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È possibile cambiare il biliardo?

Area aperta a discussioni su qualsiasi argomento, anche extra-biliardo

È possibile cambiare il biliardo?

Messaggioda Caterinik » venerdì 4 luglio 2014, 9:57

Caio a tutti,spero che questo argomento non sia stato già trattato in altri post.
Sono un ragazzo che vede biliardo dall'età di 8 anni ma solo da 1 ho iniziato a praticarlo costantemente,mi chiedo quindi come sia possibile trasformare questo sport per renderlo davvero "interessante" e far si che i veri campioni possano svolgerlo come vero e proprio lavoro.
Vorrei che qualcuno con molta più esperienza di me mi raccontasse per esempio come era stato strutturato il mondiale pro degli anni novanta e perchè ha fallito?
Personalmente quello che noto maggiormente è il divario impietoso che c'è tra il televisivo snooker e quello nostrano,e non credo sia solo questione di location,ma anche soprattutto di capacità nell'organizzare le riprese,tutto mi sembra essere piuttosto casereccio,e agli sponsor un prodotto del genere non si vende sicuramente bene.
Un'ultima considerazione la faccio in merito all'organizzazione delle gare,perchè non fare un numero più ampio,o magari creare una lega dove i professionisti vengono allargati a 64 giocatori con un numero minimo di tappe (10 all'anno per esempio?) ed ogni anno i dilettanti "combattono" per entrarci e quindi vedere crescere i propri guadagni?una sorta di master 1000 del tennis,con montepremi più ricchi e location più adatte,naturalmente il campionato italiano resterebbe invariato come campionato interno.
lo snooker è diventato ricco grazie alla sua esportazione in Cina,il biliardo internazionale credo che abbia tutte le carte in regola per sbocciare nuovamente se si decide di cambiarlo.
Spero che l'argomento possa essere oggetto di scambio di opinioni e spero soprattutto che i più "esperti" per così dire vogliano e possano intervenire,grazie mille a tutti
Caterinik
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Re: È possibile cambiare il biliardo?

Messaggioda giopre73 » venerdì 4 luglio 2014, 12:21

Caro Caterinik, hai toccato un argomento veramente spigoloso, nel senso che tutto quello che hai detto io lo condivido in pieno e sarebbe cosa giusta valorizzare questo fantastico sport, ma come tutte le cose per essere realizzate hanno bisogno il piu' delle volte di supporto finanziario sarebbe in parole povere " denaro " che servirebbe a mantenere in piedi la federazione, lo staff organizzativo di gare o eventi televisivi e infine i giocatori che avendo un reale tornaconto economico, verrebbero incentivati ancora di piu', quindi dopo aver detto questo, la cosa piu' importante e': da che fonte dovrebbero provenire questi flussi di " denaro " da impiegare per fare tutte quelle belle cose di cui stiamo parlando? La risposta e' semplice, dalla pubblicita', quindi bisogna trovare aziende disposte ad investire in questo sport e secondo me in tempo di crisi sarebbe una cosa vincente da fare in modo da rilanciare il meccanismo commerciale che risulta essere al momento un po' inceppato; la cosa e' difficile ma non e' impossibile da realizzare e sarebbe anche davvero avvincente, basti ricordare il " mondiale pro " degli anni 90 come giustamente hai menzionato precedentemente, all'epoca se non ricordo male come sponsor c' erano brandy stravecchio, acqua fiuggi e forse qualche altro che adesso mi sfugge; speriamo che nel prossimo futuro, chi di dovere prenda atto di quanto abbiamo illustrato in questi interventi e chissa' forse un giorno tutto cio' non sara' piu' un' utopia ma una bella e coinvolgente realta'. ciao a tutti Giovanni.
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Re: È possibile cambiare il biliardo?

Messaggioda bracciostorto » venerdì 4 luglio 2014, 12:42

Scrivi nel menù "Cerca" la parola telepiù, riceverai 4 pagine di argomenti che partono dal 2005 comprendenti discussioni in cui puoi trovare molte risposte ai tuoi interrogativi.

Sono paragonabili "Snooker" e "5 birilli"? A mio parere lo sono perché sono due specialità distinte di biliardo con storie comunque molto diverse.

Una, quella dello snooker, appannaggio del mondo anglosassone che grazie alle numerose colonizzazioni del XIX secolo vide la nascita del gioco in India e a seguire la sua rapida espansione in paesi come Australia, Sudafrica, Canada, Irlanda e tanti altri ancora. Per finire l'appeal dello snooker ha trovato negli ultimi decenni terreno fertilissimo in Cina che considerato il numero di abitanti e lo sviluppo economico che la contraddistingue, rappresenta il paese più fertile in assoluto per fare proseliti e quindi espandersi in maniera esponenziale.

La storia dei 5 birilli è molto più "locale" rispetto quella dello snooker. E' pur vero che i nostri emigranti dello stesso secolo XIX alla ricerca di migliori fortune approdando in Argentina oltre alla voglia di coltivare la terra portarono anche le proprie abitudini ed i loro passatempi tra cui il gioco del biliardo......ma altre forme di colonizzazione, oltre quelle infauste del ventennio" il nostro paese non ne ha esercitate.

A questo punto e sempre a mio parere i paragoni tra le due specialità decadono completamente, troppa la differenza storica relativa alla diffusione dei due giochi.

Sul differente appeal delle due specialità non mi pronuncio, gradirei leggere altri pareri, magari non di parte bensì espressi in maniera obiettiva e distaccata.  :ciao:
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Re: È possibile cambiare il biliardo?

Messaggioda omeris » venerdì 4 luglio 2014, 15:56

Alcuni anni fa fu aperta a Las Vegas una sala con biliardi a birilli - www.bestbilliardslv.net  . Sapete come va ?
Io provai anni prima a cercare interessati (ditta Mari, ecc., ecc.) per introdurre i birili negli USA, ma non trovai nessuno disposto a tentare l'operazione. :(  :(  :(
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Re: È possibile cambiare il biliardo?

Messaggioda Bata_Reyes » venerdì 4 luglio 2014, 16:40

so che a birilli in quella sala ci giocava Mike Massey, grande campione di trick shot e di pool.
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Re: È possibile cambiare il biliardo?

Messaggioda Bata_Reyes » venerdì 4 luglio 2014, 16:50

sono andato a vedere il sito e hanno fatto anche diversi tornei di 5 birilli, davvero curioso vedere giocare questa specialità da questi "cowboy" con jeans e cappello a tesa larga! è chiaro che potenzialmente è un gioco molto divertente che potrebbe prendere piede ovunque, del resto i tavoli da carambola sono diffusi in tutto il mondo.
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Re: È possibile cambiare il biliardo?

Messaggioda Caterinik » domenica 6 luglio 2014, 8:51

Approfitto della finale appena conclusa per evidenziare quelli che secondo me sono dei problemi che rendono questo gioco "poco" televisivo.
1) Pubblico scandaloso,ci vuole compostezza anche nell'esultare e nell'applaudire,si veda sempre lo snooker!E basta con questi saluti alla telecamera che sono roba da bar di paese,come se una telecamera fosse il massimo momento di visibilità personale.
2)Inquadrature ridicole,non ci vuole nessuna attrezzatura milionaria,bisogna soltanto allargare il raggio d'azione,telecamera fissa centrale con punteggio in sovraimpressione e poi una telecamera che vada su qualche tiro specifico.
3)Cabina di commento da allontanare di 15 metri almeno così l'Auro nazionale può urlare quanto vuole come il peggior Caressa (anche qui ci vuole compostezza perchè o entriamo nell'ottica che questo è un gioco per signori e da tali bisogna comportarsi oppure non ci lamentiamo se la situazione sarà sempre e solo questa)
4)il biliardo televisivo DEVE essere circondato dagli sponsor,tabelloni bassi che finalmente impediscano di inquadrare in tv persone con infradito e bermuda,a mio parere il massimo della cafonaggine.Le inquadrature sul pubblico sono giustissime per carità,ma è sufficiente che se ne faccia qualcuna come panoramica,non farle per poter salutare gli amici a casa.
5)Ultimo ma non meno importante,insegnate l'italiano a sti ragazzi,quanto meno le cose basilari per poter sostenere un'intervista,perchè altrimenti chi non conosce questo sport e li sente continuerà sempre a vederlo come un posto per poveri disperati che nella vita non sanno fare altro.
P.s. la radiocamera da ciclismo sui tavoli non televisivi FA VENIRE IL MAL DI TESTAAAAAA!!!!
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Re: È possibile cambiare il biliardo?

Messaggioda giopre73 » domenica 6 luglio 2014, 11:35

Bravo Caterinik, anch'io ho fatto le tue stesse considerazioni riguardo alla finale e vorrei aggiungere anche un' altra cosa e cioe' che se questo sport non decolla oltre che alla debole questione finanziaria c'e' anche un limite che i giocatori creano in quanto poca modestia e umilta', poca obiettivita' e a volte modo insano e di speculazione nei confronti di quei pochi ragazzi che si avvicinano al mondo del biliardo che si sentono richiedere dalle 50 alle 100 euro all'ora per lezioni che il piu' delle volte lasciano anche a desiderare, per non parlare poi del giocatore che cerca di vendere la stecca firmata da lui ad un prezzo superiore anche a quello dell' azienda costruttrice in sostanza per crescere bisogna che tutti noi ci facessimo un profondo esame di coscienza.....    BUON BILIARDO A TUTTI
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Re: È possibile cambiare il biliardo?

Messaggioda edob » domenica 6 luglio 2014, 12:14

5)Ultimo ma non meno importante,insegnate l'italiano a sti ragazzi,quanto meno le cose basilari per poter sostenere un'intervista,perchè altrimenti chi non conosce questo sport e li sente continuerà sempre a vederlo come un posto per poveri disperati che nella vita non sanno fare altro.

Il problema è che questa è la verità ed è difficile spacciarla diversamente
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Re: È possibile cambiare il biliardo?

Messaggioda Trueba » lunedì 7 luglio 2014, 11:11

Discorsi purtoppo già affrontati...
La verità è che senza denaro ed una struttura seria alle spalle non si va da nessuna parte.

Diverso il discorso della compostezza dei giocatori e dell'educazione del pubblico.
La maleducazione è stata superata già da tempo.

Ma anche questo, discorso già affrontato
"L'arte della pazienza si impara giorno dopo giorno".
" Non esiste il più forte di tutti i tempi. Ma un periodo di tempo in cui qualcuno è più forte ".

"Eminenza grigia del pool Milanese"

Puntali:Predator 314-1- Predator Z2
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Re: È possibile cambiare il biliardo?

Messaggioda Caterinik » lunedì 7 luglio 2014, 12:20

In questi ultimi giorni in sala ho avuto l'occasione di confrontarmi con persone che praticano questo gioco da anni e che mi hanno potuto raccontare come erano gli anni del mondiale pro,con montepremi abbastanza ricchi che permettevano ai giocatori di dedicarsi esclusivamente agli allenamenti ed alla preparazione delle gare.
Per questo motivo ribadisco che deve essere il movimento stesso ad attirarsi i denari per fare il salto di qualità,ed in questo modo è davvero difficile se non impossibile.
Cerco di spiegarmi meglio,conosco sin da quando ero un bambino Paolo Infortuna,sono ormai diventato il suo assistente per la sua partecipazione alle gare ed ogni tanto riesco anche a farmi due partite,ecco questo giocatore credo che sia uno dei più validi tecnicamente,e credo abbia raggiunto una maturità tale da poter ambire a diventare un nazionale nel giro di qualche anno,ma mi spiegate dove sta la convenienza nel farlo?se diventa nazionale non potrà più partecipare alle gare regionali che spesso gli permettono di tirar su le mille euro,e quindi non gli conviene,al tempo stesso se non passa nazionale allora ad ogni btp deve ripartire dalle selezioni per poter arrivare a fare risultato e prendere un rimborso minimo che non copre alcuna spesa.
È per questo che ribadisco la necessità di creare un circuito professionistico a parte,che includa i 24 pro + i 48 nazionali,con tornei mensili da giocare da ottobre a giugno nelle diverse location che l'Italia offre,come i vari casinò e le grosse strutture alberghiere,o i teatri;sono sicuro che nel giro di qualche anno si potrebbe esportare il tutto magari iniziando dalle località vicine come Malta o la Croazia,perchè creando un sistema del genere sono le stesse località che "vengono a cercarti" e non il contrario.Questo tipo di torneo permetterebbe di creare interesse perchè non si tratta di un campionato nostrano ma di un vero e proprio tour dal valore di un titolo mondiale.
La FIBIS dovrebbe mantenere comunque la propria struttura proprio per garantire le promozioni e le retrocessioni,in modo tale che se un "aspirante" dimostra di avere le doti possa salire di livello,ed inoltre mantenendo il btp,magari aggiungendo qualche prova (l'ideale sarebbe 10),per l'assegnazione del titolo di campione italiano.
Tornando alla necessità di trovare i denari il problema non è la crisi economica,ma la crisi di idee,la mancanza di sapere preparare il pacchetto per gli sponsor,la garanzia da dare a chi investe di avere un ritorno e non la sensazione di buttare denaro a mare.
Ecco magari le mie sono solo idee di un ragazzo sognatore che si è innamorato di questo gioco,ma la mia intenzione è quella di "smuovere" qualcosa,trovare persone che siano interessate perchè come si dice sempre l'unione fa la forza.
A presto
Caterinik
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