Vi piace il basket?

[Runus]

Se vi piace e magari lo seguite pure, è doveroso, da brindisino di città, che io comunichi agli appassionati che oggi, grazie alle concomitanti sconfitte di Bologna e Siena, per la prima volta nella sua storia, la squadra di Brindisi è in testa da sola nel massimo campionato italiano  

Magari non durerà ma tra società solida (sponsor pesante, ramo energetico e consorzio di imprenditori importanti), staff tecnico (coach Bucchi è uno da grandi piazze), roster giovane, atletico ed affamato di gloria e un pubblico che a detta di tutti gli addetti ai lavori ha pochi eguali, chissà... sognare non è (ancora) reato

Per noi brindisini, questo primo posto in un qualsivoglia campionato d'elite, che oltretutto vede partecipanti le corazzate di Milano, Roma, Bologna, Varese, Caserta, Siena e Cantù, è un evento storico e questo orgoglio sportivo tutto nostro volevo condividerlo con tutti voi che, se siete appassionati e NON tifosi delle altre squadre citate , sicuramente apprezzerete  

[francesco 60]

Non sono appassionato di basket, ma mi piace il fatto che una persona sia orgogliosa della sua città e dei risultati sportivi ottenuti da essa, ed in un mondo dove regna il menefreghismo, la trovo una grande cosa, Complimentissimi quindi a Brindisi, ai suoi atleti ed ai suoi tifosi.      

[garavaglialuca]

Mi piace sì, ma seguo solo l'NBA...peccato quest'anno non commenti Buffa, una vera bibbia di quello sport.

[Runus]

Buffa è quanto di più prossimo all'orgasmo    in campo narrativo, di qualsiasi argomento si tratti  

@francesco60

grazie

[garavaglialuca]

Infatti sono contento che vada a commentare i mondiali in Brasile...

[rik]

si mi piace molto!
http://www.youtube.com/watch?v=EYEHUOpwNvE

[cpvarese]

Sono abbonato alla Cimberio. Ho visto Brindisi vincere a Masnago qualche domenica fa e merita ampiamente di essere in testa. A tratti mi ha ricordato la Cimberio dello scorso anno che ha vinto la stagione regolare.
Squadra ben allenata con ottimi mezzi atletici e spirito di gruppo.

[Runus]

   

Realisticamente, se coach Bucchi riuscirà, come è capace di fare, a tenerli tutti sulla corda per tutto il campionato, facendo (come sono sicuro abbiano fatto) tesoro della esperienza dell'anno scorso quando dopo aver centrato le final eight di Coppa Italia, ci siamo un pò sciolti come neve al sole, facendo un pessimo girone di ritorno, mi aspetto un posticino nei playoff scudetto.

C'è un unico, avvilente, problema in questo bel sogno "palla a spicchi" brindisino... un palazzetto degno di questo nome perchè abbiamo un impianto buono forse per la B, considerando quanto pubblico segue questo sport, ma totalmente sotto agli standard minimi per una squadra ed un pubblico da Serie A, sia sotto l'aspetto del confort, che della logistica, che della qualità di visione delle partite (ci sono file di sediolini, lato parterre, DIETRO alle panchine e DIETRO i pilastri di sostegno della struttura   ).

Immagina che entrano, stipati all'inverosimile, pagando pure il prezzo più alto d'Italia, 3200/3500 spettatori (praticamente tutti abbonati), e almeno altrettanti rinunciano a priori di correre ogni anno a sacramentare per cercare di aggiudicarsi il prezioso tagliando (rischiando pure di beccare quello vista cemento ).

Mah...

Grazie per la tua partecipazione ed in bocca al lupo per la tua mitica squadra del cuore

Ciaooo, Renato

[ile1976]

Da ex cestista passato al biliardo per problemi fisici che non mi consentivano più di praticare sono contento di sentir parlare ogni tanto dello sport che mi ha insegnato spirito di gruppo e disciplina.
Non seguo la  A da un po' e ho scoperto che brindisi militava nella massima serie solo questo'anno sfogliando una classifica. Mi fa piacere vedere nuove realtà nel massimo campionato, vuol dire che il movimento funziona. Per quanto riguarda coach Bucchi è uno moooolto navigato ed ha esperienza da vendere.
Per il palazzetto purtroppo dubito che in tempi così incerti il comune si voglia accollare la costruzione di un palasport a meno che non subentri qualche importante contributo privato.
In bocca al lupo

[perseo]

A Rieti si è sempre praticato Basket e/o Rugby..    

[Runus]

Da ex cestista passato al biliardo per problemi fisici che non mi consentivano più di praticare sono contento di sentir parlare ogni tanto dello sport che mi ha insegnato spirito di gruppo e disciplina.
Non seguo la  A da un po' e ho scoperto che brindisi militava nella massima serie solo questo'anno sfogliando una classifica. Mi fa piacere vedere nuove realtà nel massimo campionato, vuol dire che il movimento funziona. Per quanto riguarda coach Bucchi è uno moooolto navigato ed ha esperienza da vendere.
Per il palazzetto purtroppo dubito che in tempi così incerti il comune si voglia accollare la costruzione di un palasport a meno che non subentri qualche importante contributo privato.
In bocca al lupo

Eh, lo dici a me che vivo in una piccola città del sud (Brindisi, appunto) che vive per il basket da sempre perchè, per male che sia andata, anche quando la squadra ha fatto la B2, abbiamo sempre riempito il palazzetto.

Qui mi prendo una piccola licenza nostalgica perchè io stesso ho una piccola grande storia personale e baskettara da raccontare, ossia il rimpianto, esclusivamente cestistico, per aver avuto il mio figlio maggiore nel settore giovanile di questa squadra, che pur essendo alto "solo" 184 cm., ambidestro e con mezzi atletici importanti (schiacciava da fermo a 2 mani   ), dai 13 ai 17 anni era un mattatore nei campionati allievi, cadetti e junories (guardia iper-atletica con tiro da 3 importante ... roba da 25/30 punti a partita con picchi di 45... e quanti "ohhhh" ho sentito quasi commuovendomi -tolgo il "quasi" và - quando lo vedevamo stoppare gente di 2 metri o letteralmente volargli in testa per prendere, lui, il rimbalzo   ).

Divenne da subito un prospetto interessante, senza che nemmeno io me rendessi conto perchè ero un pò critico a prescindere (però Marco, pur iniziando tardi, a 13 anni, al suo primo allenamento, quando gli istruttori chiesero alla squadra di fare giri di campo e saltando cercare di toccare il tabellone, lui, che all'epoca non ancora nemmeno 1,80, si appese al ferro con tutti quelli che c'erano che si girarono verso di me quasi a chiedermi il segreto di quella elevazione).

Dopo 3 mesi gli istruttori parlarono con me, apertamente, di prospettive di serie A per il ragazzo che era anche molto coordinato (era il classico animale da sport cresciuto in strada sin da piccolo e questo è un fattore rarissimo ormai...).

A 16 anni si allenava regolarmente con la prima squadra e poi studio prima e lavoro poi (e pelo, aggiungo io ) lo hanno portato altrove, prima mentalmente e poi fisicamente (meglio così però ).

Adesso gioca a calcio in un campionato amatoriale a Parma... specialità della casa, tiro potente e tanti gol di testa, chissà come mai

Brindisi si ritrovò in serie A2 negli anni 70 e agli inizi degli anni 80 approdò per la prima volta in A1, coach il mai dimenticato Piero Pasini che vinse la B e la la A2 con il supporto decisivo del compianto Claudio Malagoli, scomparso per incidente stradale qualche anno dopo, che qui a Brindisi ha lasciato ricordi indelebili e che è stato indiscutibilmente il Bob Morse italiano per quanti punti faceva tirando da OGNI posizione, in particolare dalla lunghissima distanza (e non c'era ancora il tiro da 3...).

Nel primo anno della sua storia di A1, Brindisi ingaggiò il tecnico campione d'Europa, Rudi D'Amico proveniente dal Maccabi Tel Aviv, ma sbagliammo uno degli americani (uno era il confermatissimo Otis Howard, detto Otello... atleta meraviglioso e l'altro, quello decisivo in negativo, uno dei fratelli Pondexter, splendido nei movimenti sotto canestro, da pivot da manuale, ma poco incisivo in termini di punti e rimbalzi) e forse il top coach non seppe sintonizzarsi col nostro campionato e retrocedemmo subito in A2.

Dopo alterne fortune che ci hanno spinto sino alla B2, è arrivato l'attuale patron, Massimo Ferrarese, imprenditore e politico di successo (uhm, sta cosa mi ricorda qualcuno e mi preoccupa un pò però ) che ha messo su un team societario molto solido, col supporto dell'ENEL che qui paga senza troppi problemi visto l'enorme centrale a carbone che ci ha impiantato e ci ammorba da decenni, che ha via via scalato tutte le categorie in pochi anni.

Siamo arrivati in A1 nel 2010-2011 e siamo ri-retrocessi subito ma abbiamo immediatamente rivinto la A2 e quindi dall'anno scorso, nel quale abbiamo raggiunto la prima storica final eight di coppa Italia e quindi l'altrettanto storica salvezza, eccoci qua a giocare per confermare il primo posto contro squadre con ben altra storia e budget

Già oggi, contro Cantù, sarà durissima... crepi il lupo  

A Rieti si è sempre praticato Basket e/o Rugby..    

A Rieti avete avuto la grandissima fortuna di aver avuto, come coach, negli anni in cui avete vinto la Coppa Korac, il grandissimo (in tutti i sensi ) Big Elio Pentassuglia, brindisino DOC, unanimemente riconosciuto come un Maestro, prima ancora che come tecnico, in tutta la penisola e che, beati voi, ha lanciato uno dei più grandi giocatori italiani di tutti i tempi, uno del primi playmaker alti (e per questo immarcabili dagli altri pari ruolo avversari), oltre la misura classica (1,80 era la media dell'epoca), ossia il grandissimo Brunamonti che se non ricordo male sfiorava i 2 metri  

Anche lui, come Malagoli, ha trovato la fine dei suoi giorni in una macchina impazzita...

Buona domenica a tutti

Renato

[Spanish]

Renato, se mi piace il basket?

Le dedico a te e a tutti i "forumisti" che non mi conoscono...!!!

Brindisi, addì 1970 - Palazzetto dello Sport Casale Brindisi -

...indovina un po' quale di questa squadra "allievi" è Spanish?



"Libertas Brindisi" Campionato Italiano di Basket serie B (paragonata oggi alla serie A2)


...non c'è bisogno di presentazioni per il compianto e mitico "Elio Pentassuglia" grandissimo "coach", brindisino d'origine, cresciuto e maturato professionalmente negli U.S.A.

...aiutino: più di qualcuno di quegli allievi è arrivato a giocare in serie A, (Forlì - Napoli - Rieti) Elio ne era molto orgoglioso chiamandoli con se in giro per l'Italia poi, come è noto, ha abbandonato il "palcoscenico" a seguito dell'incidente automobilistico perdendo la partita più importante la propria vita...!!!

Non vorrei sembrare un nostalgico "megalomane", ma credimi a soli quattordici anni, dopo aver vinto tutto a livello nazionale (Giochi della Gioventù, Campionato Nazionale Allievi e successivamente Nazionale Junores) Elio mi diede la possibilità di giocare in "prima squadra" (seconda foto) che al tempo militava in serie "B" (non esisteva la serie A2) con il mitico capitano "Claudio Calderali" che ho rivisto, questa estate, dopo quasi quaranta anni...!!!

La mia "carriera cestistica" si è conclusa più di vent'anni orsono militando in una serie minore, "senza cartellino", in una squadra della provincia di Brescia...!!!
Nel frattempo incominciavo a steccare abbandonando così, definitivamente, il pallone da basket...!!!

[perseo]

Grande Elio, in tutti i sensi!! ..come lo zio Willie.. Sojourner  

Brunamonti

 

Anch'io piccola storia.. Poiché il padre, Joe, giocava con il Rieti, da bambini passavamo i pomeriggi nel campetto della parrocchia sotto casa con un certo Kobe Bryant. Quello è nato fenomeno..  

[Spanish]

E' vero Fabio, Elio ha anche allenato a Rieti se ricordo bene, subito prima o dopo essere andato via dalla "Libertas Brindisi" della stessa città di Brindisi (parliamo sempre degli anni settanta o fine anni sessanta)...!!!

[Runus]

Eh, casa Spagnolo è piena di atletoni

Marco, Rolando (quelli che conosco meglio) e Marcello (il più noto, ricordato ancora ancora oggi, DJ degli anni 70/80 dappertutto), tutti grandi e grossi e malati per la musica, più vostro padre che me lo ricordo bene quando, pensionato, verso la fine degli anni 80, metteva in riga tutti dentro un studio dentistico a S. Elia , che era un omone in linea con la stazza familiare  

Non ammetteva repliche, con quel fisico

Grandi in tutti i sensi, gli SPANISH  

Ciaooo, Renato

p.s.
che cul* a Rieti, eh Persè?