FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
Non so se mi sbaglio, ma la mia impressione è che l'agognato ritorno del Gran Prix di Saint Vincent sia stato un grandissimo successo.
I giocatori che hanno partecipato alla manifestazione, provenienti da tutta Italia, sono stati 1650 circa, seicento in più quindi rispetto ai 1024 inizialmente previsti.
I giorni di gara consecutivi sono stati ben quindici.
Le ore di programmazione che Rai Sport 2 ha dedicato all'evento sono state sette, e semifinali e finale sono state trasmesse in diretta (al riguardo sarebbe interessante conoscere lo share relativo).
La telecronaca curata, fra gli altri, da un appassionato come Auro Bulbarelli, al di là forse di qualche eccesso o sbavatura (ma immagino che l'unico telecronista che non commetta errori sia quello muto), è stata di grande spessore tecnico e di buon impatto emozionale.
Immagino inoltre che l'evento abbia avuto un riscontro di un certo rilievo anche dal punto di vista turistico (e quindi economco) sia per il Comune di Saint Vincent sia, più in generale, per l'intera Regione della Valle d'Aosta, se non altro per il numero di pernottamenti alberghieri che giocatori, familiari e spettatori hanno garantito nel periodo interessato, senza voler considerare l'indotto relativo (pasti e consumi in genere).
Dal punto di vista strettamente sportivo poi si è potuto assistere ad un eccellente livello di gioco ed a parecchi incontri spettacolari ed emozionanti, primo fra tutti senz'altro la finale disputata fra due grandi campioni come Maggio e Muro, finale risoltasi proprio all'ultimo tiro.
Lasciando ai tecnici ed ai responsabili federali le analisi del caso senz'altro più approfondite ed articolate rispetto alla mia, nella speranza di non tediare nessuno, mi permetto di riprendere un vecchio discorso iniziato su Bweb e su Facebook il 5 Aprile 2012 quando lanciai l'iniziativa "Riprendiamoci la Gazzetta dello Sport" proponendo un Flash Mob da attuarsi il 7 Maggio 2012, giorno durante il quale tutti gli aderenti avebbero dovuto inviare messaggi e mails a vari indirizzi della rosea per protestare contro l'assoluta indifferenza di tale giornale nei confronti del mondo del biliardo sportivo.
Personalmente non so (e non potrei sapere) quanti poi abbiano effettivamente aderito (ricordo però con piacere che una delle prime adesioni fu quella del mitico "Bomba"), nè quindi il numero di messaggi inviati alla Gazzetta. Posso però dire che purtroppo l'effetto dell'iniziativa è stato assolutamente nullo visto che nessun responsabile del giornale in seguito ha ritenuto opportuno rispondere all'appello con un qualche articolo che, quantomeno, spiegasse le ragioni editoriali che imponevano il totale silenzio su gare ed eventi della nostra disciplina sportiva, e visto che, comunque sia, successivamente non ho mai rivenuto un qualche trafiletto dedicato al biliardo.
Il problema torna d'attualità perchè tale "censura" è stata mantenuta anche nei confronti del Gran Prix appena conclusosi. Non che mi aspettassi di certo articoloni in prima pagina, ci mancherebbe, ma almeno due righe, diconsi due, all'interno della rubrica dedicata agli sports minori, penso che, data l'importanza della manifestazione, fossero dovute.
In passato ho avuto modo di discutere informalmente l'argomento con qualche responsabile federale che conveniva con me sulla necessità di far sentire la nostra voce, salvo poi trincerarsi dietro un fatalismo di maniera un po' qualunquista ("tanto si sa che se non paghi non ti pubblicano") che, a suo dire, giustificava il fallimento di qualsiasi iniziativa venisse assunta e quindi, in definitiva, l'inutilità di sprecare tempo ed energia.
Da parte mia, pur non essendo un'"anima candida", mi rifiuto comunque di pensare che una notizia relativa ad un qualche sport sia data o non data semplicemente sulla base del tipo di tornaconto economico che il giornale possa o non possa avere o del'intensità di rapporti che il giornalista di turno intrattenga con esponenti federali e/o sponsors coinvolti. Continuo a voler credere che la decisione di pubblicare o meno il resoconto di un qualsiasi evento sportivo dipenda, in una qualche misura, anche dall'oggettiva importanza dell'evento stesso. Da questo punto di vista non penso che il Gran Prix di Goriziana di Saint Vincent possa essere ritenuto di minor importanza rispetto ad una qualsiasi gara di bocce, piuttosto che di curling o di hockey su pista, con tutto il rispetto dovuto, ben s'intende, a tali discipline.
Speravo che i vertici federali, prendendo come spunto l'iniziativa all'epoca lanciata, cominciassero, attraverso i loro "canali" ed i loro contatti, senz'altro più potenti dei miei, e con l'utilizzo di sistemi meno dilettantistici ed improvvisati dei miei, una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei mass media in generale e della Gazzetta dello Sport in particolare affinche il biliardo sportivo potesse ottenere un minimo di dignità e di visibilità.
E' un'eresia pensare che una lettera firmata dal presidente federale in persona ed inviata al direttore del giornale non sarebbe stata ignorata, ma avrebbe avuto una qualche risposta (pubblica o privata che fosse)?
Sono lontani anni luce i tempi di Tele+ e che probabilmente non torneranno mai. Il biliardo all'epoca perse indubbiamente la grande occasione di fare un deciso salto di qualità, e ciò per ragioni e responsabilità che non ha neppure senso ora cercare di elencare (ed io comunque non sarei qualificato a farlo).
Sta di fatto che da allora è stata persa quella VISIBILITA' che, piaccia o non piaccia, è da considerarsi una risorsa preziosa e vitale per lo sviluppo di qualsiasi movimento sportivo. La visibilità permette di far conoscere un dato sport, la visibilità crea interesse attorno ad esso, la visibilità consente ai giovani di accostarsi alla pratica, la visibilità cattura l'attenzione degli sponsors. La visibilità innesca quindi un circuito virtuoso sia sul versante prettamente sportivo che su quello economico (e viceversa).
Una classe dirigente federale che possa definirsi lungimirante deve, giocoforza, avere tra i propri obiettivi strategici della propria attività anche quello di favorire la maggior visibilità possibile alla disciplina sportiva di competenza.
E' inutile organizzare una manifestazione stupenda come quella appena conclusasi, se poi il 99% della popolazione italiana non sa neppure che si è disputata.
E' inutile commissionare a società specializzate studi che individuino bacini di potenziale utenza del biliardo e relativi mezzi e strategie di diffusione, se poi non si opera in tal senso.
Tornando alla questione "Gazzetta dello Sport", questa è senz'altro una questione piccola, ma la riconquista di qualche riga su questo giornale, anche qualora fosse solo in misura infinitesimale, garantirebbe una visibilità maggiore del nostro sport rispetto a quella attuale, la qual cosa sarebbe già di per sè positiva. D'altro canto, se decido di scalare una montagna, un primo passo devo pur farlo, non posso pensare di limitarmi solo a piantare la bianderina in vetta.
Lo ripeto, sarà pure questione di poco conto, ma un'iniziativa collettiva, forte, supportata, o meglio condotta dalla federazione, che abbia poi successo sarebbe comunque il modo migliore per scrollarci di dosso quell'aura da Calimero e quella "sindrome da ghetto" che in qualche misura ci attanaglia, ridando a tutti i tesserati ed appassionati la dignità e l'autostima che meritano.
Se davvero riuscissimo per una volta a "fare sistema" (mi si perdoni la locuzione retorica troppo spesso abusata) superando i soliti personalismi e gli interessi di piccola bottega, sarebbe già, di per sè, motivo di orgoglio e di vanto per tutto il movimento.
Mi rivolgo quindi ai vertici della Federazione in primis, ad Auro Bulbarelli (che ha passione, competenza e conoscenze da vendere) in secundis, ed a tutti gli appassionati che abbiano in testa una qualche idea per quanto balzana possa apparire (e non soltanto le solite critiche e le lagnose lamentele fini a se stesse), per decidere ed organizzare, con sistemi "professionali", una qualche iniziativa che possa avere speranza di successo.
Da parte mia butto là: ma perchè non pagare vitto, alloggio e magari pure un compenso ad un qualche responsabile della Gazzetta alla prossima B.T.P. affinchè questi possa quantomeno conoscere il nostro mondo?
Oppure: perchè non organizzare un meeting di biliardo con gara a coppie magari con finalità benefiche, ciascuna coppia formata da un campionissimo di biliardo e da un personaggio v.i.p. appassionato (così d'amblais mi vengono in mente solo Gianluigi Lentini, Fabio Grosso, Sebastiano Rossi, ma ce ne saranno a bizzeffe). Volete che non si trovi adeguata copertura finanziaria e televisiva? E volete che la Gazzetta ignori l'evento?
Considerate questa mia un sasso nello stagno. Una volta lanciato, il sasso non è più mio ed i cerchi che si formeranno, piccoli o grandi che siano, apparterranno a tutti coloro i quali avranno avuto voglia di dare, in qualsiasi modo, il loro apporto.
Bakufuoniricus.
P.S.: Rileggendomi forse "anima candida" un po' lo sono.
P.S.2: Chiedo venia per eventuali imprecisioni e/o superficialismi, ma d'altronde io non sono altro che un "privato" giocatore.
I giocatori che hanno partecipato alla manifestazione, provenienti da tutta Italia, sono stati 1650 circa, seicento in più quindi rispetto ai 1024 inizialmente previsti.
I giorni di gara consecutivi sono stati ben quindici.
Le ore di programmazione che Rai Sport 2 ha dedicato all'evento sono state sette, e semifinali e finale sono state trasmesse in diretta (al riguardo sarebbe interessante conoscere lo share relativo).
La telecronaca curata, fra gli altri, da un appassionato come Auro Bulbarelli, al di là forse di qualche eccesso o sbavatura (ma immagino che l'unico telecronista che non commetta errori sia quello muto), è stata di grande spessore tecnico e di buon impatto emozionale.
Immagino inoltre che l'evento abbia avuto un riscontro di un certo rilievo anche dal punto di vista turistico (e quindi economco) sia per il Comune di Saint Vincent sia, più in generale, per l'intera Regione della Valle d'Aosta, se non altro per il numero di pernottamenti alberghieri che giocatori, familiari e spettatori hanno garantito nel periodo interessato, senza voler considerare l'indotto relativo (pasti e consumi in genere).
Dal punto di vista strettamente sportivo poi si è potuto assistere ad un eccellente livello di gioco ed a parecchi incontri spettacolari ed emozionanti, primo fra tutti senz'altro la finale disputata fra due grandi campioni come Maggio e Muro, finale risoltasi proprio all'ultimo tiro.
Lasciando ai tecnici ed ai responsabili federali le analisi del caso senz'altro più approfondite ed articolate rispetto alla mia, nella speranza di non tediare nessuno, mi permetto di riprendere un vecchio discorso iniziato su Bweb e su Facebook il 5 Aprile 2012 quando lanciai l'iniziativa "Riprendiamoci la Gazzetta dello Sport" proponendo un Flash Mob da attuarsi il 7 Maggio 2012, giorno durante il quale tutti gli aderenti avebbero dovuto inviare messaggi e mails a vari indirizzi della rosea per protestare contro l'assoluta indifferenza di tale giornale nei confronti del mondo del biliardo sportivo.
Personalmente non so (e non potrei sapere) quanti poi abbiano effettivamente aderito (ricordo però con piacere che una delle prime adesioni fu quella del mitico "Bomba"), nè quindi il numero di messaggi inviati alla Gazzetta. Posso però dire che purtroppo l'effetto dell'iniziativa è stato assolutamente nullo visto che nessun responsabile del giornale in seguito ha ritenuto opportuno rispondere all'appello con un qualche articolo che, quantomeno, spiegasse le ragioni editoriali che imponevano il totale silenzio su gare ed eventi della nostra disciplina sportiva, e visto che, comunque sia, successivamente non ho mai rivenuto un qualche trafiletto dedicato al biliardo.
Il problema torna d'attualità perchè tale "censura" è stata mantenuta anche nei confronti del Gran Prix appena conclusosi. Non che mi aspettassi di certo articoloni in prima pagina, ci mancherebbe, ma almeno due righe, diconsi due, all'interno della rubrica dedicata agli sports minori, penso che, data l'importanza della manifestazione, fossero dovute.
In passato ho avuto modo di discutere informalmente l'argomento con qualche responsabile federale che conveniva con me sulla necessità di far sentire la nostra voce, salvo poi trincerarsi dietro un fatalismo di maniera un po' qualunquista ("tanto si sa che se non paghi non ti pubblicano") che, a suo dire, giustificava il fallimento di qualsiasi iniziativa venisse assunta e quindi, in definitiva, l'inutilità di sprecare tempo ed energia.
Da parte mia, pur non essendo un'"anima candida", mi rifiuto comunque di pensare che una notizia relativa ad un qualche sport sia data o non data semplicemente sulla base del tipo di tornaconto economico che il giornale possa o non possa avere o del'intensità di rapporti che il giornalista di turno intrattenga con esponenti federali e/o sponsors coinvolti. Continuo a voler credere che la decisione di pubblicare o meno il resoconto di un qualsiasi evento sportivo dipenda, in una qualche misura, anche dall'oggettiva importanza dell'evento stesso. Da questo punto di vista non penso che il Gran Prix di Goriziana di Saint Vincent possa essere ritenuto di minor importanza rispetto ad una qualsiasi gara di bocce, piuttosto che di curling o di hockey su pista, con tutto il rispetto dovuto, ben s'intende, a tali discipline.
Speravo che i vertici federali, prendendo come spunto l'iniziativa all'epoca lanciata, cominciassero, attraverso i loro "canali" ed i loro contatti, senz'altro più potenti dei miei, e con l'utilizzo di sistemi meno dilettantistici ed improvvisati dei miei, una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei mass media in generale e della Gazzetta dello Sport in particolare affinche il biliardo sportivo potesse ottenere un minimo di dignità e di visibilità.
E' un'eresia pensare che una lettera firmata dal presidente federale in persona ed inviata al direttore del giornale non sarebbe stata ignorata, ma avrebbe avuto una qualche risposta (pubblica o privata che fosse)?
Sono lontani anni luce i tempi di Tele+ e che probabilmente non torneranno mai. Il biliardo all'epoca perse indubbiamente la grande occasione di fare un deciso salto di qualità, e ciò per ragioni e responsabilità che non ha neppure senso ora cercare di elencare (ed io comunque non sarei qualificato a farlo).
Sta di fatto che da allora è stata persa quella VISIBILITA' che, piaccia o non piaccia, è da considerarsi una risorsa preziosa e vitale per lo sviluppo di qualsiasi movimento sportivo. La visibilità permette di far conoscere un dato sport, la visibilità crea interesse attorno ad esso, la visibilità consente ai giovani di accostarsi alla pratica, la visibilità cattura l'attenzione degli sponsors. La visibilità innesca quindi un circuito virtuoso sia sul versante prettamente sportivo che su quello economico (e viceversa).
Una classe dirigente federale che possa definirsi lungimirante deve, giocoforza, avere tra i propri obiettivi strategici della propria attività anche quello di favorire la maggior visibilità possibile alla disciplina sportiva di competenza.
E' inutile organizzare una manifestazione stupenda come quella appena conclusasi, se poi il 99% della popolazione italiana non sa neppure che si è disputata.
E' inutile commissionare a società specializzate studi che individuino bacini di potenziale utenza del biliardo e relativi mezzi e strategie di diffusione, se poi non si opera in tal senso.
Tornando alla questione "Gazzetta dello Sport", questa è senz'altro una questione piccola, ma la riconquista di qualche riga su questo giornale, anche qualora fosse solo in misura infinitesimale, garantirebbe una visibilità maggiore del nostro sport rispetto a quella attuale, la qual cosa sarebbe già di per sè positiva. D'altro canto, se decido di scalare una montagna, un primo passo devo pur farlo, non posso pensare di limitarmi solo a piantare la bianderina in vetta.
Lo ripeto, sarà pure questione di poco conto, ma un'iniziativa collettiva, forte, supportata, o meglio condotta dalla federazione, che abbia poi successo sarebbe comunque il modo migliore per scrollarci di dosso quell'aura da Calimero e quella "sindrome da ghetto" che in qualche misura ci attanaglia, ridando a tutti i tesserati ed appassionati la dignità e l'autostima che meritano.
Se davvero riuscissimo per una volta a "fare sistema" (mi si perdoni la locuzione retorica troppo spesso abusata) superando i soliti personalismi e gli interessi di piccola bottega, sarebbe già, di per sè, motivo di orgoglio e di vanto per tutto il movimento.
Mi rivolgo quindi ai vertici della Federazione in primis, ad Auro Bulbarelli (che ha passione, competenza e conoscenze da vendere) in secundis, ed a tutti gli appassionati che abbiano in testa una qualche idea per quanto balzana possa apparire (e non soltanto le solite critiche e le lagnose lamentele fini a se stesse), per decidere ed organizzare, con sistemi "professionali", una qualche iniziativa che possa avere speranza di successo.
Da parte mia butto là: ma perchè non pagare vitto, alloggio e magari pure un compenso ad un qualche responsabile della Gazzetta alla prossima B.T.P. affinchè questi possa quantomeno conoscere il nostro mondo?
Oppure: perchè non organizzare un meeting di biliardo con gara a coppie magari con finalità benefiche, ciascuna coppia formata da un campionissimo di biliardo e da un personaggio v.i.p. appassionato (così d'amblais mi vengono in mente solo Gianluigi Lentini, Fabio Grosso, Sebastiano Rossi, ma ce ne saranno a bizzeffe). Volete che non si trovi adeguata copertura finanziaria e televisiva? E volete che la Gazzetta ignori l'evento?
Considerate questa mia un sasso nello stagno. Una volta lanciato, il sasso non è più mio ed i cerchi che si formeranno, piccoli o grandi che siano, apparterranno a tutti coloro i quali avranno avuto voglia di dare, in qualsiasi modo, il loro apporto.
Bakufuoniricus.
P.S.: Rileggendomi forse "anima candida" un po' lo sono.
P.S.2: Chiedo venia per eventuali imprecisioni e/o superficialismi, ma d'altronde io non sono altro che un "privato" giocatore.
Ultima modifica di fabrisoft il domenica 16 febbraio 2014, 15:19, modificato 2 volte in totale.
...perchè anche il biliardo è rotondo...
Re: FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
Condivido molto ma sostituirei 'gazzetta dello sport ' con telegiornale rai, regionale e nazionale, per parlare anche dei costi e dei montepremi con la massima trasparenza.
Re: FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
Proposta commerciale a costo prossimo allo zero:n° 2 spazi pubblicitari su rotor televisivo per ogni prova a cui viene dedicato un minimo articolo di tot righe ed una foto.
Non serve che si scomodi un inviato: l'articolo lo fa la F.I.Bi.S.
Non serve che si scomodi un inviato: l'articolo lo fa la F.I.Bi.S.
Re: FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
condivido anch'io , da grande appassionato, mi ritrovo in tutto quello che hai scritto e se mai in futuro rilancerai qualche altra iniziativa, sicuramente ci sarò!
Molti appassionati come me,noi, mettono tempo ,denaro e tanta passione e sicuramente un trafiletto, che sia nella gazz, o in qualsiasi altra scaletta giornalistica o magari televisiva, ci ripagherebbe alla grande...
Grazie ancora bakufu, sei un grande!
Molti appassionati come me,noi, mettono tempo ,denaro e tanta passione e sicuramente un trafiletto, che sia nella gazz, o in qualsiasi altra scaletta giornalistica o magari televisiva, ci ripagherebbe alla grande...
Grazie ancora bakufu, sei un grande!
Ultima modifica di andrea alt il mercoledì 27 novembre 2013, 10:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
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Re: FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
Pur dichiarando tutta la mia solidarietà, domando :
La Gazzetta dello Sport ritiene il biliardo uno sport ?
O lo ritiene piuttosto un gioco ?
Come si comporta con il bridge o con gli scacchi (non lo so perchè non la leggo) ?
La Gazzetta dello Sport ritiene il biliardo uno sport ?
O lo ritiene piuttosto un gioco ?
Come si comporta con il bridge o con gli scacchi (non lo so perchè non la leggo) ?
Re: FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
Bridge e scacchi, come d'altronde il biliardo, sono Discipline Sportive Associate al Coni.
Posso dire che, quando vi è un evento di una certa importanza, La Gazzetta dello Sport concede loro un po' di spazio (intendo dire anche un articoletto).
Considera, ma questa è tutt'altra cosa, che il poker sportivo, per un lungo periodo, ha avuto grande risalto (addirittura pagine intere). Adesso ne ha un po' di meno.
Un ultimo dato: il bridge (FIGB) ha 22.773 tesserati (2012), gli scacchi (FSI) 15.378 (2012). La Fibis ha 28.672 tesserati (sempre 2012).
Bakufudàinumeri
Posso dire che, quando vi è un evento di una certa importanza, La Gazzetta dello Sport concede loro un po' di spazio (intendo dire anche un articoletto).
Considera, ma questa è tutt'altra cosa, che il poker sportivo, per un lungo periodo, ha avuto grande risalto (addirittura pagine intere). Adesso ne ha un po' di meno.
Un ultimo dato: il bridge (FIGB) ha 22.773 tesserati (2012), gli scacchi (FSI) 15.378 (2012). La Fibis ha 28.672 tesserati (sempre 2012).
Bakufudàinumeri
...perchè anche il biliardo è rotondo...
Re: FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
L'attività SCACCHISTICA non è NEMMENO lontanamente PARAGONABILE a quella del biliardo, ed i NUMERI dei tesserati assolutamente INSIGNIFICANTE.
Innanzitutto perché non tiene conto che da non molto è possibile tesserarsi
online direttamente su FSI ARENA per partecipare agli eventi agonistici ONLINE.
Questo per limitarsi all'Italia.
Se poi consideriamo gli EVENTI che la FIDE, ovvero la FIFA degli SCACCHI, organizza e riconosce a livello Internazionale, con la partecipazione di migliaia di giocatori, il paragone è insussistente.
Questo perché per giocare a scacchi contro un avversario non serve spostarsi da casa per chilometri.
Non che gli scacchi non abbiano bisogno, in via teorica, di promozione, ma di sicuro non hanno il problema di visibilità che ha il biliardo dei 5 birilli.
(Per limitarci al nostro orticello).
Innanzitutto perché non tiene conto che da non molto è possibile tesserarsi
online direttamente su FSI ARENA per partecipare agli eventi agonistici ONLINE.
Questo per limitarsi all'Italia.
Se poi consideriamo gli EVENTI che la FIDE, ovvero la FIFA degli SCACCHI, organizza e riconosce a livello Internazionale, con la partecipazione di migliaia di giocatori, il paragone è insussistente.
Questo perché per giocare a scacchi contro un avversario non serve spostarsi da casa per chilometri.
Non che gli scacchi non abbiano bisogno, in via teorica, di promozione, ma di sicuro non hanno il problema di visibilità che ha il biliardo dei 5 birilli.
(Per limitarci al nostro orticello).
Ultima modifica di Andros il giovedì 28 novembre 2013, 15:31, modificato 1 volta in totale.
Io non potrò mai allenare la Juventus. Non vorrei che quando muoio Dio mi mandi all'inferno!(JM)
Le pecore temono i lupi, ma sono sempre i pastori che le portano al macello.
Il capitalismo? Una volpe libera in un pollaio. (E.Che Guevara)
Le pecore temono i lupi, ma sono sempre i pastori che le portano al macello.
Il capitalismo? Una volpe libera in un pollaio. (E.Che Guevara)
Re: FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
Stando cosi' le cose non ci sono giustificazioni.
Se un'attenzione è dedicata dalla Gazzetta al bridge e agli scacchi, anche il biliardo, pur volendolo sottovalutare considerandolo soltanto un gioco, la merita.
Se un'attenzione è dedicata dalla Gazzetta al bridge e agli scacchi, anche il biliardo, pur volendolo sottovalutare considerandolo soltanto un gioco, la merita.
Re: FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
Forse per far accorgere al mondo che esiste anche il biliardo si potrebbe pensare ad una divulgazione autogestita a vari livelli, sulla scorta di analoghe esperienze fatte dal sottoscritto col basket giovanile (che, ahinoi, è seguito solo da innamorati pazzi come noi o da genitori speranzosi di avere il nuovo MJ in casa e da qualche dirigente solo quando la squadra ottiene risultati importanti...) e anche col biliardo quando, assieme ad altri affezionati praticanti, ci siamo presi la briga di tirar su qualche sito locale e mandare un pò di articoli autoprodotti alle testate cittadine/provinciali che sono stati pubblicati con tanto di foto e che hanno in qualche modo attirato un pò di attenzione da parte della vera platea a cui si dovrebbe puntare... i non praticanti, giovani in primis, per garantire un minimo di futuro al movimento.
Magari qualche giornalista si incuriosisce, si trascina dietro un cameraman e sforna un servizio per la tv locale che spesso irradia in tutta la regione e così via.
Poi, sull'onda di avvenimenti importanti tipo le classiche manifestazioni di S. Vincent, creare sapientemente un pò di suspance, di attesa anche per tornei "minori" (solo per i non addetti ai lavori perchè considerare, che ne so, la gara nazionale di Soleto o il Trofeo dei Due Mari di Taranto roba da poco, può farlo giusto un profano).
Magari, in Puglia o in qualsiasi altra regione, comincia ad interessarsene il TG3 regionale, l'edizione locale della Gazzetta dello Sport e così via.
E' una gran botta di fortuna (alla faccia di chi non ci crede ) avere un giornalista sportivo di alto spessore in RAI che è anche un praticante della nostra disciplina ma se vogliamo, S. Vincent e la BTP, Bulbarelli o no, la RAI già le tratta da anni, o sbaglio?
E' sui prodotti "minori" che occorre attirare i media per poi far esplodere i fuochi d'artificio sugli appuntamenti nazionali con un minimo di conseguenzialità.
Che ne dite?
Ciaooo, Renato
Magari qualche giornalista si incuriosisce, si trascina dietro un cameraman e sforna un servizio per la tv locale che spesso irradia in tutta la regione e così via.
Poi, sull'onda di avvenimenti importanti tipo le classiche manifestazioni di S. Vincent, creare sapientemente un pò di suspance, di attesa anche per tornei "minori" (solo per i non addetti ai lavori perchè considerare, che ne so, la gara nazionale di Soleto o il Trofeo dei Due Mari di Taranto roba da poco, può farlo giusto un profano).
Magari, in Puglia o in qualsiasi altra regione, comincia ad interessarsene il TG3 regionale, l'edizione locale della Gazzetta dello Sport e così via.
E' una gran botta di fortuna (alla faccia di chi non ci crede ) avere un giornalista sportivo di alto spessore in RAI che è anche un praticante della nostra disciplina ma se vogliamo, S. Vincent e la BTP, Bulbarelli o no, la RAI già le tratta da anni, o sbaglio?
E' sui prodotti "minori" che occorre attirare i media per poi far esplodere i fuochi d'artificio sugli appuntamenti nazionali con un minimo di conseguenzialità.
Che ne dite?
Ciaooo, Renato
Ciaooo, Renato
Re: FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
Ottimo Renato
PS: come al solito per i tuoi interventi (o quasi )
PS: come al solito per i tuoi interventi (o quasi )
-
bracciostorto
- Messaggi: 1795
(Cerca: tutti) - Iscritto il: giovedì 29 dicembre 2005, 17:21
- Località: Noicàttaro
Re: FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
Meno male che non trovi ottimi tutti i miei interventi, se no, come accade per altre coppie conclamate che si muovono, pensano e scrivono all'unisono sui forum, scadremmo nel ridicolo
Ciaooo, Renato
Ciaooo, Renato
Ciaooo, Renato
Re: FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
leggendo bakufu (fantastico) mi è venuta una idea: una bella gara a coppie tra big del biliardo e v.i.p. dello sport e spettacolo(COME HA PROPOSTO LUI) ma dove? in un CENTRO COMMERCIALE.....
Re: FIBIS, REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO by bakufu
TENNIS GOLF F.1 E altri
Spettacoli che montano e smontano in giro x il mondo gli sponsor vengono attirati e le scommesse lecite e purtroppo anche quelle non lecite ci girano attorno
La pubblicità e il pubblico seguono questi sport x diversi motivi ma alla base c'è sempre il denaro
Lo snooker è l'unico sport associabile e sta facendo lo stesso percorso sponsor e scommesse oltre ad uno storico gemellaggio planetario che gli Inglesi hanno in giro x il mondo. Basti guardare i vari campioni di questo gioco Australiani e ora Cinesi
Sono entrato a shangai in una sala da snooker e il palazzetto di s.vincent in confronto sembrava un monolocale.
Mi piace l'argomento Poker sportivo e in questo momento non riesco a vedere nessun altro modo se non quello di attirare l'interesse di pubblico media e sponsor.
Il main event di las vegas iscrizione 10.000 dollari riesce ad attirare in media 6/8000 iscritti perché non provare a copiare questo tipo di progetto?
Se l'obbiettivo da raggiungere non fa rumore nessuno ne parla
Secondo voi si può parlare a livello mediatico di una gara dove il primo premio è di 1000 euro??
La risposta è NO!!
Anzi magari qualcuno che può essere interessato può pensare
Campione del mondo vince una gara e prende 1000 euro
Anche nel Poker per pagare certe iscrizioni si creano delle collette quindi...
Mi sono permesso di criticare anche privatamente chi si sta mostrando come il salvatore della patria non perché penso sia inadeguato ma perché penso sappia lui stesso che al momento non ci sia trippa e tutto quello che si sta preparando sia solo un'allungamento dell'agonia
Spettacoli che montano e smontano in giro x il mondo gli sponsor vengono attirati e le scommesse lecite e purtroppo anche quelle non lecite ci girano attorno
La pubblicità e il pubblico seguono questi sport x diversi motivi ma alla base c'è sempre il denaro
Lo snooker è l'unico sport associabile e sta facendo lo stesso percorso sponsor e scommesse oltre ad uno storico gemellaggio planetario che gli Inglesi hanno in giro x il mondo. Basti guardare i vari campioni di questo gioco Australiani e ora Cinesi
Sono entrato a shangai in una sala da snooker e il palazzetto di s.vincent in confronto sembrava un monolocale.
Mi piace l'argomento Poker sportivo e in questo momento non riesco a vedere nessun altro modo se non quello di attirare l'interesse di pubblico media e sponsor.
Il main event di las vegas iscrizione 10.000 dollari riesce ad attirare in media 6/8000 iscritti perché non provare a copiare questo tipo di progetto?
Se l'obbiettivo da raggiungere non fa rumore nessuno ne parla
Secondo voi si può parlare a livello mediatico di una gara dove il primo premio è di 1000 euro??
La risposta è NO!!
Anzi magari qualcuno che può essere interessato può pensare
Campione del mondo vince una gara e prende 1000 euro
Anche nel Poker per pagare certe iscrizioni si creano delle collette quindi...
Mi sono permesso di criticare anche privatamente chi si sta mostrando come il salvatore della patria non perché penso sia inadeguato ma perché penso sappia lui stesso che al momento non ci sia trippa e tutto quello che si sta preparando sia solo un'allungamento dell'agonia
Chi c’è in linea
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