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angolo 50

Tecnica, tattica, sistemi e materiali di gioco

Re: angolo 50

Messaggioda luigi » martedì 23 ottobre 2012, 13:00

Vero, in tutti i testi di carambola è sempre indicato: "taglio massimo in pacia".

O meglio, "quasi" tutti, perchè da qualche parte ho trovato un qualcosa riferito a Roger Conti ove vengono indicate delle parzializzazioni degli effetti in relazione ai valori d'Uscita cercati.
Se ritrovo lo schema vedrò di inserirlo (in qualche modo).
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Re: angolo 50

Messaggioda rik » martedì 23 ottobre 2012, 18:42

è spiegato bene anche sul biliardomagazine
io le uscite strette stò provando a farle con taglio massimo mentre le larghe con meno taglio...
(Se l'hartes ha i diamanti a 2,5 cm dalla gomma e il msri a 4cm, quel cm di differenza sulla diagonale 45-30 corrisponde a un punto più stretto di arrivo in terza sponda per il mari...)
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Re: angolo 50

Messaggioda simosdf » martedì 23 ottobre 2012, 20:44

Un carambolista può colpire la biglia da un lato e dall'altro senza perdere il tiro, e sono ben 63 mm + 63 mm + 63mm di spazio buono...un giocatore all'italiana in genere ha solo un lato buono.

L'angolo 50 è un buon metodo ma si può migliorare in quanto a precisione,

in generale secondo me conta al 60% un buon metodo, 20% la lettura e 20% l'esecuzione.  :ciao:  :ciao:  :ciao:
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Re: angolo 50

Messaggioda luigi » martedì 23 ottobre 2012, 20:51

Ho ritrovato il vecchio scritto cui accennavo nel mio post precedente, magari può interessare.

Anche il Campionissimo francese Roger Conti, com’è ovvio, ha affrontato il discorso dell’Angolo 50 (o “Diamond System” per i carambolasti).
Ciò che è interessante nel sistema proposto da Conti, è il fatto che vengono chiaramente e graficamente indicate le gradazioni di effetto da applicare in relazione ai vari valori di uscita:
Vediamo sul primo grafico, i punti di attacco sulla palla battente per la gradazione dell’effetto:

Immagine

Con il grafico successivo, Conti indica quindi quale gradazione di effetto applicare per poter arrivare ai vari valori relativi alla sponda di uscita (o terza sponda).
Il punto di uscita in terza sponda ed il punto di arrivo in quarta sono entrambi frontali e non in proiezione, come, del resto dicono quasi tutti (*).


Immagine

(*) Ovviamente “l’uomo del crik” non sarà d’accordo, per cui certamente ci illustrerà, con dovizia di particolari, che in fondo anche il Sig. Roger Conti era uno che… volava basso.
C’è sempre da imparare.

simosdf, non è esattamente "quello" il margine dei carambolisti, in effetti Loro hanno a disposizione lo spazio di "due" bilie e non tre.
Quindi: 61,5 + 61,5
Vero è che il nostro spazio utile è comunque inferiore.
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Re: angolo 50

Messaggioda simosdf » martedì 23 ottobre 2012, 20:57

si hai ragione, mi è scappato una somma in più senza volerlo...il concetto è chiaro  ;)
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Re: angolo 50

Messaggioda simosdf » martedì 23 ottobre 2012, 21:05

PS guardando il grafico del signor Conti è un buono spunto, ma personalmente non condivido ciò che c'è scritto, mi sembra un po' impreciso...sia nelle uscite, nelle percentuali e la loro posizione.  ;)
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Re: angolo 50

Messaggioda l'artista » martedì 23 ottobre 2012, 22:17

luigi ha scritto:In attesa che qualcuno porti il suo messianico crik per alzare il livello, mi chiedo: "Chi ha inventato il metodo?".

Non solo è possibile eseguire un tre sponde di calcio mirando ad un biliardo immaginario (teoria dei centri multipli), ma lo si può fare, altrettanto bene, anche mirando un ben definito oggetto fuori dal biliardo (metodo Parera Sans).
Inoltre, restando sempre nel livello minimo che ci compete, alle varianti già indicate si deve anche aggiungere il fatto di impostarsi sul punto di mira (o Attacco) con effetto già impostato oppure no.

Come sempre esaustivo ed enciclopedico :okpollicione:
Mi attizza assai :D sto metodo Parera Sans, ne ho spesso sentito parlare ma non ho mai capito come funziona, potresti accennarlo?
Ti ringrazio anticipatamente :ciao:
C'è un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza.
(Socrate)
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Re: angolo 50

Messaggioda rik » martedì 23 ottobre 2012, 23:19

perchè 2 palle e non 3?grazie
interessante il disegno del valore del taglio in %, forse con la trigonometria si potrebbe far più preciso...anzi credo che la formula sia quella del momento torcente o coppia = forza x il braccio, dove il braccio è la distanza orizzontale dal centro biglia,solo quella orizzontale, e quindi nel disegno credo che il 50% dovrebbe esser uguale se diamo taglio in pancia o sopra o sotto alla stessa distanza orizzontale X (o braccio) dal centro biglia)...questo in teoria e senza considerar gli attriti,
mentre il 100% dovrebbe essere al doppio della distanza dal centro del 50% (perchè la formula è lineare) credo...
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Re: angolo 50

Messaggioda fibonacci » martedì 23 ottobre 2012, 23:26

2palle e non 3 perchè una è piena poi ce ne può stare mezza a ds e mezza a sn per un totale di due palle :D

Ho alzato il livello?  :lol:
La prova che nell'universo esistono altre forme di vita intelligente è che non ci hanno ancora contattato

E' meglio agitarsi nel dubbio che riposare nell'errore.
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Re: angolo 50

Messaggioda rik » martedì 23 ottobre 2012, 23:40

no perchè spegato così non si capisce, hihi
cque si son 2 non 3 perchè se parto dall'estrema finezza da una parte per arrivar all'estrema finezza dall'altra ci voglion 2 palle
che palle(mi annoio e parlo da solo eheh)

invece tornando al momento torcente forse è giusto considerare che se non taglio all'equatore si deve dividere per il coseno dell'angolo all'equatore, e quindi per aver la stessa rotazione devo mirar più esterno...
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Re: angolo 50

Messaggioda luigi » mercoledì 24 ottobre 2012, 0:47

VALERIANO  PARERA SANS
Il giocatore spagnolo e autore di alcuni libri di biliardo, Valeriano Parera, nella sua ultima pubblicazione “Billar tres bandas” (1996), inserisce, ovviamente, un capitolo dedicato al Sistema dei diamanti (o “rombos” per dirla alla spagnola).
Come modalità di calcolo e numerazioni, non vi sono differenze particolari rispetto al sistema tradizionale, però a margine del capitolo Egli suggerisce un metodo (o meglio un “trucco”), per quanto riguarda l’applicazione pratica del sistema stesso, che può essere estremamente interessante e utile.
Vediamo come funziona:

Immagine

Partenza dalla sponda lunga.
Il giocatore dopo aver stabilito nel modo solito che il valore di uscita è 15, si sposta nel punto X (angolo 50), quindi effettua mentalmente la sottrazione (50 meno valore d’uscita) 50 - 15 = 35;
quindi restando sul punto X visualizza la linea immaginaria che da 50 punta al valore 35 della sponda di attacco e prolunga tale linea sino a che la stessa incrocia un preciso punto di un oggetto reale che serva da riferimento (nell’esempio, l’estremità di una gamba di un tavolino).
A questo punto il giocatore si sposta sulla palla battente, con l’accorgimento però di mantenere lo sguardo sul punto dell’oggetto di riferimento (l’estremità della gamba del tavolino); una volta in punteria il giocatore non guarda la sponda lunga di mira, ma tira direttamente verso il punto di riferimento, ovviamente applicando l’effetto come richiede il sistema tradizionale.                    
 
Partenza dalla sponda corta

Immagine

La procedura è la stessa dell’esempio precedente.

Una volta stabilito il valore d’uscita (10), il giocatore si sposta sull’angolo 50 (si posiziona nel punto X), effettua la sottrazione (50 - 10 = 40); quindi mira attraverso il valore 40 e prolunga la retta immaginaria sino a che incontra un reale punto di riferimento (la punto dello schienale di una sedia, nell’esempio).

A quel punto si va ad impostare sulla palla battente, ma con l’accorgimento nel muoversi di tenere lo sguardo fisso sul punto esterno di riferimento (l’angolo dello schienale), quindi si imposta mirando direttamente a quell’obiettivo, cioè “mira e tira” verso lo schienale della sedia, disinteressandosi in pratica totalmente di guardare la sponda di mira.

Ovviamente la steccata e l’effetto devono essere quelli che il giocatore di solito usa per la realizzazione del sistema tradizionale.

Per quanto possa lasciare perplessi, questo metodo funziona.

Ciao Artista, questo il "metodo Parera". Se ne parlò anni fa qui sul Forum, magari con la funzione ricerca puoi trovare quella vecchia discussione. Ricordo che allora ci fu un ragazzo che, dopo tutta una serie di suoi calcoli, stabilì che l'oggetto "fuori dal tavolo", doveva trovarsi ad una certa precisa distanza (3 metri e qualcosa se non ricordo male) perchè il tutto funzionasse alla perfezione. Comunque se ti prendi il gusto di provarlo vedrai che funzionicchia anche a distanze minori o maggiori, certo "quella" è la distanza ottimale.

rick, ho l'impressione che, partendo da Conti, Ti sia avviato su di una strada (ammesso che di una "strada" si tratti) lungo la quale forse il solo Perseo può venirti in... soccorso.
Ciao
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Re: angolo 50

Messaggioda pinolo » mercoledì 24 ottobre 2012, 0:54

Sono Pinolo, iscritto da poco e da poco gioco ai 5 birilli. Ragazzi,sono spaventato, ma davvero per giocare un tre sponde ci vuole calcolatrice,goniometro,schemi, operazioni trigonometriche, attacco legno,uscita gomma ecc. ecc. Io lo gioco a occhio e qualche volta faccio dei bei bagni e bevo, qualche altra volta faccio birilli o rimango coperto. Non va bene anche così per divertirsi?
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Re: angolo 50

Messaggioda simosdf » mercoledì 24 ottobre 2012, 1:04

Praticamente è l'antenato dei centri multipli, la distanza in teoria è esattamente la lunghezza della sponda corta misurata orrizzontalmente, dalla sponda lunga alla sedia. Nella pratica può essere anche un po' di più dato che si compensa/stabilizza la traiettoria usando il taglio (solo su tavoli che tendono a chiudere)

Per distanza troppo distanti dal 1.42 m non può funzionare...se i 3 metri sono rispetto al giocatore allora più o meno ci siamo   ;)
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Re: angolo 50

Messaggioda rik » mercoledì 24 ottobre 2012, 1:05

se ti piace bere...eheh
perseo riporta la gamba del tavolino e semplifica il tutto hai ragione luigi
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Re: angolo 50

Messaggioda pinolo » mercoledì 24 ottobre 2012, 1:34

Ciao rik, in effetti un buon mojito lo bevo sempre volentieri. Mi piace. La mia era una battuta. In effetti vorrei poter effettuare meglio il tre sponde, mi sembra abbastanza semplice il metodo illustrato da luigi, traguardando un oggetto ( metodo Parera Sans )ma sarò capace di metterlo in pratica? O forse è più preciso A.50 o come sento dire A.20? Sono un principiante che gioca da pochi mesi. Accetto tutti i consigli da chi è più esperto di me. Grazie.
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