro dell’incrocio, fermi con l’auto al semaforo rosso. Il giallo comincia a lampeggiare, verde, si parte. Se si dà gas dolcemente, le ruote cominciano a “volvere”, a ruotare perfettamente, senza rumori di sorta, trattenute solo dal debole “attrito volvente”, con la velocità di rotazione che si mantiene in rapporto costante con quella del baricentro. Ma se si dà per sbaglio troppo gas, molta rotazione delle gomme con la vettura ferma, si sgomma, e il rumore lo conferma: si è messo in funzione l’attrito radente.
Mettiamoci in un’altra ottica, inversa. Abbiamo l’auto ferma, con il motore spento ed il freno a mano tirato. Proviamo a spingerla a mano: macché, mezzo cavallo da solo può fare poco. Ma se la leghiamo con una fune e la tiriamo con 100 cavalli? La macchina striscia, le ruote non girano, il rumore sarà sempre uno stridio, praticamente si sta sgommando. Qual è il succo?
Attenzione, sta arrivando il prossimo post.
Eccomi di nuovo
La biglia rotola perfettamente (senza strisciare) quando il rapporto fra la velocità del baricentro e la velocità di rotazione è costante. E si dimostra che questa costante è uguale ad R, raggio della biglia, attraverso la nota formula… che non metto, perché vorrei mantenere e consolidare le amicizie, “malgrado sic! le mie lunghe latitanze sul forum”. Quello che è importante è sapere come fare affinché la biglia, colpita con la stecca orizzontale, parta con perfetto rotolamento. Per fare ciò occorre colpire la biglia all’altezza del suo “Centro di Percussione Superiore”, chiamiamolo CPS, che si trova ad un’altezza di 2/5 del raggio sopra il centro. E cioè (visto che stiamo parlando? si! di biglie che hanno un diametro di 61,5 mm.) diciamo a circa 12 mm. sopra il centro. E poiché il cuoietto è arrotondato, è chiaro che il punto mirato con la stecca non coincide con quello del contatto, e occorrerà aggiustare di conseguenza, mirando qualche mm. più in alto. Colpire la biglia al CPS significa farla partire rotolando perfettamente, e questo è quello che chiameremo “colpo liscio”, che corrisponde al minimo attrito fra la biglia ed il tavolo, l’attrito “volvente”. Se il tavolo fosse, idealmente, lunghissimo, la biglia impiegherebbe molto tempo prima di fermarsi. Invece, a causa dell’urto contro le sponde e a causa di un altro tipo di attrito, l’attrito “radente”, la biglia riesce a percorrere solo qualche lunghezza del tavolo, diciamo 3 o 4 passate, e poi si ferma. Io direi che il “colpo liscio” o “a scorrere” possa venir chiamato “colpo neutro”, poiché è l’unico che non fa svegliare l’azione dell’attrito “radente”, che è molto più forte di quello volvente. E già, l’attrito non è sempre lo stesso, perché i tipi di attrito sono 2, volvente e radente (in realtà sono di più, ma non complichiamoci la vita). Volvente quando una cosa rotonda o ellittica rotola, radente quando striscia. Per capirci bene, avete presente quando si guida l’auto? Se le gomme rotolano perfettamente, senza strisciare, non si sente alcun rumore. M a se si dà troppo gas, tipo quando si riparte al semaforo, la gomma striscia ed emmette uno stridio (in gergo sgommata) poiché ha una eccedenza di rotazione. L’attrito radente (che è lo stesso che si avrebbe se si spingesse la vettura a mano e con il freno a mano tirato!) rallenta subito la rotazione in eccesso, che diventa perfetto rotolamento non appena cessa il rumore. Propongo di fare uno stop. Se mi avete sopportato fino ad ora, bene. Chissà che rumore fanno le biglie quando sgommano? Ci vorrebbe un registratore per quando nevica ……
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