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Perchè i montepremi in denaro?

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Perchè i montepremi in denaro?

Messaggioda effeeffe » giovedì 4 gennaio 2007, 1:32

Leggendo altre discussioni che vertono, più o meno direttamente, sulla questione dei premi in denaro nelle gare di biliardo, vorrei sottoporre il mio pensiero in merito.

Io gioco a biliardo perchè, per me, il biliardo è uno sport. Sono un agonista e partecipo alle gare per il gusto della competizione.

Non mi risulta di far parte della categoria dei professionisti, se non sbaglio quelli sono solo 24, giusto?

Allora io non vorrei più vedere, nelle gare a cui possono partecipare le prime, le seconde e le terze categorie, premi in denaro.

I premi in denaro devono essere riservati alle gare tra professionisti, così come avviene in tutti gli altri sport.

Nelle gare per non professionisti dovrebbero essere in palio solamente trofei ed eventualmente, se messi a disposizione da parte di sponsor, altri tipi di premi che però non siano DENARO CONTANTE.

Le quote di iscrizione a tutte le gare per non professionisti dovrebbero essere contenute ed atte alla stretta copertura delle spese di arbitraggio, per cui si potrebbero quantificare in max. 10€.

Come? Dite che tanti giocatori non parteciperebbero senza premi in denaro? Meglio, di quelli faccio volentieri a meno. Che continuassero a giocare di soldi tra loro, se è solo il denaro che gli interessa.
Magari avremmo qualche, o molti, nuovi giocatori in più, linfa sicuramente SANA per il nostro sport.

SPORT, il biliardo sia solo SPORT e non gioco d'azzardo mascherato da sport!

Se poi il movimento biliardistico riesce a produrre, in maniera sana, un "giro d'affari" tale da giustificare la presenza di una categoria professionista, bene, altrimenti si diventi tutti dilettanti. Non sta scritto da nessuna parte che si debba per forza "mantenere" una categoria di professionisti. L'importante è che si mantenga "vivo" il nostro sport.

E' il presupposto che è sbagliato, a mio modesto avviso, cioè che sia normale che ci sia del denaro in palio nei tornei. Il denaro c'è perchè si vuole che ci sia, ovvero si richiede ai partecipanti stessi di metterlo in palio. E questo è sbagliato. Questo non è sport, neppure col la esse minuscola.

Andate a vedere se esiste uno ed uno solo torneo di golf o di tennis (sport con un numero di praticanti infinitamente superiore al nostro) per DILETTANTI con un solo euro in denaro nel montepremi. Vorrà pur dire qualcosa o no?

Negli sport succitati le uniche fonti di reddito per i non professionisti (a proposito, avete idea di quanti siano in Italia, i golfisti o i tennisti professionisti? Valutate il rapporto tesserati/professionisti)è rappresentato dalle lezioni (per gli istruttori autorizzati) e, eventualmente, da contratti di sponsorizzazione.

Così vorrei che fosse anche per il biliardo.

Questa è la rotta che vorrei prendesse la nostra Federazione.

Scusate lo sfogo
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Messaggioda saveriociavarella » giovedì 4 gennaio 2007, 10:11

Concordo pienamente con il discorso di effeeffe

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Messaggioda martille » giovedì 4 gennaio 2007, 10:14

Più d'accordo non potrei essere  ;)

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Messaggioda H5N1 » giovedì 4 gennaio 2007, 11:13

Anch'io sono per eliminare il denaro in tutte quelle competizioni in cui non sono ammessi i professionisti.
Concordo pienamente nel sostenere che il dilettante sano partecipa a queste gare per vincere una coppa o una medaglietta e/o un biglietto d'ingresso ad un campionato più interessante (in questo caso le iscrizioni potrebbero essere utilizzate per garantire le spese di partecipazione ai vincitori).
Questa decisione, comunque andrebbe integrata con una serie di cambiamenti che possano permettere un cospiquo apporto di denaro alle gare coi professionisti, differenti dalle semplici quote di iscrizione (come avviene in altri Sport).

P.S.
La prima gara che ho vinto è stato un campionato provinciale di seconda categoria circa 10 anni fa: il premio in denaro non ricordo nemmeno quanto fosse (probabilmente l'ho speso tutto in uno due giorni di festeggiamenti), ma ... guai a chi mi tocca la mia medaglietta ed il mio attestato.
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Messaggioda martille » giovedì 4 gennaio 2007, 11:29

Messaggio inserito da H5N1

Anch'io sono per eliminare il denaro in tutte quelle competizioni in cui non sono ammessi i professionisti.

Questa decisione, comunque andrebbe integrata con una serie di cambiamenti che possano permettere un cospiquo apporto di denaro alle gare coi professionisti, differenti dalle semplici quote di iscrizione (come avviene in altri Sport).


D'accordissimo, l'importante è recuperare lo status di SPORT, ridando valore e senso alla pratica dilettantesca e certezza ai regolamenti. Secondo me, ora si fa troppo basandosi su usi e consuetudini, comportandosi come un gioco da bar e non come uno sport. E parlo dei premi in denaro che danno una connotazione particolare ai tornei, parlo del rispetto dei regolamenti che non c'è, vedi diamanti intermedi, scritte sul legno dei biliardo, espressamente vietate dal regolamento ma presenti in particolare nei tornei principali, vedi il rispetto della tenuta di gioco, vedi il rispetto degli orari, vedi il rispetto dei 40 secondi per il tiro ecc. Sono tutte cose, secondo me, inammissibili nello svolgersi di una seria competizione SPORTIVA, ma regolarmente accettate come fossero la regola.

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Messaggioda Gufo » giovedì 4 gennaio 2007, 12:43

Concordo e quoto effeeffe...e questa politica porterebbe più soldi ad eventi maggiori, Manifestazioni come il gran premio Saint Vincent...per non parlare dei professionisti
ke potrebbero forse così finalmente godersi quella parola tanto meritata ma poco pagata...

Ciao

West Siiiiiiiiiiiiiide!!!
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Messaggioda paciuli » giovedì 4 gennaio 2007, 12:52

Pienamente d'accordo... a metà  :D
In effetti il quadro che dipingete è idilliaco, ma finora avete trascurato un aspetto della vicenda, ovvero che anche l'appassionato (penso a me stesso) che continuerebbe a giocare le gare senza premi in denaro, si limiterebbe a farlo nei dintorni di casa propria... perché, onestamente, un doppio viaggio (supponendo una qualificazione per la finale) a 150km da casa (e anche più, senza considerare l'eventuale necessità di un pernottamento) rappresenta una spesa insostenibile quasi per chiunque.

Forse è un prezzo accettabile da pagare per il risanamento del biliardo, ma è comunque da mettere sul piatto...

Ciao!  :)

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Messaggioda Cico » giovedì 4 gennaio 2007, 12:59

Non sono per nulla d’accordo.
O meglio, la presenza di premi (spesso risibili per le gare di seconda o terza)in denaro non mi turba… a me non interessa il discorso denaro quando faccio una gara perché so che tanto il mio modesto livello non potrebbe condurmi ad aspirare a niente di eclatante.
Ma quell’unica volta che sono riuscito a vincere la mia batteria, la soddisfazione è stata immensa…
Non per i 70 euro (che alla fine ci vai a ristorante una volta) ma per avere comunque ricevuto un.. qualcosa…. Non credo che per i vincenti di batteria ci sia spazio per avere una targa, una medaglia o quant’altro! E allora ben vengano i miei 70 euro!
Non vedo una connotazione negativa del denaro nelle gare. Non penso che la gente si scanni per vincere un premio di 700 - 1000 – 1200 euro (e lo vince 1!!! Su 256 giocatori! E a volte il montepremi, soprattutto per le gare 2-3 è molto più basso)…
La connotazione negativa del denaro applicato al biliardo è solo ed esclusivamente quella delle sedute. Queste si che fanno male al biliardo e che andrebbero vietate e combattute (l’altra sera al players uno ha perso non so quanto e ha sclerato… se ci ripenso…. La prossima volta la prolunga della stecca gli finisce…. vabbè, si è capito…..) non poche centinaia di “euri” in palio nelle gare a beneficio di un gruppo di 8 giocatori su 256, che, francamente, non creano alcun tipo di problema.
Nemmeno in termine di partecipazione. Dubito fortemente che ci siano molte persone (ok, qualcuno c’è, ma quanti?) fra le 2e-3e che basino le loro partecipazioni per il denaro del montepremi… In un caso o nell’altro le iscrizioni sempre ci sarebbero….

Saluti



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Messaggioda Cico » giovedì 4 gennaio 2007, 13:01

Messaggio inserito da martille
E parlo dei premi in denaro che danno una connotazione particolare ai tornei, parlo del rispetto dei regolamenti che non c'è, vedi diamanti intermedi, scritte sul legno dei biliardo, espressamente vietate dal regolamento ma presenti in particolare nei tornei principali, vedi il rispetto della tenuta di gioco, vedi il rispetto degli orari, vedi il rispetto dei 40 secondi per il tiro ecc. Sono tutte cose, secondo me, inammissibili nello svolgersi di una seria competizione SPORTIVA, ma regolarmente accettate come fossero la regola.




Esatto. Il punto è proprio questo. Ma fra tutte i problemi da te indicati, che mi trovano perfettamente d'accordo, quello del montepremi in denaro è a mio avviso l'ultimo dei problemi in ordine di importanza...

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Messaggioda paciuli » giovedì 4 gennaio 2007, 13:11

Cico... ho capito il tuo discorso e posso anche essere d'accordo. Ma permettimi un'osservazione: se ti avessero negato quei 70 euro... hai voglia che bella medaglietta o targhettina ci avrebbero potuto comprare!  ;)  Quindi, se non dessero più soldi a nessuno, l'attestato di partecipazione o la medaglietta di latta potrebbero darla anche a chi perde alla prima... ma su 100 giocatori, quanti baratterebbero i 70 euro con la medaglietta, dovendo poi pagare benzina e ristorante e tutto il resto di tasca loro? Obiettivamente......

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Messaggioda paciuli » giovedì 4 gennaio 2007, 13:14

Io posso capire che uno che sta a Milano non senta il problema, poichè ha la possibilità di fare 30 gare all'anno senza spostarsi più di 10Km... ma ci sono altre realtà in cui dover fare 70, 100Km e anche più per ogni singola gara è la normalità, e ditemi voi chi se lo potrebbe permettere senza mai avere un rimborso... Immagine

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Messaggioda martille » giovedì 4 gennaio 2007, 13:18

Messaggio inserito da paciuli

Cico... ho capito il tuo discorso e posso anche essere d'accordo. Ma permettimi un'osservazione: se ti avessero negato quei 70 euro... hai voglia che bella medaglietta o targhettina ci avrebbero potuto comprare!  ;)  Quindi, se non dessero più soldi a nessuno, l'attestato di partecipazione o la medaglietta di latta potrebbero darla anche a chi perde alla prima... ma su 100 giocatori, quanti baratterebbero i 70 euro con la medaglietta, dovendo poi pagare benzina e ristorante e tutto il resto di tasca loro? Obiettivamente......

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Vedila da un altro punto di vista. Diminuendo i montepremi, diminuirebbero i costi di iscrizioni. Tanti che non possono ambire ai premi parteciperebbero, ci sarebbe possibilità di organizzare più tornei perchè più economici e ci sarebbero più tornei anche vicino casa tua. Niente di diverso da quello che succede con gli altri sport, la possibilità, vista la spesa modesta, di partecipare per il puro gusto della partecipazione porta a partecipare di più, a smuovere l'ambiente ed ad organizzare anche qualche torneo di più.

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Messaggioda paciuli » giovedì 4 gennaio 2007, 13:53

Messaggio inserito da martille
Vedila da un altro punto di vista. Diminuendo i montepremi, diminuirebbero i costi di iscrizioni. Tanti che non possono ambire ai premi parteciperebbero, ci sarebbe possibilità di organizzare più tornei perchè più economici e ci sarebbero più tornei anche vicino casa tua. Niente di diverso da quello che succede con gli altri sport, la possibilità, vista la spesa modesta, di partecipare per il puro gusto della partecipazione porta a partecipare di più, a smuovere l'ambiente ed ad organizzare anche qualche torneo di più.


Sì, questo è un circolo virtuoso che potrebbe innescarsi col tempo... ma invece dovrebbe partire tutto subito, perchè altrimenti il circolo potrebbe trasformarsi in vizioso, ovvero:

stesse gare di prima -> niente rimborsi -> costi insostenibili -> niente trasferte -> meno giocatori in gara -> ancora meno gare di prima organizzate...

Insomma, ben venga la "rivoluzione del non rimborso", ma va attentamente pensata e organizzata per tempo, altrimenti potrebbe trasformarsi in un boomerang. Just my two cents  ;)


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Messaggioda claudiocarom » giovedì 4 gennaio 2007, 14:15

scusate se mi intrometto a proposito di questa discussione ma se devo esprimere il mio parere a riguardo dico molto francamente ke sia giusto ke esistano dei montepremi o premi-partita..nn credete ke dp aver faticato tanto ad allenarsi(avere speso quindi anke soldi giornalmente e nn sl)così da fare almeno un pò di bella figura in una competizione ci sia almeno un minimo di "risarcimento"spese?!?diciamolo francamente nn è ke poi ci siano tt sti soldi in ballo..già quando spendi circa 100 euro sl x l'allenamento e poi le varie spese di viaggio quando sei costretto a spostarti x parteciapare ad un torneo,cosa guadagni dei soldi ke vinci..sempre ammesso ke vinci o passi il girone x vedere qualke verdone in più!!!io ke sn un ragazzo di 19 anni ke gioco a carambola da quando ero piccolo e diciamo ke sn costretto quasi a rinunciare a partecipare alle competizioni sia xkè il tempo a mia disp. è poco e poi quanto denaro devo spendere x partecipare ad una gara?o meglio quanti soldi dovrei kiedere a mio padre malgrado anke lui gioca e capisce cosa sigmifica!!quindi sarei d'accordo sul fatto ke tt noi dovremmo kiedere un aiuto in più alla federazione in modo tale da spingerci a paretecipare cn + facilità e motivaz ad una gara cm fanno all'estero...dv,cm ben sapete,nascono i + forti giocatori del mondo ben istruiti e motivati.scusate lo sfogo..se volete rispondermi fatelo pure..saluti claudio da palermo_

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Messaggioda Cico » giovedì 4 gennaio 2007, 14:49

Messaggio inserito da claudiocarom

quindi sarei d'accordo sul fatto ke tt noi dovremmo kiedere un aiuto in più alla federazione in modo tale da spingerci a paretecipare cn + facilità e motivaz ad una gara cm fanno all'estero...


Attenzione... qui però non si sta parlando di ricevere aiuti dalla federazione.... qui si parla di montepremi per le gare... e questi vengono decisi da chi organizza il torneo. Quindi se abolirli o meno togliendo l'aspetto "economico" della vicenda in favore di un recupero dei "valori" sportivi....





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