Massè 2 : Impostazione del corpo e tipo di stecca
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Massè 2 : Impostazione del corpo e tipo di stecca
Jerruzzo mi chiedeva in una mail delle informazioni riguardo all'impostazione del corpo e al tipo di stecca da usare nei massè. Mi è sembrato carino mettere sul forum la risposta mandatagli via mail.
Intanto ti rimando al post di qualche tempo fa sul forum POST
Per quanto riguarda la stecca dipende dal tipo di tiro, ma in ogni caso per i massè a stecca verticale (i gran massè) è consigliabile una stecca con puntale più rigido e conico, pelinga ne usava uno da carambola. Successivamente ha sentito il bisogno di farsene fare uno ancora più corto (sui 35 cm) e ancora più rigido. Alla fine si è fatto mandare dalla Longoni il set di stecche da Carambola artistica che contiene, esclusivamente per i Massè, una stecca da 2 Kg e un puntale da 30 Cm. Come cuoietto utilizza un tiger medio della migliore qualità (ne esistono di tre tipi, ma onestamente non saprei dirti molto, per questo consiglio di chiedere a Claus). L'impostazione del corpo è la seguente, ma è legata alla mia altezza (170): seduto lateralmente sul tavolo (con un piede per terra ovviamnte), anello con la mano appoggiata all'altezza della cintura dei pantaloni con braccio attaccato al corpo per averlo più fermo. La stecca la faccio scorrere sul petto e faccio in modo che sia sempre a contatto col pettorale per farla muovere il meno possibile. Impugnatura a penna, con tre dita che tengono la stecca (pollice indice e medio) e l'anulare lungo la stecca per mantenerla ancora più ferma. Il brandeggio è praticamente solo di polso e il colpo richiede veramente poca escursione del braccio che sta parallelo al piano del tavolo con la mano all'altezza dell'orecchio. La stecca va impugnata oltre il baricentro in direzione del joint, oltre i 3/4 del manico per capirsi.
In ogni caso io riesco a fare tutti i massè del nuovo programma IAPA con la mia stecca da pool (una Viking VM 13) senza pesi aggiunti, col puntale originale da 13 e con un tiger morbido.
Dippù nin zò
Dffmade
Scritto Da - dffmade il 03 Febbraio 2005alle ore 16:36:39
Intanto ti rimando al post di qualche tempo fa sul forum POST
Per quanto riguarda la stecca dipende dal tipo di tiro, ma in ogni caso per i massè a stecca verticale (i gran massè) è consigliabile una stecca con puntale più rigido e conico, pelinga ne usava uno da carambola. Successivamente ha sentito il bisogno di farsene fare uno ancora più corto (sui 35 cm) e ancora più rigido. Alla fine si è fatto mandare dalla Longoni il set di stecche da Carambola artistica che contiene, esclusivamente per i Massè, una stecca da 2 Kg e un puntale da 30 Cm. Come cuoietto utilizza un tiger medio della migliore qualità (ne esistono di tre tipi, ma onestamente non saprei dirti molto, per questo consiglio di chiedere a Claus). L'impostazione del corpo è la seguente, ma è legata alla mia altezza (170): seduto lateralmente sul tavolo (con un piede per terra ovviamnte), anello con la mano appoggiata all'altezza della cintura dei pantaloni con braccio attaccato al corpo per averlo più fermo. La stecca la faccio scorrere sul petto e faccio in modo che sia sempre a contatto col pettorale per farla muovere il meno possibile. Impugnatura a penna, con tre dita che tengono la stecca (pollice indice e medio) e l'anulare lungo la stecca per mantenerla ancora più ferma. Il brandeggio è praticamente solo di polso e il colpo richiede veramente poca escursione del braccio che sta parallelo al piano del tavolo con la mano all'altezza dell'orecchio. La stecca va impugnata oltre il baricentro in direzione del joint, oltre i 3/4 del manico per capirsi.
In ogni caso io riesco a fare tutti i massè del nuovo programma IAPA con la mia stecca da pool (una Viking VM 13) senza pesi aggiunti, col puntale originale da 13 e con un tiger morbido.
Dippù nin zò
Dffmade
Scritto Da - dffmade il 03 Febbraio 2005alle ore 16:36:39
Eccomi qua, finalmente...Dffmade è da quasi una settimana che aspetta che io gli risponda.
Dunque, inizio con l'impostazione. Innanzitutto il massé è un tiro particolarissimo e ogni giocatore deve trovare la sua impostazione (come per i tiri normali del resto), comunque secondo me sono 4 le caratteristiche fisiche del giocatore che influiscono di più sulla sua scelta: statura, lunghezza delle braccia, dimensioni delle mani e flessibilitá. Dipendendo da queste variabili si orienterá verso diverse scelte per la realizzazione del gran massè (seduto sul tavolo, con il ginocchio su di questo, presa a penna o presa "normale", eccetera).
La mia tecnica differisce parecchio da quella di Dffmade fondamentalmente perchè sono più alto (1,83 m), ho le braccia molto lunghe e uso un'impugnatura diversa...e ho una mia teoria .
Essendo alto e parecchio flessibile, traggo vantaggio e invece di sedermi appoggio la gamba con il ginocchio sul biliardo, questo mi permette una maggior libertà per posizionare il ponticello a diverse distanze dalla battente ed avere sempre una base d'appoggio solida.
Come presa ho adottato quella di due grandi, dipendendo dal caso uso: quella di Miguel Torres per massè relativamente semplici e quella di Mr. Magic Sayginer per quelli veramente difficili che richiedono di molta potenza. Il grosso vantaggio di queste due impugnature è che non devo ruotare il polso come avviene con la classica impugnatura a penna, praticamente il palmo della mano è rivolto verso la superficie di gioco, questo mi porta ad avere un movimento dell'avambraccio più fluido che non la presa a penna. Questo e la mia teoria: io "spingo" letteralmente la spalla indietro, fino a raggiungere il completo bloccaggio dell'articolazione, questo mi permette la totale stabilità e consistenza nella posizione dell' omero e avambraccio, mantenendo le spalle in posizione naturale e rilassata, invece, il gomito tende ad andarsene un po' per i fatti suoi e anche la spalla, dipendendo dalla forma, può assumere diverse posizioni. Questa posizione fa sì che la stecca non scorra attacata al petto bensì staccata di una quindicina buona di cm, comnque continua ad essere vicina all'orecchio destro.
Questa posizione mi aiuta anche ad individuare più agevolmente la traiettoria iniziale del tiro, giacchè questa coincide con la linea delle spalle quando si è in posizione eretta, mentre con l'uso della presa a penna e della stecca sul petto perdo questo punto di riferimento e devo andare un po' a occhio giacchè il corpo si ritrova in una linea più frontale rispetto al tiro.
Per ora pianto qui perchè sto cascando dal sonno (qui è l'1:10). Riprendo domani...se vado a giocare proverò a scattare un paio di foto per illustrare meglio la mia procedura d'impostazione (tra l'altro devo ancora fare quelle per l'impostazione standard, le avevo promesse mesi fa...poi me ne sono dimenticato, fino ad oggi).
________________________
No es la adversidad la que separa los seres, sino el crecimiento... Pablo Neruda
Dunque, inizio con l'impostazione. Innanzitutto il massé è un tiro particolarissimo e ogni giocatore deve trovare la sua impostazione (come per i tiri normali del resto), comunque secondo me sono 4 le caratteristiche fisiche del giocatore che influiscono di più sulla sua scelta: statura, lunghezza delle braccia, dimensioni delle mani e flessibilitá. Dipendendo da queste variabili si orienterá verso diverse scelte per la realizzazione del gran massè (seduto sul tavolo, con il ginocchio su di questo, presa a penna o presa "normale", eccetera).
La mia tecnica differisce parecchio da quella di Dffmade fondamentalmente perchè sono più alto (1,83 m), ho le braccia molto lunghe e uso un'impugnatura diversa...e ho una mia teoria .
Essendo alto e parecchio flessibile, traggo vantaggio e invece di sedermi appoggio la gamba con il ginocchio sul biliardo, questo mi permette una maggior libertà per posizionare il ponticello a diverse distanze dalla battente ed avere sempre una base d'appoggio solida.
Come presa ho adottato quella di due grandi, dipendendo dal caso uso: quella di Miguel Torres per massè relativamente semplici e quella di Mr. Magic Sayginer per quelli veramente difficili che richiedono di molta potenza. Il grosso vantaggio di queste due impugnature è che non devo ruotare il polso come avviene con la classica impugnatura a penna, praticamente il palmo della mano è rivolto verso la superficie di gioco, questo mi porta ad avere un movimento dell'avambraccio più fluido che non la presa a penna. Questo e la mia teoria: io "spingo" letteralmente la spalla indietro, fino a raggiungere il completo bloccaggio dell'articolazione, questo mi permette la totale stabilità e consistenza nella posizione dell' omero e avambraccio, mantenendo le spalle in posizione naturale e rilassata, invece, il gomito tende ad andarsene un po' per i fatti suoi e anche la spalla, dipendendo dalla forma, può assumere diverse posizioni. Questa posizione fa sì che la stecca non scorra attacata al petto bensì staccata di una quindicina buona di cm, comnque continua ad essere vicina all'orecchio destro.
Questa posizione mi aiuta anche ad individuare più agevolmente la traiettoria iniziale del tiro, giacchè questa coincide con la linea delle spalle quando si è in posizione eretta, mentre con l'uso della presa a penna e della stecca sul petto perdo questo punto di riferimento e devo andare un po' a occhio giacchè il corpo si ritrova in una linea più frontale rispetto al tiro.
Per ora pianto qui perchè sto cascando dal sonno (qui è l'1:10). Riprendo domani...se vado a giocare proverò a scattare un paio di foto per illustrare meglio la mia procedura d'impostazione (tra l'altro devo ancora fare quelle per l'impostazione standard, le avevo promesse mesi fa...poi me ne sono dimenticato, fino ad oggi).
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Claus72
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- Località: Santo Domingo
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Per ora pianto qui perchè sto cascando dal sonno (qui è l'1:10). Riprendo domani...se vado a giocare proverò a scattare un paio di foto per illustrare meglio la mia procedura d'impostazione (tra l'altro devo ancora fare quelle per l'impostazione standard, le avevo promesse mesi fa...poi me ne sono dimenticato, fino ad oggi).
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hai finito di dormire?
Per ora pianto qui perchè sto cascando dal sonno (qui è l'1:10). Riprendo domani...se vado a giocare proverò a scattare un paio di foto per illustrare meglio la mia procedura d'impostazione (tra l'altro devo ancora fare quelle per l'impostazione standard, le avevo promesse mesi fa...poi me ne sono dimenticato, fino ad oggi).
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hai finito di dormire?
Scusate la domanda che ai più può sembrare banale ma sconosco completamente l'uso dei massè, al massimo qualche leggera parabola, volevo sapere se durante un massè il girello arriva a toccare il panno o se si deve fermare la corsa della stecca prima di arrivare a toccarlo.
Un saluto.
P.S.: Complimenti per il forum e per i suoi partecipanti ;=)
Un saluto.
P.S.: Complimenti per il forum e per i suoi partecipanti ;=)
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piero.biliardo
- Messaggi: 9
(Cerca: tutti) - Iscritto il: sabato 1 ottobre 2005, 23:44
- Località: .
Ciao Piero, benvenuto sul forum!
Il girello non può toccare il panno, semmai il cuoietto !!
In ogni caso, sì, tocca spesso il panno, direi quasi sempre, ed è per quello che i gestori delle sale spesso non lo permettono di eseguire. Peccato che sia molto meno pericoloso per il tavolo eseguire un massè a stecca verticale che un colpo in pancia con la stecca inclinata per colpa della vicinanza di una palla ostacolo, ma questo è un altro discorso......
ciao ciao
Dippù nin zò
Dffmade
Il girello non può toccare il panno, semmai il cuoietto !!
In ogni caso, sì, tocca spesso il panno, direi quasi sempre, ed è per quello che i gestori delle sale spesso non lo permettono di eseguire. Peccato che sia molto meno pericoloso per il tavolo eseguire un massè a stecca verticale che un colpo in pancia con la stecca inclinata per colpa della vicinanza di una palla ostacolo, ma questo è un altro discorso......
ciao ciao
Dippù nin zò
Dffmade
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