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Adesso un po' di poesia ...

Area aperta a discussioni su qualsiasi argomento, anche extra-biliardo

Adesso un po' di poesia ...

Messaggioda martille » martedì 14 marzo 2006, 16:29

IL POVERO UCCELLETTO

Era d'Agosto e il povero uccelletto
ferito dallo sparo di un moschetto
andò per riparare l'ala offesa,
a finire all'interno di una chiesa.

Dalla tendina del confessionale
il parroco intravide l'animale
mentre i fedeli stavano a sedere
recitando sommessi le preghiere.

Una donna che vide l'uccelletto
lo prese e se lo mise dentro il petto.
Ad un tratto si sentì un pigolio
pio pio, pio pio, pio pio.

Qualcuno rise a 'sto cantar d'uccelli
e il parroco, seccato, urlò: "Fratelli!
Chi ha l'uccello mi faccia il favore
di lasciare la casa del Signore!"

I maschi un po' sorpresi a tal parole
lenti e perplessi alzarono le suole,
ma il parroco lasciò il confessionale
e: "Fermi" disse "mi sono espresso male!

Tornate indietro e statemi a sentire,
solo chi ha preso l'uccello deve uscire!"
A testa bassa e la corona in mano,
le donne tutte usciron pian piano.

Ma mentre andavan fuori gridò il prete:
"Ma dove andate, stolte che voi siete!
Restate qui, che ognuno ascolti e sieda,
io mi rivolgo a chi l'ha preso in chiesa!"

Ubbidienti in quello stesso istante
le monache si alzarono tutte quante
e con il volto invaso dal rossore
lasciarono la casa del Signore.

"Per tutti i santi" gridò il prete
"Sorelle rientrate e state quiete.
Convien finire, fratelli peccatori,
l'equivoco e la serie degli errori:
esca solo chi è così villano
da stare in chiesa con l'uccello in mano!"

Ben celata in un angolo appartato
una ragazza col suo fidanzato,
in una cappelletta laterale,
ci mancò poco si sentisse male
e con il volto di un pallore smorto
disse: "Che ti dicevo ? Se n'è accorto!"




ODE A DEL PIERO !!!!!!!!

:D  :D  :D

_________________________________________________________

Capirai l'importanza di un sorriso, quando ti sarà negato.
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Messaggioda Ernst » martedì 14 marzo 2006, 16:41

Per restare in tema... come non citare il buon vecchio Catullo.

"Passer, deliciae meae puellae,
quicum ludere, quem in sinu tenere,
cui primum digitum dare appetenti
et acris solet incitare morsus,
cum desiderio meo nitenti
carum nescio quid lubet iocari,
et solaciolum sui doloris,
credo, ut tum gravis acquiescat ardor:
tecum ludere sicut ipsa possem
et tristis animi levare curas"!

Tradotto...
"O passero, gioia della mia ragazza,
con il quale è solita giocare, tenerlo in grembo,
dare la punta del dito a lui che si protende per beccare
e provocarne i pungenti morsi,
quando al mio fulgido desiderio piace
fare un non so che dolce gioco,
e (trovare) un piccolo conforto alle sue pene,
credo, per placare allora la (sua) violenta passione:
potessi io come lei giocare con te
e rendere lievi i duri affanni dell'animo."





“Vita assaporata, vita preceduta, vita inseguita, vita amata, vita vitale, vita ritrovata, vita splendente, vita disvelata, Vita nova”. A. da Turlago.
Ernst
 

Messaggioda dado04 » martedì 14 marzo 2006, 17:44

Messaggio inserito da Ernst

Per restare in tema... come non citare il buon vecchio Catullo.

"Passer, deliciae meae puellae,
quicum ludere, quem in sinu tenere,
cui primum digitum dare appetenti
et acris solet incitare morsus,
cum desiderio meo nitenti
carum nescio quid lubet iocari,
et solaciolum sui doloris,
credo, ut tum gravis acquiescat ardor:
tecum ludere sicut ipsa possem
et tristis animi levare curas"!

Tradotto...
"O passero, gioia della mia ragazza,
con il quale è solita giocare, tenerlo in grembo,
dare la punta del dito a lui che si protende per beccare
e provocarne i pungenti morsi,
quando al mio fulgido desiderio piace
fare un non so che dolce gioco,
e (trovare) un piccolo conforto alle sue pene,
credo, per placare allora la (sua) violenta passione:
potessi io come lei giocare con te
e rendere lievi i duri affanni dell'animo."





“Vita assaporata, vita preceduta, vita inseguita, vita amata, vita vitale, vita ritrovata, vita splendente, vita disvelata, Vita nova”. A. da Turlago.


Me lo ricordo bene quando in quinto liceo la prof. ebbe la brillantissima dea di fare la sintassi latina su quest'ode di Catullo!
Mi domando una cosa...ma è proprio indispensabile inserire una cosa così nel programma di una classe di adolescenti brufolosi che pensano a UNA cosa soltanto nella vita??!! :D  :D Cavolo, ti mancano le poesie latine... :fico:  :fico:

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Messaggioda Ernst » martedì 14 marzo 2006, 17:52

Già!  :D

Beccatevi un'altra perla.

Mentula moechatur. Moechatur mentula? Certe.
Hoc est quod dicunt: ipsa olera olla legit.


Tradotta... "Caz.zo chiava? Certamente. Come dire... pentola rapisce rapa".


Che poetica, che senso della metafora, che parlar forbito!
:D  :D  :D



“Vita assaporata, vita preceduta, vita inseguita, vita amata, vita vitale, vita ritrovata, vita splendente, vita disvelata, Vita nova”. A. da Turlago.
Ernst
 

Messaggioda anerandros » martedì 14 marzo 2006, 18:01

Messaggio inserito da Ernst

Già!  :D

Beccatevi un'altra perla.

Mentula moechatur. Moechatur mentula? Certe.
Hoc est quod dicunt: ipsa olera olla legit.


Tradotta... "Caz.zo chiava? Certamente. Come dire... pentola rapisce rapa".


Che poetica, che senso della metafora, che parlar forbito!
:D  :D  :D



“Vita assaporata, vita preceduta, vita inseguita, vita amata, vita vitale, vita ritrovata, vita splendente, vita disvelata, Vita nova”. A. da Turlago.


Caz... mi hai fregato, era l'unica che mi ricordavo di latino.
Mi tocca citare il fragmenta numero 3 " de meo ligurrire libido est..."
Complimenti per la citazione finale del buon Agostino da Turlago, pseudonimo di S.B., futura stella del firmamento letterario italiano. Per forza fra poco gli tocca cambiar lavoro :D .


Topolino è felice perchè si fà le topoline
Paperino è felice perchè si fà le paperine
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Messaggioda Ernst » martedì 14 marzo 2006, 18:03

Messaggio inserito da anerandros




Complimenti per la citazione finale del buon Agostino da Turlago, pseudonimo di S.B., futura stella del firmamento letterario italiano. Per forza fra poco gli tocca cambiar lavoro :D .





Dici?  :D

“Vita assaporata, vita preceduta, vita inseguita, vita amata, vita vitale, vita ritrovata, vita splendente, vita disvelata, Vita nova”. A. da Turlago.
Ernst
 

Messaggioda anerandros » martedì 14 marzo 2006, 18:09

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Complimenti per la citazione finale del buon Agostino da Turlago, pseudonimo di S.B., futura stella del firmamento letterario italiano. Per forza fra poco gli tocca cambiar lavoro :D .





Dici?  :D

“Vita assaporata, vita preceduta, vita inseguita, vita amata, vita vitale, vita ritrovata, vita splendente, vita disvelata, Vita nova”. A. da Turlago.


A proposito di poesia ti ricordi il buon Fiorini alle prese con Orazio e le lenzuola bagnate, con pausa terrificante di un minuto buono mentre stava traducendo, sempre per rimanere in tema :D .

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Messaggioda dado04 » martedì 14 marzo 2006, 18:09

Ragazzi con questa vi stronco in partenza!! ;)
Quando la classe non è acqua...


AVVENTURA CON UN TRAVESTITO (Franco Califano)

In faccia era più liscio della cera,
che barba s'era fatto quella sera...
Era 'na bbomba, 'nfatti me so' detto
"Nun so' più io si nun la porto a letto"
Tutto sembrava forché 'n travestito,
perciò come 'no stronzo so' 'mboccato...
Credenno pure a tutte quelle scuse
quanno me disse "No, c'ho le mie cose".
Pe conquistalla io la rispettavo,
"Aspetto che guarisca" me dicevo
"A questa si che je la do 'na bbotta,
questa nun è la solita mignotta"
E m'atteggiavo a gran conquistatore,
"Questa la porterei pure all'artare".
Così partii co 'n po' de tenerezze,
mai fatte 'n vita mia tante carezze.
Co 'n bacio 'n bocca j'ho mozzato er fiato,
solo ar ricordo quanto ho vomitato...
Pensai: "Chissà se la rivedo ancora,
nun farei mejo a fammela stasera?"
"Eh si", me dissi.... e 'ntanto m'eccitai...
"Mejo 'ndisposta mò che sana mai"
Ormai io spasimavo dalla voja,
me feci strappà pure la vestaja
Nun ce vedevo tanto ero partito
verso 'n traguardo fatto de peccato.
Ma quando je 'nfilai la mano sotto,
co la violenza che c'ha solo un matto
restai de ghiaccio: in mezzo a quelle cosce
la mano mia acchiappò du cose moscie,
mai viste così grosse 'n vita mia,
dù palle come li mortacci sua
sopra la mano mia paralizzata
per quell'infame meta conquistata.
"Se tanto me dà tanto..." pensai al resto
e ritirai la mano presto presto.
"Amo scherzato" dissi , "Via quer pacco,
sennò je dò dù carci e te lo stacco".
Me ritrovai sdrajato sur tappeto,
tutto abbracciato ancora a quer cornuto,
ortre alla rabbia d'esseme eccitato
c'avevo l'occhi da rincojonito.
Bella figura feci co mme stesso,
robba d'annà in esilio dentro ar cesso.
S'arivestì de corsa la signora,
guardannome coll'occhi de paura,
e scappò via. Me vergognai parecchio,
e cominciai a fa li conti co lo specchio.
Puntai lo sguardo e m'accusai : "A Vincenzo,
nun sei un conquistatore, sei uno stronzo"
"Speramo che questa cosa nun se sappia,
tu e er travestito, penza 'n po' che che coppia"
"Te venne a mente pure er matrimonio,
sai che piattini... palle ar pinzimonio"
"Le donne l'hai inventate te , a sonato!!!
Er primo travestito t'ha fregato"
"La donna tu guardandoje un molare
sapevi si c'aveva un ber sedere???"
"Ancora a 'ste stronzate sei legato?
Scenni dar parco, er pubblico è già uscito,
nun c'è rimasto manco 'n travestito"
Te disse "Caro, no... c'ho le mie cose"
e tu pensavi ar ciclo d'ogni mese
Invece le sue cose erano quelle
che vorgarmente noi chiamamo palle.
Tu vedi er sole e trovi la tempesta,
a vorte è lunedì e te sembra festa.
La vita è un dubbio tutto da scoprire,
quelli so maschi oppure so' signore?
Chi vo' la verità deve toccare....
Prego, signori, venghino a toccare

*************************
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Messaggioda Ernst » martedì 14 marzo 2006, 18:11

Ecco a voi il più grande poeta italiano vivente:

Immagine


Eccolo in un intenso primo piano:
Immagine


Ora una delle sue opere fondamentali, "La civiltà dell'amore"...
Immagine

...con prefazione di Mario Borghezio.
Immagine

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Messaggioda anerandros » martedì 14 marzo 2006, 18:11

Messaggio inserito da dado04

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AVVENTURA CON UN TRAVESTITO (Franco Califano)

In faccia era più liscio della cera,
che barba s'era fatto quella sera...
Era 'na bbomba, 'nfatti me so' detto
"Nun so' più io si nun la porto a letto"
Tutto sembrava forché 'n travestito,
perciò come 'no stronzo so' 'mboccato...
Credenno pure a tutte quelle scuse
quanno me disse "No, c'ho le mie cose".
Pe conquistalla io la rispettavo,
"Aspetto che guarisca" me dicevo
"A questa si che je la do 'na bbotta,
questa nun è la solita mignotta"
E m'atteggiavo a gran conquistatore,
"Questa la porterei pure all'artare".
Così partii co 'n po' de tenerezze,
mai fatte 'n vita mia tante carezze.
Co 'n bacio 'n bocca j'ho mozzato er fiato,
solo ar ricordo quanto ho vomitato...
Pensai: "Chissà se la rivedo ancora,
nun farei mejo a fammela stasera?"
"Eh si", me dissi.... e 'ntanto m'eccitai...
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Ormai io spasimavo dalla voja,
me feci strappà pure la vestaja
Nun ce vedevo tanto ero partito
verso 'n traguardo fatto de peccato.
Ma quando je 'nfilai la mano sotto,
co la violenza che c'ha solo un matto
restai de ghiaccio: in mezzo a quelle cosce
la mano mia acchiappò du cose moscie,
mai viste così grosse 'n vita mia,
dù palle come li mortacci sua
sopra la mano mia paralizzata
per quell'infame meta conquistata.
"Se tanto me dà tanto..." pensai al resto
e ritirai la mano presto presto.
"Amo scherzato" dissi , "Via quer pacco,
sennò je dò dù carci e te lo stacco".
Me ritrovai sdrajato sur tappeto,
tutto abbracciato ancora a quer cornuto,
ortre alla rabbia d'esseme eccitato
c'avevo l'occhi da rincojonito.
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S'arivestì de corsa la signora,
guardannome coll'occhi de paura,
e scappò via. Me vergognai parecchio,
e cominciai a fa li conti co lo specchio.
Puntai lo sguardo e m'accusai : "A Vincenzo,
nun sei un conquistatore, sei uno stronzo"
"Speramo che questa cosa nun se sappia,
tu e er travestito, penza 'n po' che che coppia"
"Te venne a mente pure er matrimonio,
sai che piattini... palle ar pinzimonio"
"Le donne l'hai inventate te , a sonato!!!
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Scenni dar parco, er pubblico è già uscito,
nun c'è rimasto manco 'n travestito"
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Invece le sue cose erano quelle
che vorgarmente noi chiamamo palle.
Tu vedi er sole e trovi la tempesta,
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Messaggioda Ernst » martedì 14 marzo 2006, 18:13

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Messaggioda dado04 » martedì 14 marzo 2006, 18:20

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In "Non escludo il ritorno" del 2005 ci sono 2 cd!Una raccolta delle canzoni spettacolari del califfo e di monologhi come quello di prima!Ne vale la pena... ;)

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Messaggioda Kief » martedì 14 marzo 2006, 18:21

Avremo letti ricolmi di lievi odori,
divani profondi come avelli,
e, sopra le mensole, strani fiori,
dischiusi per noi sotto cieli più belli.

A gara, consumando i loro ultimi ardori,
i nostri cuori saranno come due grandi torce
che rifletteranno il loro duplice fulgore
nei nostri spiriti, specchi gemelli.

Una sera di rosa e azzurro mistico,
ci scambieremo un bagliore unico,
come un lungo singhiozzo, carico di adii;

e più tardi un angelo, schiudendo le porte,
verrà a rianimare, fedele e gioioso,
gli specchi opachi e le fiamme morte.


Baudelaire...

scusate, son donna e son romantica  :D

NO FEAR
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Messaggioda dado04 » martedì 14 marzo 2006, 18:48

Metto il link che è meglio... :arrossire:  ;)


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Messaggioda anerandros » martedì 14 marzo 2006, 18:52

Messaggio inserito da dado04

Metto il link che è meglio... :arrossire:  ;)


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Grazie ;)

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