IO SCARTO...ma la sorpresa non è sempre gradita.
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IO SCARTO...ma la sorpresa non è sempre gradita.
Provo a riaprire un argomento tecnico. Dopo la scomparsa di NONNO LUIGI ho notato un appassimento generale. Lui avrebbe continuato a scrivere con immancabile zelo.
Di scarto (per uniformarci: battente che parte CONTRO EFFETTO: taglio a destra e la battente va a sinistra) se ne è già ampiamente parlato negli anni. Il mio quesito/dubbio verte su questo: la situazione in cui scarto di più (e ancora non percepisco appieno se è questione fisica e di stecca o di come sbraccio e porto il colpo) o meglio la situazione in cui scarto e perdo la consapevolezza della gestione è quando IMPARTISCO EFFETTO INTERNO (intendo l'effetto da stretta) in un GIRO DA ALLARGARE (a portarle in 2 quadrati opposti insomma).
Spesso diventa un terno al lotto il prendere la porzione desiderata: qualche volta parte in scarto e ne fo un giro molto largo, altre volte praticamente piena e giro stretto.
L'effetto mediamente è sempre tra pancia e poco sopra (a seconda della distanza dell'avversa dalla lunga; a meno che sia a colla).
Lo scopo è arrivare sull'altra nel punto desiderato, che non vuol dire senza scarto ma compensandolo e gestendolo.
Mirare palla più grossa non è sempre redditizio per i motivi suesposti.
Il problema secondo me è im una sbracciata non ripetitiva e non uniforme
Di scarto (per uniformarci: battente che parte CONTRO EFFETTO: taglio a destra e la battente va a sinistra) se ne è già ampiamente parlato negli anni. Il mio quesito/dubbio verte su questo: la situazione in cui scarto di più (e ancora non percepisco appieno se è questione fisica e di stecca o di come sbraccio e porto il colpo) o meglio la situazione in cui scarto e perdo la consapevolezza della gestione è quando IMPARTISCO EFFETTO INTERNO (intendo l'effetto da stretta) in un GIRO DA ALLARGARE (a portarle in 2 quadrati opposti insomma).
Spesso diventa un terno al lotto il prendere la porzione desiderata: qualche volta parte in scarto e ne fo un giro molto largo, altre volte praticamente piena e giro stretto.
L'effetto mediamente è sempre tra pancia e poco sopra (a seconda della distanza dell'avversa dalla lunga; a meno che sia a colla).
Lo scopo è arrivare sull'altra nel punto desiderato, che non vuol dire senza scarto ma compensandolo e gestendolo.
Mirare palla più grossa non è sempre redditizio per i motivi suesposti.
Il problema secondo me è im una sbracciata non ripetitiva e non uniforme
Ultima modifica di VITALOTTI il mercoledì 5 agosto 2020, 16:49, modificato 1 volta in totale.
Re: IO SCARTO...ma la sorpresa non è sempre gradita.
15cm. Non faccio anello in tal caso.
Ultima modifica di VITALOTTI il giovedì 6 agosto 2020, 0:43, modificato 1 volta in totale.
Re: IO SCARTO...ma la sorpresa non è sempre gradita.
Immagino ti capiti più spesso quando il ponticello è sulla sponda, perché quando è sul panno le bilie sono più vicine e lo scarto si riesce a ridurre o compensare meglio.
Quando invece hai la mano sulla sponda, la stecca non perfettamente in piano genera una leggera parabola che tende a farti prendere bilia più scarsa.
Secondo me l’unico modo è quello di mirare giro stretto (di palla piena): la maggior parte delle volte centrerai il castello, altre volte ti verrà effettivamente stretto ma se la forza è giusta coprirai.
Bisogna assolutamente evitare di farlo largo perché si rimane spesso a gambe aperte.
Quando invece hai la mano sulla sponda, la stecca non perfettamente in piano genera una leggera parabola che tende a farti prendere bilia più scarsa.
Secondo me l’unico modo è quello di mirare giro stretto (di palla piena): la maggior parte delle volte centrerai il castello, altre volte ti verrà effettivamente stretto ma se la forza è giusta coprirai.
Bisogna assolutamente evitare di farlo largo perché si rimane spesso a gambe aperte.
Re: IO SCARTO...ma la sorpresa non è sempre gradita.
Sicuramente con ponte... di legno (=mano sulla sponda) le difficoltà aumentano. Ma ti dovessi dire, se col ponte sulla sponda metto la stecca piana sul legno e la faccio passare tra indice e medio come canale di scorrimento il colpo uscirebbe più diritto.
Col ponte classico sul panno vero che la distanza si riduce ma probabilmente pivottando un po', dando oscillazione al brandeggio non ne esce un colpo lineare ma sempre viziato da qualche parabolina subitanea ed eccessiva (=scarto ma recupero subito e vo sul grosso; alla fine meno peggio) o dallo scarto puro, ovvero la bilia parte per la tangente e va sullo scarso.
Altro dubbio insito in questo esempio è: lo scarto si fa più accentuato se l'effetto lo do sopra pancia? Laddove la bilia è "meno pesante" diciamo. Ossia, tende a scartare più e prima di un effetto portato a ore 8 ad esempio?
Mettendoci inoltre il tipo di sbracciata: di polso scarto meno?
Col ponte classico sul panno vero che la distanza si riduce ma probabilmente pivottando un po', dando oscillazione al brandeggio non ne esce un colpo lineare ma sempre viziato da qualche parabolina subitanea ed eccessiva (=scarto ma recupero subito e vo sul grosso; alla fine meno peggio) o dallo scarto puro, ovvero la bilia parte per la tangente e va sullo scarso.
Altro dubbio insito in questo esempio è: lo scarto si fa più accentuato se l'effetto lo do sopra pancia? Laddove la bilia è "meno pesante" diciamo. Ossia, tende a scartare più e prima di un effetto portato a ore 8 ad esempio?
Mettendoci inoltre il tipo di sbracciata: di polso scarto meno?
Ultima modifica di VITALOTTI il giovedì 6 agosto 2020, 14:19, modificato 3 volte in totale.
Re: IO SCARTO...ma la sorpresa non è sempre gradita.
Complimenti, ti stai avvicinando alla soluzione: sì, scarta di più se di taglia sopra la pancia. E scarta di più a stecca lanciata.
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strisciofortesteola
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