categoria!?
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Messaggio inserito da cifalà91
gianpiè si deve prendere il buono da tutti anke da una 4a cat ke potrebbe sapere qlcs in piu di te...
Così piccino e già così saggio....
Vedi che c'è da imparare anche dalle terze???
Presente cmq, seconda categoria.
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Sotto con gli allenamenti!!!
Vero quello che dice Dario, c'è sempre da imparare da tutti... ma la differenza fondamentale è che se ti fidi ciecamente di quello che ti viene insegnato (da un forte giocatore, mettiamo), anche se lo provi 10 volte e non ti viene, pensi comunque che sei tu a sbagliare, e continui a provare... se il consiglio te l'ha dato un signor nessuno di terza categoria, lo provi 2 volte e se non viene lo accantoni come suggerimento inaffidabile. E' una dinamica quasi inevitabile, ed è uno dei motivi per cui si migliora così presto e così tanto avendo un maestro che si riconosce come tale, e i cui consigli vengono presi sempre e comunque per buoni
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Enrico
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Enrico
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paciuli
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(Cerca: tutti) - Iscritto il: giovedì 19 febbraio 2004, 22:26
- Località: San Giovanni in Persiceto
Concordo perfettamente con quello che dice PACIULI "il saggio".
Per quanto mi riguarda io ho avuto la fortuna di crescere bigliardisticamente in una sala (il mitico KAFFA di Milano), dove tutti erano in gradi di spiegare e dimostrare la propria conoscenza. Quindi, anche solo per osmosi, qualcosa ho imparato. Poi bisogna anche avere la fortuna che qualcuno dei bravi, o di quelli che noi consideriamo tali, abbia la pazienza di insegnarti. Quando dico "bravi" non intendo soltanto i nazionali/professionisti, intendo giocatori con grande esperienza e con capacità dimostrative elevate. (io mi ricordo ancora dei "grandi" giocatori come il sig.Roberto Monti (Bobbuccio), il sig.Pogliaghi (Pittore) ed il coriaceo sig.Franco Roma). Tutti questi giocatori hanno avuto la pazienza di cercare d'insegnarmi qualcosa. (c'è passato anche Garavaglia Luca tra le grinfie di questi giocatori).
Ma se le basi le hai buone la differenza che ti porta ad essere un prima categoria (anche di basso livello come me) sono essenzialmente le scelte di tiro; e quest'ultime le impari soltanto se le vedi, non se qualcuno te le spiega.
Quindi, secondo me, la difficoltà maggiore è quella di crescere in un ambiente dove sei in un certo senso costretto a migliorarti. :fico:
Per quanto mi riguarda io ho avuto la fortuna di crescere bigliardisticamente in una sala (il mitico KAFFA di Milano), dove tutti erano in gradi di spiegare e dimostrare la propria conoscenza. Quindi, anche solo per osmosi, qualcosa ho imparato. Poi bisogna anche avere la fortuna che qualcuno dei bravi, o di quelli che noi consideriamo tali, abbia la pazienza di insegnarti. Quando dico "bravi" non intendo soltanto i nazionali/professionisti, intendo giocatori con grande esperienza e con capacità dimostrative elevate. (io mi ricordo ancora dei "grandi" giocatori come il sig.Roberto Monti (Bobbuccio), il sig.Pogliaghi (Pittore) ed il coriaceo sig.Franco Roma). Tutti questi giocatori hanno avuto la pazienza di cercare d'insegnarmi qualcosa. (c'è passato anche Garavaglia Luca tra le grinfie di questi giocatori).
Ma se le basi le hai buone la differenza che ti porta ad essere un prima categoria (anche di basso livello come me) sono essenzialmente le scelte di tiro; e quest'ultime le impari soltanto se le vedi, non se qualcuno te le spiega.
Quindi, secondo me, la difficoltà maggiore è quella di crescere in un ambiente dove sei in un certo senso costretto a migliorarti. :fico:
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