"Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
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"Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
Viste le continue discussioni, le continue lamentele su cosa non ci piace nella gestione delle categorie, dei campionati ecc... Senza voler accusare nessuno e senza pretese di insegnare niente a nessuno (anche perché magari sono un mucchio di stupidate), mi è venuto in mente "il biliardo secondo me".
La mia idea (cercherò di essere il più sintetico possibile)...
Cioè quello che mi piacerebbe per il biliardo, fattibile o no (non ho le competenze per dirlo), utopie o meno. Magari la maggioranza delle cose che dirò sono irrealizzabili... va be', per gioco...
Livello dilettantistico
Categorie: III, II, I.
Ogni categoria si organizza da sé le proprie gare (provinciali o regionali) con costi di iscrizione e premi proporzionati.
Per esempio:
III cat.: gare di III cat. 10 € di iscrizione, 40 € il vincitore di batteria, 200 € il vincitore di gara.
II cat.: gare di II cat. 20 € di iscrizione, 80 € il vincitore di batteria, 400 € il vincitore di gara.
I cat.: gare di I cat. 30 € di iscrizione, 120 € il vincitore di batteria, 600 € il vincitore di gara.
Da queste gare (rigorosamente a categorie separate) si stilano le classifiche (provinciali e regionali) di ogni singola categoria, si assegnano i titoli (provinciali e regionali) e i posti per i campionati italiani di fine anno.
* Non si è mai visto che i giocatori di una categoria debbano giocare contro i giocatori di un'altra categoria. In tutti gli sport si gioca tra pari (almeno per l'assegnazione dei punti di classifica e per i titoli).
Nulla vieta a un privato di organizzare una gara aperta a tutti, con i costi e i premi che vuole... ma in questo caso non esiste l'handicap e non ci sono teste di serie. Tutti contro tutti e vince il più forte.
* Non si è mai visto che i più forti debbano partire svantaggiati. Il concetto di handicap è contrario al senso dello sport. Il più forte vince.
Livello professionistico
Non ci sono categorie di partenza, non ci sono handicap, tutti possono partecipare.
I soldi arrivano da qualche grosso sponsor.
10 prove all'anno (sett, ott, nov, dic, gen, feb, mar, apr, mag, giu), una per regione (o, visto che sono 10 prove, una per ogni coppia di regioni che decide di organizzare). A luglio le finali a Roma (la capitale e a metà strada tra nord e sud).
Al termine di ogni prova vengono determinate le categorie:
-i primi 24 in classifica sono teste di serie nel tabellone della domenica;
-i successivi 48 sono teste di serie nel tabellone del sabato;
-gli altri fanno le selezioni per poter approdare al sabato.
Ma, a differenza di adesso, le selezioni sono organizzate a livello regionale o quasi: una selezione a Milano, una a Firenze, una a Roma, una a Napoli, una a Bari, una a Palermo e una a Cagliari.
In questo modo chi lavora può partecipare a tutte le selezioni e fare il viaggio per la sede della prova solo se qualificato, senza buttar via soldi e ferie.
N. B. La classifica è sempre mobile. Le teste di serie del sabato e le teste di serie della domenica possono cambiare da una giornata all'altra.
Varie
Il birillo rosso da solo vale 8 come è naturale che sia!
Niente punti validi al primo tiro.
Partite ai 120 per le III e II categorie, al meglio delle 3 ai 100 per i I, al meglio delle 5 ai 60 per le prove dei professionisti.
Divieto di organizzare gare con una batteria per biliardo.
Obbligo di stare in silenzio onde evitare polemiche. Se parli è fallo.
Gli arbitri esistono solo nel circuito dei professionisti. Nel circuito dilettantesco (III, II e I) c'è solo un direttore di gara, si gioca senza arbitro e ci si affida alla sportività dei giocatori.
La mia idea (cercherò di essere il più sintetico possibile)...
Cioè quello che mi piacerebbe per il biliardo, fattibile o no (non ho le competenze per dirlo), utopie o meno. Magari la maggioranza delle cose che dirò sono irrealizzabili... va be', per gioco...
Livello dilettantistico
Categorie: III, II, I.
Ogni categoria si organizza da sé le proprie gare (provinciali o regionali) con costi di iscrizione e premi proporzionati.
Per esempio:
III cat.: gare di III cat. 10 € di iscrizione, 40 € il vincitore di batteria, 200 € il vincitore di gara.
II cat.: gare di II cat. 20 € di iscrizione, 80 € il vincitore di batteria, 400 € il vincitore di gara.
I cat.: gare di I cat. 30 € di iscrizione, 120 € il vincitore di batteria, 600 € il vincitore di gara.
Da queste gare (rigorosamente a categorie separate) si stilano le classifiche (provinciali e regionali) di ogni singola categoria, si assegnano i titoli (provinciali e regionali) e i posti per i campionati italiani di fine anno.
* Non si è mai visto che i giocatori di una categoria debbano giocare contro i giocatori di un'altra categoria. In tutti gli sport si gioca tra pari (almeno per l'assegnazione dei punti di classifica e per i titoli).
Nulla vieta a un privato di organizzare una gara aperta a tutti, con i costi e i premi che vuole... ma in questo caso non esiste l'handicap e non ci sono teste di serie. Tutti contro tutti e vince il più forte.
* Non si è mai visto che i più forti debbano partire svantaggiati. Il concetto di handicap è contrario al senso dello sport. Il più forte vince.
Livello professionistico
Non ci sono categorie di partenza, non ci sono handicap, tutti possono partecipare.
I soldi arrivano da qualche grosso sponsor.
10 prove all'anno (sett, ott, nov, dic, gen, feb, mar, apr, mag, giu), una per regione (o, visto che sono 10 prove, una per ogni coppia di regioni che decide di organizzare). A luglio le finali a Roma (la capitale e a metà strada tra nord e sud).
Al termine di ogni prova vengono determinate le categorie:
-i primi 24 in classifica sono teste di serie nel tabellone della domenica;
-i successivi 48 sono teste di serie nel tabellone del sabato;
-gli altri fanno le selezioni per poter approdare al sabato.
Ma, a differenza di adesso, le selezioni sono organizzate a livello regionale o quasi: una selezione a Milano, una a Firenze, una a Roma, una a Napoli, una a Bari, una a Palermo e una a Cagliari.
In questo modo chi lavora può partecipare a tutte le selezioni e fare il viaggio per la sede della prova solo se qualificato, senza buttar via soldi e ferie.
N. B. La classifica è sempre mobile. Le teste di serie del sabato e le teste di serie della domenica possono cambiare da una giornata all'altra.
Varie
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Niente punti validi al primo tiro.
Partite ai 120 per le III e II categorie, al meglio delle 3 ai 100 per i I, al meglio delle 5 ai 60 per le prove dei professionisti.
Divieto di organizzare gare con una batteria per biliardo.
Obbligo di stare in silenzio onde evitare polemiche. Se parli è fallo.
Gli arbitri esistono solo nel circuito dei professionisti. Nel circuito dilettantesco (III, II e I) c'è solo un direttore di gara, si gioca senza arbitro e ci si affida alla sportività dei giocatori.
Ultima modifica di Riccardo il sabato 17 agosto 2013, 19:46, modificato 3 volte in totale.
Quando un uomo con una stecca qualsiasi incontra un uomo con una Joker, l'uomo con una stecca qualsiasi è un uomo morto! (M.B.)
Re: "Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
Bello riccardo...ti pongo il più semplice dei quesiti:
La Lombardia 5000 tesserati..la Sardegna 500...con che criterio fai i pro?
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genio
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Re: "Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
Non esistono i pro... quelli che ora sono i pro sono i primi 24, le teste di serie della domenica.
Non mi interessa dove sono tesserati. Perché mi fai questa domanda?
Non mi interessa dove sono tesserati. Perché mi fai questa domanda?
Quando un uomo con una stecca qualsiasi incontra un uomo con una Joker, l'uomo con una stecca qualsiasi è un uomo morto! (M.B.)
Re: "Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
D'accordo su diversi punti ... salvo che i tornei di categoria li farei senza montepremi
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rimartille
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Re: "Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
Riccardo ha scritto:Non esistono i pro... quelli che ora sono i pro sono i primi 24, le teste di serie della domenica.
Non mi interessa dove sono tesserati. Perché mi fai questa domanda?
Perchè se fai delle selezioni regionali e tieni conto del numero dei tesserati dovrai adattare i criteri in base a questo..o no?
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genio
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Re: "Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
riccardo rappresentante dei giocatori!
X le regole (punti, biglie, ecc) seguire le norme internazionali
per gli arbitri magari uno in sala e uno fuori
ps: uno fuori per il tabellone
e poi fare sempre i sorteggi in sala se possibile
X le regole (punti, biglie, ecc) seguire le norme internazionali
per gli arbitri magari uno in sala e uno fuori
ps: uno fuori per il tabellone
e poi fare sempre i sorteggi in sala se possibile
Ultima modifica di rik il domenica 18 agosto 2013, 0:23, modificato 1 volta in totale.
Re: "Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
Uno fuori? Cioè?
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Re: "Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
Penso che Riccardo si riferisca a tornei di selezione per raggiungere le categorie di eccellenza nella fase finale ..... come ai tempi della bma
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rimartille
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Re: "Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
In quei tempi ero in Spagna
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Re: "Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
Ok, Paolo... mi sono spiegato male. Non volevo dire "selezioni regionali"...
Volevo dire...
C'è la BTP a Brindisi... ok, ma al posto di fare tutta la prova a Brindisi, faccio solo il sabato e la domenica. Le selezioni per ambire al tabellone del sabato le divido in almeno 3 punti (Nord, Centro, Sud), in modo che i giocatori di Milano non devono prendere 2 giorni di ferie e spendere 300€ per poter partecipare e magari perdere alla prima. Idem al contrario, per i giocatori del Sud quando ci sono le prove sù.
Per me non sta in piedi per come è adesso. Tira tira e tira la corda si rompe. Quando i prima e i seconda si stuferanno di fare tutti i sacrifici che fanno, quando verrà loro un po' meno la passione (e i soldi) crollerà tutto il sistema delle BTP (che adesso sta in piedi con i soldi degli "scarsi" che pagano e perdono).
Probabilmente organizzare una BTP per le sole fasi finali (sabato e domenica) costerebbe molto meno, i giocatori non farebbero spostamenti inutili e tutto sarebbe più snello.
Almeno... ripeto, non so se è fattibile o meno... rimango comunque convinto che in così come è adesso c'è qualcosa che non va: o è uno sport dilettantesco o è uno sport professionistico... così è un ibrido, è uno pseudo professionistico con i soldi dei dilettanti.
Volevo dire...
C'è la BTP a Brindisi... ok, ma al posto di fare tutta la prova a Brindisi, faccio solo il sabato e la domenica. Le selezioni per ambire al tabellone del sabato le divido in almeno 3 punti (Nord, Centro, Sud), in modo che i giocatori di Milano non devono prendere 2 giorni di ferie e spendere 300€ per poter partecipare e magari perdere alla prima. Idem al contrario, per i giocatori del Sud quando ci sono le prove sù.
Per me non sta in piedi per come è adesso. Tira tira e tira la corda si rompe. Quando i prima e i seconda si stuferanno di fare tutti i sacrifici che fanno, quando verrà loro un po' meno la passione (e i soldi) crollerà tutto il sistema delle BTP (che adesso sta in piedi con i soldi degli "scarsi" che pagano e perdono).
Probabilmente organizzare una BTP per le sole fasi finali (sabato e domenica) costerebbe molto meno, i giocatori non farebbero spostamenti inutili e tutto sarebbe più snello.
Almeno... ripeto, non so se è fattibile o meno... rimango comunque convinto che in così come è adesso c'è qualcosa che non va: o è uno sport dilettantesco o è uno sport professionistico... così è un ibrido, è uno pseudo professionistico con i soldi dei dilettanti.
Quando un uomo con una stecca qualsiasi incontra un uomo con una Joker, l'uomo con una stecca qualsiasi è un uomo morto! (M.B.)
Re: "Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
rimartille ha scritto:D'accordo su diversi punti ... salvo che i tornei di categoria li farei senza montepremi
Però organizzare un torneo ha i suoi costi... il gestore deve far quadrare i conti.
Allora si potrebbe fare un'iscrizione di 5 euro e chi perde paga la tariffa oraria al gestore.
Ci posso stare.
Ma ci posso stare ogni tanto, non farei di sicuro 30 gare all'anno tra Torino, Como, Milano e Brescia. Anche i giocatori hanno i loro costi. Io per andare a fare una gara a Brescia, per esempio, tra gasolio e mangiare posso spendere 60 euro. Se non ho la possibilità di rientrare nelle spese vincendo la batteria...
Rimango della mia idea... premi piccoli, commisurati alla categoria (anche per incentivare a salire di categoria).
Quando un uomo con una stecca qualsiasi incontra un uomo con una Joker, l'uomo con una stecca qualsiasi è un uomo morto! (M.B.)
Re: "Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
A me piace tutto, lo trovo estremamente funzionale ed intelligente. La cosa che a mio avviso non andrebbe fatta è la differenziazione delle modalità di gara... ovvero farei giocare tutti (dalle terza cat. ai pro) un 2 su 3 ai 120 p.ti per non creare probabili vantaggi7svantaggi nelle manifestazioni open.
Re: "Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
Riccardo ha scritto:rimartille ha scritto:D'accordo su diversi punti ... salvo che i tornei di categoria li farei senza montepremi
Però organizzare un torneo ha i suoi costi... il gestore deve far quadrare i conti.
Allora si potrebbe fare un'iscrizione di 5 euro e chi perde paga la tariffa oraria al gestore.
Ci posso stare.
Ma ci posso stare ogni tanto, non farei di sicuro 30 gare all'anno tra Torino, Como, Milano e Brescia. Anche i giocatori hanno i loro costi. Io per andare a fare una gara a Brescia, per esempio, tra gasolio e mangiare posso spendere 60 euro. Se non ho la possibilità di rientrare nelle spese vincendo la batteria...
Rimango della mia idea... premi piccoli, commisurati alla categoria (anche per incentivare a salire di categoria).
Ho detto senza montepremi .... non senza iscrizione. 10 euro e vinci la coppa ....
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rimartille
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Re: "Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
il futuro di tutti gli sport sono i giovani...
a Bergamo in 6 anni e' entrato solo 1 giovane da quando io ho iniziato
io questo sport lo ho conosciuto per caso 6 anni fa' (peccato non lo conoscevo )
dopo avere giocato 32 anni a rugby
serve qualcuno di buona volonta'che lavori sulle scuole o sui csi...e sulle tv, se arrivano giovani , arrivano anche gli sponsor... e tutto puo' ripartire come anni fa (cosi' mi hanno detto )
Buon biliardo a tutti
a Bergamo in 6 anni e' entrato solo 1 giovane da quando io ho iniziato
io questo sport lo ho conosciuto per caso 6 anni fa' (peccato non lo conoscevo )
dopo avere giocato 32 anni a rugby
serve qualcuno di buona volonta'che lavori sulle scuole o sui csi...e sulle tv, se arrivano giovani , arrivano anche gli sponsor... e tutto puo' ripartire come anni fa (cosi' mi hanno detto )
Buon biliardo a tutti
Re: "Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!
Sarebbe bello MIA BU' avere tanti giovani nuovi !!! ma la domanda è perché dovrebbero iniziare a praticare questo sport ?
Lo sport ,prima di diventare una passione, deve essere prima di tutto un momento di divertimento e di sfogo senza regole ...... immagina 4 ragazzini che entrano in una sala biliardo per giocare ,alle prime 3 parole tutti i giocatori cominciano a guardarli male e alla prima risata scatta la guerriglia ......pensa come si sono divertiti e se tornano volentieri
....... se poi sono così coraggiosi da tornare ,allora li scattano i venditori di stecche che cercano di convincerli che sono già bravini ma che per migliorare hanno bisogno di una stecca professionle (di 25 anni a soli 250€)che ovvio hanno da vendere !!!!! .......quando tornano la terza volta, dopo che hanno già speso soldi per la stecca ,decidono che vogliono imparare seriamente e chiedono se ce qualche volenteroso disposto a insegnargli .....che ovviamente trovano a soli 30€ all'ora escluso il tavolo!!!!
Certo credo e spero che non sia ovunque così , ma questa è la maggioranza per quello che ho visto !!!
..... forse è meglio che scelgano altri sport
Lo sport ,prima di diventare una passione, deve essere prima di tutto un momento di divertimento e di sfogo senza regole ...... immagina 4 ragazzini che entrano in una sala biliardo per giocare ,alle prime 3 parole tutti i giocatori cominciano a guardarli male e alla prima risata scatta la guerriglia ......pensa come si sono divertiti e se tornano volentieri
....... se poi sono così coraggiosi da tornare ,allora li scattano i venditori di stecche che cercano di convincerli che sono già bravini ma che per migliorare hanno bisogno di una stecca professionle (di 25 anni a soli 250€)che ovvio hanno da vendere !!!!! .......quando tornano la terza volta, dopo che hanno già speso soldi per la stecca ,decidono che vogliono imparare seriamente e chiedono se ce qualche volenteroso disposto a insegnargli .....che ovviamente trovano a soli 30€ all'ora escluso il tavolo!!!!
Certo credo e spero che non sia ovunque così , ma questa è la maggioranza per quello che ho visto !!!
..... forse è meglio che scelgano altri sport
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