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Biliardo e birilli: accanimento terapeutico?

Area aperta a discussioni su qualsiasi argomento, anche extra-biliardo

Biliardo e birilli: accanimento terapeutico?

Messaggioda nira » sabato 12 dicembre 2009, 0:33

Innanzitutto fissiamo un punto di partenza: il biliardo è in piena crisi.
In mille post nel corso degli anni tutti noi abbiamo elencato varie lacune: mancano gli sponsor, i soldi, ma sopratutto il dato più allarmante pare essere la mancanza quasi totale di cambio generazionale. Mancano le nuove leve ed i giovani paiono totalmente disinteressati al biliardo internazionale.
Di contro debbo dire che in più occasioni sono andato in un c.s.b. di Imperia che ospita anche tavoli da pool oltre agli internazionali, installati in due sale separate ma attigue: e tutte le volte rimango perplesso.
Puntualmente, dopo le 22.00 nella sala dei 4 internazionali rimangono gli 8 giocatori ancora in corsa per la vincita dei due gironi eliminatori e qualche spettatore in età avanzata che alterna fasi di attenzione al gioco con profonde crisi di letargia.
Tu sei li che aspetti il tiro del tuo avversario quando cogli improvvisamente un brusio che con il passare dei minuti è diventato quasi baccano: nella sala dei birilli oramai si sovrappone al dolce respiro affannoso del nonno dormiente.
Pian piano distogli lo sguardo dal tavolo verde, ti giri finchè con lo sguardo finisci al di là della vetrata. Allora ti accorgi che attorno a quei 2 tavoli da pool sgangherati c'è un numero imprecisato di ragazzini dai 15 ai 20 anni che giocano e si divertono come matti.
Il vetro, seppur spesso ed anti-rumore, è anche assai impietoso: ti fa vedere cosa succede al di là ma allo stesso tempo riflette la tua immagine. Ti vedi vestito da cameriere, con alle spalle il tuo avversario, il biliardo, ed il nonno collassato.
Dall'altra parte abbigliamento informale, tante risate ed ogni tanto anche qualche bella ragazza.
Questa sera, guardando la Mosconi Cup grazie al link postato da Francesco, le perplessità canoniche di una sera qualunque al Green Planet di Imperia sono ritornate.
Location? Bella. Riprese? HD. Ma sopratutto: Pubblico????? Tanto! Ed apparentemente nessun pensionato accasciato! Uomini, donne, alcune persino di bella presenza. Tutto bello. Persino le divise. Polo a maniche corte e se fa freddo ti metti una bella felpa della "Playpool", la stessa che io uso ogni tanto il sabato pomeriggio per andare a farmi un giro in centro.
Ma allora dico io: ma non è che ci stiamo sbagliando? Tutti alla finestra ad aspettare che qualche buon danaroso pazzo imprenditore senza eredi e con istinti suicidi ci elargisca un lauto compenso che mai arriverà per poi proporci nuovamente ad una televisione con largo bacino di utenza che non accetterà mai di farci andare in onda, tantomeno ad un orario decente.
Se in un modo o nell'altro prendessimo coscienza dell'effettiva impossibilità di ripresa ed accettassimo definitivamente la fine del biliardo a birilli? Della serie: basta! Non aspettiamo la fine, fissiamola noi e ricominciamo.
Rimescoliamo le carte. Leviamo tutti sti benedetti internazionali, nelle sale italiane d' ora in avanti solo pool. I birilli? Tutti in soffitta.
So che nella realtà tutto ciò non potrà mai accadere, ma a questo punto arriviamo al  succo della questione: avete mai provato a pensare come sarebbe l'attività biliardistica sul territorio nazionale se si giocasse solo ed esclusivamente ad una specialità come il pool che ad oggi rimane a livello italiano la più popolare sopratutto tra i giovanissimi?
Avremo ancora il grave problema del ricambio generazionale?
E sopratutto: con questa rivoluzione vedete possibile un nuovo corso per il biliardo italiano?
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Messaggioda effe77 » sabato 12 dicembre 2009, 1:06

e tu hai mai pensato che i ragazzini che giocano a pool e si divertono come matti lo fanno solo per gioco e non per sport? hai mai pensato che per esempio non hanno la minima idea di cosa sia la mosconi cup?

in effetti il pool è intuitivo perchè è facile capire che devi mandare in buca quelle palline colorate e se non hai idea delle regole te le inventi li per li, lo facevo pure io, nella sala giochi che frequentavo d'estate

e l'internazionale? era li di fianco, ci giocavano in pochi, sempre gli stessi, e davano l'idea di saper fare cose al di fuori della portata dei comuni mortali, cose a cui non avrei saputo dare un nome, a parte magari il filotto che, diciamolo, faceva sempre la sua porca figura  :fico:
pian piano, a forza di sbirciare alcune cose le riconoscevamo, a forza di rizzare le orecchie quei gesti strabilianti abbiamo cominciato a chiamarli col loro nome, tipo 5 sponde. ricordo la prima volta che vidi tirare un 5 sponde, era un ragazzo poco più grande di me, ed abbattè il solo birillo rosso, per me era meglio di indiana jones  :D

ma quelli che giocavano sul biliardo coi birilli avevano un certo fascino. certo, anche loro alzavano la voce, si esprimevano in maniera "colorita"  :D  ma mantenevano comunque una compostezza che noi non ci sognavamo nemmeno. quelli prima di tirare ci pensavano, facevano calcoli strani, pareva che conoscessero chissà quali arcani misteri

purtroppo non ci si improvvisa intorno ad un tavolo internazionale, intorno ad un pool si. poi è ovvio che più intuitivo è il gioco più sarà facile la sua diffusione.
se il gioco non è intuitivo deve essere visibile in modo che a forza di vederlo tutti ne capiscano un minimo, fosse anche solo conoscere il termine "filotto"

veniamo all'abbigliamento, nota dolente. la divisa di gara ci vuole, la polo o la felpa fanno un pò troppo retro del bar o sala giochi, ma anche la divisa andrebbe seriamente rinfrescata. sono stufo di divise da gioco che avrei potuto vedere anche ai tempi in cui il mio bisnonno era ragazzo  :arrabbiato:  :stelle:
°-°    °-°   °-°   °-°   °-°    °-°    °-°    °-°    °-°
:ola:  :ola:

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Messaggioda nira » sabato 12 dicembre 2009, 1:25

Sai che non ti seguo effe?
Ad oggi i ragazzini continuano tanto quanto noi alla loro età a giocare e divertirsi con mille approssimazioni sul tavolo da pool.
Ma quanti continuano trasformando l'hobby  in attività sportiva? Nessuno (o quasi)!
Ad oggi o passi all'internazionale oppure abbandoni, anche perchè l'attività sportiva del pool è molto rara sul territorio nazionale.
Ed i giovani di oggi appena entrano in una sala con gli internazionali scappano (e dagli torto)!
Le nuove leve sono interessate al pool? I birilli non interessano e nel giro di un decennio le numeriche non ci saranno più?
Potrebbe essere una soluzione pensare di cambiare specialità invece di accettare e giocare finchè dura (poco): in poche parole meglio un biliardo diverso che il nulla.
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Messaggioda effe77 » sabato 12 dicembre 2009, 1:59

se mi dici che con la giusta promozione anche il pool può essere visto come uno sport ok, sono daccordo, ma da come la metti pare che il 5 e 9 birilli sia brutto, il che non è proprio vero.
ancor meno intuitivo lo snooker che pure ha preso piede, e certo, basta che vada in tv. se il biliardo a 5 e 9 birilli non piace è perchè mantiene un profilo basso e sui motivi si può discutere ma non sono da imputare al gioco in se, per lo meno non credo

e poi perchè da piccoli spingevamo le palle su un tavolo da pool ed oggi preferiamo i birilli?
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Messaggioda MaurizioLudomania » sabato 12 dicembre 2009, 3:39

il gioco del Pool è APPARENTEMENTE più facile degli alri giochi di biliardo ... qualsiasi ragazzino/a prende la stecca ed in una serata qualche biglia la imbuca ... non è facile buttare giù un birillo la prima volta che si gioca ed è improbabile fare una sola carambola entro due/tre ore di gioco ed è tutto qui...ogni cento ragazzi che si avvicinano al biliardo qui da me 2 o 3 dicono di voler provare ad imparare (nonostante io faccia lor ponti d'oro per convincerli) uno dura più di qualche mese e pochissimi durano più di due anni. Impararsi a giocare a biliardo è dura, richiede sacrificio, e non tutti, anzi pochissimi sono disposti a sputare sangue per migliorare. Poi, per i bravi, subentrano altre problematiche, parlando di Pool in particolare tutti vorrebbero guadagnare soldini giocando ed accusano quella o quell'altra federazione di non fare quello che loro sperano. Non si rendono conto che quello che chiedono è impossibile. comunque nel Pool e forse nel biliardo sportivo girano TROPPI SOLDI (lo so che mi attirerò inimicizie adesso  :) ) non ha senso nel Pool, con le numeriche attuali organizzare campionati italiani a 128 giocatori. in un ranking ideale il numero 8 ha 1 probabilità su 10 di vincere con il numero uno, il numero 32 non ha una probabilità su 100 di vincere con il numero 4, figuriamoci il numero 64 o 128, ma questi ultimi sono la carne da macello per potersi gonfiare la bocca parlando di Xmila euro di montepremi. (penso che su S. Vincent il discorso possa essere simile) chi organizza queste cose lo fa per puro interesse economico personale, ed il brutto del discorso è che poi è/sono le stesse persone che dovrebbero curare gli interessi della federazione...
TORNIAMO A GIOCARE PER LE COPPE ANZICHE' PER I SOLDINI, così facendo tornerà fuori la passione

azz quanto ho scritto ... basta dai  :)
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Messaggioda Riccardo » sabato 12 dicembre 2009, 4:44

nira ha scritto:Se in un modo o nell'altro prendessimo coscienza dell'effettiva impossibilità di ripresa ed accettassimo definitivamente la fine del biliardo a birilli? Della serie: basta! Non aspettiamo la fine, fissiamola noi e ricominciamo.
Rimescoliamo le carte. Leviamo tutti sti benedetti internazionali, nelle sale italiane d' ora in avanti solo pool. I birilli? Tutti in soffitta.


Aprrezzo la serietà del tuo ragionamento... ma ti rispondo con toni più leggeri... tu sei completamente fuori!!!  :D  :D  :D

Io non vedo tutto questo pessimismo... certo, di giovani ce ne sono pochi... ma ce ne sono.
Ci vuole passione e disciplina... non tutti mangiano pane e biliardo come il sottoscritto... ma ce ne sono tanti di ragazzi.
Il biliardo è difficile... non è per tutti! Non sarà mai uno sport popolare, ma ci sarà sempre.

Vogliamo fare bene al biliardo? Ecco, visto che siamo per le soluzioni drastiche, facciamo fuori tutti i giocatori con più di 50 anni... quelli che quando parlano sputano su questo biliardo e ricordano con nostalgia solo il fatidico biliardo con le buche, l'unico "vero" biliardo; quelli che sono convinti che per farsi le ossa bisogna giocare le sedute; quelli che non vogliono farsi passare di categoria per speculare il 50 euro della batteria; quelli che non insegnano niente perché poi "glielo si fa contro"...
Il problema del biliardo non sono i giovani... sono i vecchi... quelli che rendono questo sport anacronistico e legato a stupidi cliché. Per forza i ragazzi non si avvicinano... con certi personaggi in circolazione...
Se il biliardo puzza di muffa la colpa è delle stesse persone che ora si lamentano che i giovani non hanno voglia di faticare.
Quando un uomo con una stecca qualsiasi incontra un uomo con una Joker, l'uomo con una stecca qualsiasi è un uomo morto! (M.B.)
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Messaggioda rik » sabato 12 dicembre 2009, 8:43

molti meno soldi, tavoli non riscaldati x superar la crisi e finché l'età media non scenderà
Molti più colori nella divisa, ragazze che giocano..
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Messaggioda La Torre » sabato 12 dicembre 2009, 11:53

Si possono fare mille teorie sul declino del nostro gioco, ma la realtà è la stessa che ci accomuna a tante altre cose belle e interessanti. Come massima espressione di democrazia i media propongono esclusivamente quello che la maggioranza preferisce, e la maggioranza preferisce diventare ricchi e famosi senza fare sforzi. Su questa illusione vengono costruiti tutti i prodotti di successo. Allora addio cultura, musica che non sia puramente commerciale, un reportage sui trans di Marrazzo ha molto più successo del documentario più affascinante, le poche persone che decidono quello che ci deve piacere conoscono bene questi meccanismi.  Il poker è solo l'ultima dimostrazione che se  garantisci a pochi di diventare ricco e famoso crei un movimento impressionante. Se anche solo 8 o 16 giocatori
fossero continuamente presenti in TV giocandosi montepremi interessanti l'intero movimento del biliardo riprenderebbe immediatamente appeal. Come è sempre stato e sempre sarà è solo una questione di soldi o di prospettare a chi li ha un modo per farne di più. Se la maggioranza dei tesserati ( e non) giocassero per pura passione si potrebbe anche prospettare la possibilità di un autofinanziamento, ma la realtà è che molti dei più bravi
sanno già come guadagnare, basta giocare a soldi con uno più scarso.
Follia è fare e rifare la stessa cosa aspettandosi che succeda qualcosa di diverso
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Messaggioda nira » sabato 12 dicembre 2009, 12:10

effe77 ha scritto: ma da come la metti pare che il 5 e 9 birilli sia brutto,......
....................e poi perchè da piccoli spingevamo le palle su un tavolo da pool ed oggi preferiamo i birilli?


Rispondo in ordine:
1) Brutto????? Guarda che gioco a birilli, mica a pool
2) Da piccoli spingevamo le palle e da grandi preferiamo i birilli perchè il pool praticamente non esiste, se non nelle sale giochi dove a 30 anni sei in linea con il doppio dell'età degli altri avventori.

Riccardo ha scritto:Io non vedo tutto questo pessimismo... certo, di giovani ce ne sono pochi... ma ce ne sono.
Ci vuole passione e disciplina... non tutti mangiano pane e biliardo come il sottoscritto... ma ce ne sono tanti di ragazzi.


Allora facciamo 2 conti: oggi la Fibis, secondo dati emersi qui sul forum, dovrebbe contare su circa 15000 tesserati.
Ora fai un conto approssimativo e cerca di immaginare la situazione tra 15 anni, solo in base ai dati anagrafici. Quelli che oggi hanno 30-35 anni ne avranno 45-50, ma sopratutto i 50-60enni di oggi (attualmente la più grossa % di tessere) ne avranno 65-75 ( e speriamo tutti in perfetta salute)
Io dico che se ne rimangono la metà ci andrà già di lusso. Quindi pensa all'attività di oggi fatta con la metà del potenziale.
I birilli da sempre sono una specialità di nicchia: ma viste le prospettive mi sembra che il passo tra la nicchia e la cripta sia abbastanza prossimo.

Riccardo ha scritto:Vogliamo fare bene al biliardo? Ecco, visto che siamo per le soluzioni drastiche, facciamo fuori tutti i giocatori con più di 50 anni... quelli che quando parlano sputano su questo biliardo e ricordano con nostalgia solo il fatidico biliardo con le buche, l'unico "vero" biliardo; quelli che sono convinti che per farsi le ossa bisogna giocare le sedute; quelli che non vogliono farsi passare di categoria per speculare il 50 euro della batteria; quelli che non insegnano niente perché poi "glielo si fa contro"...
Il problema del biliardo non sono i giovani... sono i vecchi... quelli che rendono questo sport anacronistico e legato a stupidi cliché. Per forza i ragazzi non si avvicinano... con certi personaggi in circolazione...
Se il biliardo puzza di muffa la colpa è delle stesse persone che ora si lamentano che i giovani non hanno voglia di faticare.


Qui sfondi non una porta ma un portone. Tempo fa in proposito qui sul forum dissi che " bisognerebbe entrare nelle sale muniti di lanciafiamme  ;) "
Ma siccome già la mia ipotesi è fantasiosa alla fine penso che sia più facile (e legale) cambiare tutti i biliardi d'Italia che lasciarsi andare ad un omicidio di massa  :D  ;)
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Messaggioda Biagio999 » sabato 12 dicembre 2009, 12:29

Enzo complimenti, capisco tutto ciò che hai scritto e sopratutto percepisco la rabbia che c'è in te ad assistere sempre più l'agonia del biliardo a birilli. Ricambio generazionale? Ma vogliamo scherzare? Avete presente le suore? Ora ci sono in giro solo suore extra comunitarie! le italiane? Bhe, ahnno ben altro da pensare e sopratutto da fare che ritirarsi in perpetrati silenzi e rinuncie. Può mai un giovane o una giovane (che non abbia il padre con una sala biliardo) accettare di chiudersi in una sala dove regna il silenzio totale, dove anche solo a muoversi inavvertitamente rischi di subire l'umiliazione del richiamo? Certo che no! i giovani amano la vita, vogliono divertirsi, essere liberi di muoversi in libertà e magari in una sala da pool con una musica sottofondo.
Il biliardo negli anni passati (molti anni fa a dire il vero) è stato sempe un veicolo di socializzazione, ora sta diventando uno strumento di isolamento. Ecco è sopratutto in questo la crisi.
Regione Salento :

lu mare, lu sule, lu ientu.
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Messaggioda Spiderman » sabato 12 dicembre 2009, 13:06

Enzo, scommetto che al sabato in centro sei il più figo di Sanremo... :lol:  (grazie :) )

Io la farei un pò più semplice, secondo me non è questione tanto di specialità quanto di gestione manageriale della stessa. Ovvio, il pool per i ragazzi è più immediato, si può giocare, divertendosi, anche improvvisando, cosa difficile per i birilli e ancor di più per la carambola. Ma secondo me la questione va vista diversamente.
Quella banda di ragazzini che schiamazzano mentre Enzo e il suo gilet si spremono le meningi ai birilli sono una gran bella notizia! Ma vi rendete conto che hanno una stecca in mano??? Ora, una dirigenza preparata imprenditorialmente non si lascerebbe mai scappare un'occasione del genere. Il problema, come ho scritto qua e là nella sezione Pool, è che la Fibis preferisce da anni un uovo oggi piuttosto che una gallina domani. Verrà il giorno in cui le uova finiranno, e andando avanti così le galline saranno presto una specie estinta.

Se non altro, in mezzo a 1000 polemiche, liti ed errori, chi si occupa di pool sta cercando di CRESCERE. Per quello che leggo da voi, amici, tra omologazioni, cambio biliardi, bilie ecc. chi gestisce i birilli invece vi sta SPREMENDO.

Chi mi conosce personalmente sa che ho grande rispetto per il gioco all'italiana, che mi piace pure (un pò meno del pool, ma questo non conta), ma il mondo sta cambiando, soprattutto a livello mediatico. 20 anni fa la Mosconi Cup era molto simile ad oggi, ma in Italia non lo sapeva nessuno. Era una questione di passaparola, e per tradizione il biliardo in Italia si giocava coi birilli. Oggi basta digitare "billiards" su youtube e il pischello medio può accedere a migliaia di filmati di pool (e decine di carambola). What's birilli? Evidentemente siamo (ehm... siete...) più impegnati a pensare alle bilie da 63,2 o ai bollini sulle stecche, crogiolandovi sulla tradizione del gioco, piuttosto che ad adeguarvi al mondo globale e a promuovere una specialità bella come la vostra.
Finchè in tv andranno omini (talentuosissimi) vestiti da pinguini che giocano in uno scenario da "Villa Arzilla", con produzione televisiva al risparmio e telecronisti improvvisati, beh, allora forse è meglio evitare. Quale ragazzino sano di mente ambirebbe a diventare l'idolo degli ottuagenari, magari mentre Trandafilo lo piglia per il c.ulo perchè ha sbagliato un tiro?
Pensate a che livello sareste se le produzioni di Telepiù fossero andate avanti... dalla Mosconi Cup in su. E i ragazzini avrebbero come modello Gustavo Zito (che non avrebbe mai mollato) piuttosto che Paul Newman e Tom Cruise (uno morto e l'altro nano).

Ora basta và, che ho già i miei problemi con 2 federazioni per 4 tesserati, mi ci mancate voi... :lol:

:ciao:
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Messaggioda nira » sabato 12 dicembre 2009, 13:45

Frà.......... sei un grande e cogli sempre nel segno!
Cari birillari: forse sarebbe ora di scendere dal piedistallo. SIAMO una specie in estinzione e ad oggi non esistono i presupposti per una ripresa.
Meglio continuare ed aspettare la fine oppure adeguarsi ai tempi che cambiano, riconoscere l'impossibilità dei rimedi ed accodarsi ad una altra bella specialità?
In poche parole ripeto il concetto espresso pochi post fa: meglio un biliardo diverso da adesso o il nulla tra un decennio?
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Messaggioda Andros » sabato 12 dicembre 2009, 13:49

La Torre ha scritto:Si possono fare mille teorie sul declino del nostro gioco, ma la realtà è la stessa che ci accomuna a tante altre cose belle e interessanti. Come massima espressione di democrazia i media propongono esclusivamente quello che la maggioranza preferisce, e la maggioranza preferisce diventare ricchi e famosi senza fare sforzi. Su questa illusione vengono costruiti tutti i prodotti di successo. Allora addio cultura, musica che non sia puramente commerciale, un reportage sui trans di Marrazzo ha molto più successo del documentario più affascinante, le poche persone che decidono quello che ci deve piacere conoscono bene questi meccanismi.  Il poker è solo l'ultima dimostrazione che se  garantisci a pochi di diventare ricco e famoso crei un movimento impressionante. Se anche solo 8 o 16 giocatori
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...ma te un posto in Fed proprio non interessa?..niente niente?

P.S. ...a proprosito di numeri, una indagine degli anni '80, calcolava che in Italia, almeno 2.5 milioni di persone avessero giocato a biliardo in vita loro.
Sarebbe interessante fare una indagine ora...
Io non potrò mai allenare la Juventus. Non vorrei che quando muoio Dio mi mandi all'inferno!(JM)
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Messaggioda Andros » sabato 12 dicembre 2009, 13:56

..e cmq sono sempre gli stessi discorsi di sempre gente. Sono anni che ripetiamo in continuazione le stesse cose.
Per me il discorso finisce che se uno gioco/sport non passa in televisione, ad orari decenti non esiste.
E per fare questo ci vogliono i soldi e tanti.
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Messaggioda nira » sabato 12 dicembre 2009, 14:50

Tutto condivisibile nel pensiero di La Torre. Se non fosse altro che, come dice Andrea, la soluzione del circuito megamilionario è fattibile da zero a tornare indietro. E mille volte ce lo siamo auspicati.
Qui il discorso è tutt'altro.
Prendere atto e voltare pagina.
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