23°Campionato del Mondo 2017 5 Birilli Necochea(ARG) 7/15Ott
Re: 23°Campionato del Mondo 2017 5 Birilli Necochea(ARG) 7/1
in quei momenti non credo che riflettessero molto se il tiro fosse di c**o o fosse cercato...
Pentiteve diauli!
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Bata_Reyes
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Re: 23°Campionato del Mondo 2017 5 Birilli Necochea(ARG) 7/1
Non cè da indignarsi.... anzi come si può vedere è una grande festa Certo è che se non si è abituati a questa situazione di prassi a Necochea diventa difficile giocare ai livelli soliti ( dove conta come in questo caso) Anielo ha perso su tre traversini facili x lui ma li ha sbagliati, a parte Quarta che all'inizio mi sembrava contro Martinotti vincente Aniello questa impressione non l'ha mai data in ogni caso davvero bravo Questo nuovo grande campione Martinotti complimenti .
complimenti anche a noi.... perdere all'ultimo tiro con tifoseria da stadio ( fantastica) mica è da buttare anzi....Necochea la dea del casin... gente fantastica.... grazie a tutti
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cuccureddu
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Re: 23°Campionato del Mondo 2017 5 Birilli Necochea(ARG) 7/1
concordo cuccureddu!
Diciamo che i traversini hanno detto male agli italiani stasera!
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Bata_Reyes
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Re: 23°Campionato del Mondo 2017 5 Birilli Necochea(ARG) 7/1
I Traversi i dicono sempre male agli italiani in Argentina, anche Daniel perse non vinse il mondiale quando doveva chiudere con un traversino !
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scarpentiero
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Re: 23°Campionato del Mondo 2017 5 Birilli Necochea(ARG) 7/1
L'Argentina per i nostri si è dimostrata una terra ostica. Non parlo solo di Aniello e quarta ma soprattutto di gualemi che ha perso con un Rosenberg che sinceramente non avevo mai sentito. Come a villa Maria anche a necochea in argentina il "fattore casalingo" ha contato parecchio evidentemente. Resta il fatto che il mondiale di una specialità che si gioca praticamente solo in due o tre nazioni, secondo me, dovrebbe essere disputato in zona neutra per essere sicuri di un corretto svolgimento. Infatti a Valencia nel 2006 sapete tutti com'è finita
Re: 23°Campionato del Mondo 2017 5 Birilli Necochea(ARG) 7/1
Su un sondaggio su fb fatto da Imperia Biliardi avevo detto di prestare molta attenzione a Martinotti, già 2 anni fa a Milano aveva giocato benissimo. Complimenti al neo campione del mondo!
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scarpentiero
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Re: 23°Campionato del Mondo 2017 5 Birilli Necochea(ARG) 7/1
Pur essendo dispiaciutissimo per Miking, bisogna fare i complimenti a Martinotti e punto. Leggo di "fattore campo" etc.
Io credo che, alla fine, vince chi merita...
Un grazie a Michelangelo che è andato molto vicino alla vittoria.
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afm
<<...E tu giochi sempre a biliardo? Sempre...quando non lavoro gioco e quando lavoro ci penso...>>
dal film "Io, Chiara e lo Scuro"
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Re: 23°Campionato del Mondo 2017 5 Birilli Necochea(ARG) 7/1
http://www.tp24.it/2017/10/16/sport/ama ... tti/114000
ottima diesamina...non capisco la moglie di aniello su fb che sinin inkazza perche' quarta ride..c'e' poco da ridere...
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darrendaye
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Re: 23°Campionato del Mondo 2017 5 Birilli Necochea(ARG) 7/1
Che spettacolo il popolo argentino, ci hanno dato una grande lezione, noi ci gufiamo a vicenda loro tifano per i loro connazionali, il mondiale l'ha vinto meritatamente insieme al suo popolo che nel momento del bisogno 3a2 per aniello si sono stretti attorno a lui incitandolo come non mai e poi sono stati sportivi allo stesso modo applaudendo Michelangelo ogni volta che faceva punti, ma mai un fastidio quando stava in punteria, il rammarico sta sul traversino di QUARTA altrimenti stavamo parlando di altro... ONORE AL VINCITORE
vincenzo consagno
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enzo consagno
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Re: 23°Campionato del Mondo 2017 5 Birilli Necochea(ARG) 7/1
afm ha scritto:Pur essendo dispiaciutissimo per Miking, bisogna fare i complimenti a Martinotti e punto. Leggo di "fattore campo" etc.
Io credo che, alla fine, vince chi merita...
Un grazie a Michelangelo che è andato molto vicino alla vittoria.
Concordo, Martinotti ha fatto fuori Quarta ed Aniello, che possono essere considerati I due TOP al mondo, ergo ha strameritato.
Aniello era piuttosto opaco ieri, ha sbagliato una marea di biglie a vista (cosa non da lui), quindi non c'è nulla da obiettare.
Discutere con un gobbo è come giocare a scacchi con un piccione.Puoi essere il più forte del mondo ma il piccione rovescera' tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e camminerà impettito andando in giro con aria trionfante.
per molte persone l'ignoranza e' piu'comoda del divano di casa propria
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Cico
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Re: 23°Campionato del Mondo 2017 5 Birilli Necochea(ARG) 7/1
darrendaye ha scritto:http://www.tp24.it/2017/10/16/sport/amarezza-azzurra-trionfo-albiceleste-alejandro-martinotti/114000
ottima diesamina...non capisco la moglie di aniello su fb che sinin inkazza perche' quarta ride..c'e' poco da ridere...
Re: 23°Campionato del Mondo 2017 5 Birilli Necochea(ARG) 7/1
enzo consagno ha scritto:Che spettacolo il popolo argentino, ci hanno dato una grande lezione, noi ci gufiamo a vicenda loro tifano per i loro connazionali, il mondiale l'ha vinto meritatamente insieme al suo popolo che nel momento del bisogno 3a2 per aniello si sono stretti attorno a lui incitandolo come non mai e poi sono stati sportivi allo stesso modo applaudendo Michelangelo ogni volta che faceva punti, ma mai un fastidio quando stava in punteria, il rammarico sta sul traversino di QUARTA altrimenti stavamo parlando di altro... ONORE AL VINCITORE
concordo!
una lezione di sportività, di passione e il biliardo è anche questo!
ad un certo punto c'era un alone magico in sala, ribaltoni, tiri impossibili fatti e tiri a spingere sbagliati
w il nostro sport e abbasso i musi e le incazzature
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robymatteucci
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Re: 23°Campionato del Mondo 2017 5 Birilli Necochea(ARG) 7/1
Ha vinto Martinotti. Quindi un “Bravo” a Lui e onore al merito.
Per quanto invece attiene ai Nostri, la prima considerazione che mi viene in mente è che la loro sconfitta, in qualche modo, rende ancora più valore alla vittoria di Fabio Cavazzana del 1993 a Bolivar.
Riuscire a vincere in “quelle” condizioni ambientali è impresa veramente più che difficile.
Quindi Grande Fabio ad avercela fatta.
D’altra parte si sa che giocare in Argentina è così.
Se si ha l’opportunità ed il piacere di leggere il reportage di Giuseppe Baglivi “Alè Campeòn” (*), relativo al Campionato Mondiale del 1980 disputato anche quello a Necochea, ci si può fare una idea concreta di cosa sia giocare in quella “baraonda”.
A differenza di altri, personalmente, quel clima non mi piace, il Biliardo non è il… calcio.
Se l’esecuzione merita, l’applauso esso deve venire spontaneo indipendentemente dalla casacca che indossa il giocatore che ha prodotto quel capolavoro. Si può “sperare” che vinca un giocatore a noi vicino, ma non… “tifare”.
Ripeto il Biliardo “non” è il calcio. Ovviamente questa è opinione assolutamente personale.
Comunque, così è stato, così è, e così sarà se mai capiterà di giocare altri Mondiali oltre oceano.
Occorre saperlo e arrivarci preparati (magari leggendo il reportage di Baglivi).
Venendo invece ad un commento più tecnico e specifico, direi che Andrea doveva prendersi un attimo in più di tempo prima di tirare quel “maledetto” traversino. Il tiro di chiusura è, per definizione, il più… “difficile”, anche quando appare… “facile”.
Purtroppo è andata così… Una sconfitta dura da digerire, spero che Andrea riesca a buttarsela alle spalle (non sarà facile) il prima possibile.
Per quanto riguarda la finale, probabilmente all’inizio Aniello ha patito il fatto che, aspettandosi Quarta, si è invece ritrovato Martinotti, per cui è diventato il favorito d’obbligo. E questo ruolo, di probabile vincitore, lo ha condizionato psicologicamente. Ha giocato male i primi set, andando sotto di due. Ritrovata la tranquillità ha imposto il suo gioco vincendo bene tre set consecutivi. Ma poi, non avendola chiusa lì... non ha retto la tensione…
Ha vinto il più forte giocatore? Direi di no. Ha vinto il più forte dal punto di vista caratteriale? Direi di si.
Ma fu così anche quando vinse Torregiani a Chiasso il suo primo mondiale. Non era il più forte, ma il più “tosto”. Martinotti lo è stato altrettanto. E forse… è giusto così.
Nota storica: in 23 edizioni è la terza volta che vince un “mancino”.
Il primo fu Manuel “El Gordo” Gomez - 1965 – Santa Fè (Prima edizione del Mondiale): il secondo David Martinelli – Ferrara 1998 ed ora Alejandro Martinotti.
(*) Consiglio a tutti di leggere quel reportage. Trovarlo non è facile, ma se qualcuno ha modo di contattare Mario Papini forse qualche copia ancora ce l’ha. Papini partecipò, in parte, alla stesura, ma l’opera la si deve a Giuseppe Baglivi, il più grande narratore di biliardo di sempre.
Cercatelo e leggetelo, ne vale assolutamente la pena,
Per quanto invece attiene ai Nostri, la prima considerazione che mi viene in mente è che la loro sconfitta, in qualche modo, rende ancora più valore alla vittoria di Fabio Cavazzana del 1993 a Bolivar.
Riuscire a vincere in “quelle” condizioni ambientali è impresa veramente più che difficile.
Quindi Grande Fabio ad avercela fatta.
D’altra parte si sa che giocare in Argentina è così.
Se si ha l’opportunità ed il piacere di leggere il reportage di Giuseppe Baglivi “Alè Campeòn” (*), relativo al Campionato Mondiale del 1980 disputato anche quello a Necochea, ci si può fare una idea concreta di cosa sia giocare in quella “baraonda”.
A differenza di altri, personalmente, quel clima non mi piace, il Biliardo non è il… calcio.
Se l’esecuzione merita, l’applauso esso deve venire spontaneo indipendentemente dalla casacca che indossa il giocatore che ha prodotto quel capolavoro. Si può “sperare” che vinca un giocatore a noi vicino, ma non… “tifare”.
Ripeto il Biliardo “non” è il calcio. Ovviamente questa è opinione assolutamente personale.
Comunque, così è stato, così è, e così sarà se mai capiterà di giocare altri Mondiali oltre oceano.
Occorre saperlo e arrivarci preparati (magari leggendo il reportage di Baglivi).
Venendo invece ad un commento più tecnico e specifico, direi che Andrea doveva prendersi un attimo in più di tempo prima di tirare quel “maledetto” traversino. Il tiro di chiusura è, per definizione, il più… “difficile”, anche quando appare… “facile”.
Purtroppo è andata così… Una sconfitta dura da digerire, spero che Andrea riesca a buttarsela alle spalle (non sarà facile) il prima possibile.
Per quanto riguarda la finale, probabilmente all’inizio Aniello ha patito il fatto che, aspettandosi Quarta, si è invece ritrovato Martinotti, per cui è diventato il favorito d’obbligo. E questo ruolo, di probabile vincitore, lo ha condizionato psicologicamente. Ha giocato male i primi set, andando sotto di due. Ritrovata la tranquillità ha imposto il suo gioco vincendo bene tre set consecutivi. Ma poi, non avendola chiusa lì... non ha retto la tensione…
Ha vinto il più forte giocatore? Direi di no. Ha vinto il più forte dal punto di vista caratteriale? Direi di si.
Ma fu così anche quando vinse Torregiani a Chiasso il suo primo mondiale. Non era il più forte, ma il più “tosto”. Martinotti lo è stato altrettanto. E forse… è giusto così.
Nota storica: in 23 edizioni è la terza volta che vince un “mancino”.
Il primo fu Manuel “El Gordo” Gomez - 1965 – Santa Fè (Prima edizione del Mondiale): il secondo David Martinelli – Ferrara 1998 ed ora Alejandro Martinotti.
(*) Consiglio a tutti di leggere quel reportage. Trovarlo non è facile, ma se qualcuno ha modo di contattare Mario Papini forse qualche copia ancora ce l’ha. Papini partecipò, in parte, alla stesura, ma l’opera la si deve a Giuseppe Baglivi, il più grande narratore di biliardo di sempre.
Cercatelo e leggetelo, ne vale assolutamente la pena,
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