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Mondiale 2018 -Crucible

Re: Mondiale 2018 -Crucible

Messaggioda Bata_Reyes » martedì 8 maggio 2018, 13:17

Però devo dire che nella conferenza stampa, affrontata nudo come un verme come da promessa, ha mostrato un fisico ancora accettabile!  :D
Segnalo sul suo profilo twitter foto di lui che gira per Sheffield alle 6 di mattina dopo varie decine di birre...  :lol:
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Re: Mondiale 2018 -Crucible

Messaggioda Lorenzo1981 » martedì 8 maggio 2018, 14:20

la foto del risveglio nudo accanto  a Lee Walker anche lui nudo è raccapriciante  :D  :D  :D
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Re: Mondiale 2018 -Crucible

Messaggioda Lorenzo1981 » martedì 8 maggio 2018, 14:30

Bata_Reyes ha scritto:Sicuramente quella generazione (cioè quelli del '75) è irripetibile, con 3 fenomeni che difficilmente rivedremo. Un mix di talento e forza mentale che li mantiene ad altissimi livelli incuranti del tempo che passa. E se il fato non l'avesse portato via forse sarebbero in 4, con Paul Hunter che avrebbe vinto probabilmente quanto loro.

Che manchi il ricambio comunque è un dato di fatto, l'unico vero talento "mostruoso", cioè Judd Trump non è riuscito a mantenere le promesse e anche i giovani cinesi (quelli che dovrebbero vincere nei prossimi anni) sono dei talenti fenomenali, ma poi crollano di testa. Ronnie l'ha detto in un'intervista, secondo lui mancano di "bottle", modo gentile per dire che non hanno le palle.

Diverso svolgimento del gioco o vita da atleta non direi. Il gioco è rimasto abbastanza simile da Hendry in poi (la rivoluzione fu lì, a inizio anni '90) e il drastico aumento del numero di tornei dovrebbe favorire i giovani e invece...
Quanto all'altro aspetto Ronnie è l'unico a curare così maniacalmente fisico e dieta. Higgins e Williams invece se ne fregano abbastanza. Dieta di Williams in questi giorni: kebab, dolcetti e birra!  :D



ottima analisi complimenti !!!! .
è innegabile che i giocatori nati negli anni 80 ad eccezione di Selby non hanno saputo sostituire i 3 gemelli del 75.
L'unico dicevo è  Selby che per stile di gioco assomiglia ad Higgins , soprattutto a livello difensivo , ma che dista dallo scozzese in fatto di conoscenza del gioco .
Trump è molto simile a Williams per gioco d'attacco mentre pecca rispetto al gallese quando le partite arrivano nel momento clou, evidente in questo mondiale gli incontri con lo stesso Higgins .
Ronnie è inimitabile , o meglio non ci sta giocatore che assomigli a lui in toto , non sono un estimatore del ronnie personaggio , come controllo sulla bianca Ding è quello che si avvicina di più a The Rocket , come gioco d'attacco e fantasia , e qualche svarione tattico , il miglior Mcguire è quello che si avvicina di più , nella pulizia della steccata forse Robertson .
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Re: Mondiale 2018 -Crucible

Messaggioda luigi » martedì 8 maggio 2018, 14:49

Naturalmente grandi complimenti a Williams che ha vinto, ma anche ad un grande Higgins, che ha giocato l'ultima sessione in modo fantastico.

Nota di colore: se osservate fra il pubblico, specialmente nelle inquadrature delle imbucate della nera nell'angolo di destra, noterete in prima fila una bella signora bionda, elegantissima nel suo abito bianco e blu (con girocollo di perle). Ebbene, Vi posso assicurare che è "sempre" stata presente a tutte le finali sin dall'inizio delle trasmissioni. Sempre bella, sempre elegantissima, sempre in prima fila... una vera Lady.
Beata Lei.
Ultima modifica di luigi il martedì 8 maggio 2018, 14:49, modificato 1 volta in totale.
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Re: Mondiale 2018 -Crucible

Messaggioda jk11ul » martedì 8 maggio 2018, 18:43

Alcune considerazioni e qualche paragone stupido, permettetemeli:

una finale bellissima, degna conclusione di un mondiale fantastico. Lo stealing di Higgins nel trentaduesimo o trentatreesimo frame e il successivo vinto da Williams sono il paradigma di ciò che voglio dire: nel frame che potrebbe dargli il titolo di campione del mondo il tuo avversario conduce 65 a 0 e lascia sul tavolo 67 punti potenziali, tu cosa fai? Come se niente fosse, sfrutti la potenzialità del tavolo al 100% e ribalti il frame 67 a 65. Il tuo avversario, senza apparentemente accusare il colpo, nel frame successivo tira fuori d'achitto la serie definitiva.
Questi giocatori non sono umani, sono capaci di una concentrazione inimmaginabile, oltre ad essere dotati di una tecnica e una precisione che non sono di questo mondo.
E non parlo solo dei due finalisti, ma perlomeno dei primi 16 del mondo. Sarò ingenuo, ma mi stupisco sempre quando, a frame vinto, continuano la serie con la stessa concentrazione e precisione fino alla ripulitura: dei robot!
Anche loro, di tanto in tanto, fanno degli errori, ma concludono sempre gli incontri con percentuali di imbucate superiori al 90%.

Ora i paragoni.

Quarta sbaglia un traversone facilissimo che gli avrebbe dato accesso alla finale mondiale e perde l'incontro; Maggio in non ricordo più quale finale, 2 punti a chiudere e palla all'achitto, fa 0 e perde la partita.
Sia Maggio che Quarta sbagliano quei tiri una volta su cento, ma hanno sbagliato quella volta che non avrebbero dovuto, probabilmente a causa del braccino che i giocatori di snooker sembrano non accusare.
Quando un Selby conclude un incontro con il 95% di imbucate e il 95% di successo nei tiri di difesa, è come se Gualemi facesse nel 95% dei tiri punti e copertura, o come se Zanetti concludesse il frame col 5% di errori. Evidentemente non è il caso né dei birillisti, né dei carambolisti.
È ovvio che si tratti di specialità diverse e difficilmente comparabili (un po' come discutere se siano più buone le mele o le pere), ma sicuramente se ne può ricavare qualche spunto di riflessione.

Postilla.
Secondo me nella carambola a tre sponde, se la specialità si diffonderà di più, si arriverà a delle medie che faranno sembrare ridicole quelle attuali.
Ultima modifica di jk11ul il martedì 8 maggio 2018, 18:43, modificato 1 volta in totale.
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Re: Mondiale 2018 -Crucible

Messaggioda Bata_Reyes » martedì 8 maggio 2018, 18:53

Lorenzo1981 ha scritto:
Bata_Reyes ha scritto:Sicuramente quella generazione (cioè quelli del '75) è irripetibile, con 3 fenomeni che difficilmente rivedremo. Un mix di talento e forza mentale che li mantiene ad altissimi livelli incuranti del tempo che passa. E se il fato non l'avesse portato via forse sarebbero in 4, con Paul Hunter che avrebbe vinto probabilmente quanto loro.

Che manchi il ricambio comunque è un dato di fatto, l'unico vero talento "mostruoso", cioè Judd Trump non è riuscito a mantenere le promesse e anche i giovani cinesi (quelli che dovrebbero vincere nei prossimi anni) sono dei talenti fenomenali, ma poi crollano di testa. Ronnie l'ha detto in un'intervista, secondo lui mancano di "bottle", modo gentile per dire che non hanno le palle.

Diverso svolgimento del gioco o vita da atleta non direi. Il gioco è rimasto abbastanza simile da Hendry in poi (la rivoluzione fu lì, a inizio anni '90) e il drastico aumento del numero di tornei dovrebbe favorire i giovani e invece...
Quanto all'altro aspetto Ronnie è l'unico a curare così maniacalmente fisico e dieta. Higgins e Williams invece se ne fregano abbastanza. Dieta di Williams in questi giorni: kebab, dolcetti e birra!  :D



ottima analisi complimenti !!!! .
è innegabile che i giocatori nati negli anni 80 ad eccezione di Selby non hanno saputo sostituire i 3 gemelli del 75.
L'unico dicevo è  Selby che per stile di gioco assomiglia ad Higgins , soprattutto a livello difensivo , ma che dista dallo scozzese in fatto di conoscenza del gioco .
Trump è molto simile a Williams per gioco d'attacco mentre pecca rispetto al gallese quando le partite arrivano nel momento clou, evidente in questo mondiale gli incontri con lo stesso Higgins .
Ronnie è inimitabile , o meglio non ci sta giocatore che assomigli a lui in toto , non sono un estimatore del ronnie personaggio , come controllo sulla bianca Ding è quello che si avvicina di più a The Rocket , come gioco d'attacco e fantasia , e qualche svarione tattico , il miglior Mcguire è quello che si avvicina di più , nella pulizia della steccata forse Robertson .


grazie! e anch'io concordo con la tua. In effetti Ronnie può essere descritto come un misto della migliore versione di quei 3. Per me l'unico che a tratti ci assomiglia "singolarmente" è Ding, lo ricorda anche nell'impostazione, con le gambe "compatte", ma la steccata è differente. Ma infatti Ronnie ha un debole per lui, rivede tante cose di se stesso e gli vuole un gran bene...
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Re: Mondiale 2018 -Crucible

Messaggioda Bata_Reyes » martedì 8 maggio 2018, 19:05

jk11ul ha scritto:Questi giocatori non sono umani, sono capaci di una concentrazione inimmaginabile, oltre ad essere dotati di una tecnica e una precisione che non sono di questo mondo.
E non parlo solo dei due finalisti, ma perlomeno dei primi 16 del mondo. Sarò ingenuo, ma mi stupisco sempre quando, a frame vinto, continuano la serie con la stessa concentrazione e precisione fino alla ripulitura: dei robot!

Postilla.
Secondo me nella carambola a tre sponde, se la specialità si diffonderà di più, si arriverà a delle medie che faranno sembrare ridicole quelle attuali.


non sei il solo, anch'io dopo tanti anni mi stupisco ancora di quello che sanno fare sotto pressione. Chiudendo tavoli complicatissimi in una specialità che presenta una difficolta d'imbucata folle.
Tra l'altro secondo me quando l'appassionato medio li osserva, senza aver mai provato a giocarci davvero, non si rende conto di quanto sia complicato. Mentre chi lo sa bene impazzisce letteralmente nel vedere cosa fanno... e con quella pressione mostruosa!
Quello che ha fatto Williams poi non è di questo mondo, uno dei break più difficili della sua carriera, con sul groppone quella rosa e quell'Higgins pronto a sbranarlo...
Lui nell'intervista ha detto che era tranquillo mentre faceva quel break... dice che la tensione brutta l'ha sentita solo alla fine della semifinale con Hawkins. Come ci riesca non si sa, ma sono lì anche perchè hanno quella testa.

Quanto ai paragoni.
I birilli sono un argomento difficile, perchè si tratta di una specialità giocata da pochissima gente nel mondo, quindi se per ipotesi fosse molto diffuso, vedremmo effettivamente cose "mostruose" snookeristiche, sarebbe un gioco totalmente diverso da quello che conosciamo sia nelle medie-punti che nelle percentuali di successo delle difese.

Mentre sulla carambola c'è sicuramente margine (come in ogni specialità), ma non così tanto... è una specialità molto diffusa in tantissimi paesi di vari continenti, con scuole di grandissima tradizione. Quindi penso che si sia già arrivati a un bel livello di eccellenza. Stravolgere il livello qualitativo penso non sia possibile... migliorare sì, ma quello ovunque.
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Re: Mondiale 2018 -Crucible

Messaggioda jk11ul » martedì 8 maggio 2018, 19:29

Per la carambola mi riferivo più che altro alle medie dei giocatori "normali" che gravitano intorno all'unità, diciamo tra 0.75 e 1.25
Mi sembra ci sia molta poca attenzione alla costruzione della carambola successiva a quella che si sta giocando e anche la conoscenza del biliardo e dei rapporti di corsa tra le biglie lasci molto a desiderare: lontana anni luce da una conoscenza "professionale".
Mi sembra un po' come quando si giocava a carambola libera e noi normali ci esaltavamo per una steccata da 20, poi arrivava quello forte che ne faceva 100 tutte di fila.

Anche nei birilli, per dire, un professionista ci sta che perda una volta ogni tanto con una categoria di base, perché alla fine la differenza tra i giocatori c'è eccome, ma non è un baratro, mentre nello snooker non è assolutamente possibile che un pro perda con un giocatore di club.
Perché? È più basso il livello di base nello snooker o più basso il livello professionistico nei birilli?
Io propendo per la seconda opzione.
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Re: Mondiale 2018 -Crucible

Messaggioda Bata_Reyes » martedì 8 maggio 2018, 20:37

Considera che nello snooker si gioca tendenzialmente su un numero maggior di frame che nei birilli e i frame dello snooker vengono giocati su un numero nettamente superiore di tiri rispetto ai set dei birilli, che potenzialmente possono essere vinti con 6 o 7 tiri. Nello snooker non puoi vincere con così pochi tiri...

Con 4 su 7 (o anche 5 su 9), con set ai 100 punti credo che nessun giocatore di club potrebbe battere un pro. O perlomeno sarebbe un evento di una rarità assoluta.
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Re: Mondiale 2018 -Crucible

Messaggioda Lorenzo1981 » mercoledì 9 maggio 2018, 9:46

Giocare a snooker per me è impossibile quando sei al tavolo hai la percezione constante di essere un pesciolino rosso dentro l'oceano , andai in un club a Notthingam con amici anni fa e fu una opinione comune .
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Re: Mondiale 2018 -Crucible

Messaggioda zito76 » mercoledì 9 maggio 2018, 11:00

Io gioco all'italiana ma mi sono appassionato allo snooker, devo ammettere che a livello di difficoltà non c'è paragone, sia a livello tecnico che tattico che mentale. L'estrema precisione richiesta nell'imbucata e nel gioco di difesa, la sensibilità mostruosa nel controllo della battente che viaggia per metri finendo su un francobollo, la capacità di pianificare un break in pochi secondi...per non parlare del fatto che dopo aver condotto magistralmente un frame imbucando una ventina di palle, può bastare un solo piccolo errore per perdere (e parliamo di una percentuale di perfezione del 95%); all'italiana, anche al massimo livello, si possono sbagliare 5-6 tiri e vincere lo stesso il set: faccio notare che ogni volta che si tira uno sfaccio o un giro e si lascia il tiro all'avversario, anche se si è fatto 8 quello è, di fatto, un errore. La percentuale di perfezione all'italiana credo non superi mai il 70%, d'altronde secondo me il gioco è troppo "facile", giocare a far punti senza badare troppo al resto può essere redditizio se non vincente, a snooker invece puoi essere un fenomeno ad imbucare ma se non sai governare benissimo la battente non combini nulla; inoltre il fatto che il gioco dei birilli sia, a livello mondiale, di nicchia, e quindi con scarsa competizione, fa sì che il livello di gioco sia "basso", o meglio più basso di quello che necessariamente si dovrebbe raggiungere per competere planetariamente: d'altronde basta vedere l'assoluta eterogeneità tecnica dei giocatori più forti: chi gioca in piedi, chi chino sulla stecca, ponte lungo, ponte corto, classico, ad anello, impugnatura avanzata o arretrata, con mano a martello o due dita, brandeggio rallentato o frenetico, steccata secca, morbida, allungata...insomma a mio modo di vedere la conoscenza tecnica è ancora molto superficiale, tutti giocano come gli viene naturale e non applicando principi corretti e di sicura resa, nello snooker i gesti tecnici sono molto più omologati. Io spero che il gioco dei birilli possa prendere davvero piede nel mondo, si alzerebbe il livello tecnico e si creerebbero vere scuole dove si studia davvero il gioco, non come ora che si dà retta alle fanfaronate del "pro" se non del "master" di turno. D'altronde già ora, che ci crediamo i migliori del mondo (e dovremmo esserlo), capita di prendere legnate, oltre che dagli argentini, pure dai tedeschi e perfino dai francesi...
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Re: Mondiale 2018 -Crucible

Messaggioda Bata_Reyes » mercoledì 9 maggio 2018, 11:12

concordo su tutto zito76. La vera discriminante è la diffusione mondiale, non tanto le caratteristiche del gioco in sè. Se una specialità è giocata seriamente in tanti paesi del mondo (fra cui alcuni super popolati come la Cina), il livello si alza a dismisura. Mentre nei birilli hai poche migliaia di praticanti VERI nel mondo (tolgo gli amatoriali chiaramente), questo giocoforza tiene il livello basso. Altrimenti anche nei birilli potresti arrivare a livelli di eccellenza spaventosi, con punti e messa ad ogni tiro per intere partite...

Ma infatti quando parte il mitico discorso su quale sia la specialità più difficile, io sono sempre perplesso nel rispondere: se si vuole arrivare al top mondiale, pool, snooker e carambola sono simili come difficoltà, proprio perchè hai una concorrenza numericamente mostruosa.
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Re: Mondiale 2018 -Crucible

Messaggioda luigi » mercoledì 9 maggio 2018, 19:20

Ritengo inutile dilungarmi troppo facendo copia-incolla dei due ultimi post di: zito76 e Bata_Reyes, in quanto mi bastano poche righe per dire:
"che li condivido entrambi in toto".
Ma proprio in "toto". Tant'è che mi permetto anche un abbraccio virtuale a zito76 per quell'ultimo accenno alle..."fanfaronate". Parole sante.
Mi permetto però una postilla, e qui faccio copia-incolla da Bata:
(Ma infatti quando parte il mitico discorso su quale sia la specialità più difficile, io sono sempre perplesso nel rispondere: se si vuole arrivare al top mondiale, pool, snooker e carambola sono simili come difficoltà, proprio perchè hai una concorrenza numericamente mostruosa.)
Capisco cosa intendi e concordo, però interpreterei la domanda facendo una variante.
Cioè, snooker, carambola e pool sono le specialità dove è più difficile "emergere". Appunto perché, come dici, la concorrenza è mostruosa. Però questo non risponde alla domanda: quale sia oggettivamente la specialità più "difficile"?.
Analizzando "solo" le varie specialità, come tali, e non la loro "situazione organizzativa", io le metterei in questo ordine:
snooker - carambola - pool - birilli.
Opinione personale ovviamente.
Un caro saluto ad entrambi.

PS Caro Bata, (qui mi riferisco ad un mio post in altra sezione) anche il Tuo omonimo...  "The Magician"... ce l'ha... altro che... se ce l'ha.
Purtroppo sta facendo il tour dell'addio, visto che si ritira. Ma i filmati restano, e quindi restano le sue... magie. Un Grande.
Diciamo un Rod Lever, tanto per restare in tema tennistico.
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Messaggioda Bata_Reyes » mercoledì 9 maggio 2018, 19:53

Il problema di fondo quando si affronta questo discorso della "difficoltà" è che non si definisce mai esattamente CHE COSA dovrebbe essere più o meno difficile. Dire che la tal specialità è più difficile dell'altra è vago, è un concetto fumoso...

Quindi che cosa è più difficile nello snooker (rispetto alle altre)?
Imbucare una bilia? Certo, è più difficile che nel pool. Ma meno che nella piramide russa o nella kaisa o nell'8/15...
Fare un break? Ok, ma un break di quanti punti? Un century break? Uno potrebbe dire: fare un 147! Certo, mostruosamente difficile, il picco della carriera di un giocatore di snooker. Ma è più difficile che fare una serie di 400 a pool continuo o una serie di 30 (o una media di 5) a carambola 3 sponde?
Oppure ci riferiamo alla difficoltà nel diventare campione del mondo? E qui onestamente i paragoni diventano estremamente difficili, se non impossibili.

Quando qualcuno mi chiede se lo snooker è più difficile del pool, io rispondo sempre con una battuta del tipo: dipende da quanto è forte il tuo avversario!

Io credo che nelle tre discipline più diffuse al mondo ci si applichi e ci si alleni nella stessa misura. E credo che si peschi in tutti e tre i casi fra atleti di potenzialità simili, cioè banalmente degli esseri umani.
Se in tal senso ci fossero delle differenze, sarebbe tutto sommato facile diventare campione del mondo di una specialità del pool, basterebbe impegnarsi e allenarsi tanto quanto un giocatore di snooker (partendo dal presupposto che nessuno ci avesse pensato prima...) e voilà, il titolo arriverebbe facilmente.
No, francamente tutto questo mi appare estremamente illogico.

Quindi per me l'unica discriminante è la diffusione mondiale o il numero di partecipanti. Altri criteri (oggettivi) non ne vedo.
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Messaggioda jk11ul » mercoledì 9 maggio 2018, 20:07

Non conosco i numeri, ma viaggio parecchio e di tavoli da carambola non ne ho mai visti all'estero. Anche parlando con la gente, il biliardovsi riduce al pool e allo snooker.
Sicuramente mi sbaglio, ma non ho la percezione della carambola come specialità diffusissima.
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