Garuffa-Metodo delle differenze
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perseo ha scritto:Ma vale la pena servirsi un metodo così sofisticato per poi mistificare il tutto con un conteggio approssimativo?
dall'alto della mia capraggine credo che tutti i conteggi siano orientativi. leggere differenze di stecata, di rispondenze del biliardo ecc... hanno la loro imporanza, specie su un tiro delicato come la garuffa. ho preso i conteggi come fossero oro colato per troppo tempo. ora mi accontento di ritenerli orientativi per dedicare un pò meno attenzione ai numeri e un pò più attenzione alla sbracciata e al tocco di biglia
poi è solo un mio umilissimo parere
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evita accuratamente pallino e birilli
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effe77
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Frà rispetto la tua chiave di lettura, ma permettimi il diritto di replica su un biliardo (a tua scelta).
I sistemi/applicazioni sono validi quando nascono dal tavolo stesso. Non dobbiamo essere noi a costringere un tavolo ad andare in un certo modo (perché è contro la logica), ma è il tavolo che ci dice come va letto. Quindi leggo e mi adeguo.
Tutte le applicazioni che ti danno la chiave di lettura di un biliardo sono valide, ma al contrario, se devi essere schiavo di un conteggio, allora lascialo perdere.
Sotto questa chiave di lettura vedrai che non esistono conteggi che siano oro colato, ma solo applicazioni logiche interpretative. Se vuoi servirtene per migliorare anche sbracciata e quant'altro basta studiarle.
FABIO
I sistemi/applicazioni sono validi quando nascono dal tavolo stesso. Non dobbiamo essere noi a costringere un tavolo ad andare in un certo modo (perché è contro la logica), ma è il tavolo che ci dice come va letto. Quindi leggo e mi adeguo.
Tutte le applicazioni che ti danno la chiave di lettura di un biliardo sono valide, ma al contrario, se devi essere schiavo di un conteggio, allora lascialo perdere.
Sotto questa chiave di lettura vedrai che non esistono conteggi che siano oro colato, ma solo applicazioni logiche interpretative. Se vuoi servirtene per migliorare anche sbracciata e quant'altro basta studiarle.
FABIO
appunto. i conteggi, proposti in linea generale, portano il neofita a credere che quelle siano le traiettorie di ogni biliardo mentre non è affatto vero. e poi leggere il biliardo ed adeguarsi non è certo facile, la cosa pretende una sicurezza nella steccata che uno che comincia non ha. quando ci si arriva in genere si ha una certa esperienza.
capiamoci, non dico che i conteggi non servono o che sono fuorvianti, dico solo che prima di applicarli bene ci vuole sicurezza nell'esecuzione del gesto tecnico. senza questa non ha neanche senso provare il biliardo perchè sembrano tutti uguali
capiamoci, non dico che i conteggi non servono o che sono fuorvianti, dico solo che prima di applicarli bene ci vuole sicurezza nell'esecuzione del gesto tecnico. senza questa non ha neanche senso provare il biliardo perchè sembrano tutti uguali
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effe77
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effe77 ha scritto:capiamoci, non dico che i conteggi non servono o che sono fuorvianti, dico solo che prima di applicarli bene ci vuole sicurezza nell'esecuzione del gesto tecnico. senza questa non ha neanche senso provare il biliardo perchè sembrano tutti uguali
Infatti il problema è che tutti pretendono di imparare a giocare subito le bricolle di massimo effetto o le garuffe estreme... Invece bisognerebbe imparare prima senza le sponde, e poi a progredire dalle candele...
Ma questo non centra nulla sull'efficienza o meno di un'applicazione. Chi crede che imparando due numeri s'impara il biliardo si sbaglia di grosso ed il biliardo stesso lo dimostrarà, alla lunga.
Credo che il problema di fondo sia la confusione e la cattiva informazione (o apprendimento) che se ne è sempre fatta. Usare le applicazioni valide, spiegabili prima su carta, credo sia la giusta strada per imparare e capire, quantificando anche, le sbracciate. E' naturale che per definizione le sbracciate si debbano provare sul tavolo, ma si dovrebbero anche scrivere e raccontare.
FABIO
HILANDER... in effetti qualche tempo addietro feci uno studio approfondito sulle traiettorie di garuffa e ne uscì una situazione molto molto interessante.
Tutti sappiamo che il classico giro di 3sponde si regge tranquillamente su una equazione lineare o di 1° grado:
ossia f(x) = y = x + c, dove y è la mira, x è la partenza e c una diagonale costante. Quindi è molto semplice ottenere il valore di y conoscendo x e c.
Per la garuffa la stessa soluzione non è verificata in quanto elaborando ed interpretando in Excel i vari scostamenti ottenuti sui punti di arrivo di traiettorie reali, il grafico che si ottiene è approssimabile ad una funzione di almeno 5 o 6 grado ossia f(x) = y = x^6 + x^5 + ecc... decisamente impraticabile in partita!
Con questo si capisce che non esiste una funzione o applicazione lineare per le esecuzioni di garuffa. E' proprio a seguito di questo studio che abbandonai tale utopia ed adottai (quello che consiglio anche sul mio libro) il metodo delle diagonali di riferimento. Comunque sia proposi anche alcune applicazioni lineari scegliendo quelle che tra tutte si avvicinavano all'effettiva rappesentazione del tiro di garuffa. Essendo tutte limitate hanno pregi e difetti. Certamente sono più complete di molti conteggi, anche di questo. Il metodo delle differenze sarebbe ottimo, ma non applicato in questo modo.
FABIO
PS: per garuffe intendo quelle di massimo effetto, perché per quelle di tagli inferiori l'SM è ottimo.
Tutti sappiamo che il classico giro di 3sponde si regge tranquillamente su una equazione lineare o di 1° grado:
ossia f(x) = y = x + c, dove y è la mira, x è la partenza e c una diagonale costante. Quindi è molto semplice ottenere il valore di y conoscendo x e c.
Per la garuffa la stessa soluzione non è verificata in quanto elaborando ed interpretando in Excel i vari scostamenti ottenuti sui punti di arrivo di traiettorie reali, il grafico che si ottiene è approssimabile ad una funzione di almeno 5 o 6 grado ossia f(x) = y = x^6 + x^5 + ecc... decisamente impraticabile in partita!
Con questo si capisce che non esiste una funzione o applicazione lineare per le esecuzioni di garuffa. E' proprio a seguito di questo studio che abbandonai tale utopia ed adottai (quello che consiglio anche sul mio libro) il metodo delle diagonali di riferimento. Comunque sia proposi anche alcune applicazioni lineari scegliendo quelle che tra tutte si avvicinavano all'effettiva rappesentazione del tiro di garuffa. Essendo tutte limitate hanno pregi e difetti. Certamente sono più complete di molti conteggi, anche di questo. Il metodo delle differenze sarebbe ottimo, ma non applicato in questo modo.
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PS: per garuffe intendo quelle di massimo effetto, perché per quelle di tagli inferiori l'SM è ottimo.
perseo ha scritto:effe77 ha scritto:capiamoci, non dico che i conteggi non servono o che sono fuorvianti, dico solo che prima di applicarli bene ci vuole sicurezza nell'esecuzione del gesto tecnico. senza questa non ha neanche senso provare il biliardo perchè sembrano tutti uguali
Infatti il problema è che tutti pretendono di imparare a giocare subito le bricolle di massimo effetto o le garuffe estreme... Invece bisognerebbe imparare prima senza le sponde, e poi a progredire dalle candele...
Ma questo non centra nulla sull'efficienza o meno di un'applicazione. Chi crede che imparando due numeri s'impara il biliardo si sbaglia di grosso ed il biliardo stesso lo dimostrarà, alla lunga.
Credo che il problema di fondo sia la confusione e la cattiva informazione (o apprendimento) che se ne è sempre fatta. Usare le applicazioni valide, spiegabili prima su carta, credo sia la giusta strada per imparare e capire, quantificando anche, le sbracciate. E' naturale che per definizione le sbracciate si debbano provare sul tavolo, ma si dovrebbero anche scrivere e raccontare.
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in effetti parliamo da 2 punti di vista diversi. tu sei lo studioso allenato e sicuro, io mi definisco tranquillamente un somaraccio e nella mia terza categoria ci sto largo.
sto cominciando ad acquisire una certa sicurezza nellesteccate solo perchè da un pò di tempo ho cominciato a giocare da solo provando e riprovando, cambiando una variabile per volta. sto capendo tante cose che non ho mai capito in tanto tempo.
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perseo ha scritto: HILANDER... in effetti qualche tempo addietro feci uno studio approfondito sulle traiettorie di garuffa e ne uscì una situazione molto molto interessante.
Tutti sappiamo che il classico giro di 3sponde si regge tranquillamente su una equazione lineare o di 1° grado:
ossia f(x) = y = x + c, dove y è la mira, x è la partenza e c una diagonale costante. Quindi è molto semplice ottenere il valore di y conoscendo x e c.
Per la garuffa la stessa soluzione non è verificata in quanto elaborando ed interpretando in Excel i vari scostamenti ottenuti sui punti di arrivo di traiettorie reali, il grafico che si ottiene è approssimabile ad una funzione di almeno 5 o 6 grado ossia f(x) = y = x^6 + x^5 + ecc... decisamente impraticabile in partita!
Con questo si capisce che non esiste una funzione o applicazione lineare per le esecuzioni di garuffa. E' proprio a seguito di questo studio che abbandonai tale utopia ed adottai (quello che consiglio anche sul mio libro) il metodo delle diagonali di riferimento. Comunque sia proposi anche alcune applicazioni lineari scegliendo quelle che tra tutte si avvicinavano all'effettiva rappesentazione del tiro di garuffa. Essendo tutte limitate hanno pregi e difetti. Certamente sono più complete di molti conteggi, anche di questo. Il metodo delle differenze sarebbe ottimo, ma non applicato in questo modo.
FABIO
PS: per garuffe intendo quelle di massimo effetto, perché per quelle di tagli inferiori l'SM è ottimo.
lo svantaggio di essere un matematico: non si fa delle illusioni.
Regione Salento :
lu mare, lu sule, lu ientu.
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Frà, il principio del mio sistema lo conosci bene. Trovare un punto che mirato con la meccanica esecutiva (sbracciata, effetto, vlocità...) mi permetta di arrivare su un punto del biliardo. Ipotizzando che l'arrivo sia il rosso e l'esecuzione una garuffa di massimo effetto... è naturale che tu avrai il tuo punto di riferimento (CM fisico) ed io il mio (perché le nostre tecniche esecutive sono differenti).
Per questo la variabile esecutiva propria del giocatore nei miei sistemi è contemplata...
In questo modo, quel CM di riferimento, potrebbe essere spostato anche di qualche centimetro dal mio, avendo così in qualche maniera delle ripercussioni sulle diagonali.
Con gli altri metodi invece la variabile dell'esecutore non viene contemplata se non in termini di punti di compensazione direttamente sul conteggio... Quindi si corregge una cosa preconfezionata senza capire il come ed il perché. E' lì una delle differenze di base, ed è per questo che con il mio sistema i discorsi tipo "...ognuno ha la sua sbracciata" o "...ogni biliardo è differente" non reggono. Le mie applicazioni si basano su un sistema universale, indipendentemente da sbracciate e modelli di biliardi... ed in quanto tale è universale.
Ma tornando OT, come raccontavo ad Hilander, ci sono delle esecuzioni (tipo la garuffa di massimo effetto) che non rispettano la lineartà algebrica e quindi per essere applicate necessitano di altre soluzioni...
A questo punto ti/vi chiedo:
"Il metodo delle differente così come è stato proposto rappresenta un'equazione lineare di primo grado, o no?"
Se sì, non è preciso a prescindere! Ma nel caso fosse sì ed impreciso, di quanto?
FABIO
PS: "non è preciso" perché, come dicevo sopra, ho scoperto che per le garuffe di massimo effetto non esiste un'equazione di primo grado che la rispecchi fedelmente. Indipendentemente da qualunque sia questa equazione, deve essere di grado superiore al primo.
Le odiate compensazioni sono l'unico rimedio per approssimare un'equazione di primo grado a gradi superiori... e quindi per rendere pratica un conteggio; ma bisogna usarle con cautela, solo quando servono. Ossia pochissimo e non come una costante!
Per questo la variabile esecutiva propria del giocatore nei miei sistemi è contemplata...
In questo modo, quel CM di riferimento, potrebbe essere spostato anche di qualche centimetro dal mio, avendo così in qualche maniera delle ripercussioni sulle diagonali.
Con gli altri metodi invece la variabile dell'esecutore non viene contemplata se non in termini di punti di compensazione direttamente sul conteggio... Quindi si corregge una cosa preconfezionata senza capire il come ed il perché. E' lì una delle differenze di base, ed è per questo che con il mio sistema i discorsi tipo "...ognuno ha la sua sbracciata" o "...ogni biliardo è differente" non reggono. Le mie applicazioni si basano su un sistema universale, indipendentemente da sbracciate e modelli di biliardi... ed in quanto tale è universale.
Ma tornando OT, come raccontavo ad Hilander, ci sono delle esecuzioni (tipo la garuffa di massimo effetto) che non rispettano la lineartà algebrica e quindi per essere applicate necessitano di altre soluzioni...
A questo punto ti/vi chiedo:
"Il metodo delle differente così come è stato proposto rappresenta un'equazione lineare di primo grado, o no?"
Se sì, non è preciso a prescindere! Ma nel caso fosse sì ed impreciso, di quanto?
FABIO
PS: "non è preciso" perché, come dicevo sopra, ho scoperto che per le garuffe di massimo effetto non esiste un'equazione di primo grado che la rispecchi fedelmente. Indipendentemente da qualunque sia questa equazione, deve essere di grado superiore al primo.
Le odiate compensazioni sono l'unico rimedio per approssimare un'equazione di primo grado a gradi superiori... e quindi per rendere pratica un conteggio; ma bisogna usarle con cautela, solo quando servono. Ossia pochissimo e non come una costante!
perseo ha scritto:martille ha scritto:Se guardi la palla parallelamente alla lunga il punto coincide, se sei in diagonale il punto su sponda non può coincidere con quello su legno.
Però Marti se il tuo obiettivo è il rosso... quindi con un punto di convergenza fissa basterebbe cambiare i valori ai diamanti sul legno:
Ad esempio:
l'uscita 20-rosso è l'origine e per coincidenza la sua origine rimane 20 anche sul panno
l'uscita 12-rosso diventa 12,5 sul panno
l'uscita 6-rosso diventa 7 sul panno
l'uscita 0-rosso diventa 1,5 sul panno
In linea di massima, quando guardi il rosso, in 20 punti di ampiezza (tra origine e termine della diagonale di uscita) hai 1,5 punto di scostamento tra legno e panno (OT: per questo motivo sul 3 sponde ci sono 4,5 punti di scostamento, perché la diagonale 10-10 sono 60 punti di ampiezza e la biglia batte a 14,5! ). Questa relazione viene meno quando non traguardi più il rosso, ma basta sottrarre o aggiungere i punti di arrivo per tornare ad avere la stessa relazione. Ti porto un esempio:
Uscita 6-primo_birillo_interno_della_goriziana... l'ampiezza è di 12 punti... quindi hai 1/2 punto di scostamento. Ossia devi battere a 6 + 1/2punto = 6,5.
Ma vale la pena servirsi un metodo così sofisticato per poi mistificare il tutto con un conteggio approssimativo? Certo è che sulla garuffa i dubbi sono molteplici!
[Qui sono andato un po' OT invadendo l'argomento "Dubbi ed interrogativi sui sistemi di conteggio"]
FABIO
Quello che dici è giustissimo, ma il mio post si riferisce al sistema che ho spiegato, non ad una versione modificata, quindi è su panno. I valori di uscita su legno non mi sono mai preso la briga di trovarli perchè non mi è mai interessato, quindi non saprei come correggerlo. Più il valore è alto minore sarà la correzione però e secondo me non vale la pena di vedere ad esempio che un 6 diventa 4 ed un 12 diventa 11 un 9 diventa 8,5 ecc. Molto meglio imparare a leggerlo per come il sistema nasce, secondo me.
Ricordate...che il servo che nun se ribella...è peggio der padrone che lo comanda!!!!
http://www.strabiliardo.com
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Ottima precisazione Marti,
anch'io considero solo l'uscita sul panno, e traguardarla con i diamanti sul legno è un surplus che può essere evitato benissimo; le mie erano puntualizzazioni rivolte a chi ne fosse interessato del perché: traguardare le uscite sul legno porta ad errore e perdite di tempo.
FABIO
anch'io considero solo l'uscita sul panno, e traguardarla con i diamanti sul legno è un surplus che può essere evitato benissimo; le mie erano puntualizzazioni rivolte a chi ne fosse interessato del perché: traguardare le uscite sul legno porta ad errore e perdite di tempo.
FABIO
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