"Il biliardo secondo me"... come vorrei che fosse!

[Riccardo]

Secondo me è un discorso più complesso. Il biliardo è silenzio, concentrazione e disciplina. E questi tre concetti sono in antitesi con i valori che trasmette la società ai giovani.
Non è colpa del biliardo che è bacchettone... e colpa di tutto il resto. Il biliardo nelle scuole è un'ottima cosa. Bisognerebbe metterne uno anche in ogni oratorio o in altri luoghi di aggregazione.
Io dico che per quanto possano essere senza testa i giovani di 15-16 anni, almeno 1 su 10 può essere contagiato dal biliardo... giocare in silenzio provoca benessere e, più o meno inconsciamente, tutti noi abbiamo bisogno di silenzio e calma in questo mondo caotico. Personalmente quando gioco con calma, in perfetto silenzio in una bella sala ben condizionata... be', torno a casa che sto benissimo!

[lucchella]

Bravo Riccardo,concordo pienamente!!!

[B1]

Viste le continue discussioni, le continue lamentele su cosa non ci piace nella gestione delle categorie, dei campionati ecc... Senza voler accusare nessuno e senza pretese di insegnare niente a nessuno (anche perché magari sono un mucchio di stupidate), mi è venuto in mente "il biliardo secondo me".

La mia idea (cercherò di essere il più sintetico possibile)...
Cioè quello che mi piacerebbe per il biliardo, fattibile o no (non ho le competenze per dirlo), utopie o meno. Magari la maggioranza delle cose che dirò sono irrealizzabili... va be', per gioco...


Livello dilettantistico

Categorie: III, II, I.

Ogni categoria si organizza da sé le proprie gare (provinciali o regionali) con costi di iscrizione e premi proporzionati.

Per esempio:
III cat.: gare di III cat. 10 € di iscrizione, 40 € il vincitore di batteria, 200 € il vincitore di gara.
II cat.: gare di II cat. 20 € di iscrizione, 80 € il vincitore di batteria, 400 € il vincitore di gara.
I cat.: gare di I cat. 30 € di iscrizione, 120 € il vincitore di batteria, 600 € il vincitore di gara.

Da queste gare (rigorosamente a categorie separate) si stilano le classifiche (provinciali e regionali) di ogni singola categoria, si assegnano i titoli (provinciali e regionali) e i posti per i campionati italiani di fine anno.
* Non si è mai visto che i giocatori di una categoria debbano giocare contro i giocatori di un'altra categoria. In tutti gli sport si gioca tra pari (almeno per l'assegnazione dei punti di classifica e per i titoli).

Nulla vieta a un privato di organizzare una gara aperta a tutti, con i costi e i premi che vuole... ma in questo caso non esiste l'handicap e non ci sono teste di serie. Tutti contro tutti e vince il più forte.
* Non si è mai visto che i più forti debbano partire svantaggiati. Il concetto di handicap è contrario al senso dello sport. Il più forte vince.


Livello professionistico

Non ci sono categorie di partenza, non ci sono handicap, tutti possono partecipare.

I soldi arrivano da qualche grosso sponsor.

10 prove all'anno (sett, ott, nov, dic, gen, feb, mar, apr, mag, giu), una per regione (o, visto che sono 10 prove, una per ogni coppia di regioni che decide di organizzare). A luglio le finali a Roma (la capitale e a metà strada tra nord e sud).

Al termine di ogni prova vengono determinate le categorie:
-i primi 24 in classifica sono teste di serie nel tabellone della domenica;
-i successivi 48 sono teste di serie nel tabellone del sabato;
-gli altri fanno le selezioni per poter approdare al sabato.

Ma, a differenza di adesso, le selezioni sono organizzate a livello regionale o quasi: una selezione a Milano, una a Firenze, una a Roma, una a Napoli, una a Bari, una a Palermo e una a Cagliari.
In questo modo chi lavora può partecipare a tutte le selezioni e fare il viaggio per la sede della prova solo se qualificato, senza buttar via soldi e ferie.

N. B. La classifica è sempre mobile. Le teste di serie del sabato e le teste di serie della domenica possono cambiare da una giornata all'altra.


Varie

Il birillo rosso da solo vale 8 come è naturale che sia!
Niente punti validi al primo tiro.
Partite ai 120 per le III e II categorie, al meglio delle 3 ai 100 per i I, al meglio delle 5 ai 60 per le prove dei professionisti.
Divieto di organizzare gare con una batteria per biliardo.
Obbligo di stare in silenzio onde evitare polemiche. Se parli è fallo.
Gli arbitri esistono solo nel circuito dei professionisti. Nel circuito dilettantesco (III, II e I) c'è solo un dirtore di gara, si gioca senza arbitro e ci si affida alla sportività dei giocatori.

 
Sulla parte dilettantistica  mi trovi d'accordo (tra l'altro ,mesi fa rispondendo a un post simile avevo elencato le iniziative che stiamo facendo in provincia di Imperia, biliardo nelle scuole e in un centro sociale per ragazzi, visto in una funzione educativa) viewtopic.php?f=42&t=18000
Sui tornei professionistici, le selezioni regionali sarebbero meravigliose....ma se l'evento finale di conseguenza diventa per pochi giocatori e perde quindi la rilevanza turistica ed economica per la città ospitante, chi lo paga?? Per realizzare quello che tu dici servirebbe uno sponsor serio e ricco che sponsorizzi l'intero circuito e adesso la vedo veramente dura....

[ghira74]

le selezioni regionali trovo anche io che non sono molto eque
la ripartizione dei giocatori e' decisamente varia ... si rischierebbe di lasciare a casa gente forte

cmq ci sono alcuni spunti molto interessanti nelle proposte di riccardo

[Riccardo]

Sono contento che certe cose vi trovino d'accordo.  
Ripeto... io l'ho buttata lì senza pensare troppo al fatto che si possa fare o meno una cosa.
Comunque per sintetizzare, i punti della mia idea sono:
- ognuno deve potersi confrontare con i pari categoria. Trovo "strana" questa cosa del biliardo in cui i III giocano con i I, si deve concordare un handicap, si falsano le partite ecc. Il concetto di handicap mi ha sempre trovato contrario. Si gioca con i pari categoria e quando si gioca tutti insieme vince il più forte.
- Incentivi a passare di categoria, non incentivi a farsi retrocedere! Differenziare i premi in base alla categoria mi sembrava un'idea... ma potrebbero essercene altre molto più valide. Insomma, salire di categoria deve essere un incentivo. Ma finché nelle gare ci sono gironi di II/III da una parte e I/naz/pro dall'altra... che vantaggio hanno i I? Oppure quando ci sono gare di II/III con 2000 euro di primo premio... è ovvio che uno non vuole rimanere I ma farsi retrocedere.
- Trovo molto pericoloso che i premi dei professionisti nelle btp arrivino interamente dalle iscrizioni degli "scarsi" che si iscrivono solo ed esclusivamente per passione, senza aver alcuna possibilità di andare avanti. E qui... btp con il costo di iscrizione maggiorato, btp a 800 Km di distanza da casa, biliardi, biglie e arbitri del tutto inadeguati... quando la passione finirà crollerà tutto.

[sauro]

Concordo pienamente con Riccardo,
e hai tutta la mia stima più profonda anche perchè finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di proporre qualcosa di nuovo anche se solo su una pagina di un forum.
Secondo me tutto il meccanismo in federazione è sbagliato, anche perchè la fibis è una federazione dilettantistica e i professionisti per statuto non potrebbero esserci, ma siamo in Italia. Quandi sono i tesserati 25000(fonte: vecchio messaggio del forum) giocatori eccelenza 273 (16 pro 48 naz 209 master) il resto come dici giustamente te gli scarsi (in cui mi ci metto anche io essendo una seconda).Secondo te la federazione nazionale si preoccupi più dei 273 o degli altri 24000 ?
Qui non è un discorso di forza dei giocatori ma di numeri e basta e fino a quando ogni giocatore di eccelenza contera quanto 92 giocatori di categorie di base.....ndo' vuoi andare.

[omeris]

... quando la passione finirà crollerà tutto.[/quote]

Passione ?
esaltazione, follia, dissennatezza ....