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Rimpalli ...

Tecnica, tattica, sistemi e materiali di gioco

Rimpalli ...

Messaggioda Roby » martedì 27 aprile 2004, 10:31

Domanda:
qualcuno di voi conosce qualche sistema o conteggio o cmq qualche stratagemma per calcolare/evitare il rimpallo di terza passata sul filotto ?

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Messaggioda daniele-75 » martedì 27 aprile 2004, 15:11

Io ho assistito a una serata con un certo Crocefisso Maggio che ci ha dimostrato come rimpallare e come non rimpallare sul filotto; lui tirava un filotto stessa posizione stesso punto palla stesso effetto dichiarando prima che avrebbe rimpallato.. infatti ha puntualmente rimpallato tre volte; poi ha effettuato lo stesso tiro dando una sbracciata più poderosa ma senza colpo e senza contrarre il braccio ebbene per tre volte ha evitati il rimpallo per circa 20 cm. portando la battente sempre sul filotto.
Quello che ci ha dimostrato è che secondo lui dobbiamo trovare la giusta sbracciata per far si che non vi sia il rimpallo, certo lui è lui ma il messaggio a me è arrivato chiaro, io non ci credevo con lo stesso tiro ma forze diverse ha evitato il rimpallo di 20 cm. che sono tantissimi secondo me, questa è la mia esperienza ai posteri l'ardua sentenza...
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Messaggioda luigi » mercoledì 28 aprile 2004, 1:22

Affrontando il discorso dei rimpalli, credo che la persona più adatta a risponderti sia Claus, in quanto specialista della carambola. Chi pratica tale disciplina ha una visione più approfondita e lungimirante sullo sviluppo delle traiettorie che possno portare le bilie a rimpallare anche a distanze notevoli, in quanto per loro tale conoscenza è fondamentale, specialmente praticando la "tre sponde". Pertanto, essi hanno certamente dedicato più studio a queste problematiche di quanto siano mai stati costretti a farlo i giocatori da birilli; avendo quindi maggiori conoscenze, certamente hanno anche escogitato migliori tecniche per evitarli. L'unica cosa che personalemente mi sento di dirti, in relazione al tuo post, è che ritengo sia improprio usare il termine "forza", in quanto è più corretto parlare di "velocità". Tale distinzione può sembrare un inutile sofisma, dato che nel gergo normale è uso parlare di forza, però è un modo di dire non appropriato e, soprattutto, può essere fuorviante, in quanto andare sul tiro con l'intenzione di "tirare forte" per velocizzare la palla, significa andare sul tiro con un concetto errato dal quale, quasi invitabilmente, deriva un errore di esecuzione. Questo perchè se si parte con l'idea di tirare forte, inevitabilmente si finisce per portare la steccata con movimenti scoordinati che spesso coinvolgono l'uso della spalla e addio precisione. A riprova di questo si può fare un semplice esperimento, si provi a tirare, con la sola palla battente, un tiro a più sponde, prima cercando di "tirare più forte che si può" e poi eseguendo lo stesso percorso ma attaccando la battente a braccio rilassato e con la sola idea di "allungare" al massimo la penetrazione, si vedrà che in tal modo la palla percorre più o meno la stessa distanza, ma che tutta l'esecuzione sarà assai più nitida, fluida, armoniosa e assai "meno faticosa". In effetti, in fondo, è un po' questo che hai visto fare da Maggio, prima ha rimpallato e poi ha "velocizzato" la battente, col che ha evitato i rimpalli, da qui il suo giusto suggerimento che occorre lavorare sulla qualità della steccata. Anche se avrebbe dovuto, per completezza, intanto parlare di "velocità della stecccata" e poi dare qualche preciso parametro di valutazione sulla posizione iniziale delle bilie, al fine di rendere chiara l'idea di quando è necessario velocizzare e di quando, invece, è preferibile rallenrare la battente. Ma, si sà, "tutto" non ti dicono mai... Ovviamente però, dato che nel biliardo mai niente è "facile", non è che tutti i rimpalli si schivano solamente lavorando sulla velocità di movimento della palla battente (sia accelerandola, che rallentandola), occorre anche mettere nel conto la quantità di avversaria colpita, fattore questo che contribuisce anch'esso a far si che la nostra si muova più o meno rapidamente o che la stessa avversaria si venga a trovare in posti dove sarebbe preferibile che in "quel momento" non ci fosse... Per cui il discorso rimane estremamente complesso, vedremo se Claus saprà suggerirci qualche "dritta" per venirne a capo o, almeno, per limitare i danni, in ogni caso una certezza ce l'ho, Egli non avrà le reticenze di Maggio e ci dirà certamente "tutto" quello che sarà in grado di dirci, non per niente fa parte del Forum. Un saluto a Tutti.
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Messaggioda lupomarino » mercoledì 28 aprile 2004, 9:42

GRAZIE. DAVVERO GRAZIE!!!
Che bello sentire parlare di biliardo come hanno fatto daniele-75 e luigi!
Chiari e generosi.
Ancora grazie e... aspettiamo Claus!
Un saluto a tutti
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Messaggioda Roby » mercoledì 28 aprile 2004, 13:33

Lupacchiotta ma sto trasloco durera' ancora molto ? bisogno di una mano x accelerare i tempi della biblica sfida che ormai sta assumento carattere di urgenza ? (scherzo dai ...)


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Messaggioda Claus72 » mercoledì 28 aprile 2004, 22:57

Ciao ragazzi/e

Sono lusingato dalla considerazione nei miei riguardi...ma ho paura che mi abbiate messo ai piedi delle scarpe un po' grandi!

Ad ogni modo, venendo al dunque, la questione del controllo dei rimpalli è il segreto meglio custodito de biliardo...In tutta la letteratura che ho se ne parla pochissimo e quello che si dice sono cose più o meno ovvie o più o meno conosciute.
Quello detto da daniele-75 è estremamente importante: ogni tiro ha un suo proprio "rango di forza", e qui discrepo leggermente da Luigi, o almeno do un altro significato alla parola forza: non intedendo la forza del tiro come il grado di contrazione muscolare ma bensì come la quantità di energia trasmessa alla biglia battente, ma senza alterare la fluida esecuzione della steccata, semplicemente variando distanza del ponticello e impugnatura della stecca.
Una cosa che mi ha aiutato tantissimo è l'uso di simulatori di biliardo seri come Virtual Pool 3, Canal + Classic billiard (quest'ultimo anche per il gioco all'italiana) e VRCarom, dove riesco a stabilire qual'è il rango di forza richiesto da un tiro in modo da evitare rimpalli o ottenere posizione, poi bisogna ovviamente provarlo sul biliardo vero.
Veramente non credo di essere stato molto d'aiuto, anche perchè le differenze nella filosofia di gioco tra carambola e italiana mi rende alquanto difficile capire che dritte darvi, magari se mi descriveste un tiro dove di solito trovate rimpallo potrei provare a darvi qualche consiglio.

Salutoni
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Messaggioda luigi » giovedì 29 aprile 2004, 1:13

In effetti ripensando al mio intervento mi sono reso conto che forse mettevo Claus un poco in difficoltà, in quanto gli prospettavo la possibilità di darci chiarimenti in merito a situazioni di gioco di cui, per forza di cose visto che non gioca a birilli, non può avere diretta conoscenza, come giustamente Egli evidenzia nel suo post. Certo, se non hai modo di “vedere” almeno graficamente quelle situazioni di gioco a cui noi italianisti facciamo riferimento (filotto – sfaccio – raddrizzo) è evidente che ti è impossibile capire le problematiche che si ingenerano in relazione alle traiettorie che noi si vuole far percorrere ad entrambe le bilie e, di conseguenza, degli eventuali e relativi accorgimenti tecnici per evitare appunto i rimpalli facendo quelle specifiche traiettorie. Purtroppo al momento (almeno personalmente) non sono in grado di fornirti tale materiale, anche perché la casistica, pur trattandosi in fondo di solo 3 giocate, se alle stesse abbiniamo diverse posizioni di partenza, sia della battente che dell’avversaria, si fa presto ad arrivare ad un numero abbastanza consistente di situazioni diverse. In verità, se ti fornissimo il materiale e Tu prendessi a cuore il problema, credo che finiresti per giocare più a birilli che a carambola, e questo mi sembra chiedere veramente troppo. Pertanto, anche se non sono un vero conoscitore della carambola, mi sembra che l’unica situazione, certamente a te nota e che per qualche verso assomiglia alle nostre, potrebbe essere il tiro di “renverse” giocato in modo che l’avversaria urti solo le sponde corte, mentre la battente attraversa il tavolo in senso trasversale, urtando quindi le sole sponde lunghe e portandosi verso la zona della sponda corta superiore. E’ chiaro che si tratta di una similitudine un poco “stiracchiata”, però è l’unica che mi viene in mente, la quale per certi versi assomiglia alle nostre giocate sopra indicate e che, nello stesso tempo, è una soluzione di gioco che anche i carambolisti si trovano ad affrontare, abbastanza sovente. In queste circostanze, Voi avvertite il pericolo del rimpallo ? E, in caso positivo, cos’è che vi fa scattare l’”allarme” ? Quali valutazioni ? E, ancora, una volta che suona la sirena, a quali accorgimenti tecnici ricorrette per evitare il pericolo ? E non dirmi che ti chiediamo tanto, in fondo con una ventina di pagine credo che te la caverai !!! Inoltre questo tipo di tiro comporta l’inserimento nel discorso rimpalli, di una ulteriore componente tecnica che mi sono scordato di elencare nel mio scritto precedente, cioè l’impiego dell’effetto. Cosa questa assolutamente non trascurabile, in quanto è proprio anche l’uso dell’effetto ed il suo “rovesciamento”, (o il non uso o l’uso moderato) che, oltre alla steccata ed alla quantità di palla colpita, aumenta o riduce la velocità di percorrenza della traiettoria della palla battente. Non so se quanto detto può esserti d’aiuto per focalizzare più precisamente quanto stiamo cercando di chiederti, ma al momento mi è sembrata l’unica possibilità, vista l’impossibilità di fornirti esattamente le situazioni di gioco reale come noi le intendiamo. In ogni caso, anche se quanto detto non Ti aiuta più di tanto, resta comunque sempre piacevole chiacchierare di biliardo. Prossimamente (non voglio adesso farla troppo lunga, col rischio di annoiare chi ci legge) vedrò di chiarire meglio il mio pensiero circa la distinzione, come io la intendo, fra i termini “forza” e “velocità”. Un saluto a Tutti.
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Messaggioda billy » giovedì 29 aprile 2004, 11:29

Dalla personale serie semiseria "perle e pirlate" vediamo come creare un pò di confusione...

"Forse" anche la meccanica in alzata (verso l'alto)o in compressione (verso il panno)gioca un ruolo importante poichè il risultante delle forze sposta allungando nel primo caso e accorciando nel secondo il punto di cambiamento della dinamica della battente che passa dal moto traslato a quello volvente e ciò equivale (in percentuale)a cambiare la velocità di stacco fra le bilie ad urto avvenuto.In alzata le bilie staccano prima.
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Messaggioda Cico » giovedì 29 aprile 2004, 13:00

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Dalla personale serie semiseria "perle e pirlate" vediamo come creare un pò di confusione...

"Forse" anche la meccanica in alzata (verso l'alto)o in compressione (verso il panno)gioca un ruolo importante poichè il risultante delle forze sposta allungando nel primo caso e accorciando nel secondo il punto di cambiamento della dinamica della battente che passa dal moto traslato a quello volvente e ciò equivale (in percentuale)a cambiare la velocità di stacco fra le bilie ad urto avvenuto.In alzata le bilie staccano prima.


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Personalmente ho già i miei dannati problemi a non restare scoperto anche sul più semplice dei filotti.... Credo che a questo discorso mi accosterò dopo aver risolto il mio primo problema...!!!  :ok:  :shockato:  :(  ;)
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Messaggioda Stelvio » giovedì 29 aprile 2004, 14:31

Grazie Billy ! Adesso FINALMENTE è tutto CHIARO !!!Immagine
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Messaggioda billy » giovedì 29 aprile 2004, 14:56

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Grazie Billy ! Adesso FINALMENTE è tutto CHIARO !!!Immagine
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Caro Stelvio
Eoni fa...biliardo Hermelin con buche,vaula e arlecchino 1000 pezzi le stecche più ambite,
un signore allora 40enne con più titoli nel palmares mi lasciava in custodia la sua "smontabile" per andarsene a pescare o dipingere.Volavano piccoli birilli da tutte le parti,gli occhi luccicavano,l'emozione era palpabile.Ora le geometrie biliardistiche non hanno più segreti per nessuno,tutto si conta,se a questo qualcuno aggiungesse una applicabile parametrizzazione degli effetti e delle "forze vive" cosa rimarrebbe dopo l'esecuzione di un tiro?
Solo un noioso....ho contato bene.

ciao
billy
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Messaggioda Aurora » giovedì 29 aprile 2004, 16:19

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Caro Stelvio
Eoni fa...biliardo Hermelin con buche,vaula e arlecchino 1000 pezzi le stecche più ambite,
un signore allora 40enne con più titoli nel palmares mi lasciava in custodia la sua "smontabile" per andarsene a pescare o dipingere.Volavano piccoli birilli da tutte le parti,gli occhi luccicavano,l'emozione era palpabile.Ora le geometrie biliardistiche non hanno più segreti per nessuno,tutto si conta,se a questo qualcuno aggiungesse una applicabile parametrizzazione degli effetti e delle "forze vive" cosa rimarrebbe dopo l'esecuzione di un tiro?
Solo un noioso....ho contato bene.

ciao


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Per questo motivo sarebbe ora di rivoluzionare di nuovo il tutto togliendo i diamanti dalle sponde....
Aurora
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Messaggioda amelie » giovedì 29 aprile 2004, 16:37

Ma ragazzi!!! Ancora con questa storia dei conti e dei numeri?!!???
Sentite un po'..... il tiro non è solo conto! Dire che se fai un tre sponde ben riuscito la fine è solo: "ho contato bene" mi sembra un tantino limitativo no? E il colpo? La forza? L'effetto? Questi sono elementi che non si contano..... o sbaglio? E che, per fortuna, difficilmente si possono parametrizzare o standardizzare.
Se contare con i diamanti fosse così semplice dovremmo essere tutti fortissimi di sponda no? Com'è che invece lasciamo bilia di garuffa, di giro o di una al volo? Secondo voi uno che sa contare dovrebbe prendere tutto no?
Io sto imparando l'angolo 50  per avere dei riferimenti di sponda che mi possano aiutare, per quanto il mio livello me lo permetta, a prendere la bilia almeno dalla parte che voglio io ma ci sono un sacco di altre cose nel tiro: la sbracciata deve essere morbida tale da non "insaccare" la bilia in sponda, l'effetto che dovrebbe essere quasi sempre lo stesso ma ti fai un sacco di problemi - sono vicina a sponda, devo tagliare di più, ho l'angolo che apre devo tagliare meno, ecccc- e le forze? Avete presente qei tre sponde di calcio che devi scegliere: la faccio di misura? o la tiro lunga che mal che vada parifico in fondo?
Insomma, trovo un po' demoralizzante questo accanirsi con chi usa i conteggi.... in fin dei conti grossi campioni li usano! (c'è anche chi non lo fa, lo so)
Scusate lo sfogo ma qualche volta mi sembra di essere un giocatore di serie B perchè conto sulle sponde!!!
Un saluto a tutti.



Scritto Da - amelie on 29 Aprile 2004  16:43:37
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Messaggioda amelie » giovedì 29 aprile 2004, 16:41

Dimenticavo!!!
Nel biliardo non ci sono solo i tiri di sponda! E i tiri di prima? Io non so ancora se la differenza tra un giocatore ed un altro la fanno le sponde o i filotti ma stiamo parlando solo di una parte dei tiri che esistono a questo gioco.
E poi, fondamentali,.... CARATTERE, STRATEGIA E CONCENTRAZIONE. Senza questi elementi puoi essere il mostro dell'angolo 50 ma, secondo me, non vai da nessuna parte!
Bacioni!!!!
amelie
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Messaggioda Mike » venerdì 30 aprile 2004, 1:46

Ecco la risposta x Billy.
I veri giocatori di prima (Italiana) sanno evitare i rimpalli o sfruttarli a loro favore.
E brava Amelie, hai detto tutto concludendo con caratteri cubitali ciò che è  fondamentale x essere un giocatore completo.
Nel tiro di sponda (o di seconda) il conteggio è nato x assicurare il contatto fra le bilie, ma non il realizzo di punti, poichè di ora in ora la sponda risponde diversamente. Cmq sia in qualsiasi gara il giocatore che realizza + punti di prima vince sempre.(vedi Goriziana a tutti doppi o Italiana) E poi chi dice che tirare di prima sia + facile che tirare di seconda?
Mike
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