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Filotti, raddrizzate ecc.

Tecnica, tattica, sistemi e materiali di gioco

Filotti, raddrizzate ecc.

Messaggioda martille » venerdì 21 gennaio 2005, 15:36

Ho provato a seguire i vari forum presenti qui e su 5 birilli.it riguardanti i punti di palla ecc. Alla fine mi sono perso. C'è qualcuno in grado di sintetizzare il tutto indicando un modo valido per determinare i punti palla da colpire nell'esecuzione di un filotto tirato di porzione?  :( .
Pietà di un povero internauta disperso



Scritto Da - martille il 21 Gennaio 2005alle ore  14:37:28
martille
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Messaggioda federicodellestelle » sabato 22 gennaio 2005, 23:45

Prova a mirare 1 punto più a destra o più a sinistra a seconda che la biglia si trovi nel quadrante di destra o di sinistra rispetto alle luci che vedi sulla biglia avversaria. L'effetto e 3. Sappimi dire.
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Messaggioda globoferoz » mercoledì 26 gennaio 2005, 0:19

un consiglio da amico:
respira, visualizza le traiettorie che vuoi far percorrere alle due bilie , impostati ed
ESEGUI!!!
CIAO
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Messaggioda gt » mercoledì 26 gennaio 2005, 1:13

magari fossi in grado di memorizzare tutti i punti palla in ogni posizione del biliardo....................................
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Messaggioda sinonparet » mercoledì 26 gennaio 2005, 10:57

[quote]
un consiglio da amico:
respira, visualizza le traiettorie che vuoi far percorrere alle due bilie , impostati ed
ESEGUI!!!
CIAO



[/quote]

Credo che ti sia dimenticato di dire che, oltre a memorizzare le traiettorie, dovrebbe allenare la propria memoria muscolare a ripetere il tipo di steccata utilizzato per eseguire i vari tipi di filotti possibili...  ;)
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Messaggioda comario » mercoledì 26 gennaio 2005, 12:55

per fare filotti serve tanto allenamento e poi trovi il punto palla .
allenati
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Messaggioda martille » mercoledì 26 gennaio 2005, 13:10

Sono pienamente d'accordo che l'allenamento sia fondamentale, ma sono altresì convinto che un sistema che ti permetta di determinare la porzione di palla possa essere utile. Poi, come fa notare Sinon, la differenza la fa la giusta steccata.
martille
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Messaggioda meanza » mercoledì 26 gennaio 2005, 14:59

io sono un campione in questo...ogni volta che ricomincio a giocare mi ci vogliono 3 o 4 tiri per ricordarmi come steccavo....e di solito i tre o quattro di cui sopra si traducono in bevute colossali!!!
Sotto con gli allenamenti (mo me lo dico da solo)

Usa la rimanenza Luke!!!
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Messaggioda sinonparet » mercoledì 26 gennaio 2005, 19:05

A mio avviso si potrebbe cominciare con il suddividere i filotti in categorie e sottocategorie: raddrizzi e sfacci dovrebbero essere le categorie principali e all'interno di ognuna di esse, potremmo ritagliare delle sottocategorie. Per es. inserirei nei raddrizzi 2 tipi principali di filotto: quello di palla piena abbinata ad effetto e quello di pura quantità. Le 2 esecuzioni impongono steccate completamente diverse (ma qui vorrei che mi venisse in soccorso qualcuno di + tecnico, please). In linea generale anche per gli sfacci le modalità sopra descritte sono valide. Esistono poi esecuzioni intermedie con poco effetto e con sbracciate meno nette (cioè nn riconducibili ne a quella che serve per la palla piena ne a quella di pura quantità) difficilmente spiegabili tecnicamente in quanto frutto della conoscenza e dell'esperienza maturata da ogni singolo giocatore. Quando stabilire se giocare palla piena + effetto o pura quantità? E per quelle di quantità, quale risulta essere quella ottimale e come trovarla?
E mica posso sapere tutto che sennò facevo altro nella vita!!!!
In ogni caso quel pochetto che so, con le sole parole, sarebbe impossibile da spiegare.
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Messaggioda luigi » mercoledì 26 gennaio 2005, 20:34

Ciao Rino, non aggiungo nulla di particolarmente “tecnico” a quanto da Te già detto, dato che ti sei piegato perfettamente, tutt’al più posso suggerire due ulteriori denominazioni in cui inquadrare e classificare la possibili varianti relative all’esecuzione delle due categorie di tiri a cui ti riferisci, cioè raddrizzate e sfacci (ma anche i filotti volendo). Per dare un’idea in senso generale, direi che entrambe le due giocate si possono eseguire: “di contenimento” o “di attraversamento”; nel primo caso (es. palla piena a sviluppare l’avversaria di taglio) la battente rimane nella metà del tavolo in cui si trovava in partenza, mentre nel secondo (più probabile quando si gioca di porzione) la battente attraversa il tavolo e, a volte (es. la sventaglina), vi è anche un “doppio attraversamento”. Naturalmente i due tipi di esecuzioni richiedono usi diversi sia degli effetti, che delle steccate, che dei punti di attacco della battente, oltre che, ma questo è lapalissiano, di diversi punti di attacco sull’avversaria. Ovviamente, dato che nel Biliardo niente è mai “facile” o scontato, come Tu dici, vi sono poi le eccezioni, vedi per esempio uno sfaccio, con avversaria al di là della mezzeria longitudinale, giocato non di porzione ma di sviluppo dell’avversaria, nel qual caso vi è comunque un attraversamento del tavolo con la battente, per cui mi sembra che sia difficile (se non impossibile) fare una casistica completa e precisa. In ogni caso e in linea di massima, direi che l’inquadramento dell’esecuzione che si vuole fare, all’interno delle due categorie suddette, cosa questa che il giocatore deve fare quale passo subito successivo a quello della “scelta del tiro” (cioè prima si “sceglie il tiro”, poi si sceglie “come farlo” e da qui si determina la tecnica corretta per mezzo della quale… “farlo”), dipenda principalmente dall’angolazione iniziale fra le due bilie, dalla loro distanza e dalla loro materiale posizione. Dire poi in quali casi si deve giocare di contenimento, quando di attraversamento e, per ognuna di queste esecuzioni, specificare: quale gradazione di effetti, quali tipi di steccate (allungate, trattenute, vibrate, penetrate, lunghe, corte, due passate e mezzo, tre, tre e mezzo, ecc. ecc.), sopra, in pancia, sotto, chi più ne ha più ne metta, anche tralasciando particolari tutt’altro che trascurabili, quali impugnatura, impostazione, applicazione + o - di massa (come direbbe billy), steccate esteriorizzate e/o in alzata, bhè questo esula dalla mie capacità e conoscenze e comunque, anche a volerci provare, non potrei che fare mia la Tua ultima frase: “quel pochetto che so, con le sole parole, sarebbe impossibile da spiegare", pertanto speriamo in meglio da eventuali successivi interventi.

PS Confermi che il sito labibbia... è di Bruce? Se confermi, fagli i miei complimenti, è veramente ben fatto. Se invece non è Lui, i complimenti vanno a chi ne ha curato la realizzazione, chiunque esso sia...
Ciao, un saluto a Tutti.



Scritto Da - luigi on 27 Gennaio 2005  00:35:59
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Messaggioda Battista » mercoledì 26 gennaio 2005, 23:11

Luigi concordo appieno con le tue riflessioni:io mi limito solo a dire che forse se si ha la possibilità di relizzare il filotto con punti e messa usando molto taglio , o poco taglio, è preferibile effettuarlo con poco taglio (meno taglio, meno scarto ). Inoltre se si deve decidere di effettuare il filotto di prima sul castello o di seconda è preferibile giocarlo di prima ( ovviamente non mi riferisco a quelle posizioni in cui giocando di prima non è possibile fare messa ).
Saluti
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Messaggioda globoferoz » mercoledì 26 gennaio 2005, 23:46

ciao amici
il mio "visualizza" non e'sinonimo di
memorizza.intendevo adoperare le tecniche di visualizzazione al fine di migliorare la propria tecnica attraverso la concentrazione
Il biliardo non passa solo attraverso pti palla ,sezionamenti di bilie , e studio teorico di infinite posizioni diverse ma si tuffa  , secondo me , in mari ben piu profondi . sono messi a prova la fiducia in
noi stessi, vengono a galla le nostre paure,e pti deboli del nostro carattere.
Non avete mai riscontrato una affinita tra ilvostro gioco e il vostro modo di affrontare la vita? ...io si.In questo senso il biliardo e' un viaggio interiore , in questo senso il biliardo ha un senso.
E per tornare alla discussione avendo un po di conoscenze base riuscire cioe a capire se e' possibile effettuare un det tiro o no , a prescindere dal fatto che sia teoricamente perfetto o no , attraverso l'arte del "sentire" e non "pensare" si pèossono raggiungere traguardi inpensati.
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Messaggioda fabrisoft » giovedì 27 gennaio 2005, 1:03

belle le parole di globoferoz, abbiamo tra noi un altro poeta... gli italiani un popolo di poeti, santi e... sbirillatori
:)
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Messaggioda luigi » giovedì 27 gennaio 2005, 2:34

Mi sono collegato solo ora e quindi solo ora ho potuto leggere l'intervento dell'amico globoferoz, che trovo molto interessante e per molti aspetti condivisibile, è anche vero però che allarga notevolmente il campo del discorso e adesso purtroppo è troppo tardi per entrare nel merito delle sue considerazioni. Pertanto, globo, al momento vorrei farTi solo una richiesta, mi puoi spiegare in cosa consistono quelle che Tu chiami "tecniche di visualizzazione"? Grazie, un saluto a Tutti e... Buona Notte
Ciao
luigi
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Messaggioda martille » giovedì 27 gennaio 2005, 10:02

Per quello che mi riguarda io prediligo tirare le raddrizzate palla piena ed effetto ad aprire, ma nella mia poca esperienza ho riscontrato che, finquando lo stato mentale è ottimale va tutto bene, quando sale la tensione il braccio diventa rigido e la palla non si apre più. Per questo pensavo che, avendo un buon metodo per definire le porzioni di palla, in questi casi si può sopperire sostituendo per quanto possibile "il braccio" con qualcosa di più oggettivo, come un conteggio.
Ho provato con il sistema illustrato da Avalotti, ma, per quello che ho avuto modo di provare e di capire, non mi pare funzioni un granchè.


Scritto Da - martille on 27 Gennaio 2005  09:04:00
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