Nuova Procedura Omologazioni 2017
Re: Nuova Procedura Omologazioni 2017
Le caratteristiche tecniche per quanto mi riguarda pressapoco ovviamente restano simili.... Ma se io ad esempio voglio giocare con una ghiera (teflon) da 11,4 oppure 12,4, perché non posso???? Capito cosa intendo??? Dovrebbe esserci più libertà
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andrea alt
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Re: Nuova Procedura Omologazioni 2017
Grazie mille per il link, questo è un gran bell'autogol per i difensori dell'omologazione delle stecche perchè dimostra che non serve a nulla, bastano due regole in croce. Che peraltro sono inutili anche loro (chi mai giocherebbe a pool con una stecca più corta di un metro o più pesante di 7 etti?!? )... però probabilmente mettendole sembra tutto più serio ed ufficiale.
Quello che veramente conta è dare delle specifiche per bilie, tavoli ed illuminazione, che sono gli strumenti che i giocatori condividono, ma la stecca è una questione di pura preferenza (fatti salvi marchingegni truffaldini facilmente svelabili), è ovvio che è nell'interesse del giocatore non usare una stecca che abbia delle specifiche dannose ed insensate.
Si tratta solo di buon senso...
Quello che veramente conta è dare delle specifiche per bilie, tavoli ed illuminazione, che sono gli strumenti che i giocatori condividono, ma la stecca è una questione di pura preferenza (fatti salvi marchingegni truffaldini facilmente svelabili), è ovvio che è nell'interesse del giocatore non usare una stecca che abbia delle specifiche dannose ed insensate.
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Ultima modifica di Bata_Reyes il martedì 8 ottobre 2019, 10:05, modificato 3 volte in totale.
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Bata_Reyes
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Re: Nuova Procedura Omologazioni 2017
jk11ul ha scritto:Bata, per restare solo su quanto presente sulla procedura FIBIS: evitare l’introduzione di masse oscillanti e strumenti di mira.
Perché le gomme delle racchette da tennis tavolo devono essere omologate? Perché il pallone da calcio deve essere omologati? Perché non posso giocare con una racchetta da tennis senza corde ma con qualcos’altro? Perché non posso saltare con un’asta che mi dia una spinta ancora maggiore?
Perché nel ciclismo hanno dovuto restringere il campo dell’innovazione (ruote lenticolari e altro)? Perché nella F1 hanno dovuto fare lo stesso?
In qualsiasi sport è fondamentale che tutti abbiano a disposizione gli stessi strumenti e l’omologazione è la risposta a tutto questo.
Non per essere critico anzi ma scusa... dimmi che differenza passa da una stecca omologata da una no. E' l'inclinazione della stecca a fare la differenza non il peso o altro. Ho visto imbucare tutte le palle a pool 9 per 3 volte di seguito, uno che giocava con un manico di scopa con attaccato un cuoino con l'attak. E quindi? vorresti dire che un manico di scopa visto che non han il bollino parte avantaggiato?
No, secondo me è così solo per far muovere un po il mercato e basta. Io vengo dal tiro a segno e non ti sto a dire in 30 anni quante caz...ate di omologazioni ci hanno infilato dentro e quanti soldi ci ho buttato. Ed è per questo che me ne sono uscito un bel momento. E' tutta una questione di soldi e basta. Siamo la Nazione delle omologazioni... e delle persone che ci vanno dietro.
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bimbobazar
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Re: Nuova Procedura Omologazioni 2017
La differenza tra una stecca omologata e una non omologata è che la prima è fatta con criteri stabiliti mentre la seconda può rispettare le stesse regole oppure fare come diavolo le pare.
Se poi utilizzando un attrezzo non omologato (tipo la scopa) non otteniamo dei vantaggi è un conto, se invece usiamo una stecca con mirino laser, computer che varia rigidità ed elasticità a seconda del tiro e via esagerando, è un’altra cosa.
A me sembra assolutamente doveroso omologare. Se poi si vuole discutere dei costi, come detto a uffa, se ne può parlare, ma il concetto rimane sacrosanto.
Se poi utilizzando un attrezzo non omologato (tipo la scopa) non otteniamo dei vantaggi è un conto, se invece usiamo una stecca con mirino laser, computer che varia rigidità ed elasticità a seconda del tiro e via esagerando, è un’altra cosa.
A me sembra assolutamente doveroso omologare. Se poi si vuole discutere dei costi, come detto a uffa, se ne può parlare, ma il concetto rimane sacrosanto.
Re: Nuova Procedura Omologazioni 2017
jk11ul, ma quindi invece che omologare (con tutti i problemi che può far nascere la cosa, vedi artigiani in giro per il mondo che giustamente se ne fottono di una roba che esiste solo in Italia) non sarebbe immensamente più semplice vietare mirini laser, computer e qualunque apparecchio elettronico sulla stecca? Basta metterlo nel regolamento.
Del resto se l'omologazione delle stecche non è mai stata presa in considerazione da nessun paese al mondo ci sarà una ragione. O solo in Italia ci sono persone intelligenti?
Del resto se l'omologazione delle stecche non è mai stata presa in considerazione da nessun paese al mondo ci sarà una ragione. O solo in Italia ci sono persone intelligenti?
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Bata_Reyes
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Re: Nuova Procedura Omologazioni 2017
Sarebbe sufficiente stabilire un range di peso e di misure entro il quale costruire la stecca e vietare tutto quello che non è meccanico. Semplice no? Tutto il resto sarebbe interesse....
Re: Nuova Procedura Omologazioni 2017
@ Bata_Reyes e Bla
Quello che voi dite viene gia' effettuato, e si chiama,appunto... omologazione.
Mi spiego meglio.
In uno sport, qualsiasi esso sia, dettare delle regole che stabiliscono le caratteristiche dell'attrezzo da usare, si deve fare in maniera precisa, e queste regole vengono appunto raccolte con una dicitura che si chiama omologazione dell'attrezzo di gioco.
Ovviamente, non e' una regola fissa da impostare in ogni sport, ma dal mio punto di vista trovo giusto farla se strettamente necessario.
Non sono molto informato a tal riguardo, ma mi chiedevo se ad esempio nel calcio, il pallone che si usa e' regolamentato da un qualche tipo di omologazione ? Immagino di si, altrimenti in una partita di mondiali potrebbe essere usata anche una palla da basket...
Oppure nel gioco del ping-pong esiste una regolamentazione per usare le palline giuste ? Perche' altrimenti potrebbero essere usate anche palline da golf...
Questo per dire che, a mio modesto parere, in uno sport serio, tutti questi regolamenti possono essere raccolti/accumulati con una voce che e' "omologazione attrezzi di gioco".
Piu' concretamente, il problema e' che l'omologazione, nel caso specifico della FIBIS, viene fatta pagare a caro prezzo alle aziende e di ritorno a noi giocatori. Questo lo trovo molto illogico, in tal senso e' piu' una tassa forzata che un'omologazione.
In passato si facevano pagare i bollini di omologazione, e questo poteva essere capito in un certo senso, cioe' i bollini avevano un costo di stampa e di distribuzione per la FIBIS, allora era logico farli pagare (ovviamente non lucrarci sopra come invece avveniva...).
Oggi, invece, si chiede ad un'azienda di produrre un prodotto omologato, ergo dovrebbe rispettare alcune regole di produzione (poi quali siano queste regole e se esistono in formato scritto non saprei), e si chiede all'azienda di pagare una tassa su tale omologazione. Veramente assurdo...
Questo e' quello con cui non concordo.
Cioe' se l'omologazione ha dei costi di produzione per la federazione, allora e' giusto farli pagare, ma se non ha dei costi perche' farli pagare ugualmente ?
Per ultimo vorrei capire anche... l'omologazione sull'attrezzo di gioco, mi pare di ricordare, durava fino ad un certo anno, quindi dopo tale scadenza cosa accade ?
Cioe' se io sono in possesso di una stecca di una certa marca regolarmente omologata con cui mi trovo benissimo e non voglio cambiare, cosa dovrei fare alla scadenza del periodo di omologazione ? Forse pagare una ulteriore tassa per allungare l'omologazione ad altri 5 anni ? E per quale motivo ?
Allora, come minimo mi aspetterei che l'azienda produttrice del mio attrezzo lo prenda con se e lo revisioni per gli altri 5 anni pagati per il rinnovo omologazione. Allora avrebbe un senso. Rinnovo l'omologazione dell'attrezzo di gioco, l'azienda lo revisiona e il costo di rinnovamento dovrebbe andare quasi tutta all'azienda che si occupa della revisione.
In definitiva dico che omologare un attrezzo e' giustissimo, ma fare pagare una tale condizione senza che dalla controparte siano dimostrate spese aggiuntive mi sembra piu' una tassa che non una omologazione vera e propria.
Quello che voi dite viene gia' effettuato, e si chiama,appunto... omologazione.
Mi spiego meglio.
In uno sport, qualsiasi esso sia, dettare delle regole che stabiliscono le caratteristiche dell'attrezzo da usare, si deve fare in maniera precisa, e queste regole vengono appunto raccolte con una dicitura che si chiama omologazione dell'attrezzo di gioco.
Ovviamente, non e' una regola fissa da impostare in ogni sport, ma dal mio punto di vista trovo giusto farla se strettamente necessario.
Non sono molto informato a tal riguardo, ma mi chiedevo se ad esempio nel calcio, il pallone che si usa e' regolamentato da un qualche tipo di omologazione ? Immagino di si, altrimenti in una partita di mondiali potrebbe essere usata anche una palla da basket...
Oppure nel gioco del ping-pong esiste una regolamentazione per usare le palline giuste ? Perche' altrimenti potrebbero essere usate anche palline da golf...
Questo per dire che, a mio modesto parere, in uno sport serio, tutti questi regolamenti possono essere raccolti/accumulati con una voce che e' "omologazione attrezzi di gioco".
Piu' concretamente, il problema e' che l'omologazione, nel caso specifico della FIBIS, viene fatta pagare a caro prezzo alle aziende e di ritorno a noi giocatori. Questo lo trovo molto illogico, in tal senso e' piu' una tassa forzata che un'omologazione.
In passato si facevano pagare i bollini di omologazione, e questo poteva essere capito in un certo senso, cioe' i bollini avevano un costo di stampa e di distribuzione per la FIBIS, allora era logico farli pagare (ovviamente non lucrarci sopra come invece avveniva...).
Oggi, invece, si chiede ad un'azienda di produrre un prodotto omologato, ergo dovrebbe rispettare alcune regole di produzione (poi quali siano queste regole e se esistono in formato scritto non saprei), e si chiede all'azienda di pagare una tassa su tale omologazione. Veramente assurdo...
Questo e' quello con cui non concordo.
Cioe' se l'omologazione ha dei costi di produzione per la federazione, allora e' giusto farli pagare, ma se non ha dei costi perche' farli pagare ugualmente ?
Per ultimo vorrei capire anche... l'omologazione sull'attrezzo di gioco, mi pare di ricordare, durava fino ad un certo anno, quindi dopo tale scadenza cosa accade ?
Cioe' se io sono in possesso di una stecca di una certa marca regolarmente omologata con cui mi trovo benissimo e non voglio cambiare, cosa dovrei fare alla scadenza del periodo di omologazione ? Forse pagare una ulteriore tassa per allungare l'omologazione ad altri 5 anni ? E per quale motivo ?
Allora, come minimo mi aspetterei che l'azienda produttrice del mio attrezzo lo prenda con se e lo revisioni per gli altri 5 anni pagati per il rinnovo omologazione. Allora avrebbe un senso. Rinnovo l'omologazione dell'attrezzo di gioco, l'azienda lo revisiona e il costo di rinnovamento dovrebbe andare quasi tutta all'azienda che si occupa della revisione.
In definitiva dico che omologare un attrezzo e' giustissimo, ma fare pagare una tale condizione senza che dalla controparte siano dimostrate spese aggiuntive mi sembra piu' una tassa che non una omologazione vera e propria.
Ultima modifica di schiumacal il sabato 14 dicembre 2019, 13:04, modificato 2 volte in totale.
Un giorno risolverò equazioni di grado superiore a cinque.
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schiumacal
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Re: Nuova Procedura Omologazioni 2017
Per logica l’omologazione non ha scadenza, a meno che non cambino le regole.
Re: Nuova Procedura Omologazioni 2017
jk11ul: noto con piacere che non controbatti alle mie obiezioni.
schiumacal: omologare bilie, tavoli e luci ha un senso, trattandosi di strumenti che dobbiamo condividere con il nostro avversario. Omologare la stecca invece non ha nessun senso, perchè ognuno deve poter giocare con la stecca che vuole. Sarebbe come far omologare le scarpe da calcio. Ovviamente non si fa, ma si pongono dei limiti ad esempio per i tacchetti, cosa che si può fare anche con le stecche. E infatti se guardi il sito della WPA vengono posti dei limiti, cosa cmq di per sè inutile, perchè nessuno userebbe una stecca le cui caratteristiche sono dannose per il proprio gioco.
Poi ovviamente vanno vietati strumenti elettronici / meccanici, ma è ovvio, non serve mettere in piedi una costosa macchina amministrativa per vietare queste banalissime cose...
Tu ad esempio come ti spieghi che in tutti i paesi del mondo e in tutte le specialità del mondo non esiste l'omologazione della stecca, ma esiste solo in Italia? Non ti sembra strana la cosa? Per te tutto normale? Sono scemi gli altri, mentre in Italia la sappiamo lunga? Spiegami...
Alla luce di questa macroscopica differenza con tutte altre discipline biliardistiche nel mondo, il tuo preambolo su "In uno sport, qualsiasi esso sia..." perde del tutto senso. Persino nella vostra disciplina, in giro per il mondo, nei pochi paesi dove viene giocata, nessuno verrà a chiedere bollini o omologazioni...
Come fate a ancora a difendere l'indifendibile?
schiumacal: omologare bilie, tavoli e luci ha un senso, trattandosi di strumenti che dobbiamo condividere con il nostro avversario. Omologare la stecca invece non ha nessun senso, perchè ognuno deve poter giocare con la stecca che vuole. Sarebbe come far omologare le scarpe da calcio. Ovviamente non si fa, ma si pongono dei limiti ad esempio per i tacchetti, cosa che si può fare anche con le stecche. E infatti se guardi il sito della WPA vengono posti dei limiti, cosa cmq di per sè inutile, perchè nessuno userebbe una stecca le cui caratteristiche sono dannose per il proprio gioco.
Poi ovviamente vanno vietati strumenti elettronici / meccanici, ma è ovvio, non serve mettere in piedi una costosa macchina amministrativa per vietare queste banalissime cose...
Tu ad esempio come ti spieghi che in tutti i paesi del mondo e in tutte le specialità del mondo non esiste l'omologazione della stecca, ma esiste solo in Italia? Non ti sembra strana la cosa? Per te tutto normale? Sono scemi gli altri, mentre in Italia la sappiamo lunga? Spiegami...
Alla luce di questa macroscopica differenza con tutte altre discipline biliardistiche nel mondo, il tuo preambolo su "In uno sport, qualsiasi esso sia..." perde del tutto senso. Persino nella vostra disciplina, in giro per il mondo, nei pochi paesi dove viene giocata, nessuno verrà a chiedere bollini o omologazioni...
Come fate a ancora a difendere l'indifendibile?
Ultima modifica di Bata_Reyes il sabato 14 dicembre 2019, 18:14, modificato 2 volte in totale.
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Bata_Reyes
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Re: Nuova Procedura Omologazioni 2017
Pienamente d'accordo con te.......
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andrea alt
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Re: Nuova Procedura Omologazioni 2017
La procedura omologazioni non è difendibile perché sostanzialmente è una "ladrata",
per giunta legalizzata, ai danni delle imprese costruttrici ed a cascata dei giocatori. Inoltre ha pure una scadenza e per i possessori di stecche comprese nell'elenco dei cosiddetti "marchi storici", peraltro già in regola col bollino di omologazione, non ci sarà da meravigliarsi se alla fine della stagione 2019/2020 verrà escogitato un miserabile salasso .
per giunta legalizzata, ai danni delle imprese costruttrici ed a cascata dei giocatori. Inoltre ha pure una scadenza e per i possessori di stecche comprese nell'elenco dei cosiddetti "marchi storici", peraltro già in regola col bollino di omologazione, non ci sarà da meravigliarsi se alla fine della stagione 2019/2020 verrà escogitato un miserabile salasso .
Ultima modifica di amedeo il sabato 14 dicembre 2019, 22:18, modificato 1 volta in totale.
Re: Nuova Procedura Omologazioni 2017
Bata, non ho replicato per due motivi:
1) qualcun altro ha supportato il mio pensiero;
2) abbiamo replicato e controreplicato millemila volte senza far smuovere l’altro di un millimetro
La procedura FIbis per l’omologazione è ridicola, farraginosa e vessatoria, Ok?
L’omologazione degli strumenti di gioco, a mio parere, è sacrosanta. E questo è in due frasi il mio punto di vista.
Ora continuo con argomentazioni varie: non è solo questione di strumenti meccanici o elettronici applicati alla stecca che rende opportuna la codificazione degli strumenti di gioco, ma è anche un modo perché ci si concentri sulla tecnica invece che sulla tecnologia, una maniera per far sì che ci si migliori allenandosi e studiando invece che cercare aiuti esterni.
Poi, il progresso non si fermerà di certo, la FIbis dovrà accettare nuovi materiali e chissà cos’altro, ma per ora è bene mettere dei paletti.
Come ho già scritto un centinaio di post fa, all’inizio degli anni 80 il tennista australiano McNamee si presentò in campo con il primo racchettone: con un ovale considerevolmente più grande che gli consentiva dei colpi impossibili con le altre racchette. Il suo vantaggio non durò molto, perché anche gli altri lo seguirono e i valori in campo ridivennero quelli di sempre, ma per un periodo giocò con uno strumento che consentiva maggiori opportunità.
Francesco Moser, sempre negli anni 80, fece il record dell’ora avvantaggiandosi dell’altura di Città del Messico e delle mai viste prima ruote lenticolari che riducevano o eliminavano l’attrito dell’aria tra i raggi. Ovviamente Moser aveva anche gambe e cuore da campione e i tentativi in altura non erano vietati, però trasse vantaggio dal buco normativo sulla fattura delle ruote per ottenere un vantaggio improprio.
Se non ricordo male, anche la Williams in F1 inserì il turbo sfruttando il fatto che non esisteva un esplicito divieto; poi lo misero tutti e poi normarono il divieto...
Penso che si possano fare decine di esempi del genere.
Non è molto meglio che tutti ci concentriamo sul gioco e non sull’attrezzo che potrebbe dare dei vantaggi?
1) qualcun altro ha supportato il mio pensiero;
2) abbiamo replicato e controreplicato millemila volte senza far smuovere l’altro di un millimetro
La procedura FIbis per l’omologazione è ridicola, farraginosa e vessatoria, Ok?
L’omologazione degli strumenti di gioco, a mio parere, è sacrosanta. E questo è in due frasi il mio punto di vista.
Ora continuo con argomentazioni varie: non è solo questione di strumenti meccanici o elettronici applicati alla stecca che rende opportuna la codificazione degli strumenti di gioco, ma è anche un modo perché ci si concentri sulla tecnica invece che sulla tecnologia, una maniera per far sì che ci si migliori allenandosi e studiando invece che cercare aiuti esterni.
Poi, il progresso non si fermerà di certo, la FIbis dovrà accettare nuovi materiali e chissà cos’altro, ma per ora è bene mettere dei paletti.
Come ho già scritto un centinaio di post fa, all’inizio degli anni 80 il tennista australiano McNamee si presentò in campo con il primo racchettone: con un ovale considerevolmente più grande che gli consentiva dei colpi impossibili con le altre racchette. Il suo vantaggio non durò molto, perché anche gli altri lo seguirono e i valori in campo ridivennero quelli di sempre, ma per un periodo giocò con uno strumento che consentiva maggiori opportunità.
Francesco Moser, sempre negli anni 80, fece il record dell’ora avvantaggiandosi dell’altura di Città del Messico e delle mai viste prima ruote lenticolari che riducevano o eliminavano l’attrito dell’aria tra i raggi. Ovviamente Moser aveva anche gambe e cuore da campione e i tentativi in altura non erano vietati, però trasse vantaggio dal buco normativo sulla fattura delle ruote per ottenere un vantaggio improprio.
Se non ricordo male, anche la Williams in F1 inserì il turbo sfruttando il fatto che non esisteva un esplicito divieto; poi lo misero tutti e poi normarono il divieto...
Penso che si possano fare decine di esempi del genere.
Non è molto meglio che tutti ci concentriamo sul gioco e non sull’attrezzo che potrebbe dare dei vantaggi?
Re: Nuova Procedura Omologazioni 2017
Io però continuo a non capire in che modo una stecca potrebbe essere concepita per trarre dei vantaggi indebiti. Mi piacerebbe avere un esempio... Ovviamente escludendo dal discorso congegni elettronici o meccanici.
Inoltre nessuno mi ha ancora spiegato perchè nel mondo nessuno abbia pensato all'omologazione delle stecche, ma semplicemente si siano messi alcuni parametri limite (peso, lunghezza).
Non è molto piu semplice così, invece che mettere in piedi una costosa macchina ammnistrativa?
Mi spieghi quale sarebbe la controindicazione di un tale modo di procedere?
Ma poi scusa una domanda: per il mondiale serve la stecca omologata?
Inoltre nessuno mi ha ancora spiegato perchè nel mondo nessuno abbia pensato all'omologazione delle stecche, ma semplicemente si siano messi alcuni parametri limite (peso, lunghezza).
Non è molto piu semplice così, invece che mettere in piedi una costosa macchina ammnistrativa?
Mi spieghi quale sarebbe la controindicazione di un tale modo di procedere?
Ma poi scusa una domanda: per il mondiale serve la stecca omologata?
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Re: Nuova Procedura Omologazioni 2017
Non la fervida immaginazione che potrebbero avere eventuali truffatori, ma potrei pensare a un girello di forma diversa, a un ponticello incorporato, non saprei... so però che è confortante giocare tutti con stecche simili.
Perché dalle altre parti non hanno sentito questa esigenza? Non lo so, ma prima dei Romani dalle altre parti non sentivano nemmeno la necessità del Diritto e, come esempio opposto, noi siamo il paese dove alla legge corrisponde il tentativo d’inganno, dove il disonesto è considerato furbo.
Ripeto, la procedura è da condannare, ma il principio lo trovo corretto ed equo (non dovrebbe dar fastidio a nessuno, dico bene?).
Perché dalle altre parti non hanno sentito questa esigenza? Non lo so, ma prima dei Romani dalle altre parti non sentivano nemmeno la necessità del Diritto e, come esempio opposto, noi siamo il paese dove alla legge corrisponde il tentativo d’inganno, dove il disonesto è considerato furbo.
Ripeto, la procedura è da condannare, ma il principio lo trovo corretto ed equo (non dovrebbe dar fastidio a nessuno, dico bene?).
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