per i piu bravi...
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per i piu bravi...
come fate a tentar di ricavare o eventualmente, inventare la "meccanica di un tiro" ..???
ma quanto e dura sto biliardo...
ma quanto e dura sto biliardo...
La "meccanica di un tiro".
Se con questa definizione si intende (come io la intendo): 1) tutto il percorso che le due bilie devono fare; 2) la tecnica appropriata affinchè tali percorsi si concretizzino in modo corretto; non la si "inventa" (al massimo la si modifica in piccola parte), ma essa è già... "scritta sul tavolo", è implicita in quello che uno vuole fare, non c'è nulla da "inventare". Caso mai la si "ricava" attingendo alla propria conoscenza ed esperienza, oppure la si "ricostruisce", sempre basandosi sulla propria conoscenza ed esperienza.
Tanto per fare un esempio: se da una determinata posizione inziale delle bilie si "vuole" ricavarne un tiro durante il quale la bilia avversaria percorra una determinata traiettoria, per ottenre la quale è necessario colpirla sulla quantità "mezza palla", ma nel contempo si "vorrebbe" anche che la battente facesse il proprio percorso "a retrocedere", ebbene per quanto uno si possa "inventare", conoscenza ed esperienza dovrebbero suggerire a quel giocatore che tale "meccanica del tiro" è incompatibile con le leggi della Fisica, in quanto la battente retrocede unicamente se l'avversaria viene colpita sul pieno integrale o quasi, ma Lui però "vuole la mezza palla"... Per cui dovrà rassegnarsi al fatto che il tiro concepito secondo quella meccanica "inventata" non è fattibile e allora dovrà "ricavarne" un'altra in sintonia col presupposto iniziale della quantità "mezza-palla", la quale però ovviamente non potrà prevedere un percorso della battente a retrocedere e quindi di conseguenza, probabilmente senza un attacco basso, ma forse in testa o in pancia, con o senza effetto, ecc. ecc., dipende dai percorsi voluti, insomma un'altro tiro, con... un'altra "meccanica".
Ovviamente nel contesto del discorso nulla centrano i, diciamo, "tiri Sayginer", cioè massè, frustate o quant'altro esuli il normale sviluppo del gioco, quello è "biliardo spettacolo", è tutt'altra cosa.
Se con questa definizione si intende (come io la intendo): 1) tutto il percorso che le due bilie devono fare; 2) la tecnica appropriata affinchè tali percorsi si concretizzino in modo corretto; non la si "inventa" (al massimo la si modifica in piccola parte), ma essa è già... "scritta sul tavolo", è implicita in quello che uno vuole fare, non c'è nulla da "inventare". Caso mai la si "ricava" attingendo alla propria conoscenza ed esperienza, oppure la si "ricostruisce", sempre basandosi sulla propria conoscenza ed esperienza.
Tanto per fare un esempio: se da una determinata posizione inziale delle bilie si "vuole" ricavarne un tiro durante il quale la bilia avversaria percorra una determinata traiettoria, per ottenre la quale è necessario colpirla sulla quantità "mezza palla", ma nel contempo si "vorrebbe" anche che la battente facesse il proprio percorso "a retrocedere", ebbene per quanto uno si possa "inventare", conoscenza ed esperienza dovrebbero suggerire a quel giocatore che tale "meccanica del tiro" è incompatibile con le leggi della Fisica, in quanto la battente retrocede unicamente se l'avversaria viene colpita sul pieno integrale o quasi, ma Lui però "vuole la mezza palla"... Per cui dovrà rassegnarsi al fatto che il tiro concepito secondo quella meccanica "inventata" non è fattibile e allora dovrà "ricavarne" un'altra in sintonia col presupposto iniziale della quantità "mezza-palla", la quale però ovviamente non potrà prevedere un percorso della battente a retrocedere e quindi di conseguenza, probabilmente senza un attacco basso, ma forse in testa o in pancia, con o senza effetto, ecc. ecc., dipende dai percorsi voluti, insomma un'altro tiro, con... un'altra "meccanica".
Ovviamente nel contesto del discorso nulla centrano i, diciamo, "tiri Sayginer", cioè massè, frustate o quant'altro esuli il normale sviluppo del gioco, quello è "biliardo spettacolo", è tutt'altra cosa.
LA “MECCANICA DEL TIRO”
Nella reale pratica di gioco, e qui stiamo appunto parlando di “biliardo pratico”, il giocatore deve affrontare e risolvere al meglio le varie posizioni di bilie che gli si prospettano di volta in volta. La “soluzione” di una determinata posizione delle bilie si chiama... TIRO.
Delle problematiche concernenti il gioco del biliardo se ne può dissertare e cavillare a non finire, ma comunque la si giri, in ultima analisi, una partita di biliardo altro non è, in fondo, che una concatenazione di “tiri”, l’esito dei quali, al di là delle, più o meno, astruse elucubrazioni mentali che li hanno preceduti, è determinato dalla perfetta realizzazione della loro precisa “meccanica di tiro”, la quale altro non è che la somma di due componenti insite nel tiro stesso: “tecnica” e “dinamica”.
La “tecnica” consiste nella parte “corporea” che il giocatore immette nell’esecuzione del tiro, mentre la “dinamica” rappresenta ciò che succede all’interno delle sponde, cioè le traiettorie delle bilie sul piano di gioco una volta che le stesse sono state messe in moto attraverso la tecnica, è perciò palese che quest’ultima chiaramente determina la riuscita dell’altra. Unite formano quella che si definisce “meccanica del tiro” (**).
In senso generale si può anche affermare che, vista la posizione iniziale delle bilie, prima di tirare è la "dinamica voluta" che determina la "tecnica da impiegare" (*), mentre poi, una volta che si è tirato, sarà la tecnica "effettivamente" impiegata che determinerà la dinamica "effettiva" delle bilie e, quindi, il risultato finale reale.
Pertanto l’esito finale della giocata, dipende totalmente dalla capacità da parte del giocatore, sulla base della propria personale abilità e conoscenza, di riuscire ad amalgamare perfettamente le due componenti.
(*)
E’ per questo che in precedenza si è detto che la meccanica del tiro non si “inventa”, ma la stessa è già “scritta sul biliardo”. Infatti se si desidera ottenere una certa dinamica di movimento delle bilie, la tecnica da impiegare per ottenerla è semplicemente... “consequenziale”. Non c’è nulla da inventare, a meno che un giocatore volendo che l’avversaria vada in una certa direzione e che la battente retroceda, decida poi di applicare, a questa dinamica voluta, la tecnica del... colpo in testa. Si dice “che la Fede sposta le montagne”, quindi può anche darsi che un palla colpita, con “Fiducia”, in alto, prima o poi,... retroceda. Se ciò avesse mai a succedere (finora non è ancora successo), ecco che quel giocatore potrebbe ben dire di essersi inventato... la meccanica di un tiro...
(**)
Certe espressioni o definizioni quali: "meccanica del tiro", vengono coniate per sintetizzare "una situazione", per cui le parole che compongono tali espressioni assumono un significato "esemplificativo", quindi spesso vanno intese nel loro significato meno comune. Pertanto "meccanica" non è solo la... moglie del meccanico, oppure una cosa che si fa col solo ausilio di una chiave inglese. "Meccanica" sta anche per (cito dal dizionario): Parte della fisica che tratta delle leggi dell'equilibrio, del moto, delle forze; o ancora: Meccanica dinamica: quella che studia il moto; e c'è pure la "Medicina meccanica", che si occupa della struttura dei corpi...
Scritto Da - luigi on 05 Maggio 2005 13:42:21
Nella reale pratica di gioco, e qui stiamo appunto parlando di “biliardo pratico”, il giocatore deve affrontare e risolvere al meglio le varie posizioni di bilie che gli si prospettano di volta in volta. La “soluzione” di una determinata posizione delle bilie si chiama... TIRO.
Delle problematiche concernenti il gioco del biliardo se ne può dissertare e cavillare a non finire, ma comunque la si giri, in ultima analisi, una partita di biliardo altro non è, in fondo, che una concatenazione di “tiri”, l’esito dei quali, al di là delle, più o meno, astruse elucubrazioni mentali che li hanno preceduti, è determinato dalla perfetta realizzazione della loro precisa “meccanica di tiro”, la quale altro non è che la somma di due componenti insite nel tiro stesso: “tecnica” e “dinamica”.
La “tecnica” consiste nella parte “corporea” che il giocatore immette nell’esecuzione del tiro, mentre la “dinamica” rappresenta ciò che succede all’interno delle sponde, cioè le traiettorie delle bilie sul piano di gioco una volta che le stesse sono state messe in moto attraverso la tecnica, è perciò palese che quest’ultima chiaramente determina la riuscita dell’altra. Unite formano quella che si definisce “meccanica del tiro” (**).
In senso generale si può anche affermare che, vista la posizione iniziale delle bilie, prima di tirare è la "dinamica voluta" che determina la "tecnica da impiegare" (*), mentre poi, una volta che si è tirato, sarà la tecnica "effettivamente" impiegata che determinerà la dinamica "effettiva" delle bilie e, quindi, il risultato finale reale.
Pertanto l’esito finale della giocata, dipende totalmente dalla capacità da parte del giocatore, sulla base della propria personale abilità e conoscenza, di riuscire ad amalgamare perfettamente le due componenti.
(*)
E’ per questo che in precedenza si è detto che la meccanica del tiro non si “inventa”, ma la stessa è già “scritta sul biliardo”. Infatti se si desidera ottenere una certa dinamica di movimento delle bilie, la tecnica da impiegare per ottenerla è semplicemente... “consequenziale”. Non c’è nulla da inventare, a meno che un giocatore volendo che l’avversaria vada in una certa direzione e che la battente retroceda, decida poi di applicare, a questa dinamica voluta, la tecnica del... colpo in testa. Si dice “che la Fede sposta le montagne”, quindi può anche darsi che un palla colpita, con “Fiducia”, in alto, prima o poi,... retroceda. Se ciò avesse mai a succedere (finora non è ancora successo), ecco che quel giocatore potrebbe ben dire di essersi inventato... la meccanica di un tiro...
(**)
Certe espressioni o definizioni quali: "meccanica del tiro", vengono coniate per sintetizzare "una situazione", per cui le parole che compongono tali espressioni assumono un significato "esemplificativo", quindi spesso vanno intese nel loro significato meno comune. Pertanto "meccanica" non è solo la... moglie del meccanico, oppure una cosa che si fa col solo ausilio di una chiave inglese. "Meccanica" sta anche per (cito dal dizionario): Parte della fisica che tratta delle leggi dell'equilibrio, del moto, delle forze; o ancora: Meccanica dinamica: quella che studia il moto; e c'è pure la "Medicina meccanica", che si occupa della struttura dei corpi...
Scritto Da - luigi on 05 Maggio 2005 13:42:21
grande luigi...propio questo volevo dire, ossia nel biliardo nn bisogna schematizzar tutti i tiri,cm invece si tende a fare a livelli che nn siano decenti...cmq, questo per dire che noi giochiamo sul biliardo che ci fa giocare..e come dire se metti una minardi con su senna,sempre minardi rimane...
sapete, nn conosco il mitico vecchio, anche xche la mia eta nn e molto vicina alla sua, ma sentir parlare di persone che come lui studiano la dinamica di un colpo e eventuali modifiche, mi fan brillar gli okki...
ma quanto e dura sto biliardo...
sapete, nn conosco il mitico vecchio, anche xche la mia eta nn e molto vicina alla sua, ma sentir parlare di persone che come lui studiano la dinamica di un colpo e eventuali modifiche, mi fan brillar gli okki...
ma quanto e dura sto biliardo...
infinito, forse mi sono espresso in modo poco chiaro, ma il fatto è che secondo me, in linea di massima, tutti i tiri "SONO" schematizzati e lo sono "a priori". Ogni tiro ha una sua esecuzione ideale e perfetta e le modalità di esecuzione, affinché quel tiro risulti eseguito in modo "ideale e perfetto", sono esattamente schematizzate. Tutto questo a prescindere da “chi” lo esegue, sia esso scarso o campione. Caso mai, il differente risultato che ottengono (lo scarso ed il campione) nella pratica, dipende dal fatto che il bravo “conosce” quegli schemi ed inoltre dal fatto che ha “l’abilità” personale per realizzarli, mentre l’altro o non conosce gli schemi o non ha l’abilità per far si che le bilie li rispettino in modo corretto. Si potrebbe dire che è come se esistesse un immenso schedario, nel quale, per ogni tiro possibile vi si trova archiviata una relativa precisa scheda tecnica, sulla quale è riportata sia l’esatta dinamica che la corretta tecnica per eseguirlo in modo ideale e perfetto, in pratica, dov'è indicata l'esatta "meccanica di quel tiro".
Quindi, il problema da superare, per eseguire bene, è duplice, in quanto consiste sia nel darsi "l'abilità" personale necessaria, che la "conoscenza" data dall'aver visto-letto e memorizzato, il maggior numero possibile di "quelle" schede.
Quindi, il problema da superare, per eseguire bene, è duplice, in quanto consiste sia nel darsi "l'abilità" personale necessaria, che la "conoscenza" data dall'aver visto-letto e memorizzato, il maggior numero possibile di "quelle" schede.
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sapete, nn conosco il mitico vecchio, anche xche la mia eta nn e molto vicina alla sua, ma sentir parlare di persone che come lui studiano la dinamica di un colpo e eventuali modifiche, mi fan brillar gli okki...
ma quanto e dura sto biliardo...
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Mannaggia a te Infinito! Ogni volta che si parla di Lui, mi rammarico per nn essere ancora riuscito a portare a termine il compito affidatomi dell'intervista...
sapete, nn conosco il mitico vecchio, anche xche la mia eta nn e molto vicina alla sua, ma sentir parlare di persone che come lui studiano la dinamica di un colpo e eventuali modifiche, mi fan brillar gli okki...
ma quanto e dura sto biliardo...
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Mannaggia a te Infinito! Ogni volta che si parla di Lui, mi rammarico per nn essere ancora riuscito a portare a termine il compito affidatomi dell'intervista...
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sinonparet
- Messaggi: 2122
(Cerca: tutti) - Iscritto il: domenica 18 gennaio 2004, 14:27
- Località: Milano
sinon...mannaggia che ti fa..muovi so c**o...
scherzo...
luigi, certo che si possono schematizzare i tiri, ma una cosa e andarci xche te lo spiegano e ti dicono come far una determinata cosa o tiro, e una cosa e entrar nel tiro stesso, metter su un ragionamento analitico sul xche far cosi o cosa( e qui il mitico cifala nn lo batte nessuno)... ad esempio su una posizione di tiro normale, che esso sia giro striscio raddrizzo ecc ci son molteplici sviluppi,o meglio ci son molte varianti del tiro che uno puo metter in atto,sia x aver una rimanenza diversa dal solito, sia x uscir con un angolo diverso dall'impatto con l'avversaria, sia x rallentar o velocizzar la nostra...insomma capir la meccanica di un tiro e la cosidetta "arte del biliardo"
ma quanto e dura sto biliardo...
scherzo...
luigi, certo che si possono schematizzare i tiri, ma una cosa e andarci xche te lo spiegano e ti dicono come far una determinata cosa o tiro, e una cosa e entrar nel tiro stesso, metter su un ragionamento analitico sul xche far cosi o cosa( e qui il mitico cifala nn lo batte nessuno)... ad esempio su una posizione di tiro normale, che esso sia giro striscio raddrizzo ecc ci son molteplici sviluppi,o meglio ci son molte varianti del tiro che uno puo metter in atto,sia x aver una rimanenza diversa dal solito, sia x uscir con un angolo diverso dall'impatto con l'avversaria, sia x rallentar o velocizzar la nostra...insomma capir la meccanica di un tiro e la cosidetta "arte del biliardo"
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