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Scelta della stecca (By Claus)

Tecnica, tattica, sistemi e materiali di gioco

Scelta della stecca (By Claus)

Messaggioda dffmade » lunedì 21 febbraio 2005, 8:03

Scusa Claus per aver messo io il post al posto tuo, ma credo che il link che hai segnalato nell'altro post non è stato notato da molti.
http://www.wolfbite.com/factsnfiction.htm
Credo che un sito così presico, dettagliato e informativo sulla qualità delle stecche non si sia visto.
E' tutto in inglese, e sto iniziando a tradurlo per il forum in quanto è veramente una cosa interessante e ISTRUTTIVA.
Ancora una volta GRAZIE CLAUS!

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Messaggioda dffmade » martedì 22 febbraio 2005, 7:12

Ho iniziato la traduzione e sono a pagina due (di 14!)
Sono felice di tradurre il pezzo per i non anglo-parlanti (come dice Claus) però fatemi sapere se vi interessa perchè una traduzione del genere richiede tanto tempo e buttarlo via non mi va....Però se c'è anche solo uno interessato lo faccio veramente volentieri. Ecco l'inizio (e scusate per le eventuali cattive traduzioni, ma non sono un traduttore di professione e mi hanno insegnato a non tradurre MAI)

Vorrei iniziare questa sezione spendendo un paio di minuti nello sfatare alcuni popolari “Miti”

1.Una stecca costosa funziona meglio di una economica –  Questo non ha senso! L’unica cosa che puoi dire con certezza su una stecca più cara di un’altra senza sapere come è stata realizzata è che TI COSTERA’ DI PIU’.Ogni produttore di stecche aggiunge un proprio valore al prodotto da lui elaborato e il prezzo finale ha molto a che vedere con CHI, COSA, DOVE E COME è stato relizzato, il che non si traduce automaticamente in un migliore (o peggiore ) stecca. Conoscere quali sono i parametri che rendono una stecca più costosa ti aiuterà a determinare il suo reale valore aggiunto.

2.Le stecche prodotte in piccole quantità sono decisamente migliori di quelle prodotte in serie – Questa è un’altra delle credenze che ognuno SPERA che sia vera, ma non lo è. Ho visto delle stecche pessime e prodotte con materiali molto scadenti provenienti sia da grandi che da piccoli produttori. In realtà, un grande produttore (supponendo che sia uno dei MIGLIORI produttori di buone stecche) avrà a disposizione un’organizzazione e una quantità di lavoratori (che hanno una tecnica di produzione consolidata e delle macchine che generano un prodotto di alta qualità al controllo finale) che renderà difficile trovare una pecca nella produzione. Nonostante questo, un protuttore di stecche in piccole quantità costruisce i suoi prodotti uno alla volta , e si concentra sulle richieste dei suoi clienti. La maggior parte dei piccoli produttori ha una incredibile passione  per la propria attività e per il gioco in sè stesso e difficilmente riuscirai a trovare qualcuno che che non avverte sensazioni particolari giocando con una stecca prodotta da qualcuno che ha un Nome piuttosto che da qualche società senza fama (anche se i macchinari usati erano gli stessi).

3.Il tipo di joint varia le prestazioni di una stecca* – Questa la mettiamo a letto dicendo che non è così a meno che il joint non sia fissato su tutta la lunghezza della stecca con una colla da 4 soldi (in tal caso potrebbe influenzare seriamente le prestazioni della stecca). Il joint (con il peso all’interno della stecca) ha due utilità. Uno quello di regolare in qualche modo il bilanciamento della stecca (in molti caso si utilizzano anche dfferenti tipi di legno per variare il bilanciamento), e l’altro è prettamente estetico. Tornando indietro nel tempo, quando tutte le stecche erano intere e autobilanciate.Sono certo che nessuno creda che il bilanciamento fatto su una stecca smontabile venga a essere falsato quando la stecca viene rimontata.Alcuni produttori di stecche (certamente non tutti) credono che il fabbricare stecche in due pezzi doni alla stecca stessa una maggiore stabilità strutturale, ma come gran parte delle cosa a proposito di stecche sono prettamente personali, e le opinioni personali sono sempre valide, quindi in queto trattato posso scrivere che il joint (con il sistema di pesi e bilanciamento) non influisce su come “va” una stecca.  

* Per joint intende sia il joint che conosciamo noi sia tutto il sistema di pesi all’interno della stecca. In inglese il termine è Forearm points.

4.Gli intarsi aiutano (o rendono più difficile) giocare con una stecca --  NO. A meno che gli intarsi non siano così brutti o belli da attrarre la tua attenzione mentre stai giocando piuttosto che stare concentrato sulle billie sul tavolo, non fanno nessuna differeza se non il “wow” o il “che schifezza” di chi vede la tua stecca.

5.Una stecca in due pezzi deve dare la sensazione di una stecca in un pezzo unico se la stecca è da considerare buona – Questo fatto fa ritornare ai tempi in cui la gente credeva che l’ultimo grido delle stecche fosse la stecca intera (e c’è gente ancora oggi che si batterebbe sino alla morte per sostenere questa tesi). E’ sostenzialmente vero che che le caratteristiche del colpo e della sensazione che da al giocatore variano sostanzialmente con l’aggiungere materiali (joint, collarini joint-il cerchietto sopra e sotto il joint- il pin di connessione sul puntale, etc etc) nella zona dell’impatto tra i due pezzi, ma sostanzialemnete per me va bene così. A meno che tu non vuoi che la tua stecca abbia il bilanciamento fornito escusivamente dal legno col quale è stata prodotta (e magari con una imbullonatura sul calcio)sarai limitato nella scelta da questo tuo restrittivo criterio di valutazione. Leggi la sezione CUE ANATOMY per avere un maggior feeling rispetto alle differenti caratteristiche che hanno ogni tipo di joint e di materiale.Queste carateristiche possono sia migliorare l’esperienza sia peggiorarla (relativamente ai produttori di stecche), ma non c’è assolutamente niente di diverso tra una stecca intera ed una in due pezzi, se non il fatto che uno era il modo in cui venivano costruite tempo fa e l’altro il come vengono prodotte al giorno d’oggi.

6.Inserire uno o più dei seguendi oggetti: joint, legno, ghiere in metallo, bulloni etc è la cosa migliore da fare – La bellezza, così come le sensazioni sul colpo e il feeling della stecca stanno negli occhi, mani a testa del proprietario della stecca. Se ci fosse stata una stecca migliore delle altre in assoluto tutti giocarebbero con quella.Nessuno vuole personalizzare la propria stecca utilizzando i prodotti peggiori.Ogni persona cerca di personalizzare la propria stecca per far sì che gli dia delle performance migliori e che sia il più bella possibile.

7.Siccome la maggior parte delle stecche sono lunghe 58 pollici e pesano 19 once quella deve essere l’ottimale lunghezza e peso* -- No, ancora sbagliato. Il rapporto 58/19 è un modo per creare una base di partenza. Anni fa lo standard era di stecche più corte e pesanti, e oggi, sto iniziando a vedere parecchi dei miei clienti (me incluso) indirizzarsi verso stecche più lunghe e leggere. Perchè? E’ solamente un disoirso personale, ma il produttore si deve concentrare su uno standard come linea di base e 58\19 è quello che al momento va per la maggiore. Di certo ogni produttore può variare il peso (+2oz o –1oz) con semplicità, e per allungare la stecca è sufficiente montare un puntale più lungo sulla stecca.

*Qui si parla di caratteristiche di stecche da pool, ma il concetto è lo stesso anche per l’italiana


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Messaggioda Gianni » martedì 22 febbraio 2005, 9:26

E vai Dffmade
Con l'inglese...diciamo mi arrangio, meglio il tedesco, spagnolo, francese, un paio di parole di Jugoslavo, e turco   :D  :D  quindi se vai il favore, continua a tradurre, sono sicuro che farai contenti molti altri utenti del Forum.  
Hai visto, parlano anche della durezza dei diversi cuoietti, e non dicendo duro o non duro, con delle vere e proprie unita di misura, molto interessante. Mi ha fatto piacere che anche loro trovano i Moori i migliori e li consigliano........forse perché li vendono????? ;)  :D
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Messaggioda amelie » martedì 22 febbraio 2005, 10:00

Grazie per il contributo dffmade!

Baci.


Sotto con gli allenamenti!
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Messaggioda jerruzzo » martedì 22 febbraio 2005, 10:12

Grande dff!!!
Vedo che hai trovato una cosa molto interessante da fare durante la convalescenza (spero non lunga).
Immagine

Mi illumino di immenso.
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Messaggioda trytrai » martedì 22 febbraio 2005, 16:08

complimenti questa è veramente una cosa interessante
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Messaggioda Claus72 » martedì 22 febbraio 2005, 16:10

Bravo Ale!!!

Comunque prendete queste informazioni con le molle, in fondo si tratta delle opinioni di John Rea (si tratta di "lui" non di "loro") che è un grande intenditore ed appassionato di stecche...ma non è certo il profeta con la verità in tasca...personalmente non condivido alcune sue considerazioni (tipo il punto 5), come linea di pensiero sono più affine con questi altri due signori (Ron Kilby e Dennis Dieckman), si tratta semplicemente di scuole di pensiero leggermente diverse.

Una piccola nota rispetto alla traduzione (scusa Ale...ma sai che sono pignolo  :D ) i "Forearm points" sono quello che alcuni chiamano "le fiamme" della stecca, le punte che di solito si trovano sul davanti dell'impugnatura. Queste punte poco hanno a che fare con la bilanciatura della stecca nella moderna tecnica costruttiva (struttura modulare), si usano più che altro per richiamare alle antiche costruzioni ad incastro e vecchie glorie dell'arte della fabbricazione di stecche "full-spliced" (gli stupendi "titlist" della Brunswick su disegno di Hoppe, i prodotti del gran Rambow, prima, e Balabushka, Burton Spain, Gus Szamboti, e tanti altri poi).

Vai avanti, Ale, il buon Wolfman ha messo su dell' ottimo materiale che credo interesserà a tutti...anche quelli che usano stecche spaziali  :D

Se il tema interessa vi posso fornire altri link interessantissimi al riguardo...lo sapete che le stecche e la loro costruzione sono il mio pallino...da 4

________________________
No es la adversidad la que separa los seres, sino el crecimiento... Pablo Neruda
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Messaggioda luigi » martedì 22 febbraio 2005, 16:44

Se a dff bastava "un" solo interessato, per proseguire nella sua impresa di traduzione, è già stato accontenato, comunque mi aggiungo più che volentieri al coro.
Caro dff se ti va di farlo, ti leggerò con vero piacere e molto interesse.
Grazie
Ciao
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Messaggioda giggi » martedì 22 febbraio 2005, 16:51

mi aggiungo al coro di complimenti... anzi, se ti serve una mano per la traduzione io nel mio piccolo e nella mia ignoranza sono disponibile.
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Messaggioda dffmade » martedì 22 febbraio 2005, 17:51

Grazie per la correzione Claus, sono stato un intero pomeriggio a cercare di capire cosa cavolo fosse quel "avambraccio punto" e da quello che scriveva dopo mi pare va che fossero più o meno l'insieme di "cose" che creano il bilanciamento. Trovare i temini tecnici che non si conoscono è pressochè impossibile. In caso posso romperti le scatole ogni tanto a proposito?

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Messaggioda dffmade » giovedì 24 febbraio 2005, 16:18

8. Se una stecca ha montato un cuoietto che costa molto deve essere una buona stecca (*)– Questo sarebbe come mettere una vernice nuova su una macchina arrugginita.Vi posso garantire che un buon cuoietto andrà sempre meglio di uno non buono, ma non migliorerà una stecca di bassa qualità.Fate attenzione alle stecche economiche con cuoietti da 10$...giocheranno sempre come una stecca di bassa qualità quindi non lasciatevi impressionare dal cuoietto costoso. Informatevi su tutti gli altri parametri che avete imparato a conoscere e determinate se quella stecca può risponde alle performance del cuoietto, altrimenti potete montare lo stesso cuoietto su un manico di scopa.

(*) Io traduco solamente, ma vorrei fosse chiaro che non concordo affatto. Se la stecca è decente con un buon cuoietto la stecca diventa più che discreta e così via. Per due anni ho giocato con una Bison con montato un cuoietto tiger da 20€ e quando sono passato alla Viking VM13 –400€ di stecca- non ho trovato grossissime differenze.

9. Usare la tua stecca personale ti rende automaticamente un un giocatore migliore – Questo mito è vero come il fatto che prendendo pillole di zucchero si cura qualche malattia o che esiste la fatina dei denti (non dite ai miei figli che la fatina non esiste!). Una buona stecca di certo aiuterà a migliorare le prestazioni di un giocatore, ma credere che è l’attrezzo a fare il meccanico è una follia. Sicuramente eviterai di fare come fanno i tuoi amici che impazziscono a trovare l’ UNICA stecca della sala con un cuoietto decente e il puntale dritto.


Le motivazioni che ti portano ad avere una stecca personale (e cosa cercare!):-- Le persone sono spinte a comprare una stecca per le ragioni più svariate ma possono essere divisi in molte varie categorie. Quelli che vogliono comprare una stecca fanno attenzione a cose differenti, a seconda a quale categoria appartengono.Ovviamente noi tutti cominciamo dall’inizio (ogni categoria comprende quelle precedenti), leggi queste categorie e trova quella che ti calza meglio.

“Primo acquisto” – Chi è al primo acquisto è di certo la persona più vulnerabile e meno conoscitore delle stecche. Il mio obbiettivo è di spendere tempo (e parole) per dare delle risposte alle loro (o alle TUE) domande. Di solito chi è al primo acquisto è stufo di dover giocare con una stecca della sala con un cuoietto pessimo oppure è intenzionato a prendere più sul serio il gioco e sta cercando un pò di “sostanza” nella stecca con la quale giocano di solito. Qualunque sia la situazione bisogna tenere a mente le seguenti cose prima di acquistare la tua prima stecca:
a.     Contieni il budget! – a meno che tu non sia un giocatore da anni e sappia veramente cosa stai cercando, eviterei di spendere troppi soldi per la tua prima stecca. Detto ciò, certamente non consiglierei di acquistare una stecca “special” Taiwanese da 29.95$ (Dffmade: a mio fratello ne ho comprata una Taiwanese ad Hong Kong per una quarantina di euro e va benissimo per quello che ci deve fare lui), ma mi concentrerei su una Sneaky Pete tra i 100 e i 250$ (Dffmade: le Sneaky Pete sono le stecche tipo quelle da sala classiche da pool in legno ma in due pezzi http://www.billiardwarehouse.com/cues/s ... te_pg1.htm).Il fatto che tu possa affrontare una spesa di 1000$ non significa che li devi per forza spendere a occhi chiusi. Conservateli per quando saprai realmente cosa stai cercando.
b.     Perchè una Sneaky Pete? – Di solito sono il miglior compromesso con la spesa, soprattutto se sono prodotto da un produttore decente. Sono senza ornamenti (di solito) e sono molto simili come gioco alle stecche da sala MOLTO BUONE ( il che permette al giocatore di abituarsi subito alla nuova stecca). Sono bilanciate in avanti il  che di solito aiuta un principiante (dffmade: non ne comprendo il motivo magari spiegatemelo). Sono anche abbastanza non-descrittive per un giocatore decente e permettono di giocarci dappertutto senza doverle prestare troppa attenzione (non c’è nulla di peggio che la tua stecca da 1000$ venga adocchiata in una bad da 4 soldi) (dffmade: La SPWU della Predator è una Sneaky Pete da 350€ e ci giocano un sacco di bravi giocatori).L’altro fattore è quello dell’interesse a “lungo termine”. Non tutti continuano seriamente a giocare a biliardo e una Sneaky Pete è un buon compromesso quando il nuovo bambino, o ragazza (o ragazzo)distoglie la tua attenzione dall’esere un “giocatore serio”. Se hai cura della tua Sneaky Pete sopratutto se è fatta da una famosa casa produttrice potresti rivenderla in qualsiasi momento perdendoci pochissimo oppure potenzialmente trasformarla in un ottimo break.

(...continua...)
Un grazie anche a GIGGI
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Messaggioda Gianni » giovedì 24 febbraio 2005, 16:42

[quote]Sono bilanciate in avanti il che di solito aiuta un principiante (dffmade: non ne comprendo il motivo magari spiegatemelo).   [/quote]

Il principiante addopera la stecca molto spesso come una canna da pesca.......chiedi ai propietari di sale biliardi quante lampade hanno gia dovuto cambiare :D  :D

Il peso in avanti fa si , che il puntale, mirando sia più stabile e si appoggi facilmente sulla mano, inoltre al momento del tiro avra la tendenza ad andare verso avanti e non verso il soffitto, specialmente se il pincipiante é un bambino. Invece con il passare del tempo aumentando la sensibilità, la maggior parte dei giocatori si trova meglio col bilanciamento un pò indietro.

Dippù nin zò pure io
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Messaggioda dffmade » giovedì 24 febbraio 2005, 16:50

Grazie Gianni, in effetti non ci avevo mai pensato. E dire che da quando ho iniziato a giocare ho sempre odiato il bilanciamento in avanti ed è per quello che non ho mai giocato con le Falcon.

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Messaggioda Gianni » giovedì 24 febbraio 2005, 17:07

Siamo quà per questo,
devo leggere attentamente le tue traduzioni non mi sembra che quel tipo non me la racconta giusta, mi sa che lui non riesce a fare stecche elaborate, quindi ci vuole tutti con le Sneaky Pete.
Gianni
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Messaggioda dffmade » giovedì 24 febbraio 2005, 17:13

No gianni, nel punto successivo continua parlando delle altre stecche......
Domani vado avanti un'altro pò, oggi tra l'università, il lavoro e il biliardo non è che ho fatto molto e comincia a farsi una certa...

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