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Standardizzazione

Tecnica, tattica, sistemi e materiali di gioco

Re: Standardizzazione

Messaggioda LuigiBrigada » mercoledì 18 dicembre 2019, 23:28

nonno luigi
provo un grande piacere nel leggere tutti questi scritti e commenti ,le geometrie e numerazzioni sono un bell'aiuto specialmente su un biliardo che non si conose tantevero dalla prima categoria in su tutti conoscono langolo50 che secondo me e la base di tutto.
credo che jk11ul abbia un pochino ragione quando parla  dell'istruzione e insegnamento nel biliardo,xche secondo me ce qualche cosa che fuvziona male .
parliamo un momentino di itruttori federali, un giocatore paga 400 euro e gli viene rilasciato un diploma o attestato di istruttore, ma quale esame deve dare , che prove deve fare , chi sono i professori che giudicano la promozione ,questa commisione è in grado di valutare se un 12 è stato gocaato  2-8-2 oppure 8-2-2 in questo caso una delle due giocate e sbagliata, sono in grado di capire qoando una giocata colpo in pancia si blocca dopo aver colpito lavv se e frustata o meno, se la commisione sono giocatori prof sicuramente non ce nessun dubbio, e fim qui siamo nella pratica.
poi bisogna saper spiegare bene e non è facile non tutti lo sanno fare x diversi motivi poca coltura poca squola , o conosiuto e giocato con grandi campioni quasi analfabeta, xqui se la commisione e formata da grandi campioni, in questo caso o nella A oppure nella B commettono l'errore , in questo caso nascono istruttori che insegnano e imparano nello stesso tempo come dice jk11ul.
                           saluto buon biliardo   nonno luigi
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Re: Standardizzazione

Messaggioda VITALOTTI » giovedì 19 dicembre 2019, 1:30

Come nonno Luigi,io sono felicissimo che ci sia confronto e approfondimento. Adix,nel mio intervento in cui ho disegnato grosso modo 2 tipologie di approccio al gioco,non intendevo (come potrei?!) includerti nella tipologia da bar, ci mancherebbe.Volevo solo esprimere il fatto che per molti,non naturalmente predisposti a certe dinamiche, ALL'INIZIO (io in sostanza gioco da autodidatta da 3-4 anni,purtroppo) anche una videolezione o schemi numerici o sistemi vari sono di grande aiuto.Ancor meglio -e qui condivido Jk - se a seguirci ci fosse un INSEGNANTE (che non significa clonazione). POI,dopo i sistemi,dopo aver saputo che quel giro si gioca di mezzo colpo a ore 6,quella dritta con un girello di effetto sotto l'equatore ecc ecc...a quel punto MI CERCO DI CREARE GLI AUTOMATISMI RIPETITIVI. Nessuno credo voglia giocare,dopo primi anni di noviziato,ancorato a un numero o a un disegnino ma vorrebbe arrivare a ciò che dici tu:piegarsi su ogni tiro sapendo già cosa fare e come farlo COL PROPRIO BRACCIO.Esempio tipico:se ho una dritta a scambio non sto più ad arrovellarmi il cervello,ma di certo non mi metto giù in punteria con l'effetto opposto a quello canonico:poi cerco di sensibilizzare il colpo e il tipo di sbracciata;non sto certo a farmi psicosi se ho dato quello 0,2cm di effetto in più o in meno. Esempio ancor più nitido:mezza garuffa.Ogni mezza garuffa ha il suo effetto.Secondo me è uno dei tiri in cui più viene fuori la sensibilità del giocatore.Ma data un'occhiata alla posizione, presa una decisione,ecco che so (partendo da ciò che nel noviziato apprendi "di scuola" ) che occorre più o meno quell'effetto.Ora dopo questi pochi secondi descritti,ecco che vo a tirare già consapevole e posso pienamente pensare solo a sensibilizzare il tiro. Quante volte capita uno striscio che di battuta sai che scivolerà largo su biliardo non nuovo:diremmo effetto ore 12:30 (esempio) ,quel che un maestro ti potrà parafrasare con "un goccio in testa" o "spolverata di effetto".Ora so cosa devo fare ;non rimane altro che "sentire" il tiro.
Ultima modifica di VITALOTTI il giovedì 19 dicembre 2019, 1:30, modificato 2 volte in totale.
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Re: Standardizzazione

Messaggioda jk11ul » giovedì 19 dicembre 2019, 3:21

ADIX ha scritto:
jk11ul ha scritto:
ADIX ha scritto:Non esiste Standardizzazione bensì Approssimazione. L'equazione biliardo ha n variabili,nemmeno Einstein sarebbe in grado di risolverla,quindi di cosa stiamo parlando? Fortunatamente il margine d'errore ,ad esempio sul traverso del castello,è di 4 bilie (246 mm per gli amanti del genere),altrimenti davvero pochissimi al mondo potrebbero definirsi buoni giocatori di biliardo all'Italiana.Lo snooker o la carambola sono altro,li si puo' iniziare a parlare di millimetri.

Quella del margine d’errore non l’ho capita, mi piacerebbe che la spiegassi.

Quanto all’equazione con n variabili, non si tratta di risolverla ma di diminuire, o provare a farlo, alcune di quelle variabili.
Un’equazione con n-1 variabili è senz’altro più facile da approcciare.


Prendiamo,ad esempio,il giro. Se lo fai stretto fai il 2 interno,se lo fai meno stretto  fai il 4 esterno,se lo fai ancora meno stretto fai l'8 (tre birilli), se lo centri in pieno fai il rosso. Stesso ragionamento vale per la parte del "largo".Dallo strettissimo al larghissimo ci passano 4 bilie,ma il giro lo abbiamo realizzato ugualmente,cambia la marcatura.Mi sono spiegato? Visto quanto è grande il margine d'errore? In prima sponda d'impatto,a seconda dell'angolo d'entrata ,hai fino a 4/5 punti di tolleranza,all'incirca 2 bilie, ed il giro va sempre a marcatura.

Ho capito cosa intendi, però nell’esempio che hai proposto il margine d’errore non 4 bilie, ma eventualmente 4/5 punti, perché la tua giocata la fai sulla prima sponda, non sul castello. È comunque vero che per marcare birilli c’è spesso una certa tolleranza, anche se buttare giù birilli non è il solo parametro per giudicare la correttezza del tiro.
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Re: Standardizzazione

Messaggioda jk11ul » giovedì 19 dicembre 2019, 3:52

ADIX ha scritto:Io mi ritengo un appassionato del gioco,ho approfondito e studiato per qualche anno e continuerò a farlo,sono uno strenuo difensore del gioco ragionato e tecnico ,non del "come viene,viene" da bar,temo che davvero non abbiate capito ciò che intendo.Bisogna studiare cio' che è applicabile e ripetibile non cio'che rimane pura e semplice teoria (vedi schema che esprime in millimetri le varie quantità d'effetto).Faccio un esempio pratico cosi' evitiamo ulteriori fraintendimenti: prendiamo le bilie,mettiamoci sul tavolo e troviamo i nostri effetti,a costo di starci un mese.Abbiamo una memoria muscolare che,col costante allenamento, ci consentirà di replicare il gesto infinite volte,quello serve ,non le tabelline impraticabili.Non spersonalizziamo il biliardo riducendolo a conteggi e schemini. Senza contare che i sistemi ,poi,bisogna saperli applicare.Possiamo conoscere il miglior sistema per la garuffa,ad esempio,ma se abbiamo un braccio di legno e non sappiamo steccare a dovere,campa cavallo. Mi spiego? Questo vale per tutte le esecuzioni,dirette o indirette.Bisogna imparare ad essere capaci e poi ,forse,parlare di centimetri.

Io sono abbastanza cresciuto per ricordare i tempi in cui (almeno dalle mie parti, terra di poca tradizione) schemi e numeri erano assolutamente sconosciuti. Abbiamo imparato a giocare così, a occhio, a sentimento, di esperienza. Chi possedeva queste caratteristiche più degli altri vinceva di più.
La conoscenza non passava dall’uno all’altro perché occhio, sentimento ed esperienza non puoi insegnarli, li devi acquisire col tempo (e a quei tempi anche perdendo del denaro...).
Poi si sono diffusi i sistemi e, pian piano, le distanze si sono assottigliate, fermo restando che chi aveva talento continuava ad essere più forte degli altri.

I sistemi riescono, almeno parzialmente, a colmare il gap dell’occhio, del sentimento e dell’esperienza, perché i numeri sono alla portata di tutti già da subito: il tre sponde di calcio o il cinque ormai li prendono anche quelli più scarsi, mentre prima era solo pochi eletti che li precisavano con costanza.

Riguardo agli effetti è la stessa cosa: i bravi li danno in maniera innata, gli altri possono impararli.
Se tu metti la tua bilia al centro della corta e colpisci senza effetto il centro della corta opposta, la palla tornerà sulla punta della tua stecca, se nelle stesse posizioni applicherai un girello di effetto come nello schema di Vitalotti, la palla toccherà la corta di partenza in un punto preciso, mentre se lo applicherai in un punto diverso, diverso sarà il punto dove toccherà, anche se ti sposterai solo di mezzo girello.
In uno sfaccio che guarda la buca, se non precisi la quantità di effetto (ovviamente con la giusta steccata e prendendo la corretta quantità di bilia) non passerai mai dal rimpallo: puoi provare quante volte vuoi, ma essendo le variabili tantissime, la volta che ci riuscirai non ne saprai il motivo e non saprai riprodurlo.
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Re: Standardizzazione

Messaggioda jk11ul » giovedì 19 dicembre 2019, 6:49

Un altro esempio che mi piace fare è uno sfaccio con avversa in direzione del filotto ad altezza 10-15 sulla lunga.
Osservando prime e seconde categorie, si mettono le bilie a posto (centro-centro) occasionalmente, diciamo una volta su quattro, altre volte la distribuzione delle forze è meno efficiente e si lascia una replica meno ostica all’avversario che comunque, essendo della stessa categoria, non è sempre punitivo.
Se guardi lo stesso tiro fatto dalle categorie di eccellenza ti accorgi che la battente fa lunga-lunga e, con l’inversione dell’effetto, va in centro avvicinandosi o attaccandosi a sponda corta.

Se ti metti sul biliardo e provi a riprodurre lo stesso disegno, probabilmente impiegherai un sacco di tempo per riuscirci, se invece qualcuno ti dicesse come fare sarebbe molto più semplice e dovresti solo allenati a seguire bene le istruzioni.
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Re: Standardizzazione

Messaggioda ADIX » giovedì 19 dicembre 2019, 10:03

Certo che sarebbe piu'interessante scambiare davanti ad un tavolo,però! :ciao:
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Re: Standardizzazione

Messaggioda 1970_Nicola » giovedì 19 dicembre 2019, 13:24

ADIX ha scritto:Certo che sarebbe piu'interessante scambiare davanti ad un tavolo,però! :ciao:


Perchè non facciamo un raduno di BWeb visto che non lo facciamo da anni e straanni?   :D  :D  :D
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Re: Standardizzazione

Messaggioda jk11ul » giovedì 19 dicembre 2019, 14:24

Solo se è consentito portare la calcolatrice :)
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Re: Standardizzazione

Messaggioda ADIX » giovedì 19 dicembre 2019, 14:31

Certo,anche il calibro ed il mirino laser!
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Re: Standardizzazione

Messaggioda hakluyt » giovedì 19 dicembre 2019, 14:47

jk11ul ha scritto:Solo se è consentito portare la calcolatrice :)

Voi scherzate, ma sapeste quanto mi da fastidio vedere dei prima categoria appoggiare la stecca sul biliardo, controllare dove "puntano" il puntale e il manico dell stecca, fare i calcoletti a mente (magari muovendo la bocca...) e poi mettersi giù, ricontrollare che il manico non si sia spostato e poi tirare...  :nono:  :nono:  :nono:
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Re: Standardizzazione

Messaggioda VITALOTTI » giovedì 19 dicembre 2019, 15:10

Finché non si infrange una regola...c'è chi è più prolisso e chi invece si butta giù in un secondo.Anche i pro quell'occhiatina "da angolo 50" la danno sempre. Sfido io che dopo decenni uno dovrebbe aver in mente ben delineate certe traiettorie e poco c'è da prendere righello e squadra
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Re: Standardizzazione

Messaggioda 1970_Nicola » giovedì 19 dicembre 2019, 15:20

Io sono una via di mezzo. Conosco i conteggi basilari ma farlocchi in certi casi.
Quindi quando sono in forma riesco a capire che sto sbagliando e correggo ad occhio, ma se non lo sono a volte mi faccio fregare.
In ogni caso i pro contano e come, soprattutto se vogliono essere precisi.
Poi certo, loro in certi casi, per esempio se devono tirare un 2 a mo di 3 con l'avversaria nei pressi della sponda corta, guardandola in un certo modo, senza andarci vicino e tracciare parallele virtuali, già capiscono l'uscita.

Cmq per il raduno in passato, troppo passato  :arrabbiato: , ne abbiamo fatti alcuni alla torre ai mari Sarteano, posto incantevole.
Per chi vuole rilassarsi e giocare a biliardo è l'ideale.
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Re: Standardizzazione

Messaggioda hakluyt » giovedì 19 dicembre 2019, 16:37

hakluyt ha scritto:
jk11ul ha scritto:Solo se è consentito portare la calcolatrice :)

Voi scherzate, ma sapeste quanto mi da fastidio vedere dei prima categoria appoggiare la stecca sul biliardo, controllare dove "puntano" il puntale e il manico dell stecca, fare i calcoletti a mente (magari muovendo la bocca...) e poi mettersi giù, ricontrollare che il manico non si sia spostato e poi tirare...

E poi, se non prendono la palla, fanno il faccino stupito oppure guardano la punta della stecca oppure mettono la mano sul panno per controllare la temperatura o per togliere un capello (che notoriamente fa cambiare traiettoria alla palla)...
Ma vai a cag... ehm a imparare a contare !!!  :D
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Re: Standardizzazione

Messaggioda VITALOTTI » giovedì 19 dicembre 2019, 17:20

Su quest'ultimo punto sono d'accordissimo.Ok riflettere,prendersi i tempi,andare a guardare un'uscita di un 3 di calcio "alla Martinelli",ma quei vezzi che hai sottolineato tu sono insopportabili
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Re: Standardizzazione

Messaggioda ADIX » giovedì 19 dicembre 2019, 21:22

Che c'entra,anch'io sono prima categoria ma non traguardo mica con la stecca ,serve solo a non abituare l'occhio a vedere le traiettorie , a volte è necessario solo fare uno o due passi indietro...anzi,per dirla tutta è proprio la posizione del corpo che ,se non si conoscono alcune malizie,ti fa  andare stretto o largo quando invece sei convinto di aver battuto giusto.
Ultima modifica di ADIX il giovedì 19 dicembre 2019, 22:20, modificato 2 volte in totale.
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