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osservando i Professionisti .......

Tecnica, tattica, sistemi e materiali di gioco

osservando i Professionisti .......

Messaggioda omeris » mercoledì 28 gennaio 2009, 15:46

osservando giocare i Professionisti noto che  anche i conteggi più laboriosi ( 3 di calcio, una e due al volo, garuffa, ecc., ecc.) se li risolvono con un' occhiatina e via ! :fico:

Indugiano magari un pò di più per valutare l' interferenza di un pallino.

Come fanno  secondo Voi ?  :boh:

1) vanno soltanto a occhio - 2) esperienza - 3) - dispongono di conteggi più semplici e rapidi che non confidano.

Attendo le vostre opinioni al riguardo, delle quali vi ringrazio.

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Messaggioda martille » mercoledì 28 gennaio 2009, 15:51

secondo me quando un conteggio lo applichi da tanto tempo, ti imposti e lo applichi senza manco accorgertene più. Pensa che succede spesso a me che sono ultimo tra gli ultimi
Ricordate...che il servo che nun se ribella...è peggio der padrone che lo comanda!!!!

http://www.strabiliardo.com Immagine
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Messaggioda amelie » mercoledì 28 gennaio 2009, 16:34

Esperienza sicuramente (sono pochissimi quelli che non contano).
Se tirassi lo stesso giro per 100 volte pensi di avere tanto bisogno di contarlo? ;)

Penso poi che certe posizioni siano talmente ripetitive che ormai sanno già dove battere senza contare nulla.
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Sotto con gli allenamenti!!!
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Messaggioda Rafflesia » mercoledì 28 gennaio 2009, 19:47

A mio parere la terza opzione è quella più accreditata!

Esistono delle varianti, sui conteggi, che tendono ad eliminare il calcolo complesso a favore di un confronto di diagonali fisse con le quali il cervello non viene sottoposto allo stress altrimenti costante con conteggi a più di tre operazioni.

L'importante è curare al massimo la tecnica esecutiva perchè il segreto del giocare bene stà tutto lì.. ;)
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Messaggioda effe77 » mercoledì 28 gennaio 2009, 20:35

anche per me dopo tanto tempo i conteggi diventano una cosa automatica e velocissima. poi si memorizzano diagonali e posizioni finchè la sola cosa che fa la differenza è la sensibilità nel tocco di biglia. quella si che non si conta  :rolleyes:
°-°    °-°   °-°   °-°   °-°    °-°    °-°    °-°    °-°
:ola:  :ola:

evita accuratamente pallino e birilli
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Messaggioda nostrarmandus » mercoledì 28 gennaio 2009, 22:08

Ovviamente si parla esclusivamente dei tiri di calcio.
Osservando il professionista che di nome fa Torbjorn, due spanne sopra gli altri per quanto riguarda il gioco di sponda, si nota che oltre a ricercare il punto di uscita della biglia stabilisce anche con che inclinazione arriva a quel punto, e pensa parecchio piu del solito. Quindi niente occhiatina e via...

Concordo pienamente con quel che dice Rafflesia, soprattutto adesso che finalmente mi è capitato per le mani il libro di Consagno, e sul quale sto preparando un articolo di fuoco  :)
Se fanno tutti così sarà ben giusto, no?
Ma ci sarà ben una ragione per cui fanno tutti così, o no?
E almeno un pò giusto è, se no non farebbero tutti così!
E se è proprio sbagliato, almeno non sono l'unico co****ne!
e comunque mi hanno fatto sbagliare gli altri!
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Messaggioda omeris » mercoledì 28 gennaio 2009, 23:01

amelie ha scritto:Esperienza sicuramente (sono pochissimi quelli che non contano).
Se tirassi lo stesso giro per 100 volte pensi di avere tanto bisogno di contarlo? ;)

Penso poi che certe posizioni siano talmente ripetitive che ormai sanno già dove battere senza contare nulla.


Concordo, ma mi domando comunque :
per stabilire che quel giro è quello che hai fatto cento volte, lo dovrai pur ben guardare, no ?
Dovrai realizzare che la palla da battere è lì, la battente è là, compensazioni, ecc., no ?
Solo dopo averlo valutato lo riconoscerai per quello che hai fatto cento volte !
Sai bene che se è un centimentro più dentro o più fuori cambia tutto, o no ?
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Messaggioda bracciostorto » mercoledì 28 gennaio 2009, 23:11

nostrarmandus ha scritto:Ovviamente si parla esclusivamente dei tiri di calcio.
Osservando il professionista che di nome fa Torbjorn, due spanne sopra gli altri per quanto riguarda il gioco di sponda, si nota che oltre a ricercare il punto di uscita della biglia stabilisce anche con che inclinazione arriva a quel punto, e pensa parecchio piu del solito. Quindi niente occhiatina e via...

Concordo pienamente con quel che dice Rafflesia, soprattutto adesso che finalmente mi è capitato per le mani il libro di Consagno, e sul quale sto preparando un articolo di fuoco  :)

Io penso che sia davvero arduo paragonare la carambola 3 sponde ai 5 birilli. E' mia opinione che le variabili del 3 sponde siano ben più numerose dei 5 birilli (es. -urto bilia+3 sp=caramb. -1 sp+urto bilia+2 sp=caramb. -2 sp+urto bilia+1 sp=caramb. -ecc), e le difficoltà, di conseguenza, più elevate.
I tiri di calcio ai birilli, salvo eccezioni, sono sempre gli stessi (es. -valutazione uscita+applicazione conteggio=tiro). La velocità dell'applicazione del conteggio è data dall'esperienza e da trucchetti che aiutano a non fare il conticino matematico (es. -quando su una 3 sp di calcio calcolo una uscita 27, mi imposto in posizione eretta sulla diagonale 30, molto più semplice, e con un piccolo aggiustamento trovo la 27 sempre in posizione eretta). ..... e poi  :testata:
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Messaggioda nostrarmandus » mercoledì 28 gennaio 2009, 23:17

braccio, infatti la mia prima frase è stata: si parla esclusivamente di tiri di calcio
Se fanno tutti così sarà ben giusto, no?
Ma ci sarà ben una ragione per cui fanno tutti così, o no?
E almeno un pò giusto è, se no non farebbero tutti così!
E se è proprio sbagliato, almeno non sono l'unico co****ne!
e comunque mi hanno fatto sbagliare gli altri!
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Messaggioda bracciostorto » mercoledì 28 gennaio 2009, 23:23

omeris ha scritto:
amelie ha scritto:Esperienza sicuramente (sono pochissimi quelli che non contano).
Se tirassi lo stesso giro per 100 volte pensi di avere tanto bisogno di contarlo? ;)

Penso poi che certe posizioni siano talmente ripetitive che ormai sanno già dove battere senza contare nulla.


Concordo, ma mi domando comunque :
per stabilire che quel giro è quello che hai fatto cento volte, lo dovrai pur ben guardare, no ?
Dovrai realizzare che la palla da battere è lì, la battente è là, compensazioni, ecc., no ?
Solo dopo averlo valutato lo riconoscerai per quello che hai fatto cento volte !
Sai bene che se è un centimentro più dentro o più fuori cambia tutto, o no ?

Mah! Penso che la velocità di valutazione non dipenda dal fatto di essere o meno professionisti (es.: Quarta e Belluta sono agli antipodi per velocità di valutazione), bensì da come ognuno è, da come ognuno interpreta il biliardo, dalle abitudini acquisite e da tante altre variabili.
A me piace essere riflessivo (quindi tendenzialmente lento), quelle poche volte che ho giocato in sala, ero oggetto di critiche da parte degli altri giocatori......perchè l'orario "cammina"  :arrabbiato:
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Messaggioda ADIX » giovedì 29 gennaio 2009, 0:19

Quando si inizia a giocare al biliardo,come quando si ha un approccio con qualcosa di nuovo,si incontrano tantissime difficoltà che a volte ,ai piu' impazienti ,sembrano insormontabili.Con perseveranza e soprattutto voglia di imparare,si iniziano a capire tante cose...se vogliamo accelerare i tempi cominciamo a prendere per oro colato tutta quella miriade di sistemi numerici di cui si sente parlare quotidianamente in ogni sala biliardo..con quali risultati?? Si trascura la conoscenza delle traiettorie e il comportamento delle bilie negli impatti.Vedo tanti ragazzi ma anche tanti adulti che su una tre sponde sotto castello si mettono a prendere misure e contromisure assurde e alla fine lasciano bilia..Una volta ad uno di loro dissi:" ho visto che conosci l'angolo 50!" mi risponde "si lo conosco!" "bene -dissi io- allora tralascialo per un attimo e dimmi una cosa:se sei in buca con la tua e tiri piano e senza effetto a meta' della lunga opposta dove arrivi?" e lui "nell'altra buca ,no!" ed io "bravo! e se anticipi la battuta di un diamante?" e lui "mah veramente non lo so,non conosco i numeri per questo sistema..." Tutto cio' per spiegare che bisogna prendere tanta confidenza su come le bilie si comportano e su quali tragitti fanno per arrivare ad un determinato obiettivo.Quando si ha l'idea di dove si dirigano le bilie dopo aver colpito un determinato punto,allora entrano in gioco i sistemi numerici; ci permettono di essere piu' precisi quando ormai siamo in grado di applicarli..perchè il vero problema è quello di SAPERLI applicare,piu' o meno validi che siano. I professionisti danno un'occhiata e via perchè hanno le conoscenze adeguate per poterlo fare,non hanno bisogno di perdere troppo tempo perchè hanno una sicurezza di fondo: la bilia la vanno a prendere,e,applicando i sistemi, sanno anche dirti come.Poi può succedere a tutti di lasciare bilia, ma una volta ogni tanto..se la si lascia spesso c'è qualche problema di fondo.Io cerco ogni giorno di imparare nuove cose,sul biliardo e non sulla carta..la carta viene dopo per appuntarmi ciò che ho appreso.I sistemi numerici sono importantissimi ma non sono quelli che fanno la differenza..altrimenti saremmo tutti campioni..il biliardo è approssimazione assoluta e non precisione matematica ,perche' ci sono troppi fattori esterni che non lo consentono (panni,umidità,cuoietti,braccio,bilie,attriti,condizione psico-fisica e chi piu' ne ha piu' ne metta!).Forse mi sono dilungato un po' troppo,ma ci tenevo ad esprimere il mio parere in merito..magari sara' utile a qualcuno che con i numeri ci sta' perdendo la testa!! :D  :ciao:
Nella vita nulla è impossibile,esistono solo uomini poco coraggiosi.NUMQUAM QUIESCERE
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Messaggioda Riccardo » giovedì 29 gennaio 2009, 2:31

Dico i punti 2 e 3 che hai indicato!
Solo ora, grazie a un ottimo giocatore mio amico, sto imparando dei conteggi (non diagonali, ma conteggi) estremamente più semplici e più efficaci rispetto a quelli che già conoscevo... e questi conteggi non li ho mai visti in nessun ibro!
Ad ogni modo su un 3 sponde di calcio, in certe posizioni, si trova quasi immediatamente il punto di mira.
E poi dipende anche dal giocatore: Gomez non ci mette proprio due secondi a contare un 3 sponde!
Quando un uomo con una stecca qualsiasi incontra un uomo con una Joker, l'uomo con una stecca qualsiasi è un uomo morto! (M.B.)
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Messaggioda amelie » giovedì 29 gennaio 2009, 9:52

Rafflesia ha scritto:A mio parere la terza opzione è quella più accreditata!

Esistono delle varianti, sui conteggi, che tendono ad eliminare il calcolo complesso a favore di un confronto di diagonali fisse con le quali il cervello non viene sottoposto allo stress altrimenti costante con conteggi a più di tre operazioni.

L'importante è curare al massimo la tecnica esecutiva perchè il segreto del giocare bene stà tutto lì.. ;)


In parte concordo con te Raf però credo che ci si arrivi per passaggi... Il calcolo "complesso" è una tappa d'obbligo secondo me, poi, una volta presa confidenza con questi (anni di applicazione) allora puoi passare ad altre cose più semplici ma con la conoscenza approfondita dei primi.
Non so se mi sono spiegata bene.... :arrossire:
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Messaggioda Gufo » giovedì 29 gennaio 2009, 13:24

Nel mio lavoro spesso mi basta una sola occhiata per capire il cliente se cerca un'auto nuova, usata e spesso ancor prima di parlarci riesco a capire che modello mi chiederà e la motorizzazione.....

Il "Professionista" di biliardo come "Lavoro" (non per tutti e non principalmente) hanno da giocare a biliardo...
credo dunque che dopo ore ed ore giornaliere di visione e dopo anni ed anni di esperienza, valutare una garuffa, un 3/5 sponde di calcio non gli ci voglia poi più che un'occhiata.

:ciao:
West Siiiiiiiiiiiiiide!!!
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Messaggioda Mike » giovedì 29 gennaio 2009, 15:34

Rafflesia ha scritto: Esistono delle varianti che tendono ad eliminare il calcolo a favore di diagonali fisse


Non gli resta che...

curare al massimo la tecnica esecutiva perchè il segreto del giocare bene stà tutto lì.. ;)  


Ciao Raff. :okpollicione:
Mike
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