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Scommesse: anche per il biliardo?

Area aperta a discussioni su qualsiasi argomento, anche extra-biliardo

Scommesse: anche per il biliardo?

Messaggioda Andros » martedì 10 ottobre 2006, 23:30

Dal Gennaio del 2007 il mercato delle scommesse subirà uno stravolgimento per merito della legge Bersani-Visco, hai visto mai che anche il biliardo avrà le sue?
Che ne pensate?

Andros
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Hombre che trabaja pierde tiempo precioso...
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Messaggioda Mike » martedì 10 ottobre 2006, 23:47

Messaggio inserito da Andros
Che ne pensate?


Piciocche in vista.  :D  
Se è un modo per far aumentare l'interesse, perchè no.

Ciao
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Messaggioda amelie » mercoledì 11 ottobre 2006, 8:10

Anche io penso che se le scommesse devono entrare a far parte della nostra vita, tanto vale che il biliardo ne faccia parte! In inghilterra ci vivono su ste cose.....

BiliardoWeb Magazine, la rivista online dedicata al biliardo - http://magazine.biliardoweb.com

Sotto con gli allenamenti!!!
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Messaggioda Spiderman » mercoledì 11 ottobre 2006, 10:04

Già da qualche tempo noi che giochiamo l'eurotour di pool siamo "quotati" e "puntati" su betandwin (www.bwin.com), anche se mi risulta che in Italia per il momento sia ancora bloccata la possibilità di puntare...

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www.play-pool.eu - PlayPool, Pool Related Clothes

(in inglese fa più figo, vero?)
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Messaggioda nira » mercoledì 11 ottobre 2006, 10:16

Messaggio inserito da Mike

Se è un modo per far aumentare l'interesse, perchè no.



Il fine giustifica i mezzi... :D
Quindi...... perchè almeno non provarci?
Ciao

**********************
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Messaggioda bracciostorto » mercoledì 11 ottobre 2006, 11:55

nira Inserito il - 11 ottobre 2006 : 10:16:26
Il fine giustifica i mezzi...

Avere in Italia una diffusione mediatica del mondo del biliardo penso sia l'ipotetico evento capace di risollevare le sorti del nostro gioco preferito (questo pensiero, ancorchè banale, è stato condiviso in svariate occasioni dalla maggior parte degli utenti attivi di questo Forum).
Credo anche che il mezzo della scommessa sia una occasione da non perdere perchè, come già accennato da Andros, dal 1° gennaio 2007 essa sarà assolutamente legale per quanto riguarda il gioco del calcio.
Tutto sta a veicolare le volontà governative ad allargare gli ambiti in cui è possibile scommettere prendendo esempio dai maestri allibratori inglesi. In Gran Bretagna si scommette su tutto ... e lo stato ci guadagna ... e tanto !!!
Le prove del BTP, ed anche il campionato a squadre, sarebbero eventi ideali per introdurre il mondo degli scommettitori nel nostro gioco, il rilancio del biliardo sarebbe cosa fatta.
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Messaggioda osw » venerdì 17 novembre 2006, 0:51

A mio modesto parere un " rilancio del biliardo " attraverso il canale delle scommesse non mi sembra una soluzione elegante. Sono invece dell'idea di agevolare l'approccio a questo sport ai più giovani con soluzioni economico-tecniche adeguate.



Vincere...non stravincere ma sopratutto non convincere
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Messaggioda Gufo » venerdì 17 novembre 2006, 10:20

Magari dico io!
Credo sia un canale perfetto....sai ke bello poter andare alla SNAI e puntare su Amelie?!
MI GIOKEREI TUTTO!!!! eheh

West Siiiiiiiiiiiiiide!!!
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Messaggioda martille » venerdì 17 novembre 2006, 10:23

Credo possa avere risvolti interessanti.

_________________________________________________________

Capirai l'importanza di un sorriso, quando ti sarà negato.
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Messaggioda sinonparet » venerdì 17 novembre 2006, 13:14

Messaggio inserito da Mike

Messaggio inserito da Andros
Che ne pensate?


Piciocche in vista.  :D  
Se è un modo per far aumentare l'interesse, perchè no.

Ciao


Eheheheh, anche secondo me.... grandi piciocche!!!
sinonparet
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Messaggioda jerruzzo » venerdì 17 novembre 2006, 13:43

Quoto Mike e Sinonparet.
E' troppo facile decidere l'esito di una partita in un'attività dove è il singolo a decidere e a certa gente gli si sgranerebbero gli occhi appena vede una sua partita quotata.

Comunque penso dipenda su che livello del tipo di partita si potrà scommettere..non penso che i bookmakers di turno "azzardino" a fare scommesse su gare sociali-provinciali-regionali, magari saranno possibili scommesse solo su certe fasi della gara (magari dagli ottavi) e su certi tornei.

Ma detto tra noi...non è più divertente giocarsi una birra col signore seduto a fianco a noi mentre si guarda una paritta dal vivo?  :ok:

Mi illumino di immenso.
jerruzzo
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Messaggioda fabrimari56 » venerdì 17 novembre 2006, 13:53

Messaggio inserito da osw

A mio modesto parere un " rilancio del biliardo " attraverso il canale delle scommesse non mi sembra una soluzione elegante. Sono invece dell'idea di agevolare l'approccio a questo sport ai pi$B!&(Bgiovani con soluzioni economico-tecniche adeguate.

Vincere...non stravincere ma sopratutto non convincere


Anche io la penso come te
Slot machine nelle sale Bingo: ritorna il vecchio progetto della sinistra di far cassa incentivando i vizi. Nel 2008 raddoppieranno i giocatori d$B!G(Bazzardo


Il lupo rosso perde il pelo ma non il vizio del gioco d$B!G(Bazzardo. E così la prossima settimana - dopo che nel 2000 il centrosinistra istituì il gioco del bingo (ministro del Tesoro, allora, era Vincenzo Visco, attuale viceministro all$B!G(BEconomia) - è previsto il via libera della Camera al decreto-legge Bersani-Visco che, con l$B!G(Barticolo 38, darà un$B!G(Baccelerazione a quanti contano di comprare la speranza con il brivido del gioco.
Grazie all$B!G(Bapprovazione a Montecitorio del disegno di legge del Governo guidato da Romano Prodi - denuncia Massimo Polledri, senatore della Lega e capogruppo in commissione Bilancio - «l$B!G(BItalia sarà ridotta a un grande casinò. Persino la senatrice Franca Rame si è scandalizzata quando, in commissione, ho spiegato... ...la gravità delle nuove disposizioni. Eppure la maggioranza ha intenzione di andare avanti per la sua strada, infischiandosene dei cittadini». L$B!G(Bha già fatto mercoledì, approvando il ddl sul gioco d$B!G(Bazzardo al Senato dopo aver posto la questione di fiducia: a partire da martedì prossimo spetterà alla Camera dare o meno il placet.
L$B!G(Barticolo in questione è il numero 38, lo stesso della celebre pistola semiautomatica. E proprio questo articolo manderà al tappeto milioni di italiani. Vediamo le principali novità: 1) introduzione di due nuove tipologie di gioco via internet, rispettivamente i giochi di abilità e le scommesse a quota fissa; 2) apertura di almeno 7 mila punti di vendita di giochi a base sportiva con l$B!G(Besclusione delle corse di cavalli; 3) via libera alle sale bingo per l$B!G(Binstallazione di slot machine e di apparecchi di intrattenimento per i giochi su base ippica, con l$B!G(Battivazione di almeno 10 mila punti di vendita; 4) immissione, nel circuito del gioco, di 8 mila apparecchi nel 2006 e ben 9 mila nel 2007, dai quali l$B!G(Berario pensa di ricavare almeno 320 euro al giorno per ciascuna macchina.
Il Governo rosso batte cassa. E non si nasconde dietro a un dito. Nel gioco d$B!G(Bazzardo l$B!G(Besecutivo prodiano vede uno strumento efficace per fronteggiare il $B!H(Bmale$B!I(B del debito pubblico. Così facendo - fa notare Alberto D$B!G(BUrso, segretario nazionale della Consulta antiusura - «lo Stato cura poco la sua credibilità e si mostra indifferente alla perdita della qualità etica e umana dei suoi cittadini, rinunciando a ogni sua funzione educativa, offendendo la giustizia distributiva e sociale, la solidarietà e la sussidiarietà che la Costituzione gli impongono come doveri ineludibili».
A tentare di spiegare - in commissione Bilancio - l$B!G(Bassurda ratio di questa invasione di nuove sale e nuovi giochi d$B!G(Bazzardo è stato il relatore Natale Ripamonti del gruppo Verdi-Comunisti Italiani: «Le disposizioni in materia di giochi - si legge nella sua relazione - hanno l$B!G(Bobiettivo di contrastare il gioco illegale, di tutelare il giocatore e di consentire agli operatori regolarmente operanti di accrescere i proventi, con beneficio anche per l$B!G(Berario».
Il legislatore rosso, in sostanza, vuol farci credere che aumentando il numero delle sale da gioco regolari sconfiggerà l$B!G(Billegalità. Purtroppo la realtà è ben altra. I problemi all$B!G(Borizzonte sono almeno due, tra loro legati da un rapporto di causa-effetto: a) diffondendo il gioco legale, il centrosinistra scatenerà la febbre del gioco; b) giocando di più, gli italiani vinceranno meno e, dunque, cresceranno i loro debiti e il ricorso all$B!G(Busura.
Si tratta, in sostanza, di un circolo vizioso tristemente noto al popolo italiano che - secondo Civiltà cattolica - è il primo al mondo per l$B!G(Bimpiego di denaro nel gioco d$B!G(Bazzardo. A seguito dell$B!G(Bintroduzione delle nuove tipologie di giochi via internet (quelli di abilità e le scommesse a quota fissa) - fa notare Polledri, autore di una missiva indirizzata proprio a D$B!G(BUrso - «vengono ipotizzati un numero crescente di giocatori interessati, 500 mila nel 2007 e un milione nel 2008). In compenso lo Stato ricaverà 37 milioni di euro in due anni, calcolati sulla base di una spesa pro capite di 2 mila euro ogni 365 giorni».
I dati del gioco d$B!G(Bazzardo sono rilevanti. Secondo Eurispes in Italia ci sono milioni di persone che tentano la fortuna: recenti indagini affermano che ci provano 30 milioni di persone, cioè il 58 per cento della popolazione adulta. A comprare la $B!H(Bsperanza$B!I(B sarebbero le famiglie già sovraindebitate, i lavoratori dipendenti del settore sommerso, le famiglie numerose e gli abitanti dei quartieri più svantaggiati: addirittura, il 56 per cento degli strati sociali meno bassi, il 47 per cento degli strati più poveri e il 66 per cento dei disoccupati impegnerebbero nelle scommesse il loro reddito di sussistenza. «L$B!G(Baccanimento verso il gioco - sottolinea D$B!G(BUrso - stravolge totalmente le persone coinvolte: spesso, a queste, manca la percezione di quello che accade intorno a loro o non lontano da loro».
Il Parlamento, dunque, si appresta a mandare in malora migliaia di famiglie nel generale silenzio-assenso. E sì che gli psicoterapeuti - è il caso di Mauro Croce, fondatore dell$B!G(BAssociazione per lo studio del gioco d$B!G(Bazzardo e dei comportamenti a rischio - fanno notare come il gioco d$B!G(Bazzardo patologico stia sempre più evidenziando nel nostro Paese un progressivo passaggio da un$B!G(Bimmagine stereotipata e romantica (che lo confinava in $B!H(Bmondi lontani, diversi$B!I(B) verso una diffusione sociale che coinvolge sempre più persone di diversi strati sociali e con costi umani e sanitari molto alti.
In Italia, appunto, di gioco ci si ammala. Il fenomeno del gioco d$B!G(Bazzardo - spiega Gioacchino Lavanco, professore di psicologia di comunità - «si configura quale percorso segnato da una serie di passaggi progressivi che vanno dal gioco occasionale a quello abituale, dal gioco problematico al gioco patologico». Si tratta, in sostanza, di un continuum che prende avvio da un approccio inoffensivo al gioco d$B!G(Bazzardo «quale spazio ricreativo fondato sul divertimento e la socializzazione», sino a giungere a un atteggiamento abusante dello stesso da parte del soggetto che, in tal modo, compromette totalmente la sua esistenza. «Non si tratta di tappe obbligate, ma di un percorso in cui l$B!G(Bindividuo $B!H(Bsceglie$B!I(B più o meno consapevolmente di fermarsi a una di esse o di procedere drammaticamente fino al capolinea».
Il gioco, insomma, da fonte di sensazioni positive può trasformarsi in un$B!G(Battività di cui il giocatore non ha più il controllo. Elevato - lancia l$B!G(Ballarme Lavanco - «è il pericolo che, nella nostra società, si sviluppino forme di dipendenza da gioco tanto gravi da sfociare nella patologia o, ancora, l$B!G(Bassunzione di condotte comportamentali a rischio principalmente in età adolescenziale».
La realtà è proprio questa. Pensiamo alla decisione del Governo di centrosinistra di disciplinare le scommesse su internet a quota fissa (con modalità d$B!G(Binterazione diretta tra i singoli giocatori) e quelli di abilità a distanza con vincita in denaro. Non è stimabile quanti - giovani e non - potranno cadere nella trappola del gioco che da magico può trasformarsi in demoniaco. Il rischio, appunto, è quello di creare una schiera di $B!H(Bgiocatori della propria vita$B!I(B.
A ingaggiare una gara con la fortuna cieca e tiranna è, ancora una volta, il centrosinistra che coglie l$B!G(Boccasione di aggiornarsi sui nuovi giochi d$B!G(Bazzardo dell$B!G(Bera multimediale: nel 2000, appunto, il Governo presieduto da Giuliano Amato (oltre a Visco, nell$B!G(Besecutivo figuravano Pier Luigi Bersani ed Enrico Letta) regolamentò l$B!G(Bistituzione del bingo. Oggi, con Prodi, ha pensato di mettere le mani su Internet.
La Repubblica italiana - stigmatizza Polledri - «è fondata sul lavoro e non sul gioco». E aggiunge: «Nella passata legislatura l$B!G(Bonorevole Umberto Bossi si era sempre opposto alla creazione di sale bingo, nonché ad allargare il mercato dei giochi a nuove società estere e a nuove tipologie di scommessa».
Con il centrosinistra al Governo, tuttavia, la voglia di far cassa è tanta da non curarsi del fatto che l$B!G(Beldorado della scommessa spingerà gli italiani sul lastrico. E li renderà sempre più soli. Spesso, infatti, si parla del bingo e di altri giochi d$B!G(Bazzardo come di una tombola in grande, allargata. La differenza, tuttavia, non è poca ma tanta, incolmabile: nella tombola ci si ritrova, si scherza, ci si diverte a ripetere che il 77 sono $B!H(Ble gambe delle donne$B!I(B, che il 48 è $B!H(Bl$B!G(Basino cotto$B!I(B e via dicendo. Le sale di bingo - che il Professore intende trasformare in casinò - sono tutt$B!G(Baltro: per non dire dei giochi della grande rete, del web.
Il Governo Prodi ha dimenticato, in sostanza, la socialità del gioco. Al suo posto sta per varare il gioco degli specchi, quello in cui ciascuno non vede altro che la sua immagine riflessa. E a furia di guardarla rischia di confondere la sua immagine riflessa, l$B!G(Bapparenza, con il suo vero io.
Descrivendo la coincidenza tra gioco e mondo, lo scrittore argentino Luis Borges usò l$B!G(Bimmagine di Babilonia. La stessa immagine viene in mente oggi osservando il corso di questa maggioranza, simile a un bambino che gioca ai dadi.
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Messaggioda paciuli » venerdì 17 novembre 2006, 13:59

Lo riscrivo in modo leggibile....


Il lupo rosso perde il pelo ma non il vizio del gioco d'azzardo. E così la prossima settimana - dopo che nel 2000 il centrosinistra istituì il gioco del bingo (ministro del Tesoro, allora, era Vincenzo Visco, attuale viceministro all'Economia) - è previsto il via libera della Camera al decreto-legge Bersani-Visco che, con l'articolo 38, darà un'accelerazione a quanti contano di comprare la speranza con il brivido del gioco.
Grazie all'approvazione a Montecitorio del disegno di legge del Governo guidato da Romano Prodi - denuncia Massimo Polledri, senatore della Lega e capogruppo in commissione Bilancio - «l'Italia sarà ridotta a un grande casinò. Persino la senatrice Franca Rame si è scandalizzata quando, in commissione, ho spiegato... ...la gravità delle nuove disposizioni. Eppure la maggioranza ha intenzione di andare avanti per la sua strada, infischiandosene dei cittadini». L'ha già fatto mercoledì, approvando il ddl sul gioco d'azzardo al Senato dopo aver posto la questione di fiducia: a partire da martedì prossimo spetterà alla Camera dare o meno il placet.
L'articolo in questione è il numero 38, lo stesso della celebre pistola semiautomatica. E proprio questo articolo manderà al tappeto milioni di italiani. Vediamo le principali novità: 1) introduzione di due nuove tipologie di gioco via internet, rispettivamente i giochi di abilità e le scommesse a quota fissa; 2) apertura di almeno 7 mila punti di vendita di giochi a base sportiva con l'esclusione delle corse di cavalli; 3) via libera alle sale bingo per l'installazione di slot machine e di apparecchi di intrattenimento per i giochi su base ippica, con l'attivazione di almeno 10 mila punti di vendita; 4) immissione, nel circuito del gioco, di 8 mila apparecchi nel 2006 e ben 9 mila nel 2007, dai quali l'erario pensa di ricavare almeno 320 euro al giorno per ciascuna macchina.
Il Governo rosso batte cassa. E non si nasconde dietro a un dito. Nel gioco d'azzardo l'esecutivo prodiano vede uno strumento efficace per fronteggiare il "male" del debito pubblico. Così facendo - fa notare Alberto D'Urso, segretario nazionale della Consulta antiusura - «lo Stato cura poco la sua credibilità e si mostra indifferente alla perdita della qualità etica e umana dei suoi cittadini, rinunciando a ogni sua funzione educativa, offendendo la giustizia distributiva e sociale, la solidarietà e la sussidiarietà che la Costituzione gli impongono come doveri ineludibili».
A tentare di spiegare - in commissione Bilancio - l'assurda ratio di questa invasione di nuove sale e nuovi giochi d'azzardo è stato il relatore Natale Ripamonti del gruppo Verdi-Comunisti Italiani: «Le disposizioni in materia di giochi - si legge nella sua relazione - hanno l'obiettivo di contrastare il gioco illegale, di tutelare il giocatore e di consentire agli operatori regolarmente operanti di accrescere i proventi, con beneficio anche per l'erario».
Il legislatore rosso, in sostanza, vuol farci credere che aumentando il numero delle sale da gioco regolari sconfiggerà l'illegalità. Purtroppo la realtà è ben altra. I problemi all'orizzonte sono almeno due, tra loro legati da un rapporto di causa-effetto: a) diffondendo il gioco legale, il centrosinistra scatenerà la febbre del gioco; b) giocando di più, gli italiani vinceranno meno e, dunque, cresceranno i loro debiti e il ricorso all'usura.
Si tratta, in sostanza, di un circolo vizioso tristemente noto al popolo italiano che - secondo Civiltà cattolica - è il primo al mondo per l'impiego di denaro nel gioco d'azzardo. A seguito dell'introduzione delle nuove tipologie di giochi via internet (quelli di abilità e le scommesse a quota fissa) - fa notare Polledri, autore di una missiva indirizzata proprio a D'Urso - «vengono ipotizzati un numero crescente di giocatori interessati, 500 mila nel 2007 e un milione nel 2008). In compenso lo Stato ricaverà 37 milioni di euro in due anni, calcolati sulla base di una spesa pro capite di 2 mila euro ogni 365 giorni».
I dati del gioco d'azzardo sono rilevanti. Secondo Eurispes in Italia ci sono milioni di persone che tentano la fortuna: recenti indagini affermano che ci provano 30 milioni di persone, cioè il 58 per cento della popolazione adulta. A comprare la "speranza" sarebbero le famiglie già sovraindebitate, i lavoratori dipendenti del settore sommerso, le famiglie numerose e gli abitanti dei quartieri più svantaggiati: addirittura, il 56 per cento degli strati sociali meno bassi, il 47 per cento degli strati più poveri e il 66 per cento dei disoccupati impegnerebbero nelle scommesse il loro reddito di sussistenza. «L'accanimento verso il gioco - sottolinea D'Urso - stravolge totalmente le persone coinvolte: spesso, a queste, manca la percezione di quello che accade intorno a loro o non lontano da loro».
Il Parlamento, dunque, si appresta a mandare in malora migliaia di famiglie nel generale silenzio-assenso. E sì che gli psicoterapeuti - è il caso di Mauro Croce, fondatore dell'Associazione per lo studio del gioco d'azzardo e dei comportamenti a rischio - fanno notare come il gioco d'azzardo patologico stia sempre più evidenziando nel nostro Paese un progressivo passaggio da un'immagine stereotipata e romantica (che lo confinava in "mondi lontani, diversi") verso una diffusione sociale che coinvolge sempre più persone di diversi strati sociali e con costi umani e sanitari molto alti.
In Italia, appunto, di gioco ci si ammala. Il fenomeno del gioco d'azzardo - spiega Gioacchino Lavanco, professore di psicologia di comunità - «si configura quale percorso segnato da una serie di passaggi progressivi che vanno dal gioco occasionale a quello abituale, dal gioco problematico al gioco patologico». Si tratta, in sostanza, di un continuum che prende avvio da un approccio inoffensivo al gioco d'azzardo «quale spazio ricreativo fondato sul divertimento e la socializzazione», sino a giungere a un atteggiamento abusante dello stesso da parte del soggetto che, in tal modo, compromette totalmente la sua esistenza. «Non si tratta di tappe obbligate, ma di un percorso in cui l'individuo "sceglie" più o meno consapevolmente di fermarsi a una di esse o di procedere drammaticamente fino al capolinea».
Il gioco, insomma, da fonte di sensazioni positive può trasformarsi in un'attività di cui il giocatore non ha più il controllo. Elevato - lancia l'allarme Lavanco - «è il pericolo che, nella nostra società, si sviluppino forme di dipendenza da gioco tanto gravi da sfociare nella patologia o, ancora, l'assunzione di condotte comportamentali a rischio principalmente in età adolescenziale».
La realtà è proprio questa. Pensiamo alla decisione del Governo di centrosinistra di disciplinare le scommesse su internet a quota fissa (con modalità d'interazione diretta tra i singoli giocatori) e quelli di abilità a distanza con vincita in denaro. Non è stimabile quanti - giovani e non - potranno cadere nella trappola del gioco che da magico può trasformarsi in demoniaco. Il rischio, appunto, è quello di creare una schiera di "giocatori della propria vita".
A ingaggiare una gara con la fortuna cieca e tiranna è, ancora una volta, il centrosinistra che coglie l'occasione di aggiornarsi sui nuovi giochi d'azzardo dell'era multimediale: nel 2000, appunto, il Governo presieduto da Giuliano Amato (oltre a Visco, nell'esecutivo figuravano Pier Luigi Bersani ed Enrico Letta) regolamentò l'istituzione del bingo. Oggi, con Prodi, ha pensato di mettere le mani su Internet.
La Repubblica italiana - stigmatizza Polledri - «è fondata sul lavoro e non sul gioco». E aggiunge: «Nella passata legislatura l'onorevole Umberto Bossi si era sempre opposto alla creazione di sale bingo, nonché ad allargare il mercato dei giochi a nuove società estere e a nuove tipologie di scommessa».
Con il centrosinistra al Governo, tuttavia, la voglia di far cassa è tanta da non curarsi del fatto che l'eldorado della scommessa spingerà gli italiani sul lastrico. E li renderà sempre più soli. Spesso, infatti, si parla del bingo e di altri giochi d'azzardo come di una tombola in grande, allargata. La differenza, tuttavia, non è poca ma tanta, incolmabile: nella tombola ci si ritrova, si scherza, ci si diverte a ripetere che il 77 sono "le gambe delle donne", che il 48 è "l'asino cotto" e via dicendo. Le sale di bingo - che il Professore intende trasformare in casinò - sono tutt'altro: per non dire dei giochi della grande rete, del web.
Il Governo Prodi ha dimenticato, in sostanza, la socialità del gioco. Al suo posto sta per varare il gioco degli specchi, quello in cui ciascuno non vede altro che la sua immagine riflessa. E a furia di guardarla rischia di confondere la sua immagine riflessa, l'apparenza, con il suo vero io.
Descrivendo la coincidenza tra gioco e mondo, lo scrittore argentino Luis Borges usò l'immagine di Babilonia. La stessa immagine viene in mente oggi osservando il corso di questa maggioranza, simile a un bambino che gioca ai dadi.

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Messaggioda Spiderman » venerdì 17 novembre 2006, 15:36

Ringrazio il cielo di non avere il "tarlo" del gioco d'azzardo (ogni tanto la sedutina a biliardo la faccio, e sono gli unici soldi che gioco, ma è più per la partita impegnata che per la cifra, e di "azzardo" nelle nostre partite non ce n'è molto...). Personalmente ritengo SCANDALOSO che lo stato campi sul gioco d'azzardo (quanta gente ho visto rovinarsi coi videopoker..), come sull'alcol e sulle sigarette.


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Messaggioda Clabo » venerdì 17 novembre 2006, 17:27

Entrando in un discorso di scommesse,non si pùò parlarne senza fare politica,tanto è vero che l'articolo proposto da FABRI e trascritto in modo leggibile da Enrico è apparso sul giornale "La Padania" che poteva essere citata come fonte dallo stesso Fabri.
Personalmente penso come Efren che uno Stato che si definisce democratico e civile non può incentivare in generale la cultura della scommessa e del gioco d'azzardo,rimane però il dovere da parte dello Stato di "regolamentare" il mondo sommerso del gioco d'azzardo.
Il punto 2 citato nell'articolo è quello in cui potrebbe essere inserito il biliardo sportivo
"apertura di almeno 7mila punti vendita di giochi a base sportiva con l'esclusione delle corse dei cavalli"
.
Non vi nascondo che in questo modo potrebbero nascere nuove entrate per il nostro sport ma allo stesso tempo mi chiedo se siamo pronti per una cosa del genere e soprattutto se il tutto potrebbe minare l'aspetto sportivo con combine in funzione di importanti puntate.... :nono:  :nono:  :nono:  :nono:  :vodoo:  :vodoo:  :vodoo:  :vodoo:

Claudio

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