Il problema delle stecche
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Il problema delle stecche
Ciao a tutti mi sono inserito da poco nella bw community e leggendo tutte le discussioni sul forum tempo fà in modo molto telegrafico ho scritto "la stecca non conta niente" non avevo tempo e voglia per dilungarmi sull'argomento , ma ora voglio chiarirvi alcuni aspetti dal momento che il sottoscritto gioca da 20 anni (da 7 nei nazionali)in casa al posto del salotto dal 1991 ha un biliardo internazionale e vende stecche da 15 anni , credo per cui di avere una certa esperienza nel settore.Mi sono posto negli anni anche io centinaia di domande sui materiali sulla flessibilita sul bilanciamento ecc...e facilmente mi facievo influenzare sul giudizio dei giocatori piu bravi , poi col tempo ho cominciato a cercare delle spiegazioni logiche a tutto questo facendo esperimenti e con il supporto di testi di fisica e dimanica applicata al moto delle masse. Ora non ho la presunzione di essere una scienza esatta nel campo ma certamente ho chiaro molte cose che ore sinteticamente vi spiegherò e chi già le intuiva ne uscira rafforzato nella propria convinzione.Materiale diametro lunghezza puntale bilanciamento influiscono in modo talmente piccolo da non poter essere percepiti dal giocatore e allora cosa diversifica una stecca dall altra tanto da farci sempre credere che la stecca del campione vada meglio della nostra?
1)Il peso in modo lieve, provate a mettere l'orologio nel biaccio che tira o un maglione pesante è lo stesso risultato di appesantire la stecca cosa succede allora?
Chi tira con il ponticello vicino con la stecca ancora in fase di accelerazione se appesantisce la stecca tira piu piano , chi invece usa ponticello distante ottiene effetto contrario.
2)La lunghezza della stecca , dal momento che il braccio non è un organo meccanico perfetto ci modifica la linearita della steccata.
3)L'impugnatura della stecca intesa come dimensione e sopprattutto come grip sulla mano.
4)Ed infine la cosa più importante quella che determina al 90% il gioco della stecca é il cuietto è lui che determina la differenza di gioco da una stecca all'altra, la consistenza , la superfice , la forma , il gesso che lo ricopre tutti questi fattori determinano il grip tra palla e stecca da attrezzo ad attrezzo su un taglio 3 o 4 ci può essere il 50% di differenza di superfice di contatto , più cè superfice più la stecca gira dalla parte del taglio , meno superfice meno grip più la stecca sbanda a sfavore.Allora se volete un consiglio per cambiare il gioco alla vostra stecca agite su queste cose non perdetevi in paranoie che la strada per diventare bravi è impervia e perdersi inutilmente è un peccato , un saluto a tutti in particolare a Ceron che è un pò di tempo che non vedo ciao da luigi arduini.
1)Il peso in modo lieve, provate a mettere l'orologio nel biaccio che tira o un maglione pesante è lo stesso risultato di appesantire la stecca cosa succede allora?
Chi tira con il ponticello vicino con la stecca ancora in fase di accelerazione se appesantisce la stecca tira piu piano , chi invece usa ponticello distante ottiene effetto contrario.
2)La lunghezza della stecca , dal momento che il braccio non è un organo meccanico perfetto ci modifica la linearita della steccata.
3)L'impugnatura della stecca intesa come dimensione e sopprattutto come grip sulla mano.
4)Ed infine la cosa più importante quella che determina al 90% il gioco della stecca é il cuietto è lui che determina la differenza di gioco da una stecca all'altra, la consistenza , la superfice , la forma , il gesso che lo ricopre tutti questi fattori determinano il grip tra palla e stecca da attrezzo ad attrezzo su un taglio 3 o 4 ci può essere il 50% di differenza di superfice di contatto , più cè superfice più la stecca gira dalla parte del taglio , meno superfice meno grip più la stecca sbanda a sfavore.Allora se volete un consiglio per cambiare il gioco alla vostra stecca agite su queste cose non perdetevi in paranoie che la strada per diventare bravi è impervia e perdersi inutilmente è un peccato , un saluto a tutti in particolare a Ceron che è un pò di tempo che non vedo ciao da luigi arduini.
Ciao Gigi.
Sono stato l'ultimo a "lanciare la pietra nel pollaio" delle stecche, forse non il primo.
Io gioco solo da poco e provando delle stecche vedevo che alcune erano migliori,... o meglio che con alcune riuscivo meglio a fare quello che avevo in testa di fare. La domanda era perche'?
Non ho ancora l'esperienza per definire questo perche'.
Ogni volta che scendo in sala imparo qualcosa di nuovo ed anche scorrere sui forum non mai tempo perso.
Giustamente hai detto che il cuioetto e' fondamentale, e' banale ma non ci avevo pensato!!
Grazie, ho uno strumento in piu' per la ricerca dei perche' di cui sopra.
Ciao
Luigi.
Sono stato l'ultimo a "lanciare la pietra nel pollaio" delle stecche, forse non il primo.
Io gioco solo da poco e provando delle stecche vedevo che alcune erano migliori,... o meglio che con alcune riuscivo meglio a fare quello che avevo in testa di fare. La domanda era perche'?
Non ho ancora l'esperienza per definire questo perche'.
Ogni volta che scendo in sala imparo qualcosa di nuovo ed anche scorrere sui forum non mai tempo perso.
Giustamente hai detto che il cuioetto e' fondamentale, e' banale ma non ci avevo pensato!!
Grazie, ho uno strumento in piu' per la ricerca dei perche' di cui sopra.
Ciao
Luigi.
Ciao "gigi", un caro saluto anche da parte mia, tanti auguri e un abbraccio. In effetti è tanto che non ci vediamo (la sera che hai giocato all'Olona purtroppo non c'ero), comunque in qualche modo Ti seguo sempre attraverso i tuoi risultati e quindi colgo l'occasione per farti "in diretta" i miei complimenti per il buon risultato che hai ottenuto a novembre in quella specie di maratona che è il Gran Prix di Saint Vincent. Per quanto riguarda il discorso "stecche", quando lessi il tuo telegrafico post (ancora non sapevo chi c'era dietro) devo dire che ero sostanzialmente d'accordo con il Tuo "lapidario" giudizio e credo anche di aver scritto da qualche parte che anch'io considero come elemento più importante di una stecca quello che c'è... in punta. E che invece tanti sottovalutano o trascurano. Aggiungo quindi, a quanto da Te già scritto, solo una piccola annotazione. Che senso ha per uno che vuole imparare a suonare il violino (o anche se già un po' ci sa suonare) spendere un miliardo per acquistare uno Stradivari se poi "di suo" non ha la capacità, la conoscenza e la sensibilità di un Paganini per cavarne fuori tutte le armonie che un simile strumento è in grado di offrire? Pertanto, anche ammesso che fra le stecche vi siano differenze sostanziali, prima di scaricare "ogni colpa" su di loro, si dovrebbe capire se invece "siamo noi" a non saperle... "suonare" come si deve.
Ciao Carissimo, se ti capita di essere in zona Olona, fammi un fischio...
Ciao Carissimo, se ti capita di essere in zona Olona, fammi un fischio...
Un benvenuto a Gigi Arduini e un grazie per essersi dichiarato.
qualche post fa si era sul discorso di "campioni" che leggono ma non scrivono ecc. ecc.
Gigi, ora che hai rotto il ghiaccio, non lasciare che il tuo post sia un caso isolato, ritengo che i consigli che tu potrai/vorrai fornirci, saranno da molti apprezzati, e torneranno utili a molti altri cosi' come lo sono la maggiora parte dei post che compongono questo splendido FORUM !
..... P.S.:
ma si potranno fare gli auguri ad un Forum ?
Senta Lei signor Forum, io le auguro
Buon Anno !
Roby
qualche post fa si era sul discorso di "campioni" che leggono ma non scrivono ecc. ecc.
Gigi, ora che hai rotto il ghiaccio, non lasciare che il tuo post sia un caso isolato, ritengo che i consigli che tu potrai/vorrai fornirci, saranno da molti apprezzati, e torneranno utili a molti altri cosi' come lo sono la maggiora parte dei post che compongono questo splendido FORUM !
..... P.S.:
ma si potranno fare gli auguri ad un Forum ?
Senta Lei signor Forum, io le auguro
Buon Anno !
Roby
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