posta in gioco
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posta in gioco
Prendo spunto da un post di Billy per entrare in un argomento un po' delicato.... non so se questo è il forum giusto ma con la tecnica qualcosa c'entra.
La frase che mi ha colpito è stata "... se la posta in gioco può far male normalmente la concentrazione non se ne fugge via...."
Sono sempre stata convinta che un bravo giocatore di biliardo deve giocare sempre bene e concentrato indipendentemente dalla posta in gioco che in alcuni casi potrebbe essere.... niente!
Devo dire che ultimamente sto cambiando idea perchè mi sono accorta che "qualcosa in gioco" rende la partita "seria"(passatemi il termine) invece molte volte si tende a buttarla un po' sul ridere..... passando sicuramente una bellissima serata che però, da un punto di vista di miglioramento tecnico, non da nessun frutto.
Sono un po' combattuta su questo argomento e mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate....
un saluto.
Scritto Da - amelie il 20 Maggio 2004alle ore 21:46:04
Scritto Da - amelie il 20 Maggio 2004alle ore 21:47:05
La frase che mi ha colpito è stata "... se la posta in gioco può far male normalmente la concentrazione non se ne fugge via...."
Sono sempre stata convinta che un bravo giocatore di biliardo deve giocare sempre bene e concentrato indipendentemente dalla posta in gioco che in alcuni casi potrebbe essere.... niente!
Devo dire che ultimamente sto cambiando idea perchè mi sono accorta che "qualcosa in gioco" rende la partita "seria"(passatemi il termine) invece molte volte si tende a buttarla un po' sul ridere..... passando sicuramente una bellissima serata che però, da un punto di vista di miglioramento tecnico, non da nessun frutto.
Sono un po' combattuta su questo argomento e mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate....
un saluto.
Scritto Da - amelie il 20 Maggio 2004alle ore 21:46:04
Scritto Da - amelie il 20 Maggio 2004alle ore 21:47:05
Sante parole quelle di Billy. Nn so se sia giusto, normale o cos'altro, ma a me succede proprio così. Ora, nn essendo io da seduta, limito a tener viva la mia concentrazione con la posta del biliardo e annessa consumazione, ma è comunque con quel minimo di premio finale che la solita partitella tra amici, diventa oculata nelle scelte e agguerrita quel tanto che basta.... Che forse ognuno di noi ha bisogno di "stimoli" anche minimi per dare di +?
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sinonparet
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(Cerca: tutti) - Iscritto il: domenica 18 gennaio 2004, 14:27
- Località: Milano
Ciao Amelie
Racconto facendo un esempio.
Gara fibis.
Mario entra in sala si rivolge al presidente e chiede a che tavolo deve giocare.
Tavolo N° 7 ma è in anticipo, attenda la chiamaremo noi.
Quindi si avvia in sala bar x un caffè.
Ecco che arriva lo sfidante.
Sei tu Mario? Piacere Paolo, fra poco toccherà a noi, ti piace la sala?
Certo mi piace dice Mario.
Paolo si documenta su Mario, vuole sapere da dove arriva, se si sente a suo agio.
Insomma questi due che neanche si conoscevano, si danno del tu, ridono scherzano, finchè Mario si confida dicendogli: sai ieri ho dormito poco causa il lavoro, l'altro ieri idem causa la famiglia, stasera mi sento stanco, chissà a che ora torno a casa.
Paolo gli batte una spalla con un sorriso e gli dice: Tranquillo, dopo di me vai a casa.
Mario spalanca gli occhi, balza dalla sedia, ma in quel preciso istante l'arbitro li chiama, il tavolo è libero, la sfida ha inizio.
Mario che pareva un cadavere è risorto, Paolo ora è sicuro che deve lottare per vincere.
Allora Amelie. Ti pare poco? Anche senza posta si giocherà fino in fondo.
Usa la fantasia e sfida quelli più bravi di te, imparerai molto
Ciao.
Scritto Da - Mike on 21 Maggio 2004 01:00:47
Scritto Da - Mike on 21 Maggio 2004 01:01:32
Scritto Da - Mike on 21 Maggio 2004 01:03:55
Racconto facendo un esempio.
Gara fibis.
Mario entra in sala si rivolge al presidente e chiede a che tavolo deve giocare.
Tavolo N° 7 ma è in anticipo, attenda la chiamaremo noi.
Quindi si avvia in sala bar x un caffè.
Ecco che arriva lo sfidante.
Sei tu Mario? Piacere Paolo, fra poco toccherà a noi, ti piace la sala?
Certo mi piace dice Mario.
Paolo si documenta su Mario, vuole sapere da dove arriva, se si sente a suo agio.
Insomma questi due che neanche si conoscevano, si danno del tu, ridono scherzano, finchè Mario si confida dicendogli: sai ieri ho dormito poco causa il lavoro, l'altro ieri idem causa la famiglia, stasera mi sento stanco, chissà a che ora torno a casa.
Paolo gli batte una spalla con un sorriso e gli dice: Tranquillo, dopo di me vai a casa.
Mario spalanca gli occhi, balza dalla sedia, ma in quel preciso istante l'arbitro li chiama, il tavolo è libero, la sfida ha inizio.
Mario che pareva un cadavere è risorto, Paolo ora è sicuro che deve lottare per vincere.
Allora Amelie. Ti pare poco? Anche senza posta si giocherà fino in fondo.
Usa la fantasia e sfida quelli più bravi di te, imparerai molto
Ciao.
Scritto Da - Mike on 21 Maggio 2004 01:00:47
Scritto Da - Mike on 21 Maggio 2004 01:01:32
Scritto Da - Mike on 21 Maggio 2004 01:03:55
A me capita che tra amici, giusto per poi prendersi in giro, ci si giochi (e non sempre solo a volte) un "doblone". Il doblone per noi è la moneta da due euro, che non viviamo però come due euro ma come una moneta spagnola d'oro da 500 miliardi. Quando uno dei due finisce i due o tre dobloni che aveva con se la posta finisce (e quindi il conteggio) e si continua senza. lo stimolo di un briciolo di premio ridicolo secondo me esiste, è innegabile, ce lo creiamo noi però, come nel caso di quella gara fibis sopracitata, il premio in quel caso è "la faccia", o "l'orgoglio". E' come se io giocassi contro roby uno contro uno (e come tecnica se ci si mette mi lascia poco più che a zero).. però... se giocassimo seriamente io potrei solo guadagnarci, se arrivo a 40 è già come se avessi vinto, lui che è super bravo nn può vincere se non mi massacra. Questo (specifico per i maliziosi e per Roby che ho tirato in mezzo giusto perchè del forum è l'unico che ho visto giocare)solo per rendere il mio punto di vista, ovvero che per giocare serve un pò di fuoco sulle chiappe (passatemi il termine) che sia simbolico, che sia un doblone da due euro, che sia un caffè o che sia un avversario che ti ha punto sul vivo o che sia solo la voglia di giocare come un drago e fare di ogni tiro un miracolo, però secondo me questo fuoco serve. Ad ognuno, a mio avviso, il modo per ricrearlo. E' un pò come l'amore, una sfida in cui mai niente va mai dato per scontato e in cui mettere sempre tutta l'energia che si ha, e quando non la sia, trovare il modo per inventarsela. Io sono il re degli scarsi, faccio così pena che nemmeno dovrei scrivere qui, ma amo questo gioco, e un giorno diventerò il campione del mondo. Se riesco a vivere abbastanza tempo. Però anche con quelli più scarsi di me ( incredibile ma vero, ci sono... ) se non ho la voglia di vincere non vinco. Ne perdo una e mi sale il fuoco (quello di cui parlavo, e allora gioco come si deve (si fa per dire). Su quel dannato tavolo ci perderò la mia vita, con un sano a masochistico sorriso.
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il reverendo
- Messaggi: 18
(Cerca: tutti) - Iscritto il: giovedì 25 marzo 2004, 18:50
- Località: Milano
Buongiorno a tutti.
Il fatto di non giocarsi nulla mentre si gioca a biliardo secondo me rende la partita, come dice Amelie, un po' sul ridere, anzi direi quasi controproducente, perchè giocando così senza un "fine" soddisfacente non si rispecchia minimamaente l'incontro in gara. E sì, è proprio l'incontro in gara che alla fine ci porta a fare sedute d'allenamento con delle poste in gioco (non importa quale esse siano).
Quando incominciai a giocare (a 14-15 anni) era tutto un po' sull'orgoglio perchè non c'erano i soldini neanke per giocarci il tavolo (a pensare adesso tutti i ragazzini con cellulare, play, xbo* ecc..che tempi!Hard time (era la canzone di Big boss man, chi se lo ricorda?)). Poi quando ho incominciato ad avvicinarmi a gente che faceva tornei, mi sono autoconvinto che l'unico modo per rendere una seduta che si fa in sala in settimana il più vicino possibile a una seduta in gara è giocarsi qualcosa.
Tutto questo non mi piace molto perchè non avvicina sicuramente un ragazzino che vuole cimentarsi in questo bellissimo sport (dove gli avvoltoi sono a migliaia).
Ribadisco comunque la differenza essenziale tra seduta di gara e la seduta di sala:
- di gara: perdo e vado a casa;
- di sala: tanto mi rifaccio.
Saluti
Scritto Da - jerruzzo on 21 Maggio 2004 08:40:10
Il fatto di non giocarsi nulla mentre si gioca a biliardo secondo me rende la partita, come dice Amelie, un po' sul ridere, anzi direi quasi controproducente, perchè giocando così senza un "fine" soddisfacente non si rispecchia minimamaente l'incontro in gara. E sì, è proprio l'incontro in gara che alla fine ci porta a fare sedute d'allenamento con delle poste in gioco (non importa quale esse siano).
Quando incominciai a giocare (a 14-15 anni) era tutto un po' sull'orgoglio perchè non c'erano i soldini neanke per giocarci il tavolo (a pensare adesso tutti i ragazzini con cellulare, play, xbo* ecc..che tempi!Hard time (era la canzone di Big boss man, chi se lo ricorda?)). Poi quando ho incominciato ad avvicinarmi a gente che faceva tornei, mi sono autoconvinto che l'unico modo per rendere una seduta che si fa in sala in settimana il più vicino possibile a una seduta in gara è giocarsi qualcosa.
Tutto questo non mi piace molto perchè non avvicina sicuramente un ragazzino che vuole cimentarsi in questo bellissimo sport (dove gli avvoltoi sono a migliaia).
Ribadisco comunque la differenza essenziale tra seduta di gara e la seduta di sala:
- di gara: perdo e vado a casa;
- di sala: tanto mi rifaccio.
Saluti
Scritto Da - jerruzzo on 21 Maggio 2004 08:40:10
Ciao a tutti,
non vorrei essere banale, ma dal momento che questo gioco prevede un vincitore e un perdente c'è sempre una posta in gioco.
Preferisco sforzarmi di trovare dentro di me ogni stimolo. Ma attenzione, non voglio fare la moralista, no, affatto, anche perché sappiamo che ci sono stimoli interiori decisamente negativi. Trovarsi nella condizione di ODIARE l'avversario e sentirlo come NEMICO, cosa purtroppo diffusa, é forse il peggio.
Il biliardo è scuola di vita.
Impari a conoscere te stesso e gli altri.
E un'occasione, quindi, per diventare una persona migliore.
Per quanto mi riguarda, potendo giocare poco, quel poco cerco di sfruttarlo al massimo. Quindi mi è più facile restare "in pista". I miei obiettivi sono di volta in volta diversi. E questo dipende sia dal mio stato psicofisico che dall'avversario.
Cerco di dare sempre il massimo, sforzandomi di controllare tutte le componenti di un tiro.
Questo tiro si esegue così, mi dico, e parto... vabbé, non sempre arrivo dove voglio!
Mi capita, a volte, di sentirmi particolarmente ispirata. Il mio obiettivo allora diventa più pretenzioso e provo a fare come i grandi che pensano tre tiri avanti. Allora guardo la biglia, cerco il pallino e te la metto... lì! Tu vedi palla ma... ahimé, non puoi tirare il giro, e guarda caso non passa neanche per le cinque. Il traversino? Neanche a parlarne! Accosta, che è meglio, dai! Magari non ti riesce benissimo e io guadagno, GUADAGNO liradiddio!!!
Eh...?!?!
non vorrei essere banale, ma dal momento che questo gioco prevede un vincitore e un perdente c'è sempre una posta in gioco.
Preferisco sforzarmi di trovare dentro di me ogni stimolo. Ma attenzione, non voglio fare la moralista, no, affatto, anche perché sappiamo che ci sono stimoli interiori decisamente negativi. Trovarsi nella condizione di ODIARE l'avversario e sentirlo come NEMICO, cosa purtroppo diffusa, é forse il peggio.
Il biliardo è scuola di vita.
Impari a conoscere te stesso e gli altri.
E un'occasione, quindi, per diventare una persona migliore.
Per quanto mi riguarda, potendo giocare poco, quel poco cerco di sfruttarlo al massimo. Quindi mi è più facile restare "in pista". I miei obiettivi sono di volta in volta diversi. E questo dipende sia dal mio stato psicofisico che dall'avversario.
Cerco di dare sempre il massimo, sforzandomi di controllare tutte le componenti di un tiro.
Questo tiro si esegue così, mi dico, e parto... vabbé, non sempre arrivo dove voglio!
Mi capita, a volte, di sentirmi particolarmente ispirata. Il mio obiettivo allora diventa più pretenzioso e provo a fare come i grandi che pensano tre tiri avanti. Allora guardo la biglia, cerco il pallino e te la metto... lì! Tu vedi palla ma... ahimé, non puoi tirare il giro, e guarda caso non passa neanche per le cinque. Il traversino? Neanche a parlarne! Accosta, che è meglio, dai! Magari non ti riesce benissimo e io guadagno, GUADAGNO liradiddio!!!
Eh...?!?!
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lupomarino
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(Cerca: tutti) - Iscritto il: martedì 18 novembre 2003, 10:30
- Località: Inzago
Ciao Roby, a parte il fatto che aspetto ancora risposta per quanto riguarda "la fiorentina".....
Ma ti riesce sempre di giocare bene senza mai prendere un tiro sotto gamba, senza mai staccare la spina della concentrazione e dell'impegno soprattutto quando giochi con i soliti amici "bagoloni" (forse è un termine troppo veneto!!)?????
Ciao
Ma ti riesce sempre di giocare bene senza mai prendere un tiro sotto gamba, senza mai staccare la spina della concentrazione e dell'impegno soprattutto quando giochi con i soliti amici "bagoloni" (forse è un termine troppo veneto!!)?????
Ciao
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Ciao Roby, a parte il fatto che aspetto ancora risposta per quanto riguarda "la fiorentina".....
Ma ti riesce sempre di giocare bene senza mai prendere un tiro sotto gamba, senza mai staccare la spina della concentrazione e dell'impegno soprattutto quando giochi con i soliti amici "bagoloni" (forse è un termine troppo veneto!!)?????
Ciao
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Per la fiorentina ci dobbiamo arrangiare io e te ... la lupacchiotta furbastra non mi vuole ...
Per le partite ... certo che mi capita di giocare alla carlona, non sempre hai a disposizione la benevolenza di persone speciali come Billy ...
ma cerco di evitarlo xche' mi stufa proprio ...
Un esempio ? ho giocato con una persona settimana scorsa, nessun nome ... prima partita 400 a 16 ... x me ... seconda partita 400 a 96 x me ... terza partita ha vinto lui ... inspiegabile ? no tutt'altro, ho perso la voglia di giocare e non c'e' stata la quarta ... sono uscito dalla sala alle 22.40 ... quando solitamente e' l'una di notte e talvolta oltre ...
Ieri sera ? finito alla una e 20 ...
Roby
Ciao Roby, a parte il fatto che aspetto ancora risposta per quanto riguarda "la fiorentina".....
Ma ti riesce sempre di giocare bene senza mai prendere un tiro sotto gamba, senza mai staccare la spina della concentrazione e dell'impegno soprattutto quando giochi con i soliti amici "bagoloni" (forse è un termine troppo veneto!!)?????
Ciao
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Per la fiorentina ci dobbiamo arrangiare io e te ... la lupacchiotta furbastra non mi vuole ...
Per le partite ... certo che mi capita di giocare alla carlona, non sempre hai a disposizione la benevolenza di persone speciali come Billy ...
ma cerco di evitarlo xche' mi stufa proprio ...
Un esempio ? ho giocato con una persona settimana scorsa, nessun nome ... prima partita 400 a 16 ... x me ... seconda partita 400 a 96 x me ... terza partita ha vinto lui ... inspiegabile ? no tutt'altro, ho perso la voglia di giocare e non c'e' stata la quarta ... sono uscito dalla sala alle 22.40 ... quando solitamente e' l'una di notte e talvolta oltre ...
Ieri sera ? finito alla una e 20 ...
Roby
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Per la fiorentina ci dobbiamo arrangiare io e te ... la lupacchiotta furbastra non mi vuole ...
Roby
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Maddàiii!! E' già finito il giochetto? Uffa, che barba Roby.
Chi scherza deve accettare la reazione, no?
O puoi scherzare solo tu?!
Permalosone!!
Per la fiorentina ci dobbiamo arrangiare io e te ... la lupacchiotta furbastra non mi vuole ...
Roby
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Maddàiii!! E' già finito il giochetto? Uffa, che barba Roby.
Chi scherza deve accettare la reazione, no?
O puoi scherzare solo tu?!
Permalosone!!
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lupomarino
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(Cerca: tutti) - Iscritto il: martedì 18 novembre 2003, 10:30
- Località: Inzago
Salve civicum biliardicus
Per quanto riguarda la dibattutissima questione del posta-non posta...tutto dipende dal postino.
Personalmente detesto la posta in palio: il mio avversario è il biliardo (credo che qualcuno abbia già detto questo da qualche parte), io gioco in cerca della perfezione...e questa, aimè, è una lotta contro me stesso; se poi "en passant" sconfiggo il mio avversario tanto di guadagnato
Ciao
Per quanto riguarda la dibattutissima questione del posta-non posta...tutto dipende dal postino.
Personalmente detesto la posta in palio: il mio avversario è il biliardo (credo che qualcuno abbia già detto questo da qualche parte), io gioco in cerca della perfezione...e questa, aimè, è una lotta contro me stesso; se poi "en passant" sconfiggo il mio avversario tanto di guadagnato
Ciao
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Claus72
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- Località: Santo Domingo
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