Standardizzazione
Re: Standardizzazione
Quoto al 100% il commento di bracciostorto, esempio compreso.
E ovviamente concordo che il biliardo non sia nemmeno lontanamente una scienza esatta.
E ovviamente concordo che il biliardo non sia nemmeno lontanamente una scienza esatta.
Re: Standardizzazione
Quindi concordi anche sul fatto che lo "schema VITALOTTI" con i millimetri non serve a nulla ???jk11ul ha scritto:E ovviamente concordo che il biliardo non sia nemmeno lontanamente una scienza esatta.
Re: Standardizzazione
Nooooo!
Lo schema di Vitalotti secondo me dovrebbe essere l’ABC dell’insegnamento.
Quando si dice un girello di effetto bisogna che tutti sappiano dove si deve puntare il girello, altrimenti ognuno interpreta come gli pare e la conoscenza non può passare dall’uno all’altro.
Lo schema di Vitalotti secondo me dovrebbe essere l’ABC dell’insegnamento.
Quando si dice un girello di effetto bisogna che tutti sappiano dove si deve puntare il girello, altrimenti ognuno interpreta come gli pare e la conoscenza non può passare dall’uno all’altro.
Ultima modifica di jk11ul il mercoledì 18 dicembre 2019, 12:42, modificato 1 volta in totale.
Re: Standardizzazione
Ma se, quando applichi "un girello di effetto", la temperatura del biliardo è 34°, oppure le sponde sono vecchie e non rispondono bene, oppure il tuo "girello" è un po' troppo duro, oppure la tua sbracciata sbanda, oppure hai i piedi messi male, etc. etc. cosa te ne fai dello "schema VITALOTTI" ???
Re: Standardizzazione
Elimino perlomeno quella variabile, poi penso alle altre.
Ultima modifica di jk11ul il mercoledì 18 dicembre 2019, 13:08, modificato 1 volta in totale.
Re: Standardizzazione
Io la penso in altra maniera.
Ovviamente il mio pensiero è basato su esperienza diretta.
Come prima cosa bisogna capire cosa si vuole dal biliardo, non si può pretendere (l'ho imparato a mie spese), che chiunque decida di brandeggiare una stecca debba farlo con precisione e massimo impegno.
A volte lo si fa per passare il tempo e altre per divertimento e passione.
Ma nel secondo caso potete trovare tante sfumature.
Io ho una passione infinita per il biliardo, ma per tante ragioni non venderei mai mia madre per un raddrizzo perfetto (frase forte ma chiara spero).
Attualmente gioco, quando posso e ne ho voglia, per passione, divertimento, e cerco di farlo seriamente.
Ma non intrapenderei mai un discorso didattico/allenamento lungo per migliorare, non posso farlo. Purtroppo per vivere bisogna lavorare e poi ci sono altri aspetti personali.
Quindi dopo tutta questa pappardella che vi ho propinato, il sunto è: ognuno fa come può.
Vogliamo standardizzare il vocabolario? Ok!
Ma che io quando tiro debba misurare i mm direi proprio di no.
Come per esempio non capisco chi divide la mezza palla in 8 parti, mi riferisco alla mira ovviamente
Ammiro chi non ha particolari doti e si dedica anima e corpo a migliorarsi, ma potrei portarvi delle persone ad esempio che pur di mirare il mm, di mettere i piedi in un certo modo o di contare anche i tiri a spingere, sbagliano 8 volte su 10 perchè quando vanno a tirare hanno già speso tutte le energie mentali.
Spero di non avervi tediato
Ovviamente il mio pensiero è basato su esperienza diretta.
Come prima cosa bisogna capire cosa si vuole dal biliardo, non si può pretendere (l'ho imparato a mie spese), che chiunque decida di brandeggiare una stecca debba farlo con precisione e massimo impegno.
A volte lo si fa per passare il tempo e altre per divertimento e passione.
Ma nel secondo caso potete trovare tante sfumature.
Io ho una passione infinita per il biliardo, ma per tante ragioni non venderei mai mia madre per un raddrizzo perfetto (frase forte ma chiara spero).
Attualmente gioco, quando posso e ne ho voglia, per passione, divertimento, e cerco di farlo seriamente.
Ma non intrapenderei mai un discorso didattico/allenamento lungo per migliorare, non posso farlo. Purtroppo per vivere bisogna lavorare e poi ci sono altri aspetti personali.
Quindi dopo tutta questa pappardella che vi ho propinato, il sunto è: ognuno fa come può.
Vogliamo standardizzare il vocabolario? Ok!
Ma che io quando tiro debba misurare i mm direi proprio di no.
Come per esempio non capisco chi divide la mezza palla in 8 parti, mi riferisco alla mira ovviamente
Ammiro chi non ha particolari doti e si dedica anima e corpo a migliorarsi, ma potrei portarvi delle persone ad esempio che pur di mirare il mm, di mettere i piedi in un certo modo o di contare anche i tiri a spingere, sbagliano 8 volte su 10 perchè quando vanno a tirare hanno già speso tutte le energie mentali.
Spero di non avervi tediato
Ultima modifica di 1970_Nicola il mercoledì 18 dicembre 2019, 13:35, modificato 2 volte in totale.
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1970_Nicola
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Re: Standardizzazione
Altro che tediato, hai detto cose sacrosante.
Anche io come tanti ho una famiglia, lavoro, e tempo da dedicare al biliardo ne ho poco e in modo saltuario.
Non sono nemmeno un ragazzo che ha molto tempo davanti e non aspiro a particolari traguardi.
Quando non gioco e penso al biliardo, capita di chiedermi perché in un certo tiro non riesco a descrivere una certa traiettoria e la volta successiva che gioco provo a correggermi.
Così facendo imparo in un anno ciò che con una scuola ben fatta imparerei in un paio di settimane.
Anche io come tanti ho una famiglia, lavoro, e tempo da dedicare al biliardo ne ho poco e in modo saltuario.
Non sono nemmeno un ragazzo che ha molto tempo davanti e non aspiro a particolari traguardi.
Quando non gioco e penso al biliardo, capita di chiedermi perché in un certo tiro non riesco a descrivere una certa traiettoria e la volta successiva che gioco provo a correggermi.
Così facendo imparo in un anno ciò che con una scuola ben fatta imparerei in un paio di settimane.
Re: Standardizzazione
Esattamente.
Per assurdo questo post potrebbe essere unito a quello di nonno luigi sul perchè i giovani non si avvicinano al biliardo
Per assurdo questo post potrebbe essere unito a quello di nonno luigi sul perchè i giovani non si avvicinano al biliardo
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1970_Nicola
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Re: Standardizzazione
Non esiste Standardizzazione bensì Approssimazione. L'equazione biliardo ha n variabili,nemmeno Einstein sarebbe in grado di risolverla,quindi di cosa stiamo parlando? Fortunatamente il margine d'errore ,ad esempio sul traverso del castello,è di 4 bilie (246 mm per gli amanti del genere),altrimenti davvero pochissimi al mondo potrebbero definirsi buoni giocatori di biliardo all'Italiana.Lo snooker o la carambola sono altro,li si puo' iniziare a parlare di millimetri.
Nella vita nulla è impossibile,esistono solo uomini poco coraggiosi.NUMQUAM QUIESCERE
Re: Standardizzazione
In effetti sono biunovochi gli argomenti.Quello schemino dei punti palla era solo per rendere perspicuo l'esempio addotto da Jk all'inizio.Chiaro che ognuno approccia per come può (parlo di tempo e denaro disponibili) e come vuole (parlo di approccio più o meno tecnico-scolastico). Sicuramente molti vorranno vivere il biliardo "da bar" quindi scanzonatamente:se viene viene,altrimenti pazienza e vado a casa comunque sereno. All'interno di questa gamma di giocatori scanzonati potrebbe pure annidarsi una buona stecca se non una promessa,e in tal caso andrebbe incentivato,un po' come Will Hunting,il genio ribelle che faceva il bidello. Poi c'è tutta un'altra gamma di giocatori,i cosiddetti APPASSIONATI,abili o meno abili(come sopra) ,ma che vogliono CONOSCERE a fondo .Questione pure di carattere o di approccio mentale innato o indotto.Ma questa gamma qui non credo possa venire indicizzata (senza malanimo anzi con tutta la stima) con un "siete capziosi.Ma divertitevi e tirate come ve lo sentite e stop!". Ovviamente questa cerchia di appassionati,specie se meno abili,pagherà lo scotto di una trafila e un apprendistato,spesso da autodidatti,che dopo diverso tempo li porterà ancora a pensare alle gambe al ponticello al brandeggio all'effetto alla sbracciata da caso a caso,ovviamente impastoiando non poco certe esecuzioni. Ma se costoro dopo tempo (più o meno) riescono a far propri tutti questi automatismi credo possano scendere in campo con una consapevolezza e anche sicurezza maggiori affidando al caso poco o nulla
Ultima modifica di VITALOTTI il mercoledì 18 dicembre 2019, 15:19, modificato 1 volta in totale.
Re: Standardizzazione
ADIX ha scritto:Non esiste Standardizzazione bensì Approssimazione. L'equazione biliardo ha n variabili,nemmeno Einstein sarebbe in grado di risolverla,quindi di cosa stiamo parlando? Fortunatamente il margine d'errore ,ad esempio sul traverso del castello,è di 4 bilie (246 mm per gli amanti del genere),altrimenti davvero pochissimi al mondo potrebbero definirsi buoni giocatori di biliardo all'Italiana.Lo snooker o la carambola sono altro,li si puo' iniziare a parlare di millimetri.
Quella del margine d’errore non l’ho capita, mi piacerebbe che la spiegassi.
Quanto all’equazione con n variabili, non si tratta di risolverla ma di diminuire, o provare a farlo, alcune di quelle variabili.
Un’equazione con n-1 variabili è senz’altro più facile da approcciare.
Re: Standardizzazione
VITALOTTI ha scritto:In effetti sono biunovochi gli argomenti.Quello schemino dei punti palla era solo per rendere perspicuo l'esempio addotto da Jk all'inizio.Chiaro che ognuno approccia per come può (parlo di tempo e denaro disponibili) e come vuole (parlo di approccio più o meno tecnico-scolastico). Sicuramente molti vorranno vivere il biliardo "da bar" quindi scanzonatamente:se viene viene,altrimenti pazienza e vado a casa comunque sereno. All'interno di questa gamma di giocatori scanzonati potrebbe pure annidarsi una buona stecca se non una promessa,e in tal caso andrebbe incentivato,un po' come Will Hunting,il genio ribelle che faceva il bidello. Poi c'è tutta un'altra gamma di giocatori,i cosiddetti APPASSIONATI,abili o meno abili(come sopra) ,ma che vogliono CONOSCERE a fondo .Questione pure di carattere o di approccio mentale innato o indotto.Ma questa gamma qui non credo possa venire indicizzata (senza malanimo anzi con tutta la stima) con un "siete capziosi.Ma divertitevi e tirate come ve lo sentite e stop!". Ovviamente questa cerchia di appassionati,specie se meno abili,pagherà lo scotto di una trafila e un apprendistato,spesso da autodidatti,che dopo diverso tempo li porterà ancora a pensare alle gambe al ponticello al brandeggio all'effetto alla sbracciata da caso a caso,ovviamente impastoiando non poco certe esecuzioni. Ma se costoro dopo tempo (più o meno) riescono a far propri tutti questi automatismi credo possano scendere in campo con una consapevolezza e anche sicurezza maggiori affidando al caso poco o nulla
Io mi ritengo un appassionato del gioco,ho approfondito e studiato per qualche anno e continuerò a farlo,sono uno strenuo difensore del gioco ragionato e tecnico ,non del "come viene,viene" da bar,temo che davvero non abbiate capito ciò che intendo.Bisogna studiare cio' che è applicabile e ripetibile non cio'che rimane pura e semplice teoria (vedi schema che esprime in millimetri le varie quantità d'effetto).Faccio un esempio pratico cosi' evitiamo ulteriori fraintendimenti: prendiamo le bilie,mettiamoci sul tavolo e troviamo i nostri effetti,a costo di starci un mese.Abbiamo una memoria muscolare che,col costante allenamento, ci consentirà di replicare il gesto infinite volte,quello serve ,non le tabelline impraticabili.Non spersonalizziamo il biliardo riducendolo a conteggi e schemini. Senza contare che i sistemi ,poi,bisogna saperli applicare.Possiamo conoscere il miglior sistema per la garuffa,ad esempio,ma se abbiamo un braccio di legno e non sappiamo steccare a dovere,campa cavallo. Mi spiego? Questo vale per tutte le esecuzioni,dirette o indirette.Bisogna imparare ad essere capaci e poi ,forse,parlare di centimetri.
Nella vita nulla è impossibile,esistono solo uomini poco coraggiosi.NUMQUAM QUIESCERE
Re: Standardizzazione
jk11ul ha scritto:ADIX ha scritto:Non esiste Standardizzazione bensì Approssimazione. L'equazione biliardo ha n variabili,nemmeno Einstein sarebbe in grado di risolverla,quindi di cosa stiamo parlando? Fortunatamente il margine d'errore ,ad esempio sul traverso del castello,è di 4 bilie (246 mm per gli amanti del genere),altrimenti davvero pochissimi al mondo potrebbero definirsi buoni giocatori di biliardo all'Italiana.Lo snooker o la carambola sono altro,li si puo' iniziare a parlare di millimetri.
Quella del margine d’errore non l’ho capita, mi piacerebbe che la spiegassi.
Quanto all’equazione con n variabili, non si tratta di risolverla ma di diminuire, o provare a farlo, alcune di quelle variabili.
Un’equazione con n-1 variabili è senz’altro più facile da approcciare.
Prendiamo,ad esempio,il giro. Se lo fai stretto fai il 2 interno,se lo fai meno stretto fai il 4 esterno,se lo fai ancora meno stretto fai l'8 (tre birilli), se lo centri in pieno fai il rosso. Stesso ragionamento vale per la parte del "largo".Dallo strettissimo al larghissimo ci passano 4 bilie,ma il giro lo abbiamo realizzato ugualmente,cambia la marcatura.Mi sono spiegato? Visto quanto è grande il margine d'errore? In prima sponda d'impatto,a seconda dell'angolo d'entrata ,hai fino a 4/5 punti di tolleranza,all'incirca 2 bilie, ed il giro va sempre a marcatura.
Nella vita nulla è impossibile,esistono solo uomini poco coraggiosi.NUMQUAM QUIESCERE
Re: Standardizzazione
jk11ul ha scritto:Un’equazione con n-1 variabili è senz’altro più facile da approcciare.
In algebra, se n=2 la soluzione è facilissima, se n=3 devi ricordarti la famosa espressione per trovare le due soluzioni, se n=4 cominci ad avere dei GROSSI problemi, così come avresti dei GROSSI problemi sul biliardo (effetto, forza della steccata, porzione di bilia battente, porzione di bilia avversaria, panno usato/nuovo, sponde vecchie/nuove, etc. etc.).
Sarà "senz’altro più facile da approcciare" ma sicuramente non è risolvibile...
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