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differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Tecnica, tattica, sistemi e materiali di gioco

Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda Riccardo » mercoledì 3 ottobre 2012, 19:16

No rik, penso si tratti, come ho detto, di una questione di quantità di penetrazione (completa o leggermente trattenuta).
Comunque sono termini... e come tali fraintendibili... E' il concetto che è importante.
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Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda rik » mercoledì 3 ottobre 2012, 19:34

si infatti..dicevo che allungar la stecca dopo il tiro si possa fare solo di braccio, abbassando il gomito e seguendo la direzione della stecca...che poi vien in pò naturale se si tira forte...a parte chi uso il movimento anche di polso che non muove il gomito...ma credo sia solo una tecnica che può dar gli stessi risultati come un altra, magari a dalcuni risulta più precisa, a me ... piace di più eheh
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Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda Billyard » mercoledì 3 ottobre 2012, 22:15

Secondo la terminologia di Schiavi, lancio e progressione sono sostanzialmente 2 modi diversi di steccare. La scelta tra una "tecnica" e l'altra ovviamente va fatta considerando gli effetti prodotti sull'avversaria, alla luce della posizione, del trattamento, del disegno che si vuole creare, ecc...
Per la colpitura di lancio Schiavi suggerisce di utilizzare una punta di 25-30 cm max (dal ponticello al cuoietto si intende) e di utilizzare un'impugnatura arretrata.
Nel momento della colpitura il pollice e l'indice devono staccarsi dall'impugnatura per favorire e "ammorbidire"  il lancio della stecca, le altre tre dita non devono serrare troppo la stecca.
Nelle colpiture di lancio generalmente non si fa uso di taglio laterale ma di taglio longitudinale a seconda dello spazio che separa le bilie: in sostanza si utilizza la colpitura di lancio nei filotti e nelle raddrizzate di prima dove l'apertura (e la realizzazione di prima) avviene di porzione e non di effetto.
Viceversa nelle colpiture di progressione si utilizza una impugnatura più avanzata e un taglio laterale più o meno accentuato a seconda della quantità di effetto che si vuole scaricare sull'avversaria.
La steccata inoltre deve essere più o meno "bloccata", ovvero deve penetrare meno rispetto al lancio (tra 10 e 25cm) e le dita devono esercitare un'azione più decisa in modo da scaricare una maggiore quantità di taglio sulla battente (e di conseguenza sull'avversaria).
A grandissime linee, in un filotto con avversaria lontana da sponda corta si dovrebbe preferire la tecnica del lancio, in modo da consentire alla battente di avanzare verso sponda corta e all'avversaria di aprirsi dolcemente e finire la propria corsa nel quadrato opposto. Con avversaria più vicina a sponda corta (dal 15 circa di lunga in sù) si dovrebbe preferire la colpitura di progressione per far aprire di effetto l'avversaria e al contempo rallentare la corsa della battente.  :ciao:
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Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda Riccardo » giovedì 4 ottobre 2012, 0:47

Perfetto Billyard, grazie mille! Esattamente quello che volevo sapere... soprattutto la differenza di gesto della mano che impugna dopo l'impatto.
Hai fatto scuola con lui?
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Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda simosdf » giovedì 4 ottobre 2012, 0:49

:accidenti:
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Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda rik » giovedì 4 ottobre 2012, 0:53

oltre alla distanza servirebbe anche il tempo in cui percorrerla...con un ponte di 30cm posso fare anche un accosto (la massa della formula forza=massaxaccelerazione credo si possa considerare costante, ma più aumenta più in teoria si tira forte, fino a un massimo che diventa troppo pesante, credo come quando si tira un sasso leggero, non si arriva alla distanza del sasso più pesante)
ps: che la mano chiuda o apra nn credo incida...sempre che la stecca resti sul peoprio asse
Ultima modifica di rik il giovedì 4 ottobre 2012, 0:53, modificato 1 volta in totale.
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Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda Riccardo » giovedì 4 ottobre 2012, 1:44

rik ha scritto:ps: che la mano chiuda o apra nn credo incida...sempre che la stecca resti sul peoprio asse


Rik... ti ostini a dire che dopo che la stecca ha impattato la biglia quello che avviene dopo non conta (affondare, penetrare, tenere la stecca morbida, chiuderla...). Ma non è così, fidati... anzi, è tutto qui il biliardo!
Se poi questi gesti che fai "dopo" influenzano il "prima" non lo so, può darsi... ma guarda un po' chi gioca al biliardo... hai mai visto giocatori che bloccano la stecca dopo l'impatto della biglia (colpi particolari esclusi)? Non c'è n'è. Hai mai visto un giocatore di golf che blocca la mazza dopo che impatta la pallina? E cosa serve tutto quel gesto che fanno i giocatori di golf?
La qualità della steccata (dopo una buona impostazione) è tutto nel biliardo (tecnicamente parlando... poi ovvio c'è la strategia e mille altre variabili). E la qualità della steccata è determinata da cosa fa la stecca prima, durante e dopo l'impatto.


Certo che puoi fare un accosto con 30 cm di ponte. Tutto si può fare... ma è "tecnicamente" scorretto. Per fare un accosto con 30 cm di ponte devi dosare la forza con il braccio, la mano, il polso...
Il concetto chiave è che ogni tiro richiede una certa lunghezza di ponticello perché questa lunghezza ti dà la forza esatta del tiro. E te la dà perché obblighi la stecca a sfogarsi dopo l'impato di x cm... che equivalgono a x cm di corsa della biglia. Il tutto senza far lavorare i muscoli, ma solo la massa e la velocità della stecca.
Guarda il video di Schiavi che ti ho linkato... anch'io non sono un amante del suo sistema, lo trovo "troppo razionale", non so come dirti... ma ha l'indubbio vantaggio di garantirti il risultato se applicato alla lettera.
Non mi metterò mai a contare 6 cm di punta per fare un fisso di misura... vado a istinto... Però fidati, Schiavi ha fatto diventare buoni prima categoria giocatori che con il biliardo non centrano proprio un bel niente!!
Ripeto, io non ho mai fatto lezione da Schiavi e lo trovo pure un po' "pazzo" (bonariamente parlando!)... ma ascoltare una teoria è sempre un bagaglio positivo che può tornare utile.
Proprio uno come te che vuole capire il perché di ogni cosa (giustamente)... guarda quel video. Poi gioca come ti pare, ma ascoltare non ti può far male.  ;)
Ci sono mille approcci a questo gioco... quello di Schiavi è corretto (come tanti altri) ed è molto molto scolastico.
Ultima modifica di Riccardo il giovedì 4 ottobre 2012, 1:44, modificato 3 volte in totale.
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Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda mascherato » giovedì 4 ottobre 2012, 2:19

ragazzi io ho fatto una sola lezione con schiavi e so gia che mi direte ke nn serve a nulla ,pero vi posso dire per mia esperienza ke ho cercato di giocare con la sua impostazione e per 1 settimana mi sembrava di tirare in modo talmente innaturale e scomodo e nn facevo una bilia.
secondo mi ha spiegato alcuni conteggi ke mi hanno fatto fondere il cervello troppo lunghi e complessi .
quindi posso dire per mia esperienza nn è servito a nulla quindi ho optato per un altra strada .
fermo restando ke è un ottimo giocatore e un ottimo maestro forse era l allievo ke era troppo scarso :testata:
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Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda rik » giovedì 4 ottobre 2012, 8:48

conconrdo sulla lunghezza del ponte e sulla proporzionalità con la forza del tiro,ponte lungo tiro forte non dico certo di no
hai detto bene anche su quello che succede dopo l'impatto,proseguire il movimento credo che serva per coordinarsi ad andare dritto

fatico solo a capir la differenza che fà lui ma proverò ancora nei due modi e notare la variazione dei tiri

qui quarta si blocca, credo perchè essendo molto piegato sulla stecca sia costretto, la forza la dà si con ponte lungo ma col ventaglio di polso nell?ultimo brandeggio e restando fermo col gomito e in verticale all'impatto...e soprattutto è immobile e la stecca và dritta, si alza appena indietro
credo sia abbastanza frontale con le anche/bacino
credo che muova il minimo indispensabile dei muscoli necessari ad andar dritto, questo credo sia il suo pregio,ma è solo uno dei tanti esempi diversi per arrivar allo stesso risultato
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Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda lupomarino » giovedì 4 ottobre 2012, 10:16

Bella discussione. Grazie.
Un mio amico, "geniale" giocatore... recentemente mi ha fatto notare un grande difetto legato al nostro meraviglioso gioco. Si tratta della completa assenza di un glossario comune per meglio orientarsi negli innumerevoli dettagli che differenziano i vari colpi, i trattamenti, ecc.
Ed emerge appieno in questa come in altre discussioni, non trovate?
Chissà se un giorno qualcuno riuscirà nell'impresa di crearne uno?
:ciao:
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Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda bracciostorto » giovedì 4 ottobre 2012, 11:04

rik ha scritto:............... qui quarta si blocca, credo perchè essendo molto piegato sulla stecca sia costretto, la forza la dà si con ponte lungo ma col ventaglio di polso nell'ultimo brandeggio e restando fermo col gomito e in verticale all'impatto...e soprattutto è immobile e la stecca và dritta, si alza appena indietro ......... credo che muova il minimo indispensabile dei muscoli necessari ad andar dritto, questo credo sia il suo pregio,ma è solo uno dei tanti esempi diversi per arrivar allo stesso risultato

A mio modo di vedere, qui Quarta esegue un gesto (il suo gesto) perfetto che a me non dà per niente l'impressione che si blocchi.
Nel limage finale ha una ritrazione straordinaria, come suo solito, per tutta la lunghezza del ponte (dai 30 ai 35 cm ad occhio e croce), dopo l'impatto prosegue per almeno altri 15 cm compiendo un percorso di stecca di almeno 50 cm e ripeto, a parer mio questo è il gesto tipico di Quarta.
Per quanto riguarda l'articolazione di gomito, solo per intenderci e per confronto di idee, io penso che Quarta, essendo il massimo esponente del gesto di solo avambraccio, usi quasi esclusivamente l'articolazione di gomito ed in più la poco visibile articolazione di polso.
Il gomito viene giù se usi l'articolazione di spalla e conseguente movimentazione di braccio (gesto visibile nella maggior parte dei giocatori).  :)
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Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda genio » giovedì 4 ottobre 2012, 11:49

l'artista ha scritto:Scusatemi ma a me "lancio" è una cosa che mi fà sorridere, penso che il termine  sia più adatto ad un giavellotto che ad una stecca :D
Progressione? in che modo? ci sono almeno due modi per dare progressione.
Una steccata di porzione in progressione è vietata? visto che affermate o l'una o l'altra. :ciao:

La porzione di progressione (inversa in questo caso) è la stretta L'artista...quando si vedono giocare strette definite "impossibili" viene fatto il movimento che comprende le 2 terminologie, ovvero il blocco del polso per creare lo spazio d'uscita dell'avversaria e l'affondo per trasmettere il taglio...esempio, una stretta che sulla direttrice delle 2 biglie vede 19 circa!!di corta ovviamente..
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Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda genio » giovedì 4 ottobre 2012, 11:51

rik ha scritto:forse lancio intende un movimento di braccio e avambraccio
progessione più di polso
(ma io non noto tanto la differenza)

Rik, secondo me è l'esatto contrario..!!Su un giro di colpo non puoi giocare a progredire, su un raddrizzo che vede buca non puoi giocare a progredire (a meno che la diagonale non sia abbastanza chiusa)...!! :ciao:
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Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda rik » giovedì 4 ottobre 2012, 12:17

forse non ci si intende sui termini
progredire vuol dire far il filotto di secondo/terza ad aprire?
io credo che per un certo tiro con certe rimanenze finali e certe forze, punterie e punti palla, se la stecca và dritta e ha la stessa velocità...quello che fà il corpo conta poco

poi ognuno trova il proprio modo

per esempio per il discorso talgio a destra e a sinistra, io ho notato che vado più verso il centro bella battente quando tiro con taglio a destra e meno con taglio a sinistra, questo mi porta ad aprire meno i filotti di tre passate quando taglio a sinistra, per cui o ruoto il polso a destra/in fuori o mi forzo da solo rispetto a quell oche è il mio modo di tirare, ad andar leggermente di più verso il centro biglia battente, o ad andar più dritt ose vogliamo, ma me ne  accorgo solo facendo tante volte lo stesso tiro co nla stessa forza e le stesse rimanenze, non solo...ascoltando il mio movimento...ma guardando le biglie (ma non cred odi dir nulla di nuovo, solo delle prove fatte)
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Re: differenza fra progressione e lancio? (secondo Schiavi)

Messaggioda Riccardo » giovedì 4 ottobre 2012, 12:44

Rik, Quarta non blocca per niente...
Lancia talmente bene, con una tale accelerazione, che quando la stecca impatta la biglia è solo la massa della stecca che fa tutto.
Come può fermarsi un oggetto lanciato contro un altro oggetto mobile di massa minore?
Quarta non usa neanche un muscoletto... lancia di brutto la stecca. E questa, dopo aver impattato la biglia, prosegue fino a quando non si ferma da sola (ovviamente "da sola fino" a un certo punto... perché se non la tenesse con la mano partirebbe veramente come un giavellotto!). Ma è importante notare che la "ferma" con la mano naturalmente, senza stringerla, senza trattenuti. Si ferma naturalmente a conclusione del gesto.
Ultima modifica di Riccardo il giovedì 4 ottobre 2012, 13:08, modificato 1 volta in totale.
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