cuoietto a "funghetto"
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cuoietto a "funghetto"
Salve a tutti,
Guardando alcune partite di snooker su sky, ho notato l'utilizzo
di questi cuoietti che si espandono oltre il diametro del terminale della
stecca e apparentemente piatti. E' stato un abbaglio? Avevo bevuto troppo?
O effettivamente esistono? Se si, qualcuno ne conosce origine, vantaggi e svantaggi?
Grazie
Guardando alcune partite di snooker su sky, ho notato l'utilizzo
di questi cuoietti che si espandono oltre il diametro del terminale della
stecca e apparentemente piatti. E' stato un abbaglio? Avevo bevuto troppo?
O effettivamente esistono? Se si, qualcuno ne conosce origine, vantaggi e svantaggi?
Grazie
Re: cuoietto a "funghetto"
è vero qualche giocatore usa questo tipo di cuoietto, mi vengono in mente Mark King e Peter Ebdon per esempio.
Onestamente non saprei dire il motivo.
Dalla mia esperienza fra snooker e pool (per quanto di livello mediocre), ho notato che un diametro leggermente più elevato permette una maggior tolleranza nell'imbucata (quindi più costanza nel trovare il punto palla) ma un'accuratezza leggermente inferiore nell'applicare gli effetti alla battente.
Onestamente non saprei dire il motivo.
Dalla mia esperienza fra snooker e pool (per quanto di livello mediocre), ho notato che un diametro leggermente più elevato permette una maggior tolleranza nell'imbucata (quindi più costanza nel trovare il punto palla) ma un'accuratezza leggermente inferiore nell'applicare gli effetti alla battente.
Pentiteve diauli!
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Bata_Reyes
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(Cerca: tutti) - Iscritto il: martedì 30 aprile 2013, 14:21
- Località: Chiasso (Svizzera) e Milano - Pool player
Re: cuoietto a "funghetto"
Il problema è che usano dei cuoietti morbidissimi Elkemaster, un pregessato che mi sembra di cartone pressato misto a gessetto. Infatti giocando diventa come un funghetto, ma in compenso ha una grandissima aderenza. Anche Efren Reyes, uno dei giocatori di Pool più famosi al mondo lo usa.
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"POOL, Il biliardo americano" 1° e 2° Parte, libri in italiano per apprendere le basi e le tecniche avanzate nel Pool.
pool.libro@bluewin.ch
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Re: cuoietto a "funghetto"
Sono cuoietti famtastici. Lu ho usati per piu di un anno. Spanciano da morire ma seguendo un consiglio di claus avevo preso l abitudine di passare i bordi con l attack e questo risolveva quasi il problema. Purtroppo per la mia steccata quando erano alti tendevano a scartare e allora li abbassavo. Solo che essendo molto morbidi a tenerli bassi duravano poco più di un mese. In pratica passavo la vita a cambiare cuoietti, modellare cuoietti e abbassare cuoietti..... e appena mi trovavo da dio era eraa ora di cambiarli. Dopo un po mi sono arreso e per non uscire di testa ho smesso di usarli.
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io ti spiego tutta la fisica che ci sta dentro nel biliardo, tra le 4 sponde. io conosco la fisica che ci sta dentro alle bilie.proprio.
io ti spiego tutta la fisica che ci sta dentro nel biliardo, tra le 4 sponde. io conosco la fisica che ci sta dentro alle bilie.proprio.
Re: cuoietto a "funghetto"
grazie delle risposte!
Quindi ritenete improponibile provarlo nei 5 birilli?
nella speranza di migliorare la precisione nelle proporzioni
di biglia e nel ridurre lo scarto?
Quindi ritenete improponibile provarlo nei 5 birilli?
nella speranza di migliorare la precisione nelle proporzioni
di biglia e nel ridurre lo scarto?
Re: cuoietto a "funghetto"
Sono dei cuoietti superbi.
Tutto sta nel sapere come lavorarli e nello scartare da subito quelli che fanno il "soffietto".
Scartano quando sono troppo bassi e quando sono alti vanno bene.
Winkler li metteva nella morsa prima di usarli.
La pratica dell'attack è innecessaria e dannosa, saliva e carta da gioco al bordo, appena fatti, ed una seconda volta dopo averlo battuto un poco, bastano per evitare che spancino.
Bisogna tenere il puntale della stecca rivolto verso il basso e lavorarli" al contrario", dal centro alla periferia e non viceversa, altrimenti si rovinano subito.
Necessaria una tavoletta di legno con la carta abrasiva.
Scartano di più( come qualsiasi cuoio) quando lo spigolo è troppo vivo e quando la forma è troppo fungiforme.
Lo scarto è dato più dalla forma del cuoietto (e dalla stecca naturalmente) che dal tipo di cuoietto stesso.
Anche se gli si dà il gesso scorrettamente si rovina subito.
A me, personalmente, un cuoietto dura almeno sette , otto mesi, se gioco quotidianamente,altrimenti anche di più.
Quando comincia a rifiutarsi di prendere il gesso è da cambiare.
Cordialità
Roberto
Tutto sta nel sapere come lavorarli e nello scartare da subito quelli che fanno il "soffietto".
Scartano quando sono troppo bassi e quando sono alti vanno bene.
Winkler li metteva nella morsa prima di usarli.
La pratica dell'attack è innecessaria e dannosa, saliva e carta da gioco al bordo, appena fatti, ed una seconda volta dopo averlo battuto un poco, bastano per evitare che spancino.
Bisogna tenere il puntale della stecca rivolto verso il basso e lavorarli" al contrario", dal centro alla periferia e non viceversa, altrimenti si rovinano subito.
Necessaria una tavoletta di legno con la carta abrasiva.
Scartano di più( come qualsiasi cuoio) quando lo spigolo è troppo vivo e quando la forma è troppo fungiforme.
Lo scarto è dato più dalla forma del cuoietto (e dalla stecca naturalmente) che dal tipo di cuoietto stesso.
Anche se gli si dà il gesso scorrettamente si rovina subito.
A me, personalmente, un cuoietto dura almeno sette , otto mesi, se gioco quotidianamente,altrimenti anche di più.
Quando comincia a rifiutarsi di prendere il gesso è da cambiare.
Cordialità
Roberto
Ultima modifica di Roberto Tomasi il giovedì 1 dicembre 2016, 22:30, modificato 1 volta in totale.
Chi non ha mai visto Winkler giocare, non ha mai visto giocare a biliardo.
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Roberto Tomasi
- Messaggi: 226
(Cerca: tutti) - Iscritto il: domenica 21 settembre 2008, 21:21
Re: cuoietto a "funghetto"
Anche io li uso così, un po debordanti(ma non uso elk master, che per i miei gusti sono soffici), ho imparato da Auletta che li sagoma sempre così.
Saluti
Saluti
Ultima modifica di l'artista il sabato 10 dicembre 2016, 22:45, modificato 1 volta in totale.
C'è un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza.
(Socrate)
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