Il limite di ogni giocatore
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Re: Il limite di ogni giocatore
Le sfacettature che compongono una persona sono polteplici, è quasi impossibile trovare due elementi uguali. Quindi, chiarmente c'è chi parte avvantaggiato, forse per la maggior sensibilità, o maggior intelligenza, carattere, ecc. le possibilità di di essere più o meno bravo di un'altra persona sono molteplici e a volte durante una partita possono cambiare. Quello che voglio dire ancora una volta e chi non crede a questo, forse cerca una scusa per non almeno "provare", che chiunque non abbia gravi problemi fisici o mentali, abbia una buona scuola da seguire, tempo a disposizione, carattere ecc. può diventare un bravo giocatore di biliardo e raggiungere alti livelli.
Ho visto a un torneo in Germania un giocatore, una delle vittime di un famoso contraccetivo che negl'anni 60 ha provocato moltissime malformazioni fisiche, che aveva il braccio destro lungo 30 cm e il sinistro forse 40 cm, per non parlare delle dita di entrambe le mani, niente pollici. Gioca con il braccio sinistro e si è costruito una speccie di Ponte con una fascetta di pelle sopra, che con la stecca lo posiziona nel punto che gli occorre. Provate ad immaginarvi, eppure, gioca a Pool e l'ho visto aprire e chiudere delle partite di palla 9 e vincere degli incontri.
Dopo quel giorno non mi lamento più di niente, accetto quello che succede e sono contento di quello che ho, e usando il biliardo come scuola di vita, cerco di trovare l'armonia tra il corpo e la mente.
Ho visto a un torneo in Germania un giocatore, una delle vittime di un famoso contraccetivo che negl'anni 60 ha provocato moltissime malformazioni fisiche, che aveva il braccio destro lungo 30 cm e il sinistro forse 40 cm, per non parlare delle dita di entrambe le mani, niente pollici. Gioca con il braccio sinistro e si è costruito una speccie di Ponte con una fascetta di pelle sopra, che con la stecca lo posiziona nel punto che gli occorre. Provate ad immaginarvi, eppure, gioca a Pool e l'ho visto aprire e chiudere delle partite di palla 9 e vincere degli incontri.
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"POOL, Il biliardo americano" 1° e 2° Parte, libri in italiano per apprendere le basi e le tecniche avanzate nel Pool.
pool.libro@bluewin.ch
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Re: Il limite di ogni giocatore
Gianni ha scritto:Le sfacettature che compongono una persona sono polteplici, è quasi impossibile trovare due elementi uguali. Quindi, chiarmente c'è chi parte avvantaggiato, forse per la maggior sensibilità, o maggior intelligenza, carattere, ecc. le possibilità di di essere più o meno bravo di un'altra persona sono molteplici e a volte durante una partita possono cambiare. Quello che voglio dire ancora una volta e chi non crede a questo, forse cerca una scusa per non almeno "provare", che chiunque non abbia gravi problemi fisici o mentali, abbia una buona scuola da seguire, tempo a disposizione, carattere ecc. può diventare un bravo giocatore di biliardo e raggiungere alti livelli.
Ho visto a un torneo in Germania un giocatore, una delle vittime di un famoso contraccetivo che negl'anni 60 ha provocato moltissime malformazioni fisiche, che aveva il braccio destro lungo 30 cm e il sinistro forse 40 cm, per non parlare delle dita di entrambe le mani, niente pollici. Gioca con il braccio sinistro e si è costruito una speccie di Ponte con una fascetta di pelle sopra, che con la stecca lo posiziona nel punto che gli occorre. Provate ad immaginarvi, eppure, gioca a Pool e l'ho visto aprire e chiudere delle partite di palla 9 e vincere degli incontri.
Dopo quel giorno non mi lamento più di niente, accetto quello che succede e sono contento di quello che ho, e usando il biliardo come scuola di vita, cerco di trovare l'armonia tra il corpo e la mente.
Concordo Gianni la nostra disciplina, indipendentemente dalle varie specialità, è una disciplina molto difficile.
Pur non facendo agonistica, da qualche tempo, frequento un csb dove tra i vari frequentatori agonistici vi è un giovane (poco più che trentenne) portatore di handicap nella deambulazione.
Coriaceo e molto determinato vederlo girare, a suo modo, intorno al tavolo verde mi riempie di gioia e come asserisci, anche per me, rappresenta una scuola di vita.
Tutti coloro che lo conoscono hanno di lui la massima considerazione e seppure (se non erro) neoseconda categoria pone in ogni incontro (anche in allenamento) il massimo impegno e la massima concentrazione avendo cercato e trovato un sano equilibrio tra il proprio corpo e la mente.
La problematica del "limite di ogni giocatore" è sempre esistita, l'unico consiglio che mi sento di dare, ai più giovani, è quello di frequentare un corso presso qualche Istruttore Federale (non certamente con il neo Istruttore "Mostro" Luca Marzio ) per acquisire quelle basi tecniche fondamentali che ti permettono nel tempo di trovare fiducia in te stesso.
A mio modesto avviso solo così si potrà formare la giusta forma mentis indispensabile per affrontare il tortuoso percorso agonistico.
La misura dell'intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario
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Spanish
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Re: Il limite di ogni giocatore
Sono pienamente concorde ma c'è da dire una cosa.
Avendo fatto vari sport a livello agonistico sin da piccolo, ho avuto modo di vivere tante esperienze e conoscere varie tipologie di attitudini ma in nessun gioco-sport come nel biliardo ho visto tanta presunzione nei giocatori.
Nel nostro ambiente son quasi tutti convinti di essere dei fenomeni o che basti avere tempo di giocare per diventare uno forte , la cosa fa sorridere
Avendo fatto vari sport a livello agonistico sin da piccolo, ho avuto modo di vivere tante esperienze e conoscere varie tipologie di attitudini ma in nessun gioco-sport come nel biliardo ho visto tanta presunzione nei giocatori.
Nel nostro ambiente son quasi tutti convinti di essere dei fenomeni o che basti avere tempo di giocare per diventare uno forte , la cosa fa sorridere
Ultima modifica di Slide il sabato 3 gennaio 2015, 13:41, modificato 1 volta in totale.
Re: Il limite di ogni giocatore
Mi permetto, vista l'esperienza maturata nella nostra disciplina, di precisare che la presunzione nei giocatori risulta essere "esclusiva" dell'ignoranza in genere.
Mio malgrado devo ammettere è sempre risultata proliferante nel nostro ambiente, fino a raggiungere picchi devastanti che a tutt'oggi si evidenziano nelle stesse riprese/interviste televisive su RaiSport.
Fortunatamente con le nuove generazioni qualcosa sta cambiando, cambiamento questo dovuto senz'altro ad una maggiore cultura ed un sano rapporto con gli interlocutori in genere che siano essi campioni e non.
Sono cresciuto, nel biliardo, in mezzo a persone ignoranti e presuntuose dove l'unico modo per essere "considerati" era batterli sul tavolo da gioco a loro congeniale.
Ciò nel tempo si è verificato e per questo motivo, nonostante la mia età, mi reputo far parte della nuova generazione di cui sopra.
Mio malgrado devo ammettere è sempre risultata proliferante nel nostro ambiente, fino a raggiungere picchi devastanti che a tutt'oggi si evidenziano nelle stesse riprese/interviste televisive su RaiSport.
Fortunatamente con le nuove generazioni qualcosa sta cambiando, cambiamento questo dovuto senz'altro ad una maggiore cultura ed un sano rapporto con gli interlocutori in genere che siano essi campioni e non.
Sono cresciuto, nel biliardo, in mezzo a persone ignoranti e presuntuose dove l'unico modo per essere "considerati" era batterli sul tavolo da gioco a loro congeniale.
Ciò nel tempo si è verificato e per questo motivo, nonostante la mia età, mi reputo far parte della nuova generazione di cui sopra.
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Spanish
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Re: Il limite di ogni giocatore
Concordo con Spanish, d'altronde è innegabile che molti giocatori provengano dal sottobosco dei bar e delle sale "fumanti", luoghi che per affinità elettive attirano un particolare target di avventori.
Da lì magari qualcuno emerge e diventa bravo, ma se è cresciuto con una certa forma mentis è difficile fargliela cambiare.
Da lì magari qualcuno emerge e diventa bravo, ma se è cresciuto con una certa forma mentis è difficile fargliela cambiare.
Re: Il limite di ogni giocatore
Billyard ha scritto:Concordo con Spanish, d'altronde è innegabile che molti giocatori provengano dal sottobosco dei bar e delle sale "fumanti", luoghi che per affinità elettive attirano un particolare target di avventori.
Da lì magari qualcuno emerge e diventa bravo, ma se è cresciuto con una certa forma mentis è difficile fargliela cambiare.
... bravissimo hai dipinto perfettamente, nostro malgrado, le cosiddette "origini" della storia del biliardo.
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Spanish
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Re: Il limite di ogni giocatore
Modestia:
Chi sa, sa anche quanto sia complessa la materia del gioco del biliardo, e pensa di non sapere quasi niente e continua a cercare.
Arroganza:
Chi non sa invece, pensando di sapere tutto rimane sul posto e visto che pensa di sapere tutto, non cerca e non ha la mente aperta per poter imparare.
Non si ha mai finito di imparare!
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Re: Il limite di ogni giocatore
Rimanendo nel tema per il quale il presente post è stato generato, c'è tuttavia da sottolineare che fortunatamente i vari big, coloro che ci rappresentano a livello informativo, non sono tutti uguali.
Per l'appunto, senza fare nomi e cognomi, i loro "limiti" hanno dei confini ben delineati, naturalmente non parliamo di limiti tecnici, ma bensì di limiti appropriati alla propria cultura.
Tra di loro spiccano negativamente coloro che in tutte le manifestazioni (a qualsiasi livello, vedasi prove btp e/o gare nazionali), tra un incontro e l'altro si accerchiano di fans e puntualmente commentano "il tutto" a voce alta attirando su se stessi l'attenzione, esprimendo giudizi gratuiti "su quello e su questo" e provocando nel contempo gli intervenuti a scendere in campo per "tastare" la loro forza.
Questo rappresenta, come "limite", il massimo dell'arroganza e dell'ignoranza che fa solo male alla nostra disciplina e non rimane certamente un fulgido esempio comportamentale.
Di contro altri big, nelle stesse circostanze, assumono un comportamento criticabile ma più adeguato alla circostanza.
Taluni, tra un incontro e l'altro scompaiono, evitano gli accerchiamenti si fermano a scambiare due chiacchere solo se chiamati in causa, emarginandosi dal contesto, con l'alibi della zona fumatori, per mantenere alta la dovuta concentrazione.
Questo potrebbe rappresentare un ulteriore "limite" tuttavia, a mio avviso, più consono alla persona che in quel frangente ci rappresenta e pubblicizza il nostro gioco/sport.
Per l'appunto, senza fare nomi e cognomi, i loro "limiti" hanno dei confini ben delineati, naturalmente non parliamo di limiti tecnici, ma bensì di limiti appropriati alla propria cultura.
Tra di loro spiccano negativamente coloro che in tutte le manifestazioni (a qualsiasi livello, vedasi prove btp e/o gare nazionali), tra un incontro e l'altro si accerchiano di fans e puntualmente commentano "il tutto" a voce alta attirando su se stessi l'attenzione, esprimendo giudizi gratuiti "su quello e su questo" e provocando nel contempo gli intervenuti a scendere in campo per "tastare" la loro forza.
Questo rappresenta, come "limite", il massimo dell'arroganza e dell'ignoranza che fa solo male alla nostra disciplina e non rimane certamente un fulgido esempio comportamentale.
Di contro altri big, nelle stesse circostanze, assumono un comportamento criticabile ma più adeguato alla circostanza.
Taluni, tra un incontro e l'altro scompaiono, evitano gli accerchiamenti si fermano a scambiare due chiacchere solo se chiamati in causa, emarginandosi dal contesto, con l'alibi della zona fumatori, per mantenere alta la dovuta concentrazione.
Questo potrebbe rappresentare un ulteriore "limite" tuttavia, a mio avviso, più consono alla persona che in quel frangente ci rappresenta e pubblicizza il nostro gioco/sport.
Ultima modifica di Spanish il domenica 4 gennaio 2015, 14:50, modificato 1 volta in totale.
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Spanish
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Re: Il limite di ogni giocatore
la presunzione di un big( i 24) è ammissibile sia essa espressa in modo plateale che + riservato, personalmente preferisco chi parla davanti anche rendendosi antipatico
Quello che invece mi fà sorridere per non dire pena è la presunzione del giocatore normale che si dà del bravo da solo perchè pochi lo stimano biliardisticamente e risultati degni di nota non ce ne sono e questi purtroppo sono molto di più che 24
la frase comincia sempre così IO QUANDO SONO A POSTO.... e dovrebbe proseguire sono un ottimo giocatorello ma prosegue in altro modo
Quello che invece mi fà sorridere per non dire pena è la presunzione del giocatore normale che si dà del bravo da solo perchè pochi lo stimano biliardisticamente e risultati degni di nota non ce ne sono e questi purtroppo sono molto di più che 24
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mario traversa
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Re: Il limite di ogni giocatore
Ho letto deduzioni e frasi logiche nei vostri commenti. Ma sono convinto che un limite tecnico ci sia per ognuno di noi. Ho visto fare cose a Cifala' e Maggio, che non riuscirei a fare nemmeno con 50 anni di allenamento. E vi assicuro che non sono poi cosi scarso. Io credo che tecnicamente si possa migliorare ma sino ad un certo punto. Oltre il quale non si riesce ad andare. Le cose che faceva maradona, non le possono fare tutti, nemmeno allenandosi con lui per sette vite consecutive. Un limite c'e', io non so quale sia il mio, ma sono sicuro che ognuno di noi ne ha uno.
Ultima modifica di schizzofrenico il domenica 4 gennaio 2015, 19:40, modificato 1 volta in totale.
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schizzofrenico
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Re: Il limite di ogni giocatore
mario traversa ha scritto:la presunzione di un big( i 24) è ammissibile sia essa espressa in modo plateale che + riservato, personalmente preferisco chi parla davanti anche rendendosi antipatico
Quello che invece mi fà sorridere per non dire pena è la presunzione del giocatore normale che si dà del bravo da solo perchè pochi lo stimano biliardisticamente e risultati degni di nota non ce ne sono e questi purtroppo sono molto di più che 24
la frase comincia sempre così IO QUANDO SONO A POSTO.... e dovrebbe proseguire sono un ottimo giocatorello ma prosegue in altro modo
Mario, cosa intendi per giocatore normale? In quale delle categorie inferiori (1^-2^-3^) lo collocheresti?
In tutti gli sport e/o competizioni, da sempre, sono esistiti un primo ed un ultimo classificato.
Quindi a tuo parere i "primi della classe" possono permettersi di essere arroganti e presuntuosi platealmente creandosi l'alibi di dire le cose in faccia?
Di esempi negativi, collaterali, se ne vedono tutti i giorni, tra calciatori milionari famosi e personaggi dello spettacolo noti a livello mediatico.
A mio avviso non fanno per niente bene allo scopo cui sono preposti.
I nostri primi della classe, definiti naz/pro, giocano esclusivamente a biliardo ed è giusto che lo stesso biliardo dia loro la possibilità di vivere in maniera decorosa.
Purtroppo ciò è statisticamente dimostrato che non accade, quindi anche loro sono costretti a smarcare il quotidiano in qualsiasi modo sia esso eccentrico sia esso più riservato, ma come in tutte le cose esistono dei confini ben delineati per chiunque da rispettare.
I veri professionisti, a qualsiasi livello ed in qualsiasi altro sport, sono ben altri soggetti, utili alla società a farla crescere e ponendosi da esempio per tutti coloro che decidono d'intraprendere un determinato percorso.
Ultima modifica di Spanish il lunedì 5 gennaio 2015, 9:12, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il limite di ogni giocatore
Gino,
afm
<<...E tu giochi sempre a biliardo? Sempre...quando non lavoro gioco e quando lavoro ci penso...>>
dal film "Io, Chiara e lo Scuro"
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Re: Il limite di ogni giocatore
Diciamo che se uno è forte davvero ci può stare che si dia un tono , non ci vedo nulla di male , la cosa ridicola è che nell ambiente del biliardo il tono se l'ho da anche chi tira una palla contro l'altra , in sostanza , son tutti convinti di essere dei fenomeni
Re: Il limite di ogni giocatore
afm ha scritto:Gino,
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Re: Il limite di ogni giocatore
Spanish ha scritto:mario traversa ha scritto:la presunzione di un big( i 24) è ammissibile sia essa espressa in modo plateale che + riservato, personalmente preferisco chi parla davanti anche rendendosi antipatico
Quello che invece mi fà sorridere per non dire pena è la presunzione del giocatore normale che si dà del bravo da solo perchè pochi lo stimano biliardisticamente e risultati degni di nota non ce ne sono e questi purtroppo sono molto di più che 24
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Mario, cosa intendi per giocatore normale? In quale delle categorie inferiori (1^-2^-3^) lo collocheresti?
In tutti gli sport e/o competizioni, da sempre, sono esistiti un primo ed un ultimo classificato.
Quindi a tuo parere i "primi della classe" possono permettersi di essere arroganti e presuntuosi platealmente creandosi l'alibi di dire le cose in faccia?
Di esempi negativi, collaterali, se ne vedono tutti i giorni, tra calciatori milionari famosi e personaggi dello spettacolo noti a livello mediatico.
A mio avviso non fanno per niente bene allo scopo cui sono preposti.
I nostri primi della classe, definiti naz/pro, giocano esclusivamente a biliardo ed è giusto che lo stesso biliardo dia loro la possibilità di vivere in maniera decorosa.
Purtroppo ciò è statisticamente dimostrato che non accade, quindi anche loro sono costretti a smarcare il quotidiano in qualsiasi modo sia esso eccentrico sia esso più riservato, ma come in tutte le cose esistono dei confini ben delineati per chiunque da rispettare.
I veri professionisti, a qualsiasi livello ed in qualsiasi altro sport, sono ben altri soggetti, utili alla società a farla crescere e ponendosi da esempio per tutti coloro che decidono d'intraprendere un determinato percorso.
tranne nazionali( non tutti) e pro tutti gli altri sono giocatori normali
x il resto sono d'accordo con te
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