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Differenza stecche...

Tecnica, tattica, sistemi e materiali di gioco

Differenza stecche...

Messaggioda Koi79 » mercoledì 22 ottobre 2008, 15:36

Mi son sempre chiesto quale sia la differenza tra una stecca da pool e una da carambola. Teoricamente, io potrei giocare a pool con una stecca da carambola o viceversa?
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Messaggioda ronnie_the_rocket » mercoledì 22 ottobre 2008, 18:58

l'esperto è claus :) ...
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Messaggioda Biagio999 » mercoledì 22 ottobre 2008, 20:29

Koi79 ha scritto: Mi son sempre chiesto quale sia la differenza tra una stecca da pool e una da carambola. Teoricamente, io potrei giocare a pool con una stecca da carambola o viceversa?


certo potresti........ sempre che saresti pure capace di fare un salto con l'asta con un bastone.

La stecca da carambola è conica e rigida, oltre al puntale da 11 - 12. Quella da pool è molto elastica, cilindrica e con puntale da 13 - 14.

Poi tutto si può fare. Pensa io gioco a birilli con lo steccone  :lol:
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Messaggioda ronnie_the_rocket » giovedì 23 ottobre 2008, 13:31

un puntale da pool da 14 lo devo ancora trovare...
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ormai a pool giochi con tutto

Messaggioda mycue » venerdì 24 ottobre 2008, 2:43

premesso che una stecca a caramboa pesa 450-510 grammi con le varie eccezioni per l'artistica, è moto conica, puntale dai 9 ai 12 mm, attacco in legno o misto acciaio e legno,ed è più corta di 147 cm ed è costruita totalmente di legni pregiati  ne nasce quindi una pregevole manifattura capace di far volare la battente anche su bliardi non riscaldati....altro che kewlar.....( le Alcalde erano delle ottime stecche da carambola).
Nel pool si usava e dico usavano stecche in legno molto elstiche con puntale conico-cilindrico da 12,5 a 14 mm, lunghezza di 144-149 cm sempre con  legni pregiati attacco in acciaio o avorio, diametro finale attorno ai 32-33 mm ed una costruzione che con i macchinari e la tecnologia dell'epoca solo pochi costruttori riuscivano a produrre (qualche stecca dell'epoca vale anche 100 mila dollari)....pensando che si giocava con un panno peloso e bilie non certamete equilibrate come oggi.?.?....
Oggi si possono usare stecche di costi contenuti ma che all'origine hanno un'elevata tecnologia di base ( vedi il puntale 314,l' OB-one, Universal ecc. ecc...li si potrebbe montare su un manico di scopa ed il risultato sarebbe lo stesso)
Con l'avvento del panno 760 e 860 Simonis, dei biliardi con ardesie rettificate, il gioco del palla 9  si è ridimensionato a tal punto che si potrebbe gareggiare con una stecca da carambola tale è diventata "diciamo"la facilità di esecuzione.....20 anni fà dovevi spendere dai 1.000 ai 3.000 $ per una buona stecca,oggi spendi 600 € per una predator e sei garantito a vita...
Nello snooker non se ne parla nemmeno anche perchè una buona stecca artigianle non supera i 1.000€.
...Basta ho scritto un poema e forse mi sono tirato la zappa sui piedi....
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Messaggioda effe77 » venerdì 24 ottobre 2008, 3:05

mycue ha scritto:premesso che una stecca a caramboa pesa 450-510 grammi con le varie eccezioni per l'artistica, è moto conica, puntale dai 9 ai 12 mm, attacco in legno o misto acciaio e legno,ed è più corta di 147 cm ed è costruita totalmente di legni pregiati ne nasce quindi una pregevole manifattura capace di far volare la battente anche su bliardi non riscaldati....altro che kewlar.....


dipende dalle esigenze del gioco. nella carambola la battente deve correre, nel gioco dei birilli di solito è il controllo della battente l'obiettivo principale. quindi esigenze diverse portano a stecche diverse
°-°    °-°   °-°   °-°   °-°    °-°    °-°    °-°    °-°
:ola:  :ola:

evita accuratamente pallino e birilli
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Messaggioda Biagio999 » venerdì 24 ottobre 2008, 9:32

mycue ha scritto: premesso che una stecca a caramboa pesa 450-510 grammi con le varie eccezioni per l'artistica, è moto conica, puntale dai 9 ai 12 mm, attacco in legno o misto acciaio e legno,ed è più corta di 147 cm ed è costruita totalmente di legni pregiati  ne nasce quindi una pregevole manifattura capace di far volare la battente anche su bliardi non riscaldati....altro che kewlar.....( le Alcalde erano delle ottime stecche da carambola).
Nel pool si usava e dico usavano stecche in legno molto elstiche con puntale conico-cilindrico da 12,5 a 14 mm, lunghezza di 144-149 cm sempre con  legni pregiati attacco in acciaio o avorio, diametro finale attorno ai 32-33 mm ed una costruzione che con i macchinari e la tecnologia dell'epoca solo pochi costruttori riuscivano a produrre (qualche stecca dell'epoca vale anche 100 mila dollari)....pensando che si giocava con un panno peloso e bilie non certamete equilibrate come oggi.?.?....
Oggi si possono usare stecche di costi contenuti ma che all'origine hanno un'elevata tecnologia di base ( vedi il puntale 314,l' OB-one, Universal ecc. ecc...li si potrebbe montare su un manico di scopa ed il risultato sarebbe lo stesso)
Con l'avvento del panno 760 e 860 Simonis, dei biliardi con ardesie rettificate, il gioco del palla 9  si è ridimensionato a tal punto che si potrebbe gareggiare con una stecca da carambola tale è diventata "diciamo"la facilità di esecuzione.....20 anni fà dovevi spendere dai 1.000 ai 3.000 $ per una buona stecca,oggi spendi 600 € per una predator e sei garantito a vita...
Nello snooker non se ne parla nemmeno anche perchè una buona stecca artigianle non supera i 1.000€.
...Basta ho scritto un poema e forse mi sono tirato la zappa sui piedi....


daccordo su tutto, ma dissento solo su ciò che ho evidenziato. Far volare la battente non è presupposto essenziale per il gioco dei birilli poichè non è l'effetto o la velocità della battente che interessa, bensì la capacità di trasmettere all'avversaria.
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Messaggioda Claus72 » martedì 28 ottobre 2008, 11:25

E, logicamente, il kevlar, l'aurum, il lithium e compagnia bella hanno una proprietà fisica che permette loro di trasmettere all'avversaria un qualcosa che la battente non ha ricevuto.... :boh: ne abbiamo parlato decine di volte, Biagio, ma non sono mai riuscito a capire cosa vuoi dire.

Effe...la battente deve correre solo nelle 3 sponde, alla libera ed al quadro rare volte si ha bisogno di far fare lunghe corse alla biglia. In questo senso il gioco è molto più simile ai birilli, in quanto si cercano porzioni di biglia molto grosse e si "lavora" l'avversaria con l'effetto in modo da portarla in riunione, quello che cambia è la quantità di forza in media impressa all'avversaria...3 passate e mezza o 7 sponde non sono mai necessarie. Aggiungo anche che "far correre la battente" e "controllare la battente" non sono proposizioni contraddittorie, credo che se di qualcosa ci possiamo vantare noi carambolisti sia di avere una conoscenza molto profonda del controllo della battente.
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Messaggioda ecio » martedì 28 ottobre 2008, 16:10

Claus72 ha scritto:E, logicamente, il kevlar, l'aurum, il lithium e compagnia bella hanno una proprietà fisica che permette loro di trasmettere all'avversaria un qualcosa che la battente non ha ricevuto.... :boh:


Straquoto! mai capito nemmeno io certe teorie...
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Messaggioda paciuli » martedì 28 ottobre 2008, 16:36

Secondo me è più che altro una questione di feedback (o di feeling :D). I materiali sintetici (almeno rispetto ai legni che ho provato io, di qualità certo non superlativa) restituiscono un impatto più "ovattato", che in qualche misura induce il giocatore a eseguire un colpo più smorzato, meno "vibrante". Penso alla fine che la differenza stia principalmente in questo, ovvero non è che il materiale si comporti diversamente sulla bilia, ma dà una sensazione diversa al braccio che di conseguenza agisce in modo diverso... che ne pensate?
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Messaggioda giancarlo » martedì 28 ottobre 2008, 17:07

Ottima analisi Paciu, da vero studioso di psicologia applicata allo sport  :okpollicione:
Questo per certi versi spiega anche il fatto che con la stecca di un altro, uguale identica alla mia, non ho quel feeling con le bilie che ho di solito. Sbaglio piu' del dovuto.
:ciao:
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Messaggioda dado04 » martedì 28 ottobre 2008, 17:27

Limitatamente a quello che dice Giancarlo è anche vero che il legno è un materiale "vivo" e spesso anche stecche "identiche" si comportano diversamente! ;)
W l'acrilico... :bigclap:  :bigclap:
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Messaggioda ecio » martedì 28 ottobre 2008, 17:30

paciuli ha scritto: Secondo me è più che altro una questione di feedback (o di feeling :D). I materiali sintetici (almeno rispetto ai legni che ho provato io, di qualità certo non superlativa) restituiscono un impatto più "ovattato", che in qualche misura induce il giocatore a eseguire un colpo più smorzato, meno "vibrante". Penso alla fine che la differenza stia principalmente in questo, ovvero non è che il materiale si comporti diversamente sulla bilia, ma dà una sensazione diversa al braccio che di conseguenza agisce in modo diverso... che ne pensate?


Interessante questa teoria, non avevo mai preso in considerazione relazioni così legate alla psicologia.

In base all'esperienza accumulata finora io 'mi sono spiegato' la necessita di materiali sintetici per i puntali in relazione al peso delle stecche da birilli e alla conseguente velocità della steccata. :rolleyes:
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Messaggioda ronnie_the_rocket » martedì 28 ottobre 2008, 17:38

la presenza di materiali sintetici nei birilli è legata solo a motivi economici...
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