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BTP qual'è la formula giusta?

Messaggioda Biagio999 » mercoledì 27 febbraio 2008, 13:56

Messaggio inserito da martille

Messaggio inserito da giabog

Il vero problema del biliardo in tv non credo che sia la durata delle partite. Ai tempi del mondiale pro si giocava 5 su 9 al 50, quindi partite molto più lunghe di adesso. Ma la qualità era ben diversa, sia in termini di gioco espresso che di prodotto televisivo nel suo complesso. Oggi, come si diceva ad inizio discussione, una prova la può vincere chiunque o quasi, perché le differenze tra i giocatori sono minime, aniello a parte. Vince chi su un raddrizzo fa 10 e perde chi invece fa 4. Tutti eseguono gli stessi tiri, nessuno rischia niente. Allora la mia domanda è questa: ciò dipende dalla brevità delle partite o dal fatto che c'è un livellamento del gioco verso il basso?


Secondo me da tanti fattori :
1) All'epoca le partite corte erano una novità, ora molti hanno adattato il proprio gioco e si sono adattati alla durata delle partite ad esempio fino a qualche hanno fa nessuno tirava l'acchito ad andare su pallino e pallino sui birilli (infatti secondo me i punti sull'acchito iniziale vanno tolti). Comunque faccio notare che anche all'epoca giocatori come Guerrera e Giancone primeggiavano anche grazie alle partite corte e alle loro grandi capacità di colpitori.
2) I montepremi erano diversi, i Pro erano Pro, l'allenamento e la preparazione in funzione della gara erano proporzionati ai ricavi (vedi Zito). Ora molti giocatori preferiscono fare sedute a tutti doppi piuttosto che allenarsi a 5 birilli ai 50.
3) [color=red]I tavoli erano diversi, secondo me più tecnici (vedi l'attuale mania di inventarsi cose assurde per togliere il rientro e vedi l'introduzione del panno peloso sulle sponde)

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Qui RADIO LONDRA !!!!!



credo ci sia poco altro da aggiungere.

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Messaggioda riccardino » mercoledì 27 febbraio 2008, 13:59

Dopo la generazione Martinelli/Borroni il vuoto........
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Messaggioda giabog » mercoledì 27 febbraio 2008, 14:05

Ricordo la nona e decisiva partita nella finale vinta da mannone su zito...

Ricordo una steola di rimpallo assurda di belluta contro nocerino...

Ricordo un giro di misura di vitale in una semifinale...

Ricordo le garuffe consecutive di albrito e cifalà...

Ricordo i ricami di gomez...

Ricordo le espressioni del volto dello scuro...

Ricordo...
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Messaggioda Ernst » mercoledì 27 febbraio 2008, 14:05

Messaggio inserito da giabog

OK, le sorprese e gli exploit ci sono sempre state e sempre ci saranno.

Quello che volevo dire è che i campioni di quei tempi non sono i campioni di oggi. Sarò un nostalgico ma quelle partite ancora me le sogno la notte. Quelle di oggi mi rendo conto che solo i malati di biliardo come noi le possono digerire, gioco di bassa qualità condito con qualche ahilui e non c'è copertura. Non so, forse mi sbaglio, forse i divari tra i giocatori sono diminuiti perché oggi sono tutti bravi, ma non credo. Credo piuttosto che non ci siano più i veramente bravi, i campioni.



In parte ti quoto. Però teniamo presente anche alcune cose:
1) il ricordo in genere migliora e addolcisce le cose
2) 13-14 anni fa io avevo appena cominciato a giocare e fare spesso filotto mi sembrava "da marziano". Oggi non mi esalta più di tanto. E poi anche l'entusiasmo da giovanissimo "scopritore del gioco" era diverso.
3) anche all'epoca c'erano partite ignobili (ricordo una con Porchi e un'altra con Titonel... mamma mia!
4) c'era zito in stato di grazia. Di gente così ce ne sarà sempre poca e quando c'è... fa la differenza
5) il commento era appassionante, creava i personaggi, era frizzante... insomma, ti stimolava positivamente.

Dico tutto questo perchè a volte si corre l'errore di mitizzare eccessivamente un passato che poi... di mitico aveva ben poco. Comunque anch'io mi divertivo di più col mondiale PRO ma... penso che su questo pesassero molto le componenti da me descritte.
;)

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Messaggioda giabog » mercoledì 27 febbraio 2008, 14:08

Sicuramente. Però prova a riguardare oggi le partite di allora. Su biliardofoggia.it ne hanno riproposte alcune. Poi dimmi da quanto non vedi una partita di quel livello.
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Messaggioda riccardino » mercoledì 27 febbraio 2008, 14:09

Ricordo la controsteola di Mannone su Torreggiani con un'americana di calcio....
e nell'intervista finale Torreggiani: "si vede che doveva vincere lui"
Oggi a fine partita ci si prende a *****tti

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Messaggioda giabog » mercoledì 27 febbraio 2008, 14:09

P.S.: quando parlavo di campioni non mi riferivo ovviamente nè a Porchi e nè a Titonel, con tutto il rispetto.
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Messaggioda Ernst » mercoledì 27 febbraio 2008, 14:10

Messaggio inserito da giabog

Sicuramente. Però prova a riguardare oggi le partite di allora. Su biliardofoggia.it ne hanno riproposte alcune. Poi dimmi da quanto non vedi una partita di quel livello.


Bisognerebbe vederle tutte, non alcune (che sono poi le più belle).
In ogni caso il livello medio era tendenzialmente più alto... le ragioni le ha ben spiegate Paciuli in un suo post.
;)

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Messaggioda riccardino » mercoledì 27 febbraio 2008, 14:11

Volevo dire a pugni !!

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Messaggioda effe77 » mercoledì 27 febbraio 2008, 16:02

Messaggio inserito da Biagio999

Messaggio inserito da michele

concordo pienamente con Nira.
il tutti doppi è un gioco di strategia e di difese, certo è che se l'avversario sbaglia una difesa/copertura rischia che un paio di tiri di prima possa perdere la partita


non so come si giochi ai doppi al nord, (presumo nella stessa maniera del sud) ma io non vedo poi tutta questa strategia da usare in una partita, o in una seduta, di doppi. Sarò ripetitivo, e anche stancante, ma cosi com'è il regolamento, il gioco dei doppi premia solo la casualità. Allora meglio la goriziana, perlomeno occorre saper posizionare le biglie in maniera tale da non prendere mazzate.

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questa te la straquoto.

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Messaggioda genio » mercoledì 27 febbraio 2008, 16:32

non sono d'accordo, tuttora ci sono molti giovani emergenti vedi la manna, capua, capasso e tanti altri, ci vuole pazienza, non nascono sempre i quarta ect... ;)
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Messaggioda Ernst » mercoledì 27 febbraio 2008, 16:35

Povero Capasso... dopo essere stato triturato da Margutti... la sua carriera potrebbe ricevere un brutto stop. Sai com'è: quando si perde da gente così scarsa... si accusa il colpo!  :D

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Messaggioda effe77 » mercoledì 27 febbraio 2008, 16:35

Messaggio inserito da giabog

Il vero problema del biliardo in tv non credo che sia la durata delle partite. Ai tempi del mondiale pro si giocava 5 su 9 al 50, quindi partite molto più lunghe di adesso. Ma la qualità era ben diversa, sia in termini di gioco espresso che di prodotto televisivo nel suo complesso. Oggi, come si diceva ad inizio discussione, una prova la può vincere chiunque o quasi, perché le differenze tra i giocatori sono minime, aniello a parte. Vince chi su un raddrizzo fa 10 e perde chi invece fa 4. Tutti eseguono gli stessi tiri, nessuno rischia niente. Allora la mia domanda è questa: ciò dipende dalla brevità delle partite o dal fatto che c'è un livellamento del gioco verso il basso?


io credo che il livello di gioco, a livello di capacità di relizzare, si sia livellato verso l'alto. sono tanti quelli che realizzano filotti su filotti, anche tra le terze, e pure il gioco di calcio non è un problema per nessuno.

ma il gioco si appiattisce perchè si bada sempre e solo a realizzare, non c'è faltasia nel gioco attuale. questo credo dipenda dal fatto che i giocatori si sono adattati. una volta c'erano le buche che erano ostacoli da evitare perchè potevano vanificare i tiri. oggi le buche non ci sono e si possono dare mazzate scriteriate a cuor leggero. ai tempi del mondiale pro il biliardo internazionale per il gioco dei birilli era una novità e i giocatori giocavano come erano abituati a giocare, con tiri di fino, accosti, misure. non dimentichiam che erano partite lunghe, quelle sul biliardo a buche, e c'era tempo per tirare difese e steole. i giocatori, una volta passati sul biliardo internazionale hanno continuato a giocare così. poi col tempo si sono accorti che le difese non sempre vengono, specie nel gioco molto di fino, e comunque le medie punti di calcio sono salite rendendo di fatto meno conveniente e sempre più difficile mettere in difficoltà l'avversario.
allora la cosa più facile è buttare giù, e cercare di buttar giù più dell'avversario. come ha detto maggio questo è il gioco di chi arriva per primo a 100

diciamo, per fare un'analogia con l'atletica, che una volta il biliardo somigliava ai "400 ostacoli", oggi mi pare un "100 metri piani" e la cosa pare non piaccia a nessuno

con questo non voglio dire che vorrei il ritorno del biliardo con le buche, io lo vedo come il fumo negli occhi! quel tipo di gioco lo avremmo anche semplicemente allungando i frame a 100 o 120.

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Messaggioda Ernst » mercoledì 27 febbraio 2008, 16:42

Messaggio inserito da effe77


quel tipo di gioco lo avremmo anche semplicemente allungando i frame a 100 o 120.




Bah... per me il gioco di colpitura è più bello e spettacolare. Poi sono gusti. Di sicuro è più televisivo: vedere una partita che ne so... ai 300 con 3 steole tirate sul 180 a 150... lo vedo molto mortifero.

W le partite brevi e il birillo da rosso da 10! Magari aumentiamo i set, passiamo al meglio delle 9 e togliamo i punti in acchito. Ma la fase della chiusura (che è quella con più pathos e tensione) va proposta più volte allo spettatore. Non meno.
Io la penso così.  :)

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Messaggioda paciuli » mercoledì 27 febbraio 2008, 16:46

Messaggio inserito da Ernst
Bah... per me il gioco di colpitura è più bello e spettacolare. Poi sono gusti. Di sicuro è più televisivo: vedere una partita che ne so... ai 300 con 3 steole tirate sul 180 a 150... lo vedo molto mortifero.

W le partite brevi e il birillo da rosso da 10! Magari aumentiamo i set, passiamo al meglio delle 9 e togliamo i punti in acchito. Ma la fase della chiusura (che è quella con più pathos e tensione) va proposta più volte allo spettatore. Non meno.
Io la penso così.  :)


Va un po' contro la mia filosofia di gioco e anche le mie caratteristiche, ma.... devo darti ragione  ;)
Diverso è il discorso nei giochi di serie, dove anche un colpo interlocutorio a metà partita, se eseguito male, può lasciare il tavolo all'avversario per la chiusura del set... ma a birilli si fa sempre solo un passettino per volta, e le partite troppo lunghe rischiano di diventare noiose sia se troppo a senso unico, che se troppo equilibrate, almeno sino alla stretta finale...  :)

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