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distanza del corpo dalla battente

Tecnica, tattica, sistemi e materiali di gioco

distanza del corpo dalla battente

Messaggioda rik » mercoledì 10 aprile 2013, 13:39

notate differenze nell'impostarvi più o meno vicini dalla battente co  i piedi?
A stecca piatta la distanza teorica corretta mi pare sia quando l'avambraccio che impugna è perpendicolare al pavimento e il cuoietto sfiora la battente, ma io stò provando ad arretrate un pò, in modo da arrivare all'impatto quasi a fine sbracciata, sento più leggero il colpo e mi pare di imprimer minor scarto alla battente, vi torna o è solo una sensazione poco utile?
Grazie ciao.
rik
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Re: distanza del corpo dalla battente

Messaggioda garavaglialuca » mercoledì 10 aprile 2013, 15:02

...tiranindrèilcuufiulet, cito da una scritta magica su una stecca magica.
Ma mi fermo qui perchè su questa cosa potrei scrivere (non so se con cognizione di causa) molto a lungo e non ho tempo (per ora).
Luca
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Re: distanza del corpo dalla battente

Messaggioda rik » mercoledì 10 aprile 2013, 15:05

grazie...per ora...
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Re: distanza del corpo dalla battente

Messaggioda Riccardo » mercoledì 10 aprile 2013, 20:14

Inutile che ti dica che continui ad ostinarti su un concetto completamente sbagliato (quello di bloccare la stecca all'impatto con la biglia)... non esiste uomo che riesca a convincerti che la stecca deve andare avanti!!  :testata:
Se stai troppo indietro vai incontro proprio a quello che hai detto: quando arrivi a impattare la biglia la sbracciata è già a fine corsa. Ovviamente cosa da evitare.
Se stai troppo vicino, al contrario, sei obbligato a tenere i ponti troppo corti e non riesci a dare velocità alla steccata.
La distanza giusta è quella che dici: stai in piedi, impugni la stecca e ti imposti sul tavolo in modo che il cuoietto sfiori la biglia.

Inutile anche che ti dica che non capisco il tuo approccio al biliardo (ne abbiamo parlato mille volte)... non vuoi imparare da nessuno, continui nei tuoi "esperimenti" che con il gioco non hanno nulla a che fare, li riporti sul forum... e non accetti nemmeno chi ti dice che sbagli.
Non è forse meglio concentrarsi su cose più utili al gioco (scelta del tiro, misura, impostazione corretta, ecc.)? Ma qui mi fermo, giustamente ognuno fa quello che vuole.
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Re: distanza del corpo dalla battente

Messaggioda rik » mercoledì 10 aprile 2013, 21:20

grazie anche a te
ma luca non diceva di star indietro?problemi col dialetto
mi piace provar anche altro oltre le solite cose,
guardo anche quelle cose ma risulta più complicato metterle sul forum dove già s'è scritto, e già se ne parla nelle sale credo.
ps: mi sembri lo zio (sarebbe un complimento ; ) salutalo se lo vedi alla tua sala queste sere
Ultima modifica di rik il mercoledì 10 aprile 2013, 21:20, modificato 2 volte in totale.
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Re: distanza del corpo dalla battente

Messaggioda Riccardo » mercoledì 10 aprile 2013, 21:28

Chi è lo zio? Conoscevo solo De Vinti di "zio".
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Re: distanza del corpo dalla battente

Messaggioda garavaglialuca » mercoledì 10 aprile 2013, 23:01

In breve. Io accorcio la distanza se devo trasmettere piu' colpo, sposto il peso in avanti, e/o accorcio anche il ponte pigando il gomito.
Ovvio che la combinazione delle due cose puo' produrre effetti molto accentuati. Viceversa arretro nei tiri dove faccio fatica a mirare un punto sulla sponda, e mi porto leggermente indietro ad eseempio sullo sponda e palla. Sono solo dei miei trucchetti per facilitarmi alcuni tiri, tutto qui.
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Re: distanza del corpo dalla battente

Messaggioda Riccardo » mercoledì 10 aprile 2013, 23:57

garavaglialuca ha scritto:se devo trasmettere piu' colpo, sposto il peso in avanti


A me un forte giocatore ha consigliato proprio il contrario. Se devo dare più colpo di pesarmi sul piede destro (sono destro), se devo far scorrere peso sul piede sinistro, in modo da alleggerire il braccio destro.
Non mi sento di dire chi dei due ha ragione... perché forse avete ragione tutti e due!
...anche perché cerco di non cambiare mail il baricentro...
...però devo dire che quando mi peso un po' indietro (involontariamente) mi parte più colpo... probabilmente perché mi esce una steccata più corta e secca.
...boh!  :boh:
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Re: distanza del corpo dalla battente

Messaggioda vignaux » giovedì 11 aprile 2013, 0:03

A mio avviso tirare indietro il "c**o" è sacrosanto (lo faccio su ogni tiro)... ma c'entra poco (o niente) con un'impostazione dove quando si colpisce la battente veniamo a trovarci col braccio che impugna la stecca troppo avanti rispetto ad una giusta perpendicolarità col pavimento. Nel caso specifico avremo poca forza da imprimere al tiro, quasi zero penetrazione (se non si cerca un gesto innaturale) con inevitabili vizi che saranno causa di molteplici errori nella meccanica del colpo di stecca.
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Re: distanza del corpo dalla battente

Messaggioda rik » giovedì 11 aprile 2013, 0:17

o forse si ottiene una punteria diversa da quella mirata riccardo?
Vignaux non dico allontanarsi molto dalla battente, un pò da riuscir a dar forza e anche oscillar meno con l'avambraccio, essendo più in avanti...va bè son sensazioni, forse ininfluenti se la stecca và comunque dritta.
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Re: distanza del corpo dalla battente

Messaggioda rimartille » giovedì 11 aprile 2013, 9:32

Se allontani i piedi quando chiudi la sbracciata sei appunto a fine corsa. Il pugno arriva sotto il petto. Per chiuderla devi scendere il braccio e sollevare il busto.
Se per te è una cosa positiva ....

Tirare indietro il sedere è una cosa totalmente diversa che portare indietro i piedi.
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Re: distanza del corpo dalla battente

Messaggioda Gianni » giovedì 11 aprile 2013, 10:46

Per effetuare un tiro corretto, mirare , brandeggiare, colpire, ci vuole equilibrio.
Se l'impostazione non è quilibrata, si faranno degli sbagli senza neanche sapere il perchè.

Stare più lontani di un paio di cm dalla battente con il cuoietto, provoca che al momento del contatto penetri la battente solo per pochi cm, per andare oltre e poter impartire alla battente ancora un pò di penetrazione, ti occorera abbassare il gomito, facendo questo, il contatto con la battente non è più nel punto che volevi colpire, ma più in alto.
Si vede veramente che le discipline che giochiamo sono molto diverse. Nel Pool ti accorgi immediatamente della differenza che c'è tra un cm dalla battente e penetrazione di 10.12 cm e un colpo con 5 cm dalla battente e penetrazione di 5 cm.
Devi provare, metti la bilia avversaria minimo a una stecca di distanza o più dalla battente e poi prova a fare il migliore retrò di cui sei capace, prova a farlo con entrambi i sistemi e vedrai che la differenza è come il giorno e la notte.

Perchè la battente con questo retrò a tutto tavolo, faccia una quindicina di diamanti di lunghezza, lei deve avere una certa rotazione, per dare questa rotazione bisogna seguire dei canoni precisi, di impostazione del corpo e di sbracciata.
Essendo un tiro limite, ci accorgiamo subito delle differenze, mentre se cerco sempre di evitare certi tipi di colpi, alla fine ho la sensazione di avere una buona tecnica, anche se in fondo so esattamente che non è cosi.

Piccolo anedoto, una ventina di anni fa, tutto il Club si allenava al mercoledi sera, non si poteva quasi mai stare tranquilli, perchè c'era un ragazzo che provava di continuo salti della billia e massè, bilie che volavano da tutte le parti. Visto il suo livello molto scarso, una volta l'ho ripreso e gli ho detto, ma perchè non impari prima le cose più semplici? Come imbucare bilie diritte e cose del genere? La sua risposta è stata: "Se non alleno questo tipo di tiri, non riuscirò ma a farli". Morale, gli anni sono passati, gioca un biliardo scadente in tutti i sensi, ma continua a provare salti e massè, il ridicolo è, che neanche quelli ha imparato a fare. Quando manca un certo livello di tecnica, queste cose troppo difficili sono controproducenti, non si è in grado di capire cosa succede e perchè.

Quindi RIK non cercare troppo lontano, il segreto del buon biliardo sta nella riproducibilità e semplicita.  :)  ;)
Conoscere i canoni corretti e attenersi a questi.  :)  ;)
BiliardoWeb Magazine, la rivista online dedicata al biliardo - http://magazine.biliardoweb.com

"POOL, Il biliardo americano"  1° e  2° Parte, libri in italiano  per apprendere le basi e le tecniche avanzate nel Pool.      
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Re: distanza del corpo dalla battente

Messaggioda Gianni » giovedì 11 aprile 2013, 10:46

Per effetuare un tiro corretto, mirare , brandeggiare, colpire, ci vuole equilibrio.
Se l'impostazione non è quilibrata, si faranno degli sbagli senza neanche sapere il perchè.

Stare più lontani di un paio di cm dalla battente con il cuoietto, provoca che al momento del contatto penetri la battente solo per pochi cm, per andare oltre e poter impartire alla battente ancora un pò di penetrazione, ti occorera abbassare il gomito, facendo questo, il contatto con la battente non è più nel punto che volevi colpire, ma più in alto.
Si vede veramente che le discipline che giochiamo sono molto diverse. Nel Pool ti accorgi immediatamente della differenza che c'è tra un cm dalla battente e penetrazione di 10.12 cm e un colpo con 5 cm dalla battente e penetrazione di 5 cm.
Devi provare, metti la bilia avversaria minimo a una stecca di distanza o più dalla battente e poi prova a fare il migliore retrò di cui sei capace, prova a farlo con entrambi i sistemi e vedrai che la differenza è come il giorno e la notte.

Perchè la battente con questo retrò a tutto tavolo, faccia una quindicina di diamanti di lunghezza, lei deve avere una certa rotazione, per dare questa rotazione bisogna seguire dei canoni precisi, di impostazione del corpo e di sbracciata.
Essendo un tiro limite, ci accorgiamo subito delle differenze, mentre se cerco sempre di evitare certi tipi di colpi, alla fine ho la sensazione di avere una buona tecnica, anche se in fondo so esattamente che non è cosi.

Piccolo anedoto, una ventina di anni fa, tutto il Club si allenava al mercoledi sera, non si poteva quasi mai stare tranquilli, perchè c'era un ragazzo che provava di continuo salti della billia e massè, bilie che volavano da tutte le parti. Visto il suo livello molto scarso, una volta l'ho ripreso e gli ho detto, ma perchè non impari prima le cose più semplici? Come imbucare bilie diritte e cose del genere? La sua risposta è stata: "Se non alleno questo tipo di tiri, non riuscirò ma a farli". Morale, gli anni sono passati, gioca un biliardo scadente in tutti i sensi, ma continua a provare salti e massè, il ridicolo è, che neanche quelli ha imparato a fare. Quando manca un certo livello di tecnica, queste cose troppo difficili sono controproducenti, non si è in grado di capire cosa succede e perchè.

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Re: distanza del corpo dalla battente

Messaggioda fibonacci » giovedì 11 aprile 2013, 10:57

Credo che la distanza del girello dalla battente dipenda anche dal tipo di meccanica (lancio o braccio),ripeto...credo.
Purtroppo non ho i mezzi per spiegare una cosa che mi è stata solo accennata.
Ultima modifica di fibonacci il giovedì 11 aprile 2013, 10:57, modificato 1 volta in totale.
La prova che nell'universo esistono altre forme di vita intelligente è che non ci hanno ancora contattato

E' meglio agitarsi nel dubbio che riposare nell'errore.
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Re: distanza del corpo dalla battente

Messaggioda vignaux » giovedì 11 aprile 2013, 11:48

rimartille ha scritto:Se allontani i piedi quando chiudi la sbracciata sei appunto a fine corsa. Il pugno arriva sotto il petto. Per chiuderla devi scendere il braccio e sollevare il busto.
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