Aiuto con terminologia biliardo
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Aiuto con terminologia biliardo
Buonasera a tutti,
Mi scuso in anticipo perché sono un'infiltrata, ma spero possiate aiutarmi! Sto traducendo dall'inglese un romanzo americano che ha diverse scene ambientate nel mondo dei giocatori di biliardo, e in cui vengono descritte nel dettaglio alcune partite. Mi servirebbe una mano con la terminologia italiana di alcune espressioni. Ho cercato di documentarmi il più possibile ma una delle difficoltà è il fatto che il tipo di biliardo che si gioca in Italia è spesso diverso da quello americano, e quindi è difficile trovare equivalenti specifici.
Sperando possiate e vogliate aiutarmi, vi sottopongo alcune domande (ma ne ho anche altre...!)
Una prima domanda è se esistano traduzioni italiane di alcune varietà di pool americano.
Ho trovato che 'pool continuo' (per 'straight pool') esiste in italiano, ma ci sono altre varietà per cui non ho trovato traduzioni, come ad esempio 'bank pool' (https://en.wikipedia.org/wiki/Bank_pool ) in cui le bilie vanno fatte rimbalzare contro una sponda prima di essere imbucate nella buca prevista. Oppure 'One-pocket' (https://en.wikipedia.org/wiki/One-pocket ) in cui ciascun giocatore ha a disposizione soltanto una buca. A un certo punto viene anche menzionato un misterioso 'game of 31' giocato a tre mani, per cui non ho trovato nessun riferimento nemmeno in inglese...
Ho varie altre domande, nel caso abbiate voglia di darmi una mano, ma prima fra tutte... esiste in italiano un'espressione specifica del biliardo per definire un giocatore che non si ferma più per quanto gioca bene?
Scusatemi il disturbo e se qualcuno fosse in grado di darmi una mano (anche solo per confermare che non esistono equivalenti italiani), vi sarò infinitamente grata!
Mi scuso in anticipo perché sono un'infiltrata, ma spero possiate aiutarmi! Sto traducendo dall'inglese un romanzo americano che ha diverse scene ambientate nel mondo dei giocatori di biliardo, e in cui vengono descritte nel dettaglio alcune partite. Mi servirebbe una mano con la terminologia italiana di alcune espressioni. Ho cercato di documentarmi il più possibile ma una delle difficoltà è il fatto che il tipo di biliardo che si gioca in Italia è spesso diverso da quello americano, e quindi è difficile trovare equivalenti specifici.
Sperando possiate e vogliate aiutarmi, vi sottopongo alcune domande (ma ne ho anche altre...!)
Una prima domanda è se esistano traduzioni italiane di alcune varietà di pool americano.
Ho trovato che 'pool continuo' (per 'straight pool') esiste in italiano, ma ci sono altre varietà per cui non ho trovato traduzioni, come ad esempio 'bank pool' (https://en.wikipedia.org/wiki/Bank_pool ) in cui le bilie vanno fatte rimbalzare contro una sponda prima di essere imbucate nella buca prevista. Oppure 'One-pocket' (https://en.wikipedia.org/wiki/One-pocket ) in cui ciascun giocatore ha a disposizione soltanto una buca. A un certo punto viene anche menzionato un misterioso 'game of 31' giocato a tre mani, per cui non ho trovato nessun riferimento nemmeno in inglese...
Ho varie altre domande, nel caso abbiate voglia di darmi una mano, ma prima fra tutte... esiste in italiano un'espressione specifica del biliardo per definire un giocatore che non si ferma più per quanto gioca bene?
Scusatemi il disturbo e se qualcuno fosse in grado di darmi una mano (anche solo per confermare che non esistono equivalenti italiani), vi sarò infinitamente grata!
Re: Aiuto con terminologia biliardo
ciao Tiziana, ti confermo che "pool continuo" è corretto per "straight pool".
Quanto a "bank-pool" e "One-pocket" non esistono traduzioni, le chiamiamo col loro nome in inglese anche in Italia.
Se ti dovessero capitare 8-ball, 9-ball e 10-ball, cioè altre tre specialità, si traducono con palla 8, palla 9, palla 10.
Quanto al "game of 31" mi viene in mente solo il "bottle-pool", gioco assolutamente desueto che prevede un sorta di bottiglietta da colpire al centro del tavolo. Mi viene in mente quello perchè il punteggio da raggiungere (e non superare) è 31.
https://en.wikipedia.org/wiki/Bottle_pool
Ma dubito che sia quello, altro non saprei... Al limite potrebbe anche non essere una specialità in particolare, ma un incontro al meglio delle 31 partite, quindi vince chi raggiunge il 16.
Quanto all'espressione per definire il giocatore che non sbaglia più, sarebbe utile vedere la frase in inglese. Cmq quando parliamo tra di noi e dobbiamo definire un giocatore così di solito diciamo "oggi Tizio era una macchina". Oppure usiamo aggettivi come "inarrestabile", "implacabile", "devastante".
A volte si usa anche l'espressione "entrare in trance agonistica". In inglese si usa molto l'espressione "being in the zone / entering the zone" che rende l'idea di quando si entra in quella fase di concentrazione suprema in cui non si commettono più errori, ma credo che non esista una traduzione degna in italiano.
Posta pure tutte le domande che vuoi, mi fa molto piacere aiutarti. Tra l'altro a questo punto sono molto incuriosito dal romanzo, essendo appassionato proprio di biliardo americano. Puoi dirci il titolo e l'autore?
Quanto a "bank-pool" e "One-pocket" non esistono traduzioni, le chiamiamo col loro nome in inglese anche in Italia.
Se ti dovessero capitare 8-ball, 9-ball e 10-ball, cioè altre tre specialità, si traducono con palla 8, palla 9, palla 10.
Quanto al "game of 31" mi viene in mente solo il "bottle-pool", gioco assolutamente desueto che prevede un sorta di bottiglietta da colpire al centro del tavolo. Mi viene in mente quello perchè il punteggio da raggiungere (e non superare) è 31.
https://en.wikipedia.org/wiki/Bottle_pool
Ma dubito che sia quello, altro non saprei... Al limite potrebbe anche non essere una specialità in particolare, ma un incontro al meglio delle 31 partite, quindi vince chi raggiunge il 16.
Quanto all'espressione per definire il giocatore che non sbaglia più, sarebbe utile vedere la frase in inglese. Cmq quando parliamo tra di noi e dobbiamo definire un giocatore così di solito diciamo "oggi Tizio era una macchina". Oppure usiamo aggettivi come "inarrestabile", "implacabile", "devastante".
A volte si usa anche l'espressione "entrare in trance agonistica". In inglese si usa molto l'espressione "being in the zone / entering the zone" che rende l'idea di quando si entra in quella fase di concentrazione suprema in cui non si commettono più errori, ma credo che non esista una traduzione degna in italiano.
Posta pure tutte le domande che vuoi, mi fa molto piacere aiutarti. Tra l'altro a questo punto sono molto incuriosito dal romanzo, essendo appassionato proprio di biliardo americano. Puoi dirci il titolo e l'autore?
Ultima modifica di Bata_Reyes il giovedì 1 ottobre 2020, 0:08, modificato 2 volte in totale.
Pentiteve diauli!
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Bata_Reyes
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Re: Aiuto con terminologia biliardo
Il game of 31 si può correlare a una vecchia sorta di Bazzica dove i giocatori pescavano un numero da un contenitore e dopo alcune fasi di gioco dovevano raggiungere il punteggio di 31 mostrando la pallina precedentemente pescata al raggiungimento dello score. Un gioco d'azzardo cui seguivano spesso e volentieri risse
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bella frank
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Re: Aiuto con terminologia biliardo
vero, avevo pensato anche ad una sorta di bazzica!
Pentiteve diauli!
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Bata_Reyes
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Re: Aiuto con terminologia biliardo
Grazie mille per questi suggerimenti, veramente molto apprezzati!
Per quanto riguarda il game of 31, potrebbe essere benissimo quello che dite visto che l'ambientazione è prevalentemente quella dei giocatori d'azzardo. E' difficile trovare una conferma definitiva perché è solo menzionato ma non descritto, quindi non ho altri indizi. Se fosse questo, come lo rendereste in italiano? Come 'bazzica'?
Grazie mille anche per i suggerimenti in merito a espressioni legate al giocare molto bene- essere inarrestabile ecc. L'espressione inglese, che ricorre varie volte in diverse forme, è 'playing over your head/playing 50 miles over his head' ecc, che non è immediatamente comprensibile ai non addetti ai lavori. Un esperto di pool di San Francisco con cui mi sono consultata mi ha confermato che significa giocare al di sopra delle proprie abilità o particolarmente bene rispetto ai propri standard normali, e mi ha dato anche espressioni inglesi sinonime: playing out of his mind, or shooting lights out, or…
Visto che siete così gentili, vi sottopongo qualche altro dubbio di terminologia tecnica e cose simili... un po' per volta per non spaventarvi
Una domanda di base è se in italiano/in Italia esista un corrispettivo dell'houseman, che da quel che capisco nelle sale da biliardo americane è un po' il tuttofare, ma non è necessariamente il proprietario; quello che si occupa di raccogliere i soldi delle 'giocate', e varie mansioni connesse con la gestione quotidiana. (Questo romanzo è peraltro ambientato alla fine degli anni Quaranta per cui può darsi benissimo che tutte queste cose siano molto cambiate!).
Ho messo la parola 'giocata' tra virgolette perché è un altro dubbio. Come ci si riferisce ai soldi dovuti per l'uso del tavolo da biliardo?
Ho poi diverse domande in merito alla descrizione di una partita di pool continuo. Penso che la cosa più sensata sia copiarvi l'intero paragrafo nella mia versione e chiedervi cosa vi fila/cosa non vi fila! Vi sottolineo i pezzi di cui non sono sicura (è ancora tutto molto 'in progress', siate clementi...!):
GRAZIE ANCORA!
Per quanto riguarda il game of 31, potrebbe essere benissimo quello che dite visto che l'ambientazione è prevalentemente quella dei giocatori d'azzardo. E' difficile trovare una conferma definitiva perché è solo menzionato ma non descritto, quindi non ho altri indizi. Se fosse questo, come lo rendereste in italiano? Come 'bazzica'?
Grazie mille anche per i suggerimenti in merito a espressioni legate al giocare molto bene- essere inarrestabile ecc. L'espressione inglese, che ricorre varie volte in diverse forme, è 'playing over your head/playing 50 miles over his head' ecc, che non è immediatamente comprensibile ai non addetti ai lavori. Un esperto di pool di San Francisco con cui mi sono consultata mi ha confermato che significa giocare al di sopra delle proprie abilità o particolarmente bene rispetto ai propri standard normali, e mi ha dato anche espressioni inglesi sinonime: playing out of his mind, or shooting lights out, or…
Visto che siete così gentili, vi sottopongo qualche altro dubbio di terminologia tecnica e cose simili... un po' per volta per non spaventarvi
Una domanda di base è se in italiano/in Italia esista un corrispettivo dell'houseman, che da quel che capisco nelle sale da biliardo americane è un po' il tuttofare, ma non è necessariamente il proprietario; quello che si occupa di raccogliere i soldi delle 'giocate', e varie mansioni connesse con la gestione quotidiana. (Questo romanzo è peraltro ambientato alla fine degli anni Quaranta per cui può darsi benissimo che tutte queste cose siano molto cambiate!).
Ho messo la parola 'giocata' tra virgolette perché è un altro dubbio. Come ci si riferisce ai soldi dovuti per l'uso del tavolo da biliardo?
Ho poi diverse domande in merito alla descrizione di una partita di pool continuo. Penso che la cosa più sensata sia copiarvi l'intero paragrafo nella mia versione e chiedervi cosa vi fila/cosa non vi fila! Vi sottolineo i pezzi di cui non sono sicura (è ancora tutto molto 'in progress', siate clementi...!):
L’addetto vinse il sorteggio e Billy spaccò le bilie con prudenza, ma non era una buona spaccata e l’addetto iniziò a imbucare, sei, dieci, quattordici bilie, e Billy riposizionò il triangolo e l’addetto colpì la bilia rimasta e spaccò il diamante, distribuendo le bilie per tutta la metà inferiore del campo, e l’addetto imbucò altre dieci bilie prima di mancare. Un vantaggio di venticinque; metà partita. Ma Billy non era preoccupato; era in azione, e l’azione era la cosa che preferiva. Se l’addetto avesse fatto cinquanta e vinto la partita a Billy non sarebbe importato, finché aveva in tasca i soldi per giocare, e finché aveva il suo braccio destro. Si appoggiò a un tavolo e osservò l’addetto che tirava, vedendo il vivido verde foglia del feltro nuovo, il modo in cui il bagliore della lampada si rifletteva sulle bilie, e oltre il tavolo l’apparente oscurità del resto della sala, percependo la perfetta sicurezza di sapere dov’era e di sapere che quello era il suo posto. Alla fine l’addetto mancò e segnò il punteggio. Billy avanzò verso il tavolo, a un tempo sfregando il gessetto sulla stecca ed esaminando la disposizione.
Uno degli astanti fece, «c***o, John, non hai mai imbucato così tanto in vita tua.»
GRAZIE ANCORA!
Re: Aiuto con terminologia biliardo
Di nulla figurati, è un piacere!
Sì a questo punto se proprio volessimo trovare un termine italiano "bazzica" (accento sulla a) è il migliore, perchè racchiude tutta quella serie di giochi, prettamente d'azzardo, in cui si combinano le giocate sul biliardo a punteggi legati a numeri estratti (dalla bottiglietta), carte da gioco, dadi, ecc. Lo si trova sia nel biliardo all'italiana che nel pool. Ed in effetti come dice Frank anche lì il punteggio da raggiungere è il 31.
Un'altra espressione che usiamo quando giochiamo oltre le nostre possibilità è "fare i miracoli". "Oggi Caio partiva nettamente sfavorito in finale, ma ha fatto i miracoli tutta la partita e ha vinto".
Quanto all'houseman, probabilmente esistono dei termini dialettali o gergali per indicare una figura del genere, ma onestamente non li conosco... Però effettivamente credo sia una figura tipica delle sale americane, in particolare nel passato del pool (quello descritto dal film "The Hustler - Lo spaccone" o anche ne "Il colore dei soldi" di Scorsese).
Quanto al tavolo, noi diciamo pagare / giocarsi il tavolo, pagare / giocarsi la quota tavolo. A volte usiamo anche il termine tariffa.
Ti propongo le mie correzioni:
L’addetto vinse l'acchito e Billy spaccò le bilie con prudenza, ma non era una buona spaccata e l’addetto iniziò a imbucare, sei, dieci, quattordici bilie, e Billy le raccolse e le riposizionò e l’addetto colpì la bilia rimasta e spaccò / aprì il triangolo, distribuendo le bilie per tutta la metà inferiore del campo, e l’addetto imbucò altre dieci bilie prima di sbagliare. Un vantaggio di venticinque; metà partita. Ma Billy non era preoccupato; era in azione, e l’azione era la cosa che preferiva. Se l’addetto avesse fatto cinquanta e vinto la partita a Billy non sarebbe importato, finché aveva in tasca i soldi per giocare, e finché aveva il suo braccio destro. Si appoggiò a un tavolo e osservò l’addetto che tirava, vedendo il vivido verde foglia del panno nuovo, il modo in cui il bagliore della lampada si rifletteva sulle bilie, e oltre il tavolo l’apparente oscurità del resto della sala, percependo la perfetta sicurezza di sapere dov’era e di sapere che quello era il suo posto. Alla fine l’addetto sbagliò e segnò il punteggio. Billy avanzò verso il tavolo, a un tempo sfregando il gessetto sul cuoietto (ma va bene anche stecca, come sineddoche) ed esaminando la disposizione delle bilie.
Uno degli astanti fece, «c***o, John, non hai mai imbucato così tanto in vita tua.»
Quanto alla correzione diamante / triangolo, la parola "diamante" non è usata, anche se in effetti le bilie in quel contesto non hanno la forma perfetta di un triangolo, visto che manca la bilia di vertice. Però lo chiamiamo cmq triangolo... I diamanti invece nel biliardo sono quei segni (a forma di losanga o circolari) sulle sponde usati come riferimento per i tiri di sponda.
Ho messo sbagliare invece di mancare, perchè mancare non è usato in modo intransitivo. Andrebbe sempre aggiunto il complemento oggetto, es. "mancare l'imbucata", "mancare la bilia decisiva".
Nella penultima frase non capisco il significato dell'espressione "a un tempo", io la toglierei...
Sì a questo punto se proprio volessimo trovare un termine italiano "bazzica" (accento sulla a) è il migliore, perchè racchiude tutta quella serie di giochi, prettamente d'azzardo, in cui si combinano le giocate sul biliardo a punteggi legati a numeri estratti (dalla bottiglietta), carte da gioco, dadi, ecc. Lo si trova sia nel biliardo all'italiana che nel pool. Ed in effetti come dice Frank anche lì il punteggio da raggiungere è il 31.
Un'altra espressione che usiamo quando giochiamo oltre le nostre possibilità è "fare i miracoli". "Oggi Caio partiva nettamente sfavorito in finale, ma ha fatto i miracoli tutta la partita e ha vinto".
Quanto all'houseman, probabilmente esistono dei termini dialettali o gergali per indicare una figura del genere, ma onestamente non li conosco... Però effettivamente credo sia una figura tipica delle sale americane, in particolare nel passato del pool (quello descritto dal film "The Hustler - Lo spaccone" o anche ne "Il colore dei soldi" di Scorsese).
Quanto al tavolo, noi diciamo pagare / giocarsi il tavolo, pagare / giocarsi la quota tavolo. A volte usiamo anche il termine tariffa.
Ti propongo le mie correzioni:
L’addetto vinse l'acchito e Billy spaccò le bilie con prudenza, ma non era una buona spaccata e l’addetto iniziò a imbucare, sei, dieci, quattordici bilie, e Billy le raccolse e le riposizionò e l’addetto colpì la bilia rimasta e spaccò / aprì il triangolo, distribuendo le bilie per tutta la metà inferiore del campo, e l’addetto imbucò altre dieci bilie prima di sbagliare. Un vantaggio di venticinque; metà partita. Ma Billy non era preoccupato; era in azione, e l’azione era la cosa che preferiva. Se l’addetto avesse fatto cinquanta e vinto la partita a Billy non sarebbe importato, finché aveva in tasca i soldi per giocare, e finché aveva il suo braccio destro. Si appoggiò a un tavolo e osservò l’addetto che tirava, vedendo il vivido verde foglia del panno nuovo, il modo in cui il bagliore della lampada si rifletteva sulle bilie, e oltre il tavolo l’apparente oscurità del resto della sala, percependo la perfetta sicurezza di sapere dov’era e di sapere che quello era il suo posto. Alla fine l’addetto sbagliò e segnò il punteggio. Billy avanzò verso il tavolo, a un tempo sfregando il gessetto sul cuoietto (ma va bene anche stecca, come sineddoche) ed esaminando la disposizione delle bilie.
Uno degli astanti fece, «c***o, John, non hai mai imbucato così tanto in vita tua.»
Quanto alla correzione diamante / triangolo, la parola "diamante" non è usata, anche se in effetti le bilie in quel contesto non hanno la forma perfetta di un triangolo, visto che manca la bilia di vertice. Però lo chiamiamo cmq triangolo... I diamanti invece nel biliardo sono quei segni (a forma di losanga o circolari) sulle sponde usati come riferimento per i tiri di sponda.
Ho messo sbagliare invece di mancare, perchè mancare non è usato in modo intransitivo. Andrebbe sempre aggiunto il complemento oggetto, es. "mancare l'imbucata", "mancare la bilia decisiva".
Nella penultima frase non capisco il significato dell'espressione "a un tempo", io la toglierei...
Ultima modifica di Bata_Reyes il giovedì 1 ottobre 2020, 21:57, modificato 2 volte in totale.
Pentiteve diauli!
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Bata_Reyes
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Re: Aiuto con terminologia biliardo
"a un tempo" credo che voglia dire "nello stesso tempo", "contemporaneamente"...
Re: Aiuto con terminologia biliardo
"L'addetto" ???
Direi piuttosto "l'avversario" di Billy o qualcosa di simile: "il rivale" - "l'antagonista".
"Addetto" non mi dice nulla.
Addetto a parte, leggendo il pezzo mi pare di capire che si tratta di una partita di "Pool continuo" o "14.1" o "125" che dir si voglia di "spacconiana" memoria.
Per il resto Gent.ma Tiziana non credo di poterti essere d'aiuto, vista la mia scarsa conoscenza sia della lingua inglese che del Pool.
In ogni caso mi associo alle domande di Bata: titolo, autore e, possibilmente, casa editrice?
Grazie e buon lavoro.
Direi piuttosto "l'avversario" di Billy o qualcosa di simile: "il rivale" - "l'antagonista".
"Addetto" non mi dice nulla.
Addetto a parte, leggendo il pezzo mi pare di capire che si tratta di una partita di "Pool continuo" o "14.1" o "125" che dir si voglia di "spacconiana" memoria.
Per il resto Gent.ma Tiziana non credo di poterti essere d'aiuto, vista la mia scarsa conoscenza sia della lingua inglese che del Pool.
In ogni caso mi associo alle domande di Bata: titolo, autore e, possibilmente, casa editrice?
Grazie e buon lavoro.
Ultima modifica di luigi il venerdì 2 ottobre 2020, 10:07, modificato 1 volta in totale.
Re: Aiuto con terminologia biliardo
Grazie mille, di nuovo, per i preziosi commenti! Adesso pian piano li esamino e li assorbo
Ieri sera mi sono vista The Hustler tanto per restare in tema!
Concordo che la parola addetto è orrenda ma sono ancora in cerca di una traduzione che funzioni per la parola 'houseman' di cui sopra, perché nel contesto di questo episodio è proprio questa specie di 'manager' che raccoglie la sfida del nuovo arrivato Billy, e ovviamente l'originale ripete la parola 'houseman' un miliardo di volte 'Avversario' starebbe molto meglio ma purtroppo non è quello che dice l'originale. Grazie ancora per ora e a presto per nuovi dubbi amletici
Ieri sera mi sono vista The Hustler tanto per restare in tema!
Concordo che la parola addetto è orrenda ma sono ancora in cerca di una traduzione che funzioni per la parola 'houseman' di cui sopra, perché nel contesto di questo episodio è proprio questa specie di 'manager' che raccoglie la sfida del nuovo arrivato Billy, e ovviamente l'originale ripete la parola 'houseman' un miliardo di volte 'Avversario' starebbe molto meglio ma purtroppo non è quello che dice l'originale. Grazie ancora per ora e a presto per nuovi dubbi amletici
Re: Aiuto con terminologia biliardo
Cara Tiziana dato che, come dici, hai rivisto The Hustler (dal quale la mia "spacconiana" memoria precedete), premesso che non so dirti nulla in proposito al termine "houseman", il contesto del film potrebbe suggerirti una sua possibile interpretazione. Infatti nella pellicola quello che gioca contro Paul Newman è "Minnesota Fats", però quello che mette i soldi in palio è il manager di quest'ultimo, interpretato da George C. Scott.
Quest'ultimo in "quella" sala potrebbe essere "l'houseman".
Se poi, nella Tua ricerca vai a rivedere anche "Il colore dei soldi" vedrai che, ad un certo punto, Newman e Cruise entrano in una sala ed è con il gestore della sala stessa che si accordano per stabilire le modalità e le quote delle scommesse.
Forse il termine "houseman" è riferito proprio al tipo che in "quella" sala gestisce le scommesse. Il quale può essere tanto il proprietario della stessa, oppure un altro soggetto che monopolizza le scommesse in quella sala.
Così fosse, allora i due termini "houseman" e "avversario" potrebbero coesistere. In quanto uno gioca mentre l'altro scommette.
Ovviamente prendi il tutto col beneficio del dubbio, sia chiaro.
Quest'ultimo in "quella" sala potrebbe essere "l'houseman".
Se poi, nella Tua ricerca vai a rivedere anche "Il colore dei soldi" vedrai che, ad un certo punto, Newman e Cruise entrano in una sala ed è con il gestore della sala stessa che si accordano per stabilire le modalità e le quote delle scommesse.
Forse il termine "houseman" è riferito proprio al tipo che in "quella" sala gestisce le scommesse. Il quale può essere tanto il proprietario della stessa, oppure un altro soggetto che monopolizza le scommesse in quella sala.
Così fosse, allora i due termini "houseman" e "avversario" potrebbero coesistere. In quanto uno gioca mentre l'altro scommette.
Ovviamente prendi il tutto col beneficio del dubbio, sia chiaro.
Re: Aiuto con terminologia biliardo
Esatto, soprattutto ne "Il colore dei soldi" secondo me c'è il perfetto esempio di "houseman".
In un caso come questo, cioè quando davvero non esiste un termine adatto, io lo lascerei in inglese (in corsivo), con nota a piè di pagina per spiegarlo quando lo si nomina per la prima volta.
In un caso come questo, cioè quando davvero non esiste un termine adatto, io lo lascerei in inglese (in corsivo), con nota a piè di pagina per spiegarlo quando lo si nomina per la prima volta.
Pentiteve diauli!
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Bata_Reyes
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Re: Aiuto con terminologia biliardo
Ma ragazzi, è cosi semplice...
il termine "houseman", altro non è che il "biscazziere".
il termine "houseman", altro non è che il "biscazziere".
Un giorno risolverò equazioni di grado superiore a cinque.
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schiumacal
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Re: Aiuto con terminologia biliardo
Se il romanzo si rifà a periodi storici del biliardo, sarebbe opportuno mantenere una terminologia di quei periodi, mentre assolutamente no la terminologia in chiave moderna.
Oggi se vedi un biscazziere in una sala biliardo, potresti pure denunciarlo... ma in quei tempi la figura di biscazziere alias "houseman" era una normalità.
Oggi se vedi un biscazziere in una sala biliardo, potresti pure denunciarlo... ma in quei tempi la figura di biscazziere alias "houseman" era una normalità.
Un giorno risolverò equazioni di grado superiore a cinque.
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schiumacal
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Re: Aiuto con terminologia biliardo
Credo che sarebbe utile leggere qualche riga del frangente in cui questo personaggio viene nominato per la prima volta per farsi un'idea del contesto.
Probabilmente si tratta di un giocatore che è di casa nella sala dove si svolge e che sfida questo Billy.
Probabilmente si tratta di un giocatore che è di casa nella sala dove si svolge e che sfida questo Billy.
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