impugnatura
66 messaggi
• Pagina 1 di 5 • 1, 2, 3, 4, 5
impugnatura
dove e come impugnate la stecca sui filotti?(sono sempre io la mezza seg... dei "maledetti filotti")
-
mezzocolpo
- Messaggi: 474
(Cerca: tutti) - Iscritto il: giovedì 7 febbraio 2008, 0:46
- Località: Rieti
non gioco a birilli...
ma il grande mike sigel diceva sempre: "the looser...the better"...
ossia di mantenere sempre l'impugnatura il più sciolta possibile...
ma il grande mike sigel diceva sempre: "the looser...the better"...
ossia di mantenere sempre l'impugnatura il più sciolta possibile...
-
ronnie_the_rocket
- Messaggi: 389
(Cerca: tutti) - Iscritto il: giovedì 23 agosto 2007, 16:51
- Località: Foggia
invece non è proprio così... ogni tiro richiede la sua impugnatura: a mano rilassata, a ventaglio, a martello, in fondo al calcio, a mettà, all'inizio, con due dita, ecc.
è un discorso troppo complesso da spiegare in due parole... in linea generale per i tiri di filotto si impugna verso il fondo del calcio per dare più potenza e velocità all'attrezzo.
calcola poi che tenendo la stecca morbida apri il tiro (per esempio una raddrizzata), stringendola invece lo chiudi (per esempio una stretta o uno striscione di 7 sponde).
è un discorso troppo complesso da spiegare in due parole... in linea generale per i tiri di filotto si impugna verso il fondo del calcio per dare più potenza e velocità all'attrezzo.
calcola poi che tenendo la stecca morbida apri il tiro (per esempio una raddrizzata), stringendola invece lo chiudi (per esempio una stretta o uno striscione di 7 sponde).
Sono d'accordo anch'io che l'impugnatura sia un qualcosa di personale
Riguardo ai filotti, ogni tiro è una storia a sè; valuta bene le proporzioni di corsa delle biglie, e per iniziare prova ad impugnare più sul davanti se vuoi far correre di meno la tua, oppure più verso la fine del calcio se ne vuoi aumentare la corsa ... anche se in base al tipo di sbracciata è tutto relativo
Riguardo ai filotti, ogni tiro è una storia a sè; valuta bene le proporzioni di corsa delle biglie, e per iniziare prova ad impugnare più sul davanti se vuoi far correre di meno la tua, oppure più verso la fine del calcio se ne vuoi aumentare la corsa ... anche se in base al tipo di sbracciata è tutto relativo
Dall'intervista a Crocefisso Maggio su bweb Magazine:
BW: Occhio dominante, ponticello preferito, impugnatura?
«Il mio occhio dominante è quello interno.
Solitamente uso un ponticello aperto, tranne in alcuni particolari tiri smorzati, in gergo di mezzo colpo, dove mi trovo meglio con l’occhiello.
L’impugnatura avanti, sempre a mano chiusa, incollata sulla stecca, anche nei tiri di esibizione, di massè. Cambio velocità e penetrazione di steccata in base al tiro che voglio eseguire.»
Quindi... come sempre... non c'è una risposta valida per tutti
--
Enrico
BW: Occhio dominante, ponticello preferito, impugnatura?
«Il mio occhio dominante è quello interno.
Solitamente uso un ponticello aperto, tranne in alcuni particolari tiri smorzati, in gergo di mezzo colpo, dove mi trovo meglio con l’occhiello.
L’impugnatura avanti, sempre a mano chiusa, incollata sulla stecca, anche nei tiri di esibizione, di massè. Cambio velocità e penetrazione di steccata in base al tiro che voglio eseguire.»
Quindi... come sempre... non c'è una risposta valida per tutti
--
Enrico
-
paciuli
- Messaggi: 6487
(Cerca: tutti) - Iscritto il: giovedì 19 febbraio 2004, 22:26
- Località: San Giovanni in Persiceto
Messaggio inserito da -Riccardo-
calcola poi che tenendo la stecca morbida apri il tiro (per esempio una raddrizzata), stringendola invece lo chiudi (per esempio una stretta o uno striscione di 7 sponde).
con l'impugnatura morbida intendi la mano poco serrata giusto?
ma non rischi che la stecca possa scivolare sul palmo essendo tiri di una certa forza?
-
mezzocolpo
- Messaggi: 474
(Cerca: tutti) - Iscritto il: giovedì 7 febbraio 2008, 0:46
- Località: Rieti
a proposito il ponticello come lo fate ? fino a ieri io lo facevo aperto con il pollice alzato ora sto provando con il pollice serrato sulla parte alta dell'indice e devo dire che da buone sensazioni in fatto di stabilità(anche più bello a vedersi) l'unica paura è che possa scivolare via la stecca essendo piccolo l'incavo che si crea tra pollice e indice.
-
mezzocolpo
- Messaggi: 474
(Cerca: tutti) - Iscritto il: giovedì 7 febbraio 2008, 0:46
- Località: Rieti
Io non sono ancora abbastanza esperto per risporndere alla questione posta da mezzocolpo però sono sicuro di questo:
In ogni tiro intervengono una marea di fattori, tralasciando quelli legati all'attrezzatura e a fattori non direttamente controllabili dal giocatore rimangono quelli legati alla steccata in sè (i più importanti!): impostazione, ponte, impugnatura, penetrazione e sbracciata.
Tiri diversi richiedono steccate diverse ma non esiste un solo tipo di steccata in grado di realizzare un tiro dato.
Non sono d'accordo con Riccardo quando dice "tenendo la stecca morbida apri il tiro (per esempio una raddrizzata), stringendola invece lo chiudi (per esempio una stretta o uno striscione di 7 sponde)".
Ogni giocatore ha più facilità nel modificare alcuni parametri della steccata a scapito di altri. L'impugnatura e l'annesso movimento del polso è uno dei più difficili da modificare tra un tiro e l' altro. Chi non riesce o non vuole modificare l'impugnatura può realizzare ugualmente il tiro modificando altri paramentri. Le parole di Maggio citate da Paciuli ne sono l'esempio autorevole.
Quello chè è veramente importante insomma, è conoscere esattamente di quale effetto la battente necessita per realizzare il tiro dato e conoscere altrettanto esattamente come è possibile darle questo effetto. La combinazione dei diversi elementi della steccata sta poi nelle preferenze, attitudini, abitudini, sensibilità del singolo giocatore.
Conoscendo invece solo pacchetti di informanzioni confezionati da altri (es. raddrizzo= impugnatura arretrata + steccata morbida + mano aperta ecc.) non si va molto lontano!
____________________________________________________
Tutto ciò che non si può rifare... E' COMUNQUE UTILISSIMO!!!
In ogni tiro intervengono una marea di fattori, tralasciando quelli legati all'attrezzatura e a fattori non direttamente controllabili dal giocatore rimangono quelli legati alla steccata in sè (i più importanti!): impostazione, ponte, impugnatura, penetrazione e sbracciata.
Tiri diversi richiedono steccate diverse ma non esiste un solo tipo di steccata in grado di realizzare un tiro dato.
Non sono d'accordo con Riccardo quando dice "tenendo la stecca morbida apri il tiro (per esempio una raddrizzata), stringendola invece lo chiudi (per esempio una stretta o uno striscione di 7 sponde)".
Ogni giocatore ha più facilità nel modificare alcuni parametri della steccata a scapito di altri. L'impugnatura e l'annesso movimento del polso è uno dei più difficili da modificare tra un tiro e l' altro. Chi non riesce o non vuole modificare l'impugnatura può realizzare ugualmente il tiro modificando altri paramentri. Le parole di Maggio citate da Paciuli ne sono l'esempio autorevole.
Quello chè è veramente importante insomma, è conoscere esattamente di quale effetto la battente necessita per realizzare il tiro dato e conoscere altrettanto esattamente come è possibile darle questo effetto. La combinazione dei diversi elementi della steccata sta poi nelle preferenze, attitudini, abitudini, sensibilità del singolo giocatore.
Conoscendo invece solo pacchetti di informanzioni confezionati da altri (es. raddrizzo= impugnatura arretrata + steccata morbida + mano aperta ecc.) non si va molto lontano!
____________________________________________________
Tutto ciò che non si può rifare... E' COMUNQUE UTILISSIMO!!!
Forse aiuta a creare un pò di chiarezza, questo è il mio modo di vedere l'impugnatura, e visto che le immagini valgono più di mille parole:
http://magazine.biliardoweb.com/articol ... ticolo=239
Penso che l'impugnatura (per impugnatura intendo come impugno il calcio della stecca e non come brandeggio) sia la stessa nel 99% dei casi.
BiliardoWeb Magazine, la rivista online dedicata al biliardo - http://magazine.biliardoweb.com
http://magazine.biliardoweb.com/articol ... ticolo=239
Penso che l'impugnatura (per impugnatura intendo come impugno il calcio della stecca e non come brandeggio) sia la stessa nel 99% dei casi.
BiliardoWeb Magazine, la rivista online dedicata al biliardo - http://magazine.biliardoweb.com
Messaggio inserito da Gianni
Forse aiuta a creare un pò di chiarezza, questo è il mio modo di vedere l'impugnatura, e visto che le immagini valgono più di mille parole:
http://magazine.biliardoweb.com/articol ... ticolo=239
Penso che l'impugnatura (per impugnatura intendo come impugno il calcio della stecca e non come brandeggio) sia la stessa nel 99% dei casi.
grande gianni
BiliardoWeb Magazine, la rivista online dedicata al biliardo - http://magazine.biliardoweb.com
-
mezzocolpo
- Messaggi: 474
(Cerca: tutti) - Iscritto il: giovedì 7 febbraio 2008, 0:46
- Località: Rieti
Su questo si sono scritte maree di cose, tutto ed il contrario di tutto. Il fatto è che non esiste UNA risposta, e che combinazioni diverse possono portare a risultati simili. Per questo che è sempre più intelligente ragionare in funzione del rotolamento delle biglie e la proporzione delle corse che non per impugnature, sbracciate, alluci contratti e via dicendo (quest'ultima non me la sono inventata io...sta scritto, sta scritto).
Per quanto riguarda il pool e noi della carambola/birilli ci troviamo spesso e volentieri a fare dei dialoghi tra sordi in quanto ci troviamo a risolvere situazioni di gioco molto dissimili. D'accordissimo con Gianni che quella è l'impugnatura più comune, in disaccordo con la percentuale, giocando a carambola libera ti ritrovi che quella sola impugnatura non basta, soprattutto quando hai le biglie molto vicine, oppure al quadro quando devi fare un retrò con la misura al millimetro (specialmente quando sei sulla linea) dove un errore vuol dire mandare la biglia 2 a spasso o vedersi obbligati ad un massé. Nel primo caso la miglior cosa è togliere il maggior numero possibile di dita dall'impugnatura, io uso solo il dito medio ed il pollice, nel secondo è più producente fasciare il calcio con tutte le dita con una posizione del polso simile a quella del tennis (alla Caudron, per capirci). Che poi ci sia chi riesce a fare tutto con una sola impugnatura...quello è un altro discorso.
Un po' lo stesso discorso vale per la teoria dell'allungo (la distanza tra mano di tiro e ponticello) per i giochi "lunghi" (pool, 3 sponde, birilli) è un teorema validissimo e risolve la stragrande maggioranza delle situazioni, nei giochi "corti" (libera e quadro) comincia ad essere un po' meno vero, per il discorso della misura che il gioco richiede, usare questo tipo di impostazione porta ad un livello estenuante la tensione riducendo la capacità del giocatore di mantenere una lunga serie, in quanto in questo modo la misura è tutta delegata alla contrazione muscolare, giocando invece con l'altezza dell'impugnatura (e quindi con l'altezza dell'impostazione) si riesce a cambiare la "quantità di stecca" che interviene sul tiro, agendo quindi sul componente massa della nostra equazione piuttosto che sulla variabile accelerazione (F=m*a).
Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus
Never give in — never, never, never, never, in nothing great or small, large or petty, never give in except to convictions of honour and good sense. Never yield to force; never yield to the apparently overwhelming might of the enemy.
Winnie Churchill
http://billarymas.blogspot.com
Per quanto riguarda il pool e noi della carambola/birilli ci troviamo spesso e volentieri a fare dei dialoghi tra sordi in quanto ci troviamo a risolvere situazioni di gioco molto dissimili. D'accordissimo con Gianni che quella è l'impugnatura più comune, in disaccordo con la percentuale, giocando a carambola libera ti ritrovi che quella sola impugnatura non basta, soprattutto quando hai le biglie molto vicine, oppure al quadro quando devi fare un retrò con la misura al millimetro (specialmente quando sei sulla linea) dove un errore vuol dire mandare la biglia 2 a spasso o vedersi obbligati ad un massé. Nel primo caso la miglior cosa è togliere il maggior numero possibile di dita dall'impugnatura, io uso solo il dito medio ed il pollice, nel secondo è più producente fasciare il calcio con tutte le dita con una posizione del polso simile a quella del tennis (alla Caudron, per capirci). Che poi ci sia chi riesce a fare tutto con una sola impugnatura...quello è un altro discorso.
Un po' lo stesso discorso vale per la teoria dell'allungo (la distanza tra mano di tiro e ponticello) per i giochi "lunghi" (pool, 3 sponde, birilli) è un teorema validissimo e risolve la stragrande maggioranza delle situazioni, nei giochi "corti" (libera e quadro) comincia ad essere un po' meno vero, per il discorso della misura che il gioco richiede, usare questo tipo di impostazione porta ad un livello estenuante la tensione riducendo la capacità del giocatore di mantenere una lunga serie, in quanto in questo modo la misura è tutta delegata alla contrazione muscolare, giocando invece con l'altezza dell'impugnatura (e quindi con l'altezza dell'impostazione) si riesce a cambiare la "quantità di stecca" che interviene sul tiro, agendo quindi sul componente massa della nostra equazione piuttosto che sulla variabile accelerazione (F=m*a).
Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus
Never give in — never, never, never, never, in nothing great or small, large or petty, never give in except to convictions of honour and good sense. Never yield to force; never yield to the apparently overwhelming might of the enemy.
Winnie Churchill
http://billarymas.blogspot.com
-
Claus72
- Messaggi: 3130
(Cerca: tutti) - Iscritto il: domenica 21 dicembre 2003, 22:29
- Località: Santo Domingo
X Claus
Abbiamo già discusso altre volte su questo punto, chiaramente non conoscendo la Carambola posso giudicare solo in parte.
Anche se il modo di impugnare che descrivo, vale per la maggior parte dei tiri.
Chiaramente, quando devo tirare molto piano accorcio la freccia in modo di ritrarre la punta solo pochi centimetri e al momento del tiro, anche la penetrazione sarà pari alla ritrazione.
La presa, il modo di serrare il calcio della stecca però non cambia.
X Moreno
Chiaramente vedi di tutto in giro, ma almeno io, stavo parlando della posizione e del'impugnatura ottimale, quella che proporrei ad un giocatore che si sta avvicinando al biliardo.
La domanda di mezzocolpo era, come impugnare la stecca per i filotti.
Una risposta di Riccardo è statta:
Se io voglio aprire o chiudere il tiro, cambio punto palla e non presa della stecca, mi sembra più facile.
Ma come ripeto ormai ogni volta: ad ognuno il suo. è solo la mia opinione.
BiliardoWeb Magazine, la rivista online dedicata al biliardo - http://magazine.biliardoweb.com
Abbiamo già discusso altre volte su questo punto, chiaramente non conoscendo la Carambola posso giudicare solo in parte.
Anche se il modo di impugnare che descrivo, vale per la maggior parte dei tiri.
Chiaramente, quando devo tirare molto piano accorcio la freccia in modo di ritrarre la punta solo pochi centimetri e al momento del tiro, anche la penetrazione sarà pari alla ritrazione.
La presa, il modo di serrare il calcio della stecca però non cambia.
X Moreno
Chiaramente vedi di tutto in giro, ma almeno io, stavo parlando della posizione e del'impugnatura ottimale, quella che proporrei ad un giocatore che si sta avvicinando al biliardo.
La domanda di mezzocolpo era, come impugnare la stecca per i filotti.
Una risposta di Riccardo è statta:
calcola poi che tenendo la stecca morbida apri il tiro (per esempio una raddrizzata), stringendola invece lo chiudi (per esempio una stretta o uno striscione di 7 sponde).
Se io voglio aprire o chiudere il tiro, cambio punto palla e non presa della stecca, mi sembra più facile.
Ma come ripeto ormai ogni volta: ad ognuno il suo. è solo la mia opinione.
BiliardoWeb Magazine, la rivista online dedicata al biliardo - http://magazine.biliardoweb.com
66 messaggi
• Pagina 1 di 5 • 1, 2, 3, 4, 5
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 87 ospiti