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IN TESTA...ma davvero?

Tecnica, tattica, sistemi e materiali di gioco

IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda VITALOTTI » martedì 28 gennaio 2020, 18:22

Apro questo nuovo (ma ancestrale) argomento. Spesso il cosiddetto colpo in testa non rispecchia ciò che ci attendevamo: la battente sfugge, risale indecorosamente o comunque ne viene fuori una brutta geometria.
Davvero siamo sicuri che quando puntiamo in testa stiamo davvero colpendo lassù?
È un dubbio mio, frutto delle imprecisioni appena descritte. Probabilmente quel che punto non è abbastanza in testa o, al momento di scoccare, il punto di impatto scende.
Andrebbe poi parlato della steccata: rapida secca o accompagnata? Di polso oppure no?
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Re: IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda Cico » martedì 28 gennaio 2020, 21:07

Ci ho ragionato spesso anche io, soprattutto in relazione a sfacci e raddrizzi con l'avversa a colla e sono giunto alla conclusione che puntiamo bene ma razzoliamo male (quindi andiamo a steccare sulla biglia piu' in basso del dovuto) forse per una sorta di timore verso il colpo in testa (se paragonato al colpo sotto).
Discutere con un gobbo è come giocare a scacchi con un piccione.Puoi essere il più forte del mondo ma il piccione rovescera' tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e camminerà impettito andando in giro con aria trionfante.

per molte persone l'ignoranza e' piu'comoda del divano di casa propria
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Re: IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda VITALOTTI » mercoledì 29 gennaio 2020, 3:07

La sensazione è quella. Probabilmente ho pure la percezione di essere in testa ma in realtà la punteria stessa non è veramente lassù; ossia, ho margine. Mettici poi che al momento del colpo il cuoietto  scende ulteriormente e praticamente è poco più di un colpo in pancia
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Re: IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda jack_of_spades » mercoledì 29 gennaio 2020, 10:18

I miei problemi ad imprimere un colpo in testa fatto bene, dipendevano da come tenevo la stecca. In pratica adesso mi concentro ad abbassare più possibile il calcio, che si traduce nel far sfiorare alla stecca la sponda, in più in fase di brandeggio, mi prendo più tempo finchè non sono sicuro di puntare la testa. Anche il ponticello secondo me è determinante. Certo a volte mi capita di volerne imprimere 100, poi in realtà ne do 50/60 e la mia non rimane a colla di corta ma scende un po. Bisognerebbe filmarsi con una di quelle telecamere che fanno i superslow-mo per vedere effettivamente dove impattiamo  :D .
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Re: IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda Bata_Reyes » mercoledì 29 gennaio 2020, 13:06

esatto, come dice Jack talvolta si alza troppo il calcio e quello che crediamo essere un colpo in testa diventa un colpo "un po' al di sopra della pancia". Poi sicuramente anche la qualità della steccata conta, quando voglio far viaggiare davvero tanto la battente col colpo in testa mi autoimpongo di ammorbidire tantissimo il colpo, persino di più che nel colpo sotto.
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Re: IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda VITALOTTI » mercoledì 29 gennaio 2020, 15:43

Infatti dite cose giuste.
Se si ha margine di manovra perché indolentemente uno continua a viziarsi?
Come diceva Gomez, movimento quasi ascendente,stecca dietro il più piatta e a raso possibile.
Anche io, se stessi attento, descriverei come "steccata più sciolta e di polso" a perforare: la bilia deve partire carica di rotazione. Spesso ho letto: in testa=steccata rapida e secca. Sì, può rendere l'idea, ma secondo me non è realistico appieno: rapida sì, ma non secca.
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Re: IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda fabrisoft » mercoledì 29 gennaio 2020, 17:42

per quello che conta, in situazione del genere fermo restando quanto state dicendo, trovo giovamento arretrando un pò di più il piede posteriore.
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Re: IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda jk11ul » mercoledì 29 gennaio 2020, 18:30

VITALOTTI ha scritto:Spesso ho letto: in testa=steccata rapida e secca. Sì, può rendere l'idea, ma secondo me non è realistico appieno: rapida sì, ma non secca.

Io stecco proprio rapido e secco, perché così mi è stato insegnato, e mi trovo molto bene.
Però mi accorgo di puntare mooolto in testa, e siccome non faccio mai steccaccia, probabilmente al momento di colpire abbasso il punto di colpitura senza rendermene conto.
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Re: IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda VITALOTTI » mercoledì 29 gennaio 2020, 19:48

Alla fine potrebbe contare più il giusto punto di attacco che la "secchezza" o meno del colpo. Secondo me la rapidità del gesto, se possibile di polso, è imprescindibile.
Andrebbe capito cosa si intende con "SECCA". Riportando le parole di Nascimbene: "colpo in testa pertanto NON fermate il braccio". A parafrasare sembrerebbe la descrizione di un colpo accompagnato
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Re: IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda jack_of_spades » mercoledì 29 gennaio 2020, 19:51

Maggio in video dice che quando mette colpo in testa “tira 2 volte”. Io l’ho interpretato come se volesse dire una steccata molto accompagnata.
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Re: IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda ggac » mercoledì 29 gennaio 2020, 19:56

Ho visto anche io il video e condivido in pieno
"Mi arrampico da secoli ogni parete è mia sfidando leggi fisiche paure e ipocrisia."
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Re: IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda VITALOTTI » mercoledì 29 gennaio 2020, 20:30

Esatto. Allora la domanda ri-sorge: Maggio (insieme a Nascimbene) dice "ACCOMPAGNA,come se volessi tirare 2 volte". E ciò non esclude la rapidità del gesto. Allora con colpo SECCO che intendiamo? Un colpo secco, a mio tapino intendere, è un colpo trattenuto,la stecca non prosegue, tipo uno striscione o un giro di schiacciata (non ci includo il mezzo colpo perché è un colpo particolare).
Jack, guardateli tutti quei video! Sono didattici sia le dritte con Nasci e Maggio che quello di Cosci sugli sfacci
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Re: IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda Bata_Reyes » mercoledì 29 gennaio 2020, 21:29

sì esatto, anch'io intendo come "secco" il colpo "battuto".
"Accompagnato" è il colpo "penetrato", quindi tendenzialmente più "sciolto/morbido".
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Re: IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda FedericoStella » sabato 15 febbraio 2020, 15:32

Accompagnare bene, il colpo secco fa perdere controllo.
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Re: IN TESTA...ma davvero?

Messaggioda aristeo » sabato 15 febbraio 2020, 18:07

Nel colpo in testa la palla è come una ruota che sgomma... ha più rotazione in avanti che traslazione. Quindi affondare il più possibile è fondamentale perché questo effetto duri il più a lungo possibile. Poi chiaramente a volte la battente la si perde perché si scarta o si rimpalla leggermente. Per forzarsi a penetrare in tal modo c'è un artificio, ovvero accorciare sensibilmente il ponticello mantenendo il più in fondo possibile l'impugnatura... Un tantino innaturale ma efficace
Ultima modifica di aristeo il sabato 15 febbraio 2020, 18:07, modificato 1 volta in totale.
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