importanza della stecca
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importanza della stecca
Quando secondo voi "la stecca" è la nostra stecca. Cosa dovrebbe ci deve dare di più o di meno rispetto alle altre perchè sia la nostra?
Io scarterei subito la bellezza e il prezzo
Biagio _ SALENTO : lu mare, lu sule, lu ientu_
Io scarterei subito la bellezza e il prezzo
Biagio _ SALENTO : lu mare, lu sule, lu ientu_
Il mio rapporto con la stecca è di amore ed odio, oltre ad avere un valore affettivo enorme, per cui non la cambierei nemmeno con qualla che usa il ghost personalmente, tanto per fare un esempio con un prof. attivo sul forum.
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giupix
- Messaggi: 445
(Cerca: tutti) - Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 21:40
- Località: Castrignano del Capo
E aggiungo un'altra cosa.Il feeling con la stecca è una cosa istantanea, a pelle, oppure può crescere con il tempo cercando anche di adattarsi un pò alle sue caratteristiche?
Io propenderei per la seconda...
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Rispetto, ma non condivido...così, per partito preso!!
Io propenderei per la seconda...
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Rispetto, ma non condivido...così, per partito preso!!
ma come siamo diversi .........
Io invece noto subito del feeling con la stecca. Io non mi ci adatto mai ad essa ma è essa che deve essere adatta a me. Proprio per queta ragione per anni ho cercato (e forse ancora non ho trovato)invano una stecca e mi sembra pure abbastanza normale cercarla. Per me una stecca è come un paio di pantaloni: se ingrassi, o dimagrisci, non vanno piu bene. Cosi allo stesso modo, quella stecca che oggi puo andarti bene, può risultare non più rispondente alle tue richieste per via delle variazioni personali del giocatore; tra queste mettiamoci pure:
- miglioramento del gioco e quindi spingersi a chiedere qualcosa in più ad una stecca;
- variazione del proprio status fisico (quindi impostazione, visione ecc) che consiglia una variazione della distribuzione di pesi ecc;
- Evoluzione del gioco (es. tutti doppi piuttosto che semplici doppi)
- mettere a frutto la propria esperienza e misurarsi con la propria conoscenza (come diceva un grande: giocare sempre con la stessa stecca non si impara nulla)
Biagio _ SALENTO : lu mare, lu sule, lu ientu_
Io invece noto subito del feeling con la stecca. Io non mi ci adatto mai ad essa ma è essa che deve essere adatta a me. Proprio per queta ragione per anni ho cercato (e forse ancora non ho trovato)invano una stecca e mi sembra pure abbastanza normale cercarla. Per me una stecca è come un paio di pantaloni: se ingrassi, o dimagrisci, non vanno piu bene. Cosi allo stesso modo, quella stecca che oggi puo andarti bene, può risultare non più rispondente alle tue richieste per via delle variazioni personali del giocatore; tra queste mettiamoci pure:
- miglioramento del gioco e quindi spingersi a chiedere qualcosa in più ad una stecca;
- variazione del proprio status fisico (quindi impostazione, visione ecc) che consiglia una variazione della distribuzione di pesi ecc;
- Evoluzione del gioco (es. tutti doppi piuttosto che semplici doppi)
- mettere a frutto la propria esperienza e misurarsi con la propria conoscenza (come diceva un grande: giocare sempre con la stessa stecca non si impara nulla)
Biagio _ SALENTO : lu mare, lu sule, lu ientu_
Messaggio inserito da Gufo
".
Ma come fanno quelli che ne cambiano 3 all'anno?! Mah
West Siiiiiiiiiiiiiide!!!
No saprei, però se vuoi ti dico come faccio io che ne cambio 6 all'anno...
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sinonparet
- Messaggi: 2122
(Cerca: tutti) - Iscritto il: domenica 18 gennaio 2004, 14:27
- Località: Milano
Beh, in fondo non la vediamo poi così tanto diversamente, apparte la frequenza del cambio.Non sono un esperto di stecche, però per adattare non intendevo proprio il modificarsi per adattarsi alle caratteristiche della stecca.Piuttosto non fermarsi alla prima prova.
Magari una stecca alle prime prove può sembrarci troppo leggera o troppo pesante, troppo rigida otroppo morbida, può sembrare che non vada dritta ecc.Poi modificando bilanciamento e magari puntale, lo stesso attrezzo potrebbe comportarsi in maniera opposta e avvicinarsi molto a quello che vorremmo.In quel momento, ci saremmo adattati a una stecca che inizialmente avevamo "bocciato".In definitiva siamo noi che ci siamo adattati all'attrezzo, visto che le caratteristiche strutturali e costruttive della stecca sono sempre le stesse.Certo mi rendo conto che il confine è labile e che la cosa può essere letta anche dalla parte opposta, ma il senso è lo stesso.
P.S. Biagio, ma la tua Parabellum (o Centauro) che sembrava la tua panacea a prezzo super-modico?Che fine gli hai fatto fare? :shockato:
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Rispetto, ma non condivido...così, per partito preso!!
Magari una stecca alle prime prove può sembrarci troppo leggera o troppo pesante, troppo rigida otroppo morbida, può sembrare che non vada dritta ecc.Poi modificando bilanciamento e magari puntale, lo stesso attrezzo potrebbe comportarsi in maniera opposta e avvicinarsi molto a quello che vorremmo.In quel momento, ci saremmo adattati a una stecca che inizialmente avevamo "bocciato".In definitiva siamo noi che ci siamo adattati all'attrezzo, visto che le caratteristiche strutturali e costruttive della stecca sono sempre le stesse.Certo mi rendo conto che il confine è labile e che la cosa può essere letta anche dalla parte opposta, ma il senso è lo stesso.
P.S. Biagio, ma la tua Parabellum (o Centauro) che sembrava la tua panacea a prezzo super-modico?Che fine gli hai fatto fare? :shockato:
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Rispetto, ma non condivido...così, per partito preso!!
Messaggio inserito da dado04
Beh, in fondo non la vediamo poi così tanto diversamente, apparte la frequenza del cambio.Non sono un esperto di stecche, però per adattare non intendevo proprio il modificarsi per adattarsi alle caratteristiche della stecca.Piuttosto non fermarsi alla prima prova.
Magari una stecca alle prime prove può sembrarci troppo leggera o troppo pesante, troppo rigida otroppo morbida, può sembrare che non vada dritta ecc.Poi modificando bilanciamento e magari puntale, lo stesso attrezzo potrebbe comportarsi in maniera opposta e avvicinarsi molto a quello che vorremmo.In quel momento, ci saremmo adattati a una stecca che inizialmente avevamo "bocciato".In definitiva siamo noi che ci siamo adattati all'attrezzo, visto che le caratteristiche strutturali e costruttive della stecca sono sempre le stesse.Certo mi rendo conto che il confine è labile e che la cosa può essere letta anche dalla parte opposta, ma il senso è lo stesso.
P.S. Biagio, ma la tua Parabellum (o Centauro) che sembrava la tua panacea a prezzo super-modico?Che fine gli hai fatto fare? :shockato:
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Rispetto, ma non condivido...così, per partito preso!!
.. magari basta cambiare il cuoietto..oppure il puntale..magari lo stesso con qualche grammo in più o in meno..bisogna pure sapere che cosa si vuole dalla stecca...o cosa vorremmo che facesse...(a patto di saperlo davvero..)
magari un manico in padouk invece che in gomma..
Andros
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Bambini? Preferisco cominciarne cento, che finirne uno (Paolina Bonaparte)
Messaggio inserito da AndrosMessaggio inserito da dado04
Beh, in fondo non la vediamo poi così tanto diversamente, apparte la frequenza del cambio.Non sono un esperto di stecche, però per adattare non intendevo proprio il modificarsi per adattarsi alle caratteristiche della stecca.Piuttosto non fermarsi alla prima prova.
Magari una stecca alle prime prove può sembrarci troppo leggera o troppo pesante, troppo rigida otroppo morbida, può sembrare che non vada dritta ecc.Poi modificando bilanciamento e magari puntale, lo stesso attrezzo potrebbe comportarsi in maniera opposta e avvicinarsi molto a quello che vorremmo.In quel momento, ci saremmo adattati a una stecca che inizialmente avevamo "bocciato".In definitiva siamo noi che ci siamo adattati all'attrezzo, visto che le caratteristiche strutturali e costruttive della stecca sono sempre le stesse.Certo mi rendo conto che il confine è labile e che la cosa può essere letta anche dalla parte opposta, ma il senso è lo stesso.
P.S. Biagio, ma la tua Parabellum (o Centauro) che sembrava la tua panacea a prezzo super-modico?Che fine gli hai fatto fare? :shockato:
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Rispetto, ma non condivido...così, per partito preso!!
.. magari basta cambiare il cuoietto..oppure il puntale..magari lo stesso con qualche grammo in più o in meno..bisogna pure sapere che cosa si vuole dalla stecca...o cosa vorremmo che facesse...(a patto di saperlo davvero..)
magari un manico in padouk invece che in gomma..
Andros
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Bambini? Preferisco cominciarne cento, che finirne uno (Paolina Bonaparte)
Magari bisognerebbe che arrivasse pure la stecca... :nono: :nono:
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Rispetto, ma non condivido...così, per partito preso!!
Sono sempre più convinto che io debba leggere e solo leggere i contenuti dei post perchè mi accorgo, ogni giorno di più, di quanta sia la distanza tra le mie - conoscenze - capacità tecniche - sensibilità acquisite - in ordine alle realtà che rappresentano il mondo "biliardo". Mi sento piccolo piccolo tanto da avere davvero poco da dire e scrivere.
Sull'argomento stecche ho una esperienza piccola piccola:
gioco a biliardo dal 1985 (biliardo con le buche, sponde tamburate).
1^ stecca Dyko 2000 in alluminio mod. Carlo Cifalà. Avvento del biliardo internazionale, adeguo la Cifalà con un puntale con cuoietto da 11 mm (non riesco a trovare quello da 12 mmm)
2^ stecca LM in carbonio mod. Nestor Gomez.
3^ stecca FB puntale in carbonio (il primo modello di questa azienda legata ad una offerta editoriale della quale non ricordo bene i contenuti)
4^ stecca FB mod. Davide Martinelli è la stecca che uso attualmente ma non disdegno, di tanto in tanto di giocare con la 1^ e la 3^ (la seconda l'ho venduta e me ne dispiace)
Più o meno la media di una stecca ogni sei anni. Concludo dicendo che, per quanto riguarda la mia grossolana esperienza, mi sono adeguato alla stecca che mano mano ho posseduto. Certo qualche volta ho tentato di variare pesi e bilanciature, ma la cosa che reputo importante è il feeling tra giocatore e stecca che solo il tempo può consolidare. Le mie sensazioni sono sempre negative quando provo altre stecche! E parlo di stecche di ogni marca e modello!
Ripeto, queste sono considerazioni di un giocatore rozzo ma stavolta voglioso di dire la sua!
Sull'argomento stecche ho una esperienza piccola piccola:
gioco a biliardo dal 1985 (biliardo con le buche, sponde tamburate).
1^ stecca Dyko 2000 in alluminio mod. Carlo Cifalà. Avvento del biliardo internazionale, adeguo la Cifalà con un puntale con cuoietto da 11 mm (non riesco a trovare quello da 12 mmm)
2^ stecca LM in carbonio mod. Nestor Gomez.
3^ stecca FB puntale in carbonio (il primo modello di questa azienda legata ad una offerta editoriale della quale non ricordo bene i contenuti)
4^ stecca FB mod. Davide Martinelli è la stecca che uso attualmente ma non disdegno, di tanto in tanto di giocare con la 1^ e la 3^ (la seconda l'ho venduta e me ne dispiace)
Più o meno la media di una stecca ogni sei anni. Concludo dicendo che, per quanto riguarda la mia grossolana esperienza, mi sono adeguato alla stecca che mano mano ho posseduto. Certo qualche volta ho tentato di variare pesi e bilanciature, ma la cosa che reputo importante è il feeling tra giocatore e stecca che solo il tempo può consolidare. Le mie sensazioni sono sempre negative quando provo altre stecche! E parlo di stecche di ogni marca e modello!
Ripeto, queste sono considerazioni di un giocatore rozzo ma stavolta voglioso di dire la sua!
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bracciostorto
- Messaggi: 1795
(Cerca: tutti) - Iscritto il: giovedì 29 dicembre 2005, 17:21
- Località: Noicàttaro
Messaggio inserito da dado04
Beh,
P.S. Biagio, ma la tua Parabellum (o Centauro) che sembrava la tua panacea a prezzo super-modico?Che fine gli hai fatto fare? :shockato:
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Rispetto, ma non condivido...così, per partito preso!!
ottima memoria Dado. Mi vedrai giocare con quella a Roma (se verrai)
Biagio _ SALENTO : lu mare, lu sule, lu ientu_
Io la considero la mia stecca quando usandola sono sicuro di essere io a sbagliare. E' solo un aspetto psicologico e di abitudine, ma che mi fa "star bene" con la mia stecca e la rende pressochè insostituibile.
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Capirai l'importanza di un sorriso, quando ti sarà negato.
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Capirai l'importanza di un sorriso, quando ti sarà negato.
Messaggio inserito da martille
Io la considero la mia stecca quando usandola sono sicuro di essere io a sbagliare. E' solo un aspetto psicologico e di abitudine, ma che mi fa "star bene" con la mia stecca e la rende pressochè insostituibile.
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Capirai l'importanza di un sorriso, quando ti sarà negato.
Martille, non credi che sia possibile che alcune stecche ti aiutino o ti facilitino l'esecuzione di alcuni tiri che pure fai ma con un certo sforzo? Ovvio che se giochi sempre con la stessa stecca non puoi sapere come vanno le altre. Quel qualcosa in piu da cercare in una stecca lo si può trovare solo se si conosce ciò che si vuole, e questo è possibile solo avendone conoscenza piena di tante stecche, manici, bilanciamenti ecc.
La mia stecca è quella che mi consente di eseguire "con facilità" i tiri che con altre stecche mi verrebbero sforzati. Un pò come dire: i miei occhiali.
Biagio _ SALENTO : lu mare, lu sule, lu ientu_
Messaggio inserito da Biagio999Messaggio inserito da martille
Io la considero la mia stecca quando usandola sono sicuro di essere io a sbagliare. E' solo un aspetto psicologico e di abitudine, ma che mi fa "star bene" con la mia stecca e la rende pressochè insostituibile.
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Capirai l'importanza di un sorriso, quando ti sarà negato.
Martille, non credi che sia possibile che alcune stecche ti aiutino o ti facilitino l'esecuzione di alcuni tiri che pure fai ma con un certo sforzo? Ovvio che se giochi sempre con la stessa stecca non puoi sapere come vanno le altre. Quel qualcosa in piu da cercare in una stecca lo si può trovare solo se si conosce ciò che si vuole, e questo è possibile solo avendone conoscenza piena di tante stecche, manici, bilanciamenti ecc.
La mia stecca è quella che mi consente di eseguire "con facilità" i tiri che con altre stecche mi verrebbero sforzati. Un pò come dire: i miei occhiali.
Biagio _ SALENTO : lu mare, lu sule, lu ientu_
Probabilmente hai ragione, ma io caratterialmente sono un abitudinario. Quando mi trovo bene con una cosa tendo a non cambiarla tanto facilmente.
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