IL PUNTO DETERMINANTE
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IL PUNTO DETERMINANTE
nonno luigi
quando frequenti un bravo non parlare, e cerca di imparare, e se fa qualcosa che tu vorresti fare fallo quando sarai bravo.Spesso nelle sedute di palabiliardo rxo lopes lorenzo marcolin tedesco cifala ecc,quando l'avversario non prende bilia molto spesso prima che questa finisca la corsa la prendono e la mettono in achito,un gessto di grande padronanza e sicurezza,e normalmente segnano 76 - 80 con una buona rimanenza. Molto spesso quando mi trovo al csb vedo partite che molto spesso non si prende bilia, e molto spesso si vuole imitare il bravo anche se la posizione non è male , ( ACHITO) calma gesso rimpallo.Bastava tiraare il filottino fare 2 punti e come dice il luigi saresti a +2 dal tuo avversario,
invece ai fatto come MARTIN che torna acasa alle 3 di notte e dice alla mopglie pensa che x 2 punti non o vinto un maiale,la moglie dice e allora,e allora domani vengono a prendere il nostro.
molti anni fa a prato credo toscana si e giocata una seduta BIAGINI CAVALLARI con rivincita non so come fini ,credo che il luigi sappia qualcosa di + preciso al momento della rivincita a milano non ce stata perche uno voleva 2 punti laltro ne dava solo uno, percio sembra poco un punto ma a volte
e determinante.
saluto calma e gesso nonno luigi
quando frequenti un bravo non parlare, e cerca di imparare, e se fa qualcosa che tu vorresti fare fallo quando sarai bravo.Spesso nelle sedute di palabiliardo rxo lopes lorenzo marcolin tedesco cifala ecc,quando l'avversario non prende bilia molto spesso prima che questa finisca la corsa la prendono e la mettono in achito,un gessto di grande padronanza e sicurezza,e normalmente segnano 76 - 80 con una buona rimanenza. Molto spesso quando mi trovo al csb vedo partite che molto spesso non si prende bilia, e molto spesso si vuole imitare il bravo anche se la posizione non è male , ( ACHITO) calma gesso rimpallo.Bastava tiraare il filottino fare 2 punti e come dice il luigi saresti a +2 dal tuo avversario,
invece ai fatto come MARTIN che torna acasa alle 3 di notte e dice alla mopglie pensa che x 2 punti non o vinto un maiale,la moglie dice e allora,e allora domani vengono a prendere il nostro.
molti anni fa a prato credo toscana si e giocata una seduta BIAGINI CAVALLARI con rivincita non so come fini ,credo che il luigi sappia qualcosa di + preciso al momento della rivincita a milano non ce stata perche uno voleva 2 punti laltro ne dava solo uno, percio sembra poco un punto ma a volte
e determinante.
saluto calma e gesso nonno luigi
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LuigiBrigada
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Re: IL PUNTO DETERMINANTE
Vinse alla stragrande Biagini...fra le motivazioni Cavallari disse: decisi di continuare la seduta ...perchè perdevo 4 partite ed era mia convinzione che sarei riuscito a pareggiare le sorti..ma non feci i conti...rimanendo senza alimentarmi e fu un disastro... la rivincita non si fece mai..... da ricordare che Biagini passava " 1 punto" a Cavallari e giocava in casa.... la rivincita non si fece mai x le ragioni che sopra il Sig Brigada scrive ciao
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cuccureddu
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(Cerca: tutti) - Iscritto il: giovedì 14 aprile 2011, 20:18
Re: IL PUNTO DETERMINANTE
Domanda stupida: ma come veniva pronunciato il nome di battesimo di Cavallari, cioè "Laurdes"?
Poi so che era soprannominato "Sesto", ma ho sempre avuto questa curiosità.
Poi so che era soprannominato "Sesto", ma ho sempre avuto questa curiosità.
Pentiteve diauli!
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Bata_Reyes
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Re: IL PUNTO DETERMINANTE
No no, domanda ragionevole. Io opino soltanto: sembra un nome occitanico ovvero tra Bassa Francia e confine spagnolo. In caso di francofonia andrebbe pronunciato come la Madonna ossia LÙÙRD se scritto LOURDES. Se scritto LAURDES invece LÓÓRD.
Se invece lo si pronuncia ispanofono andrebbe letto così com'è scritto ma con inflessione e fonia spagnola strascicando la -S finale
Se invece lo si pronuncia ispanofono andrebbe letto così com'è scritto ma con inflessione e fonia spagnola strascicando la -S finale
Ultima modifica di VITALOTTI il martedì 17 marzo 2020, 3:38, modificato 1 volta in totale.
Re: IL PUNTO DETERMINANTE
Laurdes “Sesto” Cavallari – Il “Napoleone” del Biliardo.
Per soddisfare la curiosità dell’Amico Bata_Reyes, per quel che mi è capitato di sentire, posso dire che il Presidente Rossetti lo pronunciava “Laus”. Altri “Lurdes”.
Comunque, a parte queste storpiature, praticamente la totalità dei giocatori lo conosceva unicamente come “Sesto” e molti ritenevano anche che questo fosse proprio il suo nome “vero”.
Mentre invece tale “nickname” gli era stato attribuito dai giocatori milanesi in quanto Lui proveniva dal comune di Sesto San Giovanni.
Aggiungerei anche che Cavallari, per suo costume, non dava del “Tu” praticamente a nessuno e pertanto non gradiva che gli altri si rivolgessero a Lui in modo così confidenziale. Per cui tutti lo chiamavano “Signor Cavallari” quando era presente, “Sesto” quando non c’era.
Per quanto riguarda la sfida col Grande Biagini, alla quale si è fatto cenno, terminò con Cavallari sotto di 19 partite. Mentre il vantaggio, dovuto al fattore campo (si giocò a Prato, sul biliardo di Biagini) fu di 2 punti.
A proposito di Cavallari, nel suo volume “Il Biliardo – sport e spettacolo” (1990 Reverdito Editore) l’autore Vincenzo Testa nel capitolo “La galleria degli assi”, scrisse questo:
“Il “caposcuola” Laurdes “Sesto” Cavallari - Cavallari è, per me, il caposcuola del biliardo tradizionale. A suo tempo fu soprannominato “il Napoleone del biliardo” per le soluzioni razionali, brillanti eppure semplici, adottate nelle situazioni critiche. Fautore del gioco forte e misurato, Cavallari ha rivoluzionato una specialità (i cinque birilli) che prima di lui era più un gioco di furbizia che di vera capacità.
Fra le doti di Cavallari, quella di insegnare è superba. Personalmente ritengo che sia tra i pochissimi capaci, vedendo sbagliare, di dire perché il tiro è stato sbagliato e come ci si deve correggere.
Questo il pensiero di Testa sul Grande Cavallari.
Nello stesso libro, al capitolo successivo “I miti del biliardo italiano”, l’autore esprime le sue opinioni sui vari: Emilio Biagini – Winkler Crotti – Marcello Lotti – Paolo Coppo e Attilio Sessa.
Ma questa è un’altra storia che magari, se questa… EMME… di virus continua (e non sono ottimista in merito), Vi racconterò prossimamente.
Un saluto e state…“accorti” mi raccomando.
In questi giorni ho già perso un carissimo Amico mio e del Biliardo.
Ciao Roberto (Zermani) riposa in pace.
Per soddisfare la curiosità dell’Amico Bata_Reyes, per quel che mi è capitato di sentire, posso dire che il Presidente Rossetti lo pronunciava “Laus”. Altri “Lurdes”.
Comunque, a parte queste storpiature, praticamente la totalità dei giocatori lo conosceva unicamente come “Sesto” e molti ritenevano anche che questo fosse proprio il suo nome “vero”.
Mentre invece tale “nickname” gli era stato attribuito dai giocatori milanesi in quanto Lui proveniva dal comune di Sesto San Giovanni.
Aggiungerei anche che Cavallari, per suo costume, non dava del “Tu” praticamente a nessuno e pertanto non gradiva che gli altri si rivolgessero a Lui in modo così confidenziale. Per cui tutti lo chiamavano “Signor Cavallari” quando era presente, “Sesto” quando non c’era.
Per quanto riguarda la sfida col Grande Biagini, alla quale si è fatto cenno, terminò con Cavallari sotto di 19 partite. Mentre il vantaggio, dovuto al fattore campo (si giocò a Prato, sul biliardo di Biagini) fu di 2 punti.
A proposito di Cavallari, nel suo volume “Il Biliardo – sport e spettacolo” (1990 Reverdito Editore) l’autore Vincenzo Testa nel capitolo “La galleria degli assi”, scrisse questo:
“Il “caposcuola” Laurdes “Sesto” Cavallari - Cavallari è, per me, il caposcuola del biliardo tradizionale. A suo tempo fu soprannominato “il Napoleone del biliardo” per le soluzioni razionali, brillanti eppure semplici, adottate nelle situazioni critiche. Fautore del gioco forte e misurato, Cavallari ha rivoluzionato una specialità (i cinque birilli) che prima di lui era più un gioco di furbizia che di vera capacità.
Fra le doti di Cavallari, quella di insegnare è superba. Personalmente ritengo che sia tra i pochissimi capaci, vedendo sbagliare, di dire perché il tiro è stato sbagliato e come ci si deve correggere.
Questo il pensiero di Testa sul Grande Cavallari.
Nello stesso libro, al capitolo successivo “I miti del biliardo italiano”, l’autore esprime le sue opinioni sui vari: Emilio Biagini – Winkler Crotti – Marcello Lotti – Paolo Coppo e Attilio Sessa.
Ma questa è un’altra storia che magari, se questa… EMME… di virus continua (e non sono ottimista in merito), Vi racconterò prossimamente.
Un saluto e state…“accorti” mi raccomando.
In questi giorni ho già perso un carissimo Amico mio e del Biliardo.
Ciao Roberto (Zermani) riposa in pace.
Ultima modifica di luigi il martedì 17 marzo 2020, 12:01, modificato 1 volta in totale.
Re: IL PUNTO DETERMINANTE
nonno luigi
ciao luigi 6 il miliore, e a leggerti è sempre un piacere,ai ragione luigi, questa emme è un osso duro, pero i racconti vissuti e passati fa sempre piacere leggerli e ascoltarli, e nello stesso tempo possono anche costruire.
Mi spiace molto x la perdita dell'amico zermani,e porgo le mie + sentite condoglianze ai suoi cari.
ciao ci sentiamo nonno luigi
ciao luigi 6 il miliore, e a leggerti è sempre un piacere,ai ragione luigi, questa emme è un osso duro, pero i racconti vissuti e passati fa sempre piacere leggerli e ascoltarli, e nello stesso tempo possono anche costruire.
Mi spiace molto x la perdita dell'amico zermani,e porgo le mie + sentite condoglianze ai suoi cari.
ciao ci sentiamo nonno luigi
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LuigiBrigada
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Bata_Reyes
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Re: IL PUNTO DETERMINANTE
nono luigi
Escluso lo scuro, credo sia lunico non aver mai incontrato dei grandi campioni 65-2000, Sesto lo incontrai in una finale di gara Piacenza,naturalmente vince lui e mi a distrutto,,una persona fisicamente poco alto, ma di grande fusto e una grande potenza, sia come fisico che come gioco, faceva paura, ma anche quando parlava una voce forte e militaresca io stavo x chiedere la divisione dei beni ma
non lo feci, poi o saputo che lui nella sua vita non a mai diviso con nessuno.
O saputo anche nonostante l'eta avanzata i pregi e difetti, al bar dove frequentava credo il bar SI quando cera un problema alla fine chediamo a sesto.
e x lui erano sicuramente belle emozioni.
saluto buona natte nonno luigi
Escluso lo scuro, credo sia lunico non aver mai incontrato dei grandi campioni 65-2000, Sesto lo incontrai in una finale di gara Piacenza,naturalmente vince lui e mi a distrutto,,una persona fisicamente poco alto, ma di grande fusto e una grande potenza, sia come fisico che come gioco, faceva paura, ma anche quando parlava una voce forte e militaresca io stavo x chiedere la divisione dei beni ma
non lo feci, poi o saputo che lui nella sua vita non a mai diviso con nessuno.
O saputo anche nonostante l'eta avanzata i pregi e difetti, al bar dove frequentava credo il bar SI quando cera un problema alla fine chediamo a sesto.
e x lui erano sicuramente belle emozioni.
saluto buona natte nonno luigi
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LuigiBrigada
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