Come migliorare velocemente la mira a lunga distanza?

[FastEddie]

Salve avrei bisogno di consigli. Premesso che l'impostazione del corpo e della stecca sono buoni, come si può migliorare la mira per i tiri lunghi? Ho studiato e usato spesso la tecnica della ghost ball ma non mi trovo tanto. Di solito uso il puntale della stecca per regolarmi e fare dei calcoli a occhio ma richiede un po' di tempo (è difficile spiegare qui a parole) per questo cerco un metodo più immediato e veloce.

[AmassNotuka]

prova così: visualizza una linea tra la stecca che passa sul punto palla che vuoi colpire e termina sulla sponda , dopodiché mirare la sponda può essere utile ,però poi devi andare dritto senza scarti , premetto che ho usato con buoni risultati questo metodo in passato quando non trovavo soluzioni migliori ,poi con tanta pratica si risolve mirando in automatico il punto palla oppure ombra

[Bata_Reyes]

Non so se sto dicendo una stupidata (è possibilissimo) ma che ne dici di prendere le bilie da italiana e provare a imbucare a lunga distanza su un tavolo da pool? Potrebbe essere un allenamento interessante per il punto palla.

[FastEddie]

prova così: visualizza una linea tra la stecca che passa sul punto palla che vuoi colpire e termina sulla sponda , dopodiché mirare la sponda può essere utile ,però poi devi andare dritto senza scarti , premetto che ho usato con buoni risultati questo metodo in passato quando non trovavo soluzioni migliori ,poi con tanta pratica si risolve mirando in automatico il punto palla oppure ombra

Grazie mille devo provare questa tecnica, quindi miro direttamente sulla sponda come se la stecca oltrepassasse la bilia giusto?

[FastEddie]

Non so se sto dicendo una stupidata (è possibilissimo) ma che ne dici di prendere le bilie da italiana e provare a imbucare a lunga distanza su un tavolo da pool? Potrebbe essere un allenamento interessante per il punto palla.

A mio avviso è più facile la mira sulle bilie da stecca perché hanno dimensioni maggiori rispetto alle bilie da pool

[Bata_Reyes]

Forse ho equivocato, tu giochi a pool o a birilli? Io pensavo che giocassi a birilli quindi ti ho dato un suggerimento che includesse le bilie che si usano in quella specialità.

Se invece giochi a pool, il suggerimento da parte mia è quello di esercitare in modo meccanico un numero elevatissimo di tiri, quindi 50 tiri a distanza dritti, 50 tiri a distanza con poco angolo, 50 tiri con un quarto di bilia, 50 tiri a mezza palla, e così via.

Vedrai che col tempo migliorerai tantissimo.

[aristeo]

È comodo mirare al contrario quando sono distanti. In genere si mira col centro della propria in direzione della porzione da colpire nella palla avversaria. Tu rovescia questa maniera di mirare: mira il centro della palla avversaria non con il centro della tua, ma con la porzione che stabilisci tu

[FabioLibardi]

È comodo mirare al contrario quando sono distanti. In genere si mira col centro della propria in direzione della porzione da colpire nella palla avversaria. Tu rovescia questa maniera di mirare: mira il centro della palla avversaria non con il centro della tua, ma con la porzione che stabilisci tu

Ciao. Riescia spiegare un attimo meglio? Mi sembra interessante, ma non ho capito esattamente il procedimento.. Così facendo applico effetto alla bianca?

[aristeo]

Ciao Fabio, faccio un esempio così magari risulto più chiaro: la tecnica ci insegna che per colpire mezza palla devo mirare il bordo dell'avversaria con il centro della battente. Essendo l'urto tra le biglie sempre speculare, allora vale anche il contrario, cioè si ottiene mezza palla mirando col bordo della propria verso il centro dell'avversaria. Quando le biglie sono molto distanti è naturale che sia più difficile visualizzare il punto da voler colpire, ma è anche vero che uno riusciamo a vederlo bene: il centro della palla avversaria, perché è l'unico punto della palla che tocca il panno. Sapendo queste cose, possiamo trarre grande giovamento da questa equivalenza  di mira. Se usi il puntale per mirare chiaramente daresti un effetto, quindi puoi magari usarlo come mirino e poi spostare la stecca sul centro della tua o sull'effetto che ti serve, sempre ponendo attenzione agli scarti/recuperi.

[fgrap@libero.it]

Ciao, io sono ancora un neofita ... ma credo di aver ricevuto buoni consigli da validi giocatori ... per avere una buona mira è necessario curare e allenare l'impostazione del corpo partendo dall'avvicinamento al tavolo, l'abbassamento sul panno e la meccanica del brandeggio e infine il lancio della stecca. Solo così si renderà efficace e regolare in ogni colpo l'allineamento tra occhio (o occhi) dominante, stecca e punto da colpire della palla avversaria (o della sponda).
Ciò premesso, quando si introduce anche un minimo di effetto, va inoltre considerata l'alterazione della traiettoria (che diventa curvilinea) che avverrà a causa della sbandata (contro o a favore di effetto), variabile in funzione dell'effetto laterale e verticale dato al colpo, della velocità della sbracciata, del tipo di sbracciata (affondata o bloccata), dell'inclinazione della stecca, della presa della mano sul calcio della stecca, del più o meno accentuato movimento di polso, delle caratteristiche della stecca/puntale/cuoio, etc.
Da qui si capisce che è un po' difficile, a mio modo di vedere, identificare un metodo efficace e facilmente spiegabile per mirare, in particolare sulla lunga distanza, è una sensibilità da allenare con la pratica.
Francesco

[luigi]

Caro fgrap@libero.it (Francesco) a me sembri tutt'altro che un... "neofita"... Personalmente, per quel che vale, non cambierei una virgola del Tuo scritto.  
Per quanto poi riguarda il problema proposto da FastEddie, quasi tutti i video didattici (Pool) reperibili in materia di mira terminano tutti con un semplice suggerimento: practice .. practice.. practice (pratica-pratica-pratica). Anni fa trovai un articolo in cui un giornalista chiedeva ai giocatori più blasonati quale fosse il loro metodo di mira. Ebbene, dopo svariati "bla-bla-bla", tirando le somme, l'articolista concludeva dicendo che probabilmente il "metodo" migliore era quello indicato da Steve Mizerak: "Imbucane un milione è dopo sai per forza dove mirare". Al di la di questo particolare, un buon metodo è quello suggerito da Bata Reyes: Parti mettendo due biglie dritte a buca e poi, mantenendo fissa la palla oggetto, varia la posizione della battente mettendola via-via più angolata. In tal senso, sul Tubo, c'è un filmato recente di Sharyvari che lo illustra. In ogni caso, anche quest'ultimo filmato, suggerisce che, secondo Sharyvaryi non c'è un "metodo" o "sistema" valido e infallibile per mirare, ma che tali abilità e sensibilità le si acquisiscono solamente con la pratica e la ripetitività. Tenendo conto di tutti gli aspetti e particolarità varie indicate da Francesco nel suo post. Amico mio, mi sà che c'è da... faticà! Ma il bello del gioco è anche... questo.

[rik]

Ciao, io sono ancora un neofita ... ma credo di aver ricevuto buoni consigli da validi giocatori ... per avere una buona mira è necessario curare e allenare l'impostazione del corpo partendo dall'avvicinamento al tavolo, l'abbassamento sul panno e la meccanica del brandeggio e infine il lancio della stecca. Solo così si renderà efficace e regolare in ogni colpo l'allineamento tra occhio (o occhi) dominante, stecca e punto da colpire della palla avversaria (o della sponda).
Ciò premesso, quando si introduce anche un minimo di effetto, va inoltre considerata l'alterazione della traiettoria (che diventa curvilinea) che avverrà a causa della sbandata (contro o a favore di effetto), variabile in funzione dell'effetto laterale e verticale dato al colpo, della velocità della sbracciata, del tipo di sbracciata (affondata o bloccata), dell'inclinazione della stecca, della presa della mano sul calcio della stecca, del più o meno accentuato movimento di polso, delle caratteristiche della stecca/puntale/cuoio, etc.
Da qui si capisce che è un po' difficile, a mio modo di vedere, identificare un metodo efficace e facilmente spiegabile per mirare, in particolare sulla lunga distanza, è una sensibilità da allenare con la pratica.
Francesco

Occhio anche ai micromovimenti della dita della mano sul calcio e del polso, io cerco di rimanere più fermo possibile, soprattutto sui tiri veloce. Ciao.

[fgrap@libero.it]

Si Luigi, c'è proprio da faticà a forza di allenarsi!
Ma in effetti, proprio io che gioco da poco più di un anno lo posso testimoniare, con la pratica tendono ad automatizzarsi tutte le cose, per quello sarebbe utile soprattutto all'inizio farsi seguire da un maestro, in modo da automatizzare cose corrette e non errate.
Ma vale un po' in tutte le discipline sportive e non.
Ciao
Francesco